Matrici, extender, scaler, switcher: il “pianeta RTI” si dota di nuove soluzioni end-to-end complete per progetti residenziali e commerciali. In più, dopo l’acquisizione di Miravue, ecco un’interessante soluzione di distribuzione AV over IP.



VTX-R e VTX-T. La coppia di extender HDBaseT 4K

RTI ha recentemente ampliato la propria linea di prodotti, presentati in occasione dell’ultimo ISE di Amsterdam, che vanno ad ampliare il proprio portfolio di soluzioni end-to-end complete per progetti residenziali e commerciali. 
Dalle matrici agli extender, dagli scaler agli switcher, in questo inizio 2018 RTI ha fatto il pieno di novità. Con un’interessante sorpresa: una soluzione di distribuzione AV over IP, frutto della recente acquisizione di Miravue da parte di RTI.




Matrici VHD-4 e VHD-8: parola d’ordine HDBaseT


La matrice VHD-8: distribuzione e visualizzazione di otto segnali HDMI

Partiamo da questa affiatata coppia di matrici professionali che si distinguono unicamente per il numero di segnali supportati: VHD-4 tratta fino a quattro segnali HDMI in ingresso con quattro uscite HDBaseT (e due uscite HDMI locali), mentre VHD-8 consente la distribuzione e la visualizzazione di otto segnali HDMI, con altrettante uscite HDBaseT (e quattro uscite HDMI locali). Per il resto, le caratteristiche dei due prodotti sono perfettamente sovrapponibili: supporto per uscita video in 4K, 1080p e HD 3D, le uscite HDBaseT forniscono video HDMI, controllo IR e RS232 da remoto e PoH su cavo Cat5e/Cat6 fino al ricevitore HDBaseT VHR-1, di cui parleremo più avanti, con un’estensione fino a 70 metri in full HD e 35 metri in 4K. 
Entrambi i prodotti possono fungere da estensione di un sistema di controllo RTI. Per quanto riguarda il trattamento dell’audio, il modello VHD-4 offre quattro uscite stereo de-embedded, mentre VHD-8 – come è facilmente intuibile – arriva a otto uscite stereo, sempre de-embeddate. Entrambi i prodotti, infine, consentono la commutazione di qualunque segnale in ingresso in qualunque uscita. Una piccola differenza, non irrilevante, nelle dimensioni: VHD-4 occupa una unità rack da 19”, mentre il fratello maggiore VHD-8 ne occupa due.


VMX-8 e VMX-16: le matrici modulari


Le matrici modulari VMX-8 e VMX-16, rispettivamente a otto e sedici ingressi

Se si insegue un po’ più di flessibilità, ecco che entrano in gioco queste due matrici modulari, rispettivamente a otto e sedici ingressi, in grado di trattare altrettanti segnali con destinazione display o videoproiettori. La particolarità di questi prodotti sono le schede opzionali con le quali è possibile personalizzare la funzionalità delle matrici, a seconda delle esigenze applicative: gli ingressi e le uscite sono impostabili, grazie alle rispettive schede, in HDMI o HDBaseT. Diciamo che una volta effettuata la scelta originaria, di quanti canali fornire alla matrice in HDMI o HDBaseT, il gioco è fatto, e il prodotto sarà in grado di incrociare ogni ingresso a ogni uscita. Entrambe le matrici supportano l’uscita video 4K, mentre le uscite HDBaseT portano il segnale HDMI su cavo Cat5e/Cat6, via receiver VHR-1, fino a una distanza di 40 metri. I controlli, oltre al front panel, sono possibili anche a distanza tramite IR, RS-232 e Ethernet. 
Le applicazioni più indicate per questa coppia di matrici sono gli spazi commerciali, le sale conferenza, le sale di controllo e gli hotel. VMX-8 occupa due unità rack da 19”, mentre VMX-16 si allarga un po’, e ne richiede tre.


VFX-124 e VFX-248: i “camaleonti” del mondo AV



La matrice VFX-248: supporta una combinazione flessibile di segnali AV da 1 x 31 fino a 24 x 8

Con questi prodotti entriamo nel campo delle matrici non solo modulari, ma anche spiccatamente flessibili. Chiariamo subito che, contrariamente ai modelli che abbiamo sin qui analizzato, in questo caso il numero nella sigla del prodotto non descrive la quantità di segnali trattati dal prodotto stesso, bensì le possibilità di interscambio I/O: VFX-124 offre infatti dodici schede opzionali in ingresso o uscita per segnali HDMI, VGA, HDBaseT e Analog Audio e quattro slot fisse per altrettante uscite HDMI. In tutto, 16 slot modulabili in I/O da una configurazione come 1 x 15 fino a una come 12 x 4, con risoluzione massima a 3849×2160@60Hz. 
VFX-248, invece, si spinge a supportare una combinazione flessibile di segnali AV da 1 x 31 fino a 24 x 8, seguendo lo stesso principio del prodotto precedente: slot modulabili e I/O selezionabili a piacimento, a seconda delle esigenze. 
Insomma, il messaggio è chiaro: non è l’applicazione a doversi adattare al prodotto, bensì il prodotto ad attagliarsi su misura per l’installazione, come un vero e proprio “camaleonte audiovisivo”. Entrambe le matrici sono HDMI 2.0/HDCP 2.2 compliant, e occupano rispettivamente tre e cinque rack unit da 19”. La loro flessibilità rende questi prodotti ideali per contesti che richiedono particolare personalizzazione: applicazioni multimediali, sale conferenza e di controllo, hotel o centri commerciali.


HDBaseT Extender: lo sparring partner ideale

Le matrici, si sa, amano la compagnia, amano… circondarsi di extenders, che appaiono, nel mondo RTI e nelle ampie installazioni AV, un po’ come le remore attorno agli squali. Tante “scatolette” che, il più delle volte accoppiate, scortano il segnale sino a distanze considerevoli, gli extender sono presenze silenziose e discrete, ma fondamentali. 
Puntiamo in questo caso i riflettori su diversi modelli RTI, a partire dalla già citata accoppiata VHT-1/VHR-1: si tratta di un extender wall-mount unidirezionale con ingresso HDMI e uscita HDBaseT, in grado di portare il segnale 4K (3840×2160@30Hz) fino a 35 metri di distanza, e il full HD 1080p fino a 70 metri. 
La coppia VTX-R/VTX-T offre lo stesso tipo di estensione, ma in chiave bi-direzionale, mentre VXT-LR è, a nostro avviso, la vera novità sulla quale porre l’accento: si tratta di un set di extender HDBaseT 4K con supporto ARC (Audio Return Channel) e ritorno audio ottico, in grado di estendere il segnale video HDMI a una risoluzione di 1080p fino a una distanza di 150m, mentre il segnale 4Kx2K può essere portato fino a 100 metri. 
Il prodotto è compatibile con HDCP 2.2, e supporta l’HDMI 1.4. Per i modelli TV privi di supporto ARC-over-HDMI, questo extender offre anche un ingresso TOSLINK sul ricevitore. L’audio multicanale supporta PCM, Dolby Digital, DTS, DTS HD. Il PoH bidirezionale consente a entrambe le estremità di essere alimentate, per opzioni di installazione flessibili. Insomma, VXT-LR è una interessante nuova soluzione HDBaseT point-to-point con molte opzioni di trasmissione del segnale, in particolare in applicazioni Smart Home e Smart Business.


Non solo matrici: ecco gli swircher


VSS-51, lo scaler/switcher pensato per sale conferenze, aule di formazione e sale di controllo

Un conto è una matrice, con tutte le sue potenzialità di distribuzione, altro conto è uno switcher, apparecchio che consente di lavorare il segnale in maniera più mirata, per quanto in proporzioni solitamente minori, sul piano più banalmente quantitativo. In questo ambito, la doppia proposta di RTI vista a ISE 2018 si chiama VSS-51 e VMS-741. 
VSS-51 è uno scaler/switcher compatto con tre ingressi HDMI, un Display Port e un VGA e uscite HDMI e HDBaseT mirrored. Si tratta di un prodotto pensato per sale conferenze, aule di formazione e sale di controllo, che consente di commutare fino a cinque sorgenti video sulle due uscite, una HDMI e una HDBaseT con mirroring per la connessione a display locali e remoti. L’uscita HDBaseT supporta PoH e trasmette video Full HD fino a 70 metri al ricevitore HDBaseT VSW-51R incluso. 
VMS-741, invece, è uno scaler/switcher 7×1 da rack (VSS-51, viceversa, è un modello free standing) dotato di sette ingressi tra HDMI (quattro), Display Port (due), VGA e audio analogico (sette). 
L’uscita è in HDMI. Caratteristica interessante, il segnale video in uscita può essere impostato su diversi layout dello schermo per la visualizzazione di quattro sorgenti contemporaneamente. Il pannello frontale consente di selezionare la sorgente e offre svariate opzioni di menu e di impostazione. 
Lo scaler integrato permette di arrivare ad una risoluzione in uscita fino a 4K (3840×2160@30Hz). L’auto-commutazione è garantita dalla tecnologia Quick Switch, e il prodotto è controllabile, come il VSS-51, tramite pannello frontale, IR, RS-232 o (caratteristica del solo modello VMS-741) via interfaccia web.


RTiQ: monitoraggio da remoto dei sistemi


RTiQ: controllo dei componenti da remoto, tramite una dashboard

RTiQ è una soluzione di gestione remota completa che rende semplice il monitoraggio delle installazioni AV dei clienti. Fornisce il monitoraggio in tempo reale del sistema di controllo e dei dispositivi collegati. Può essere configurato per monitorare i componenti controllati da un processore RTI XP e controllarne lo stato tramite una dashboard da qualsiasi parte del mondo, con notifiche via e-mail e di testo in caso di guasto. In questo modo, è possibile attivare a distanza un’azione per ripristinare il sistema o il componente guasto. Le possibilità di intervento includono tutto ciò che il sistema di controllo è in grado di eseguire, riavviando dispositivi, eseguendo macro o inviando comandi. RTiQ è uno strumento fondamentale per ridurre drasticamente i tempi di fermo del sistema, eliminando la necessità di chiamate l’assistenza per risolvere problemi semplici. Inoltre, con gli avvisi di posta elettronica e di testo, le stesse problematiche possono spesso essere risolte prima che il cliente ne sia a conoscenza.


La sorpresa… over IP: Miravue VIP-1


Miravue VIP-1: soluzione di distribuzione AV over IP, con funzioni di trasmettitore, ricevitore, switch di rete e access point wireless

La recente acquisizione di Miravue da parte di RTI ha aperto la porta anche ad una interessante soluzione di distribuzione AV over IP. Miravue VIP-1, infatti, si integra senza problemi nei sistemi di controllo RTI e porta in dote un carico di flessibilità e scalabilità, con distribuzione AV su Ethernet, cavo coassiale e rete wireless. 
VIP-1, in pratica, svolge le funzioni di trasmettitore, ricevitore, switch di rete e access point wireless, consentendo una più facile (e meno costosa) distribuzione AV, con minori esigenze di cablaggio e tempi di installazione ridotti. 
L’unità può lavorare con segnali video HDMI/HDCP 1.x e 2.x a bassissima latenza, ma permette, grazie allo scaler incorporato, di visualizzare anche sorgenti (non necessariamente in HDMI) come quelle dei dispositivi mobili, o i flussi video di telecamere IP, senza la necessità di apparecchiature aggiuntive. L’apparecchiatura utilizza poca banda, e per questo non necessita, per funzionare, di una attrezzatura di rete particolare o specializzata, bensì soltanto di uno switch di rete non gestito per le installazioni Ethernet. Il sistema video su IP può fungere anche da estensione del sistema di controllo RTI, anzi, in caso di combinazione con un processore XP, esso è in grado di fornire controllo IR e controllo RS-232 a due vie ai dispositivi collegati, permettendo agli utenti di lavorare con qualunque interfaccia RTI di loro gradimento. 
La linea di prodotti Video-over-IP di RTI è in piena fase espansiva, e l’acquisizione di Miravue, che ha portato in dote VIP-1, è dunque solo il primo mattone di un edificio la cui costruzione è appena iniziata. Quali saranno le caratteristiche più minute di questo nuovo edificio? Staremo a vedere! Di certo, e questo non vale solo per il mondo AV-over-IP, ma anche per l’intero parco prodotti, quello di RTI è un “cantiere” sempre estremamente vivace e promettente, in chiave di varietà di soluzioni offerte ai clienti finali e agli installatori, nonché agli integratori di sistemi.