L’istituto paritario milanese, parte di un circuito di scuole distribuite in tutto il mondo e presente in città da oltre un secolo, da sempre punta sull’innovazione tecnologica. L’ultimo intervento riguarda il rinnovamento delle dotazioni delle aule, un progetto che prevede l’installazione di oltre 50 monitor touch, anche come risposta alle nuove esigenze di studio e insegnamento. Soluzioni Newline, system integrator Techlit-SCM.  


L’Istituto Gonzaga di Milano, scuola paritaria cattolica parte della Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane presente in tutto il mondo nei diversi ordini di insegnamento, si sviluppa dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado, con indirizzo classico, scientifico, linguistico moderno e giuridico-economico. L’obiettivo dell’istituto è duplice: 

– offrire una formazione di eccellenza. L’istituto, per esempio, vanta l’insegnamento di una materia interamente in inglese per tutto il biennio del liceo nel quadro dei percorsi Cambridge, che prevede un esame finale da sostenere con l’ente esterno; 

– combinare questa formazione alla missione educativa derivante dalla pedagogia lasalliana, basata su una formazione integrale della persona in senso umano e cristiano, ispirata al pensiero di san Giovanni Battista de La Salle, una formazione che si concretizza anche tramite collaborazioni con associazioni di volontariato e attività di servizio all’interno dell’istituto stesso.


L’Istituto Gonzaga di Milano offre una didattica di qualità combinata alla missione educativa derivante dall’impostazione lasalliana.

Grande è poi l’attenzione da sempre posta all’innovazione tecnologica. L’ultimo intervento, già in atto, prevede la sostituzione delle LIM con un sistema composto da monitor multitouch e soundbar Newline.

Ne parliamo con Domenico Fraccalvieri, docente di Scienze e responsabile del laboratorio scientifico dell’Istituto Gonzaga, e con Daniele Molinari, Senior Account Manager di Techlit-SCM, il system integrator che si sta occupando dell’installazione.



La sfida: stare al passo delle nuove tecnologie e garantire una DAD di alto livello

L’interesse dell’Istituto Gonzaga per gli aspetti strettamente tecnologici della didattica lo ha portato a dotare di LIM e computer tutte le proprie aule – comprese due della scuola dell’infanzia – oltre un decennio fa. Per questo motivo è stata subito presa in considerazione la proposta di valutare il passaggio a una tecnologia più avanzata, con l’installazione di monitor e soundbar, formulata dal system integrator Techlit-SCM, che in passato si era occupato della fornitura delle LIM. A tutto questo si è poi aggiunta un’ulteriore esigenza, legata come in moltissimi altri casi alla pandemia da Covid-19, quella della didattica a distanza: «Improvvisamente – racconta Domenico Fraccalvieri –  si è  reso necessario avere strumenti in grado di supportare la realizzazione di lezioni da remoto, e di farlo in modo continuativo ed efficace. Si trattava di realizzare il primo passo verso un sistema di didattica ibrida che, anche post pandemia, sarebbe stata una risorsa preziosa a disposizione della scuola». 


Improvvisamente si è reso necessario avere strumenti in grado di supportare la realizzazione di lezioni da remoto, e di farlo in modo continuativo ed efficace – D. Fraccalvieri


I monitor in funzione nelle aule del liceo. Newline Atlas possiede alcune funzionalità aggiuntive che migliorano ulteriormente la user experience, ad esempio il filtro Blue Light, che aiuta a non stancare gli occhi.

La soluzione: monitor multitouch con soundbar Newline

Techlit-SCM nasce nel 2021 dall’unione tra due aziende che da oltre vent’anni propongono soluzioni per il lavoro ibrido. Un filone consistente della sua attività riguarda l’ambito Education, con la progettazione e lo sviluppo dell’hybrid learning, ovvero l’apprendimento – e, di conseguenza, l’insegnamento – ibrido. Come accennato anche da Fraccalvieri, lockdown e quarantene ne hanno fatto un’esigenza più impellente in ambito didattico, trovando molto spazio anche nelle università, dove la didattica a distanza non solo consente agli studenti di rimanere al passo con corsi e lezioni, ma può anche fungere da volano per ampliare l’offerta formativa.

Daniele Molinari, Senior Account Manager di Techlit-SCM, ci racconta come è nata questa nuova collaborazione con l’Istituto Gonzaga: «Grazie al nostro consolidato rapporto con Newline, abbiamo avuto modo di portare il cliente presso lo showroom di Peschiera Borromeo. Gli abbiamo inoltre fornito in sede un monitor per un certo periodo, così che i docenti potessero rendersi conto che tipo di strumento stavamo proponendo loro».

Nello specifico, la scelta è ricaduta sul modello Atlas, nella versione da 75 pollici. Si tratta di un monitor con una risoluzione 4K e una tecnologia touch di tipo IR. Il sistema operativo installato è Android 8, una versione molto veloce, ma c’è la possibilità di integrare un PC OPS Windows. 


Sono pre-installate nei monitor anche le applicazioni Cast, BroadCast e Display Management di Newline, in grado di gestire con facilità tutte le funzionalità di condivisione.

Sono pre-installate anche le applicazioni Cast, BroadCast e Display Management di Newline, in grado di gestire con facilità tutte le funzionalità di condivisione. Nel caso dell’Istituto Gonzaga, con la fornitura dei primi dieci monitor si è già diffuso l’utilizzo di BroadCast, che permette agli studenti collegati da remoto di vedere tutti i contenuti della lavagna multimediale. Il tutto semplicemente grazie a un link e a un codice condivisi con loro. Non manca comunque la possibilità di arricchire l’ambiente di lavoro in autonomia, con le proprie applicazioni preferite (Zoom, Skype, GoToMeeting, solo per fare qualche esempio).

Rispetto ad altri modelli simili, Atlas possiede alcune funzionalità aggiuntive che migliorano ulteriormente la user experience, ad esempio il filtro Blue Light, che aiuta a non stancare gli occhi e risulta quindi molto utile per alunni e insegnanti che passano tante ore davanti allo schermo. È inoltre presente un array microfonico integrato e questo monitor offre la possibilità di collegare, tramite interfaccia USB tipo-C, una soundbar Newline. È proprio quello che è successo all’Istituto Gonzaga, dove a ciascun monitor è stata associata una soundbar M1, sempre di Newline

Domenico Fraccalvieri è particolarmente soddisfatto del risultato. «Oltre ad avere una diffusione ottima, utile ad esempio nelle lezioni di lingua, questa soundbar è dotata di una videocamera 4K integrata, che si è rivelata una soluzione ottimale per le videolezioni della DAD. Viene infatti usata come webcam della chiamata, e lo studente che si trova a distanza vede anche la classe. Com’è facile intuire, questa possibilità rappresenta un enorme aiuto psicologico per i ragazzi, e in particolare per i bambini più piccoli, che hanno un grande bisogno di condividere l’esperienza scolastica».

I monitor Atlas, inoltre,  sono dotati di tre porte frontali: una HDMI 1.4, due USB 2.0 Type-A e una USB 2.0 Type-A per il touch.

L’installazione dei prodotti Newline è iniziata nell’estate del 2021, e dieci aule sono già completamente servite dalla nuova dotazione. Nello specifico, ci sono otto monitor fissi e due su carrello, per poterli spostare facilmente da un’aula all’altra, cosa che con le LIM non era possibile fare. Per il 2022, sempre in concomitanza con la fine dell’anno scolastico, è già prevista la fornitura per altre dieci aule. L’obiettivo finale è sostituire l’intera dotazione delle LIM (in tutto 57).


I monitor Newline Atlas con soundbar M1 di Newline non sono stati installati soltanto in aule standard dell’Istituto Gonzaga, ma anche nell’aula a gradoni che ospita il laboratorio di scienze. Si nota la nitidezza dell’immagine trasmessa e la possibilità di adattare i prodotti Newline a contesti già strutturati.

Evidenti i vantaggi rispetto alle LIM

I vantaggi del passaggio dalle LIM alla nuova soluzione tecnologica sono evidenti; vediamoli nel dettaglio, grazie alle parole di Daniele Molinari di Techlit-SCM. «Prima di tutto, le LIM sono pur sempre proiettori e, anche utilizzando proiettori a ottica ultra-corta, hanno sempre un fascio di proiezione, per cui la persona che si avvicina molto alla lavagna per scrivere crea una zona d’ombra, cosa che con il monitor non succede. Inoltre, non sono macchine estremamente luminose, quindi presentano qualche difficoltà in più nella fase di installazione e bisogna sempre stare attenti che lo schermo di proiezione non ricevano luce diretta dall’esterno. Pensiamo alle finestre presenti nelle aule, che rischiano di causare criticità. Il monitor, invece, è un’apparecchiatura molto più luminosa e con un rapporto di contrasto più elevato».

Un altro aspetto è la risoluzione: «Nei monitor è ormai sempre 4K – spiega Molinari –, mentre le LIM possono arrivare al massimo  al FullHD. Questa differenza potrebbe passare inosservata alla scuola primaria e secondaria di primo grado, ma salendo nei livelli di istruzione, la qualità dell’immagine assume un ruolo sempre più importante».


La soundbar ha come ulteriore dotazione una webcam, elemento molto importante per una didattica a distanza di qualità, poiché consente a chi è collegato da remoto di vedere tutta la classe.

Non è da sottovalutare nemmeno il tema della manutenzione: «I monitor praticamente non ne prevedono, mentre i videoproiettori sì, per quanto con la tecnologia laser si eviti la sostituzione delle lampade. Nei videoproiettori a lampada, invece, dopo 150-200 ore le prestazioni di luminosità diminuiscono di almeno il 30%, e dopo circa 1500 ore la lampada stessa deve essere sostituita. Nei monitor, il livello di luminosità rimane più o meno lo stesso per tutta la vita operativa. Insomma, rispetto alle LIM il costo di esercizio e manutenzione è inferiore».

Non si tratta però di un discorso esclusivamente tecnico, e lo spiega bene sempre Molinari. «C’è anche un aspetto puramente economico che rende più appetibili i monitor touch. Fino a qualche anno fa, infatti, comprare un monitor touch di grandi dimensioni richiedeva un esborso di denaro consistente. Oggi, dato il grande numero di prodotti venduti, il costo è diminuito, e si avvicina molto a quello di una LIM».


I touchscreen Newline Atlas hanno una sensibilità ottima e la soundbar, oltre all’elevata qualità audio, è dotata di una videocamera 4K integrata, che si è rivelata una soluzione ottimale per le videolezioni in DAD – D. Molinari


Tutti i docenti che si sarebbero trovati a lavorare con questa nuova tecnologia hanno seguito un corso di formazione di dieci ore, durante il quale sono state illustrate tutte le applicazioni di base del monitor ed è stata data loro la possibilità di cimentarsi con il suo utilizzo

Una rivoluzione senza intoppi

Fraccalvieri ci spiega che, a differenza di altre situazioni simili del passato, la transizione dalle LIM alla nuova dotazione non ha presentato particolari problemi. «Capita, quando si passa a una nuova tecnologia, che i docenti rimangano spiazzati dal fatto di doversi adattare a un setting totalmente nuovo; così non è stato in questo caso; i docenti hanno proseguito l’attività didattica senza intoppi e con uno strumento più potente. Inoltre, gli studenti a casa possono ora finalmente vedere quello che succede in classe, senza dover ricorrere a soluzioni ‘fai da te’ come posizionare il computer con la webcam davanti alla lavagna».

Questo risultato è stato possibile anche grazie a una scelta ben precisa messa in campo dall’Istituto. «Nel mese di settembre 2021, tutti i docenti che si sarebbero trovati a lavorare con questa nuova tecnologia hanno seguito un corso di formazione di dieci ore, durante il quale sono state illustrate tutte le applicazioni di base del monitor ed è stata data loro la possibilità di simulare delle lezioni».

È stato importante suddividere il corso sui diversi livelli di istruzione, grazie anche alla presenza tra gli organizzatori di Fraccalvieri, che a sua volta insegna. Proprio lui ci racconta perché: «In passato, anche piccole modifiche del setting dell’aula generavano a me come referente interno e a chi si occupa dell’assistenza tecnica numerosi problemi, per via del numero elevato di richieste di assistenza interna. Fornire tutte le indicazioni a monte ha invece permesso di eliminare quasi del tutto queste situazioni. Anche per i tecnici ha significato sperimentare tutte le funzionalità e interfacciarsi con l’assistenza di Newline per le richieste specifiche che arrivavano dal corpo docente».

Coinvolgere direttamente i docenti è stato fondamentale anche dal punto di vista didattico. «Spesso – ci dice Fraccalvieri – si commette l’errore di pensare che lo strumento e il metodo didattico siano due oggetti separati, ma non è così. Questo strumento permette innanzitutto di far proseguire il lavoro al docente con la propria metodologia ma permette anche di accompagnarlo verso una didattica più digitale. Anche grazie alla formazione, l’insegnante potrà quindi agire in continuità e sperimentare. La decisione di dotare subito della nuova tecnologia le classi prime del liceo viene proprio da questo ragionamento».

Per gli studenti, il passaggio è stato ancora più indolore. «Loro fondamentalmente ‘ignorano’ la questione: per loro si tratta di una lavagna, o addirittura di un grande tablet, e ciò significa che non hanno percepito alcun disagio nemmeno da parte del docente». Segno che il percorso intrapreso è quello giusto. ■


Domenico Fraccalvieri, Docente di Scienze e responsabile del laboratorio scientifico dell’Istituto Gonzaga
Daniele Molinari
Senior Account Manager di Techlit-SCM

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