Cosa’è il Wi-Fi 6 e cos’è il Wi-Fi 6E? Per soddisfare la continua crescita dei device collegati in modalità wireless è stata definita la tecnologia Wi-Fi 6, basata sullo standard IEEE 802.11.ax e capace di raggiungere una velocità di 9,6 Gbps con un’efficienza fino a 4 volte superiore quella di Wi-Fi 5 (IEEE 802.11.ac). Con la versione Wi-Fi 6E si utilizza per la prima volta la banda a 6 GHz che in Europa si estende da 5,925 a 6,425 GHz.


In meno di 20 anni la tecnologia Wi-Fi ha dimostrato una valenza sia economica che sociale, offrendo alle persone la possibilità di lavorare, divertirsi e comunicare nei luoghi più diversi. La tecnologia Wi-Fi è stata uno strumento fondamentale per consentire la didattica a distanza e lo smart working durante la pandemia determinata dal Covid-19.

Però, come ben sanno i system integrator, il numero di device collegati in wireless alle reti Wi-Fi è in continua crescita e ciò determina sovente una saturazione della banda di frequenze a disposizione. Inoltre, i device possono interferire fra loro, e ciò può causare l’interruzione dei servizi correlati. 

Per superare questa difficoltà Wi-Fi Alliance ha introdotto due nuove generazioni: Wi-Fi 6 e Wi-Fi 6E, basate sullo standard IEEE 802.11.ax. 


La banda a 6 GHz utilizzata dalla versione Wi-Fi 6E, 5.925÷6.425 MHz: la suddivisione in canali con diversa larghezza di banda ammessi in Europa. Fonte: Wi-Fi Alliance.

In particolare, il Wi-Fi 6E occupa per la prima volta una porzione di spettro a 6 GHz. In Europa, per la precisione, da 5,925 a 6,425 GHz, a differenza di tutti i precedenti standard Wi-Fi che lavoravano su canali a 2,4 oppure 5 GHz. 

Con questo articolo entriamo quindi nel merito del Wi-Fi 6 e del Wi-Fi 6E per capire meglio cosa sono e come migliorano le prestazioni.



 Wi-Fi 6: quali sono le differenze rispetto a Wi-Fi 5

La tecnologia Wi-Fi 6 è stata sviluppata per incrementare le prestazioni di un collegamento wireless, anche in contesti dove sono presenti numerosi device collegati, che tradizionalmente limitano le prestazioni della rete nel suo complesso. Ecco quali sono le principali differenze di Wi-Fi 6 rispetto a Wi-Fi 5.

– Maggiore velocità. Wi-Fi 6 utilizza la modulazione OFDM a 1024-QAM, capace di trasmettere simultaneamente 10 bit rispetto agli 8 bit della modulazione 256-QAM utilizzata da Wi-Fi 5. Per questo motivo la velocità massima passa da 6,9 Gbps a 9,6 Gbps (stima);

– Migliore efficienza. Wi-Fi 6 utilizza le tecnologie MU-MIMO (MIMO multi utente), OFDMA (modulazione multi utente) e BSS Color, capaci di limitare le interferenze fra diverse reti nello stesso spazio. Grazie a queste tecnologie Wi-Fi 6 è fino a 4 volte più efficace di Wi-Fi 5.

In particolare, Wi-Fi 6 può utilizzare canali da 160 MHz, trasportando più informazioni a parità di tempo, e grazie a modalità di trasmissione e ricezione 8×8 MU-MIMO è capace di generare fino a 8 stream per direzione, verso più dispositivi.

Un’ultima considerazione riguarda l’efficienza energetica: la funzione Target Wake Time evita che durante la trasmissione di più dispositivi uno di questi rimanga attivo quando non sta trasmettendo.



 Wi-Fi 6E, estensione della banda a 6 GHz adiacente alla Wi-Fi 5 GHz

La tecnologia Wi-Fi 6E occupa per la prima volta la banda a 6 GHz e può utilizzare soltanto questa banda.

Il quadro normativo definito in Europa autorizza l’utilizzo dei servizi in banda 6 GHz dei servizi non licenziati sulla banda di frequenze da 5,925 a 6,426, per un totale di 500 MHz di banda, che può essere suddivisa in diversi modi: 

– 24 canali @20 MHz;

– 12 canali @40 MHz;

– 6 canali @80 MHz;

 – 3 canali a 160 MHz;

– 1 canale a 320 MHz oppure una loro combinazione. Fra i vantaggi della banda a 6 GHz ricordiamo la maggiore capacità di trasporto dei dati e la minore latenza. Per contro, all’aumentare della frequenza si riduce la capacità di superare ostacoli come le pareti di casa. Per questo la tecnologia Wi-Fi 6E raggiunge le migliori prestazioni in contesti outdoor, come le piazze, con trasmettitore e ricevitore in vista ottica. ■


Perché sono importanti i canali con larghezza di banda più ampia

Sebbene dall’anno 2015 lo standard Wi-Fi abbia supportato larghezze di banda dei canali fino a 160 MHz, con la versione Wi-Fi 5, questa caratteristica è stata implementata raramente sul campo. 

Il limite principale nell’utilizzo di implementazioni a 160 MHz è il numero insufficiente di canali con larghezza di banda più ampia che non vengono ostacolati dai requisiti richiesto dalla selezione dinamica della frequenza (DFS). 

Per massimizzare la capacità, era spesso necessario limitare le larghezze di banda della rete a canali larghi 20 o 40 MHz. Larghezze di banda del canale inferiori per gli utenti si traducono in velocità inferiori, cicli di lavoro più elevati, latenza più elevata e durata della batteria inferiore, anche se il dispositivo dell’utente può supportare larghezze di banda più ampie e velocità più elevate.