Il lens shift con un’escursione di 0÷75% in verticale e ±10% in orizzontale e la distorsione delle immagini praticamente assente, pari soltanto allo 0,15%, consentono agli integratori applicazioni davvero innovative.

Con i proiettori WUX400ST e WX450ST, Canon offre all’integratore la possibilità di proporre soluzioni d’impianto non possibili prima d’ora. 
I nuovi modelli sono dotati di ottiche con rapporti di proiezione più corti rispetto alle ottiche fisse da retroproiezione, pari a 0,557:1 (WUXGA) e 0,571:1 (WXGA+), prossimi a quelli di un videoproiettore ultra short throw. 
Ottiche che si distinguono per l’escursione del lens shift davvero particolare: da 0 a 75% in verticale e ±10% in orizzontale, con un fattore di distorsione praticamente assente. Inoltre, l’elevata luminosità effettiva, la risoluzione WUXGA/WXGA+ e la qualità del sensore d’immagine LCOS, che completano l’elenco delle prestazioni di rilievo.


L’accuratezza del colore


Il pannello con le prese di collegamento comprende, da sinistra, i 4 jack (audio IN/OUT e per telecomando a filo), USB, DVI analogica/digitale, RGB analogico, HDMI e RS-232C.

I nuovi proiettori di Canon garantiscono una particolare qualità di proiezione, l’accuratezza del colore è una delle migliori in assoluto presenti sul mercato: il DeltaE (ossia la differenza, in uno spazio euclideo, fra il colore da riprodurre e quello riprodotto dal videoproiettore) è inferiore a 2; per dare un significato a questo parametro, possiamo dire che i proiettori con DeltaE inferiore a 1 sono calibrati a livello hardware, adeguati per particolari applicazioni professionali; i videoproiettori con valori di DeltaE tra 1 e 2 sono adatti al color matching mentre, se il valore DeltaE è inferiore a 2 rientrano nella categoria dei proiettori standard.


Applicazioni innovative


I valori di Lens Shift verticale (esclusiva Canon) e orizzontale consentono all’integratore di definire applicazioni prima non possibili.

Queste caratteristiche, presenti tutte insieme in un videoproiettore, aprono la strada ad applicazioni davvero innovative. Pensiamo all’utilizzo nel museale, con una proiezione dall’alto ad una distanza comunque ravvicinata, che evita la presenza di ombre sull’immagine se una persona alta 1,8 metri sosta a 50 cm dalla parete di proiezione; nei musei i visitatori sono sempre tenuti ad una distanza di sicurezza per impedire loro di avvicinarsi troppo all’oggetto esposto. Ad appena 1,2 metri di distanza questi proiettori possono generare un’immagine grande 100”. 
Anche nelle sale conferenze di grandi dimensioni questi videoproiettori offrono un considerevole vantaggio. In queste sale, oggi, vengono adottate configurazioni importanti e complesse: il proiettore è posizionato a fondo sala mentre il telo di proiezione sta sul lato opposto, vicino al relatore. Queste soluzioni vengono realizzate con proiettori ad alta luminosità, dotati di ottiche ultra zoom che spesso attenuano buona parte della luminosità generata dal videoproiettore. All’accoppiata proiettore/ottica, dal costo notevole, si deve poi aggiungere il costo dell’installazione che comprende soluzioni personalizzate per la meccanica del supporto e il cablaggio dei vari collegamenti. Con i proiettori WUX400ST e WX450ST posizionati alle spalle del relatore, a 2/3 metri di distanza dallo schermo è possibile raggiungere dimensioni fino a 250”: uno schermo decisamente grande, con costi più contenuti rispetto alla tradizionale soluzione (proiettore a fondo sala) e una semplicità d’installazione maggiore. Con comodità aggiuntive: ad esempio, è possibile accedere a tutti gli ingressi del videoproiettore anche se non sono stati previsti dal cablaggio perché il proiettore è a portata di mano del relatore. Infine, è possibile far fronte a critici imprevisti: se durante un convegno si guasta il cavo che collega la sorgente al videoproiettore è quasi impossibile intervenire se la distanza che li separa è di qualche decina metri, altra cosa se la sorgente è vicina: in questo caso si possono eseguire sostituzioni immediate.


Alta luminosità, basso consumo di energia


In ambienti profondi, di norma, viene installato un videoproiettore a fondo sala, dotato di un potente zoom. Con i nuovi short throw di Canon, invece, è possibile posizionare il videoproiettore dietro al relatore, mantenendo la dimensione e l’altezza dello schermo immutata.

L’efficienza luminosa di un videoproiettore, ossia il rapporto fra la luce generata dalla lampada e quella che appare sullo schermo, è una prestazione fondamentale. Da questo parametro dipende anche l’efficienza energetica. 
È noto che la luce generata dalla lampada compie un percorso obbligato prima di essere proiettata sullo schermo: meno ostacoli incontra durante questo percorso e minore sarà la quantità di luce persa. Anche la lunghezza di questo tragitto è un ostacolo importante. 
Nei proiettori Canon numerosi aspetti concorrono a evitare perdite di luce. Vediamo quali sono. I pannelli LCoS sono a tecnologia riflessiva: la luce non passa attraverso il pannello ma viene riflessa dal pannello; così la luminosità subisce un’attenuazione significativamente inferiore (il rapporto di apertura è del 96%) rispetto ai modelli LCD. Nell’engine ottico dei modelli XEED, sviluppato da Canon, la quantità di luce persa durante il percorso è ridotta ai minimi termini. In particolare, la più recente versione dell’AISYS (Aspectual Illumination System) il sistema d’illuminazione dei singoli chip LCoS presente nell’engine ottico, ha consentito di ridurre la distanza fra l’obiettivo e la lampada del 20%. Da questa prestazione si avvantaggiano la resa luminosa del videoproiettore e il suo ingombro complessivo perché il calore da dissipare è minore. L’AISYS è stato progettato e costruito interamente da Canon.
Infine, quando si parla di luminosità si è soliti misurare la luce bianca. Però, è importante anche la luminosità dei colori, definita Color Light Output. Nei videoproiettori XEED la luminosità del bianco e dei colori è la stessa e, rispetto ad un videoproiettore DLP single chip, la luminosità complessiva (bianco + colori) può essere superiore anche del 50% rispetto a quanto dichiarato. Tutti questi aspetti concorrono a determinare un consumo energetico significativamente ridotto (fino al 26% in meno) e una maggiore efficienza luminosa: i proiettori Canon offrono quindi una luminosità reale paragonabile a quella di altri modelli appartenenti a categorie di luminosità più elevate.


Distorsione inesistente


La gamma di videoproiettori Canon. Nel dettaglio i modelli Xeed Compact Installation e Installation.

I videoproiettori XEED si distinguono anche per gli obiettivi, che hanno reso Canon il riferimento della fotografia professionale e che sono più luminosi, quindi introducono una minor perdita di luce; a tutto ciò si deve aggiungere la qualità delle ottiche, al pari di quelle utilizzate per la fotografia: nel caso dei modelli short throw la distorsione, praticamente inesistente, è pari allo 0,15%. In sostanza, circa 3 mm orizzontali per uno schermo da 100”.


Installazione e manutenzione


Per le installazioni che prevedono l’utilizzo di un retroproiettore, i modelli WUX400ST e WX450ST consentono di economizzare ancora di più lo spazio, ottenendo una qualità migliore sia nella geometria che nella colorimetria dell’immagine.

I modelli short throw di Canon hanno le dimensioni più compatte della categoria: soltanto mm 337 x 134 x 415. Questo dato, unito ad altre caratteristiche, facilitano l’installazione. 
Quando vengono posizionati a soffitto oppure su un piano possono essere messi in bolla agendo sui 2 piedini frontali che consentono un’elevazione di 6°. Analogo discorso se la configurazione prevede la presenza di due videoproiettori in modalità stacking, per incrementare la luminosità complessiva. 
Per semplificare l’allineamento geometrico delle immagini è possibile agire anche sui singoli vertici, oltre che avvantaggiarsi della minore apertura del diaframma rispetto a modelli concorrenti, che consente una più elastica messa a fuoco grazie alla maggiore profondità di campo. La gamma XEED può gestire il picture by picture da due diverse sorgenti HDMI e/o DVI, una prestazione forse unica su questa fascia di prodotti. Per regolare con precisione le immagini si può intervenire sui 3 canali RGB. Ad esempio, durante una proiezione edge blending, sia al centro che agli estremi delle immagini si riesce a raggiungere la stessa precisione di allineamento. Sempre in configurazione edge blending, è possibile definire l’area di sovrapposizione, che si può estendere fino alla metà dell’immagine stessa. La garanzia è di 3 anni, anche sulla lampada, e comprende fino a tre cambi lampada.


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I pannelli LCoS di ultima generazione: da sinistra, i modelli WUXGA e WXGA+.


XEED COMPACT INSTALLATION SHORT THROW: le caratteristiche.

Il controllo remoto e le funzioni di allerta (invio di un’email per segnalare malfunzionamenti o interventi di manutenzione) sono assicurate dalla presa di rete RJ-45. Inoltre, è possibile condividere i contenuti proiettati. Sono disponibili differenti modalità: 
– meeting: più computer per controllare più videoproiettori; 
– classroom: i contenuti sono condivisi da più computer ma un solo computer determina quale computer visualizzare; 
– broadcast: un computer invia lo stesso contenuto a più videoproiettori. 
Tutti i modelli sono disponibili anche in modalità DICOM, per applicazioni medicali. Due le opzioni: quella convenzionale, basata sulla scala dei grigi e quella esclusiva di Canon, dove al colore nero viene sostituito il blu. Questa caratteristica, unita alle prestazioni delle ottiche e del sensore d’immagine LCoS, rende i videoproiettori XEED particolarmente adeguati in ambienti scientifici come università, congressi di medicina, centri di ricerca, dove è necessaria un’immagine di qualità proiettata a grandi dimensioni.


I punti di forza

– Risoluzione WUXGA nativa (1920 x 1200 pixel) e compatibilità Full HD 
– Esclusivo obiettivo Canon short: proietta un’immagine di 100” da appena 1,2 metri 
– Possibilità di proiettare su uno schermo di dimensioni fino a 300 pollici 
– Tecnologia LCOS: immagini di elevato contrasto, gamma cromatica estesa 
– Luminosità di 4.000 lumen 
– Rapporto di contrasto 2.000:1 
– Decentramento verticale e orizzontale dell’obiettivo 
– Distorsione minima, pari allo 0,15% 
– Correzione della distorsione a 4 punti 
– Picture-by-Picture da due sorgenti digitali 
– Tecnologia Edge Blending integrata 
– Ingressi HDMI e DVI 
– Presentazioni senza PC, aggiornamento firmware tramite porta USB 
– Design modulare per un accesso semplice alla lampadina e al filtro 
– Elevata efficienza energetica e pulsante ECO dedicato