All’ingresso della torre che ospita la sede della Regione Emilia-Romagna, a Bologna, sono stati ricavati diversi ambienti che hanno l’obiettivo di migliorare la comunicazione dell’Ente, sia internamente sia verso l’esterno, anche attraverso l’auto-produzione dei contenuti. Integrazione Touchwindow.
Bologna, viale Aldo Moro 52: nel quartiere fieristico della città, in una delle torri progettate dall’architetto giapponese Kenzo Tange, dal 1993 ha sede la Regione Emilia-Romagna.
Lo scorso anno, questo importante luogo istituzionale ha subito una trasformazione tecnologica, figlia di nuove esigenze emerse dopo la pandemia e in linea con un nuovo trend. Sempre più realtà, infatti, stanno puntando a essere autosufficienti nella produzione di contenuti a uso interno e per la comunicazione con il pubblico, con dotazioni fino a poco tempo fa prerogativa del mondo broadcast.
Ne parliamo con Giuseppe Pace, direttore dell’Agenzia di informazione e comunicazione della Regione Emilia-Romagna, e con Andrea Bianchi, CEO di Touchwindow, il system integrator che ha realizzato l’allestimento.
La sfida: dotarsi di sale all’avanguardia per ogni esigenza comunicativa
Giuseppe Pace dirige la struttura che coordina la comunicazione dell’Ente. È lui a spiegarci le esigenze alla base di questo progetto. «Nella torre di viale Aldo Moro 52 operano l’ufficio stampa e l’area Comunicazione. Negli ultimi anni avevamo già sviluppato la comunicazione e l’attività multimediale, cercando di valorizzare le risorse interne e ridurre le esternalizzazioni. Dovevamo però dotarci degli spazi e delle infrastrutture necessarie per svolgere in modo ottimale queste attività. Ci sono molte riunioni – l’abitudine di lavorare da remoto, nata in epoca Covid, non si è persa – e appuntamenti istituzionali come seminari, firme di accordi, eventi di formazione, incontri bilaterali con regioni e stati partner o strutture nazionali. Per non parlare delle ‘semplici’ attività di ufficio stampa e di quelle legate alle campagne di comunicazione. Realizzare in autonomia dirette video e podcast, solo per fare due esempi, era fondamentale, e le infrastrutture esistenti non erano all’altezza.»
Da qui la decisione, a fine pandemia, di realizzare degli spazi adeguati a questa sfida: «Una sala polifunzionale per incontri ed eventi, una nuova sala stampa e uno studio televisivo dotato di una sala regia importante, in grado di gestire tutti gli spazi».
Il Settore Patrimonio ha gestito la riqualificazione degli spazi e Lepida Scpa, società in house di 450 pubbliche amministrazioni locali tra cui la Regione Emilia-Romagna, l’allestimento tecnologico, per il quale è stata dunque indetta una gara pubblica di cui l’azienda Touchwindow è risultata l’aggiudicataria.
La soluzione: studio televisivo di qualità broadcast, sale polifunzionali e riconfigurabili
A pianoterra è stata prevista la sala polifunzionale, omologata per 50 posti a sedere che possono diventare 80. Salendo una breve rampa di scale si raggiunge il piano ammezzato, dove sono nate la sala stampa e lo studio televisivo con regia.»
Andrea Bianchi di Touchwindow ha seguito la progettazione e la realizzazione di questi spazi e ci racconta la genesi del lavoro. «Abbiamo tenuto in grande considerazione la polifunzionalità degli spazi, per cui abbiamo pensato a un progetto audio-video con alla base architetture IP, così da garantire flessibilità di utilizzo. Lo studio televisivo rappresenta l’hub di tutto il building dal punto di vista della regia audio-video. Le sale possono essere gestite anche da personale non tecnico, grazie alla nostra piattaforma software Triatic: i diversi scenari si possono attivare con un tablet in modo molto intuitivo. Per eventi più complessi entra in gioco la regia dello studio.»
Lo studio è grande, bello,
luminoso. Chi lo ha visitato lo
giudica all’altezza se non meglio
rispetto a quelli delle emittenti
nazionali – G. Pace
Ma vediamo nel dettaglio i singoli ambienti, partendo dalla hall. «Alle spalle del desk di accoglienza abbiamo installato un grande ledwall formato 32:9 con risoluzione molto alta: in pratica abbiamo 2 schermi HD affiancati. I player che inviano i contenuti sono 2, modello BrightSign HD224, scelti perché forniscono la piattaforma più completa e user friendly di digital signage, per il cui utilizzo autonomo da parte del cliente finale abbiamo organizzato apposite sessioni di formazione.»
Passiamo alla sala polifunzionale. «È una sala completamente riconfigurabile: può essere sala riunioni, sala conferenze o sala per eventi in plenaria; per raggiungere questo obiettivo, è stato necessario scegliere una soluzione tecnologica evoluta e sofisticata e posizionare gli arredi di conseguenza. La visualizzazione dei contenuti avviene tramite 2 monitor da 98” affiancati, ma per garantire la massima flessibilità operativa è stato previsto anche un monitor touch da 86” a carrello; ci sono poi 2 microfoni a soffitto 60 x 60 con tecnologia beamforming, collegati all’impianto in Dante. In questa sala le 3 camere PTZ – marchio Lumens, fornite da Exertis AV – sono collegate all’impianto tramite protocollo NDI, consolidato nel broadcast, che garantisce una elevata qualità, poca latenza, e supporta il live streaming. Ci sono poi dei sistemi Inogeni – convertitori da UHD a USB 3.0 – per portare i segnali video all’interno del PC di sala e 2 coppie di extender e convertitori Gefen per gestire il routing dei segnali video (HDMI e KVM) nell’infrastruttura video over IP. Altre 5 coppie di extender HDMI 4K portano i segnali video dai device e dagli USB touch all’armadio rack. Infine, tutti gli encoder, a marchio NewTek, sfruttano anch’essi il protocollo NDI e sono stati forniti da Exertis.»
Veniamo alla sala stampa. «Un ambiente ad alto tasso di multimedialità – prosegue Bianchi –, con 2 schermi grandi e una micro-regia dedicata. Da un punto di vista tecnologico questo spazio è simile alla sala polifunzionale, con 3 camere Lumens VC-A61P (30x) e 2 monitor da 98”. Un’infrastruttura pensata per inviare alla regia video tutti i segnali di camere e microfoni, contributi da PC ecc. per poi procedere all’editing e alla messa in onda.»
Abbiamo tenuto in
grande considerazione la
polifunzionalità degli spazi, e
abbiamo pensato a un progetto
audio-video con alla base
architetture IP, per garantire
flessibilità di utilizzo – A. Bianchi
Il vero fiore all’occhiello della struttura è però lo studio televisivo, nato per realizzare dirette broadcast e streaming. «In questo ambiente abbiamo 2 grandi ledwall a tutta altezza che danno un senso di immersività, poiché chi parla è circondato dalle immagini. Hanno una superficie di visualizzazione ad angolo e sono utilizzabili come backdrop con immagini in movimento, ma anche come green back, uno sfondo verde che consente alla regia di inserire l’immagine di un contesto ricostruito digitalmente. Nel nostro caso, il NewTek Tricaster consente di sostituire lo sfondo verde con qualsiasi contenuto anche in tempo reale. Abbiamo poi monitor LG da 55” montati su un carrello Pure Mount, il tutto fornito da Exertis. E nella sala regia un monitor LG da 43” con funzionalità multi-viewer. Non solo: è presente anche una matrice switcher Barco PDS per gestire i numerosi flussi 4K fisici inviati al Tricaster.»
Giuseppe Pace esprime soddisfazione per questo ambiente, operativo da novembre 2023: «Lo studio è grande e bello. Chi lo ha visitato lo giudica all’altezza degli studi televisivi di emittenti nazionali».
NewTek Tricaster e Triatic di Touchwindow: soluzioni nella soluzione
Nello studio televisivo è presente l’apparato principale dell’ecosistema: il NewTek Tricaster TC-1 Pro, un sistema di produzione molto potente, che integra il protocollo NDI, oltre alle principali piattaforme di videoconferenza. Quando nella sala polifunzionale si svolgono attività che richiedono room combining, registrazione, streaming, post-produzione, questi flussi video vengono prelevati dallo studio televisivo, post-prodotti ed elaborati attraverso il Tricaster.
Il software Triatic sviluppato da Touchwindow ha invece il vantaggio di non essere legato a un apparato fisico: gira infatti su un server presente in loco, con il vantaggio di non risentire di eventuali problemi dell’hardware. Insomma, due eccellenze nell’eccellenza.
Persone intervistate
Giuseppe Pace,
direttore dell’Agenzia di InfoComm della Regione Emilia-Romagna
Andrea Bianchi,
CEO di Touchwindow
Link utili
regione.emilia-romagna.it | touchwindow.it | exertisproav.it