Questo documento descrive e spiega come Italiana Conduttori si fa garante della Certificazione dei propri cavi, in base al Regolamento dei Prodotti da Costruzione e alle specifiche della Norma Armonizzata EN 50575. 

Volume: SITV_02_17 – Pagine: da 74 a 79


Il Regolamento CPR coinvolge distributori, integratori di sistemi, produttori, architetti, appaltatori, ingegneri e chiunque altro svolga attività nell’ambito delle costruzioni in Europa e dei materiali da installare negli edifici che debbono conformarsi al regolamento. 


Gli obblighi per i costruttori

Per i costruttori di cavi l’attuazione del Regolamento dei prodotti di Costruzione (CPR) UE 305/11 include di ottemperare ai seguenti impegni: 
– Dichiarare il comportamento dei cavi secondo la loro Reazione al Fuoco e pubblicare la relativa DoP (Dichiarazione di prestazione) assumendo la responsabilità della loro conformità; 
– Creare e implementare un sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione (AVCP – Assessment and Verification of Constancy of Performance); 
– Applicare la marcatura appropriata sulla guaina dei cavi, accompagnando le loro singole confezioni con etichette provviste di marcatura CE; 
– Conservare per 10 anni la relativa documentazione.


Applicazione

In questo documento Italiana Conduttori desidera descrivere e spiegare come si fa garante della Certificazione dei propri cavi e del loro mantenimento in ottemperanza alle regole dettate dal regolamento CPR e dalla Norma Armonizzata CEI EN 50575. 

Campioni di cavi Cavel, sia coassiali che di rete (LAN), sono stati affidati a IMQ – che ha condotto anche la certificazione ISO 9001 di Italiana Conduttori- per sottoporli alle necessarie prove di Reazione al Fuoco, per classificarli secondo le direttive del regolamento CPR. 

Lo schema della Classificazione dei cavi secondo la loro Reazione al fuoco, recepita in Italia e in Europa, è rappresentato nell’elenco che segue: 

Classi Reazione al fuoco: 
– B2ca s1a, d1, a1 resistenza molto alta; 
– Cca s1b, d1, a1 resistenza alta; 
– Cca s3, d1, a3 resistenza alta; 
– [Dca s2, d2, a2 resistenza buona (classe presente in molti paesi europei, non in Italia)]; 
– Eca resistenza bassa; 
– [Fca resistenza cattiva (si applica solo ai cavi per posa esterna)]. 

Si noti che la Classe Dca (più performante della Eca) non è purtroppo presente nella Classificazione italiana, mentre lo è nella maggior parte dei paesi UE. Un cavo Dca, per quanto concerne l’applicazione in Italia, va pertanto considerato di Classe Eca. 

Tutti i cavi coassiali e LAN a catalogo di Cavel hanno già ottenuto la Certificazione sino alla Classe Dca, dove possibile. Italiana Conduttori si è dotata di una camera di bruciatura per poter eseguire i test atti a sviluppare cavi più performanti aventi euroclassi superiori. Inoltre, ha ricevuto comunicazione da IMQ attestante la classificazione Cca del cavo SAT703ZH, ed è in attesa della relatica certificazione completa.


Documentazione pertinente

Di seguito desideriamo fornire una sorta di ‘manuale’, con informazioni estratte dalla Norma Armonizzata CEI EN 50575, che fornisca una semplice guida e un pratico aiuto all’utilizzatore del cavo con l’obiettivo di: 

– scegliere il cavo adatto all’applicazione da realizzare; 
– essere certo della concatenazione di informazioni relative alla CPR per il prodotto selezionato; 
– verificare la presenza dei segni distintivi di questo processo sui prodotti: i cavi e i loro imballi.


Rapporto di Reazione al fuoco

Come dicevamo, Italiana Conduttori in prevalenza ha scelto l’IMQ – Istituto Marchio Qualità, accreditato presso la Commissione Europea come Organismo Notificato, incluso nel sistema informativo NANDO (New Approach Notified and Designated Organizations), identificato dal n° 0051 della lista. Come si vedrà, il n° di identificazione dell’Istituto di Notificazione compare in varie occasioni nei documenti che descriveremo in seguito. 

I cavi forniti all’Istituto, vengono sottoposti ai test pertinenti per ottenere una determinata classificazione; in caso di riscontro positivo, l’Istituto rilascia un Rapporto di Reazione al fuoco e Classificazione. Questo documento, resta riservato tra il produttore e l’Istituto che l’ha rilasciato e archiviato presso la sede dell’azienda.


DoP e Scheda tecnica

Esempio di etichetta riferita al cavo coassiale DG113.

Il positivo riscontro delle prove e il rilascio del Rapporto di classificazione autorizza Italiana Conduttori a redigere una corrispondente Dichiarazione di Prestazione (DoP – Declaration of Performance), che specifica il numero identificativo di ogni modello e assegna la Reazione al fuoco ad una determinata classe, con l’assunzione di responsabilità da parte del costruttore. 
Questo documento è pubblico e può essere richiesto a Italiana Conduttori in qualsiasi momento. 
Per servizio a chiunque ne abbia necessità, questo documento è reso disponibile sul sito web aziendale. È facilmente rintracciabile navigando sino alla Scheda Tecnica di ciascun cavo, dove si troverà l’icona DoP che consente il download della dichiarazione. 
Nella stessa pagina si potrà scaricare anche la scheda tecnica in PDF. 
Le Schede Tecniche sono aggiornate con una precisa indicazione della Classe di Reazione al fuoco, secondo la Norma UE 305/2011. 
Anche il testo stampato sulla guaina del cavo è stato aggiornato con i seguenti parametri: 
– l’indicazione della Euroclass; 
– n° del lotto di produzione, rappresentato dalla sigla gggaa(n) dove: 
ggg = giorno di produzione (001÷365) 
aa = anno di produzione (ultime due cifre 
dell’anno) 
(n) = eventuale n° progressivo, presente 
solo in alcuni casi. 


Marchio CE ed etichettatura dei cavi

Questi documenti consentono di comporre l’etichettatura CE (stampigliata sul cavo) conforme al dettato della norma CEI EN 50575-2015, a tutte le confezioni unitarie dei cavi. L’etichetta CE accompagna qualsiasi pezzatura unitaria di cavo, sia esso un rotolo o una bobina di plastica o legno. 
Per completezza di informazione, l’etichetta standard compare comunque sui contenitori di confezioni multiple (scatole di cartone) e/o bobine di legno, dove è visibile il lotto di produzione.


Lotto di produzione e sua utilità

In conformità alla realizzazione di un Piano di Fabbricazione e Controllo (FCP – Factory Production Control), secondo quanto stabilito dalla Norma Armonizzata CEI EN 50575:6.3, il produttore deve organizzare un sistema di Tracciabilità e Marcatura dei lotti di singolo cavo affinché siano identificabili e rintracciabili in base alla loro origine di produzione. La documentazione pertinente è conservata dal produttore per un periodo di 10 anni. 
Ciò consente, quando ritenuto necessario dall’utilizzatore o dall’intermediario, di domandare al produttore ragguagli in merito alle caratteristiche del cavo fornito, semplicemente fornendo come estremi: 
– il Codice del cavo; 
– il n° di Lotto. 

Come evidenziato nei paragrafi precedenti, il codice del cavo e il n° di Lotto di Produzione sono sempre presenti sulle guaine dei cavi e sull’etichetta standard. 
Italiana Conduttori realizzerà entro l’anno un’unica etichetta che integrerà le due attualmente esistenti.


Conclusione


A corollario di quanto dettagliato sopra, è opportuno segnalare e sottolineare che la gestione della classificazione CPR dei cavi di comunicazione ha un nobile scopo: limitare al minimo i rischi per persone e beni riducendo la pericolosità degli incendi; per contro, implica una serie straordinaria di attività professionali dedicate e onerose, che si rifletteranno sui costi aziendali e sui prezzi al pubblico dei prodotti classificati. 
All’interno di questo processo, inoltre, potrebbe essere presa in considerazione anche un’eventuale razionalizzazione della tipologia e merceologia dei cavi oggi esistenti.


D.Lgs. 106 del 16 giugno 2017

Con il Decreto Legislativo dal titolo esplicito: Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 305/2011, che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/ CEE. (17G00119) (GU Serie Generale n.159 del 10-07-2017) viene fissata al 9 agosto 2017 l’entrata in vigore del provvedimento, sanzioni comprese (come previsto negli articoli 19-20-21-22 per eventuali violazioni di oblighi). 

Cosa succede ai CAVI NON CPR 
L’utilizzo dei cavi NON CPR dipende dalla data di immissione sul mercato con documento che dimostri tale data: 
– prima del 1° Luglio 2017: è possibile continuare a prescrivere e/o utilizzare i cavi NON CPR, per posa permanente in edifici o altre opere di ingegneria civile, senza alcun limite di tempo purché siano rispettate le disposizioni per uso antincendio (art. 5, comma 5 del D.Lgs. 106/17). 
– dopo il 1° Luglio 2017: la prescrizione e/o l’utilizzo di cavi NON CPR per posa permanente in edifici o altre opere di ingegneria civile sarà soggetta alle sanzioni (art. 20 del D.Lgs. 106/17).