Un Congress Centre che offre flessibilità sul piano della configurazione degli spazi,  funzionalità per gestire eventi ibridi, un sistema di controllo user friendly che mette tutti nella condizione di avviare un evento. Installazione realizzata da Kemcomm e Signorelli Cesare Sas. Prodotti distribuiti da Exhibo.  


In linea con la vocazione del gruppo NH Hotel, che punta molto sul segmento Meeting e Convention, il Congress Centre di NH Collection Milano CityLife offre spazi con tecnologie AV di ultima generazione, flessibili e semplici da usare. Sei sale combinabili fra loro per formare ambienti di grandezze differenti, con impianti AV che consentono di gestire gli eventi in modalità ibrida

Soluzione basata sulla piattaforma Q-SYS di QSC, configurata in Dante Audio Network su protocollo IP; processore audio QSC Core 510c, encoder/decoder QSC NV-32H. Altre tecnologie che compongono l’impianto firmate Sennheiser, Allen&Heath, Panasonic, Vogel’s. Prodotti distribuiti da Exhibo, che ha garantito la fornitura di tutte le componenti nonostante i problemi di approvvigionamento diffusi nel mercato AV.  Ne parliamo meglio con: 

– Riccardo Bombaci, General Manager, NH Hotels Group; 

– Daniele Villa, Capo area della manuten­zione per la Lombardia, il Piemonte e New York e Coordinatore per l’Italia del di­partimento di manutenzione e ingegneria per NH Hotel; 

– Massimo Mansi, Programmatore e Installatore, Signorelli Cesare Sas (system integrator del progetto); 

– Marco Cazzaniga, Responsabile hospitality Kemcomm (General contractror AV). 



Il Congress Centre è composto da sei sale. Nella foto le Sale Lamé, Tweed e Chiffon combinate fra loro a formare un’unica sala.

La sfida: flessibilità, qualità, meeting ibridi e semplicità d’utilizzo   

Come raccontano Bombaci e Villa, il progetto era guidato da alcuni concetti chiave: flessibilità, qualità, design, apertura al concetto di meeting ibrido e semplicità d’utilizzo. 

Flessibilità – Il principio di flessibilità si riferisce alla necessità di creare spazi adattabili a esigenze diverse: «Volevamo che la soluzione fosse modulare – dice Bombaci – ovvero con aree utilizzabili sia in modo unificato che suddividendo gli spazi in più parti, con quanta più libertà possibile, ovvero mentendo a seconda delle esigenze 5 sezioni separate, oppure 2, 3 o 4, unendo più o meno sale». Tutto questo doveva chiaramente poter essere gestito anche sul piano AV, con l’ulteriore opzione di poter posizionare la regia degli eventi anche esternamente alle sale, sfruttando spazi distaccati.  


L’obiettivo era garantire che qualunque relatore potesse intervenire tramite Zoom, Skype o altre piattaforme, che le sale tra loro potessero collegarsi e  che il meeting potesse essere seguito da remoto, oltre che registrato – R. Bombaci


Qualità e design – «Volevamo proiettori di qualità, luminosi, con un’alta definizione e un disegno di progetto che evitasse impedimenti, cavi, transenne, tutto ciò che avrebbe potuto creare disordine. Design ed estetica, accanto alla funzionalità, erano davvero un aspetto importante per noi», dice Bombaci. Come vedremo nella soluzione, tutte le scelte, dal posizionamento dei proiettori agli schermi a scomparsa, sono andate in questa direzione.  

Meeting ibrido – «Il progetto è stato avviato in tempo di pandemia; l’attenzione per il tema del meeting ibrido e della possibilità di collegarsi anche da remoto alle conferenze era dunque altissima – dice Bombaci – L’obiettivo era garantire che qualunque relatore potesse intervenire anche tramite Zoom, Skype o altre piattaforme di comunicazione, che le sale tra loro potessero collegarsi e  che il meeting potesse essere seguito da remoto, oltre che registrato».  

Semplicità d’utilizzo – «Ci serviva un sistema flessibile, dinamico e user friendly, che potesse essere usato senza bisogno di personale specializzato, anche per gestire richieste last-minute dai clienti, quando non c’è il tempo di appoggiarsi ai tecnici – dice Villa, che prosegue – È d’altra parte un’esigenza molto in linea con le aspettative del mondo dei convegni che cercano infrastrutture molto elastiche, flessibili e modulabili, ma sia ‘a prova di inesperto’, vicino all’idea del plug-and-play. Per noi era importante che fosse gestibile dal nostro personale di manutenzione, che segue tutti gli impianti dell’albergo e non ha una formazione specifica sull’AV».  


L’hotel si sviluppa attorno a una chiesa sconsacrata nei cui spazi è collegata la hall che si fonde con la torre di 13 piani dove si trovano le camere. 

Il bar sul tetto dell’hotel si trova a bordo piscina e offre una fantastica vista sullo skyline di Milano e sulle torri di CityLife.

Marco Cazzaniga: Kemcomm, partner AV di riferimento per NH Hotel
«Kemcomm ha un rapporto di lunga data con NH Hotel – ci racconta Marco Cazzaniga responsabile hospitality Kemcomm. Nel 2015, ad esempio, abbiamo realizzato il Congress Centre dell’NH Hotel Milanofiori, la prima soluzione configurata con distribuzione AV over IP. Questo lavoro è stato molto apprezzato dalla committenza, che ci ha poi coinvolto nella realizzazione del Congress Centre dell’Hotel NH Collection Milano CityLife, con l’obiettivo di creare una soluzione tecnologicamente all’avanguardia e a prova di futuro». «In questo progetto – conclude Cazzaniga – Kemcomm, che ha avuto il decisivo ruolo di General contractor, ha collaborato con l’integratore Signorelli Cesare Sas per la gestione complessiva delle diverse fasi operative, secondo una più moderna visione orientata ‘all’open innovation’. Lo stesso approccio che, attraverso il coordinamento di competenze specifiche, è adottato da Kemcomm nella fornitura di soluzioni e tecnologie dedicate al settore hospitality, sull’intero territorio nazionale».


La soluzione è basata sulla piattaforma Q-SYS di QSC, in associazione a Dante Audio Network, quindi su protocollo IP. La piattaforma Q-SYS consente di veicolare su USB tutte le telecamere PTZ in campo e la microfonia in campo per garantire la possibilità di fare web-conference ibride. I videoproiettori di sala sono Panasonic PT-MX10 e tutta la microfonia è di Sennheiser.

Soluzione: piattaforma Q-Sys di QSC, scalabile e IP 

Il system integrator Signorelli Cesare Sas aveva già collaborato in passato con Kemcomm, realizzando il Centro Congressi dell’Hotel NH Milano Congress Centre. «Forti dell’esperienza maturata a Milanofiori abbiamo raccolto la sfida di realizzare anche il centro congressi del nuovo Hotel NH Collection Milano CityLife – racconta Massimo Mansi – grazie anche al supporto di Exhibo che ci ha fornito tutta l’elettronica nei tempi previsti; così abbiamo potuto rispettare in pieno le scadenze dettate dalla committenza, cosa alquanto difficile visti i ritardi con i quali i vendor consegnano di questi tempi i prodotti. Inoltre, e lo abbiamo apprezzato molto, il cliente ci ha lasciati liberi di scegliere le soluzioni che secondo noi si adattavano meglio alle esigenze di un Congress Centre come questo. Per le esperienze pregresse conoscevamo bene le loro esigenze e aspettative». 



Processore audio QSC Core 510c, encoder/decoder NV-32H 

«Questa soluzione – prosegue Mansi – è basata sulla piattaforma Q-SYS di QSC, in associazione a Dante Audio Network, quindi su protocollo IP. La piattaforma Q-SYS consente di veicolare su USB tutte le telecamere PTZ in campo e la microfonia in campo per garantire la possibilità di fare web-conference ibride, con una parte di relatori e di pubblico che partecipa da remoto, utilizzando le piattaforme cloud più diffuse. Tutto il sistema viene gestito da 7 touch screen QSC da 11,5 pollici: uno in sala regia e sei in ognuna delle sale. Dai touch screen è possibile controllare le telecamere, la sorgente di proiezione (laptop o wireless), il movimento e la selezione delle PTZ, l’accensione e regolazione delle luci e del volume audio. 

Il Congress Centre è composto da sei sale; di queste, cinque sono combinabili in audio/video fra loro per formare ambienti di grandezze differenti fino ad arrivare a un’unica sala. La struttura Congress comprende anche un bar con piscina situati al 14° piano, predisposti per gestire DJ Set serali, con un audio che garantisce una pressione acustica adeguata; anche in questo caso tutto l’impianto è stato realizzato con QSC. Il sistema, inoltre, è dotato di valige per traduzioni/registrazioni utilizzate dalle interpreti e di schede Dante In/Out a disposizione dei service esterni. L’infrastruttura di networking si articola su quattro switch Netgear serie AV-Line che generano 200 punti rete dedicati alla soluzione AVC. 

È stato scelto il Core 510c di QSC come cuore della soluzione AV, un processore molto potente strutturato per gestire tutti i flussi AVC. Fra i punti di forza citiamo il fatto che in un unico device è presente il processore Audio Video e Controllo sia per la gestione delle web-conference che per il sistema di controllo; ciò evita l’installazione di ulteriore hardware per il controllo tramite i touch screen; abbiamo così un’unica piattaforma per veicolare audio, video e controllo. 

«In questo impianto – spiega Mansi – non è stata sfruttata tutta la potenza di questo Core: per questo possiamo affermare che la soluzione è a prova di futuro, quindi dimensionata per gestire future espansioni. Sulla rete Q-Sys abbiamo 14 encoder/decoder (QSC NV-32H), di cui due utilizzati per le salette degli interpreti e la sala regia, i sette touch screen QSC, sei da 11,5” e uno da 8”, oltre alle nove telecamere QSC PTZ, sei con zoom 12x e 3 con zoom 20x». 



Mini flight-case e microfonia 

Su rete Dante sono presenti anche gli access point Sennheiser DW-4 a cui sono connessi: 10 microfoni Sennheiser a collo di cigno da tavolo Meg 14-40-LI- B, 4 microfoni lavalier MKE 1 e 6 microfoni SL Handheld 865 DW-3. 

Commenta Mansi: «I microfoni Sennheiser Serie DW non solo sono stabili grazie alla trasmissione digitale ma offrono performance molto elevate, banalmente l’autonomia delle batterie: c’è una grande differenza rispetto alle precedenti Serie G3/G4 che richiedevano una particolare cura nel posizionamento delle antenne; la Serie DW ha una portata enorme, nonostante l’autonomia delle batterie superi le 15 ore». 

«In questa soluzione – prosegue Mansi – per rendere facile la gestione degli eventi qualunque sia la dimensione della sala abbiamo realizzato dei mini flight case, presenti in ogni sala, che contengono l’encoder QSC NV-32H, con doppia funzionalità di matrice/switcher dei segnali in ingresso. Allo stesso tempo l’NV-32H è anche un gateway USB, quindi preleva il segnale AV della sala e lo veicola via USB al computer che deve fare web-conference. Così, collegando un laptop in USB è possibile realizzare web-conference prendendo possesso dell’audio di sala (microfoni e diffusori) e delle telecamere. In ogni sala ci sono dai 10 ai 15 punti presa inseriti in torrette dedicate. Inoltre, a disposizione della struttura ci sono 3 proiettori di Panasonic PT-MZ10, da 10mila lumen, che proiettano su schermi da 5 metri di base; per le tre sale più piccole sono a disposizione monitor da 98”/86” su carrelli con ruote di Vogel’s».  


Lo sapevi che…

Sul piano architettonico la struttura unisce antico e moderno. L’hotel si sviluppa attorno a una chiesa sconsacrata nei cui spazi è collegata la hall che si fonde con la torre di 13 piani dove si trovano le camere. La struttura si sviluppa dunque verticalmente e con uno stile decisamente contemporaneo. Il fascino del passato da un lato, la modernità dall’altro, che si rispecchia anche nelle tecnologie d’avanguardia che innervano la struttura. 


Questa soluzione è basata sulla piattaforma Q-SYS di QSC, configurata in Dante Audio Network. Abbiamo portato su IP anche le camere PTZ e altre periferiche USB per garantire la possibilità di fare web-conference ibride – M. Mansi


Amplificazione e diffusione sonora 

Con i diffusori QSC è stato realizzato anche l’impianto audio: a soffitto sono stati installati altoparlanti da incasso QSC serie AD, da 8, 4 e 6 pollici, tutti gestiti dai finali QSC serie CDX-4.3EU. Con i prodotti distribuiti da Exhibo è stato realizzato anche l’impianto audio al 14° piano, dove abbiamo un bar con terrazza e piscina e dove sono stati installati 4 diffusori QSC serie AD-S8 e AD-S6 con finali QSC SPA-2-200 e SPA-4-60 e un mixer Allen&Heath connesso su cavo Cat alla postazione DJ. 



Controllo remoto e servizi di assistenza 

La soluzione installata comprende un computer che consente di accedere a tutto il sistema da remoto come se si fosse presenti in sala. Il sistema è strutturato anche per intervenire sulla programmazione ed effettuare le modifiche che si rendono necessarie. 

«In termini di assistenza – dice Mansi – è un plus importante perché da remoto puoi fare teleassistenza senza limitazioni. Nel complesso siamo rimasti impressionati dalle performance della piattaforma QSC in grado di veicolare, audio, video, USB e controllo su un unico cavo Cat 6. Penso che in questo momento non ci sia un altro sistema altrettanto performante. L’impianto è già stato ampiamente testato e utilizzato e il nostro supporto si è limitato a quello telefonico e via PC da remoto, con grande soddisfazione nostra e del cliente».  

Riguardo, invece, alle difficoltà incontrate Mansi non ha dubbi: «È stato un cantiere un po’ complicato per la nostra attività perché abbiamo dovuto incrociarci con una quantità importante di altre aziende e di professionisti; la soluzione AVC è l’ultima, in ordine di tempo, ad essere installata e quando ci si deve interfacciare con altre realtà è fondamentale che tutti gli altri impianti e predisposizioni al servizio dell’ AVC siano corrette, perché a struttura finita sono proprio l’audio e il video che il cliente percepisce e ricorda di più. In un Centro Congressi l’impianto AVC è davvero strategico, merita tutta l’attenzione possibile».


Un asset di business che differenzia NH Collection Milano CityLife dalla con­correnza 

«Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto; l’impianto è già attivo e i volumi di lavoro nelle sale meeting sono già importanti. Abbiamo avuto modo di testare gli impianti da tutti i punti di vista. Tutto funziona come previsto ed è un forte vantaggio la semplicità di utilizzo che consente anche al personale dell’Ufficio Meeting non tecnico di avviare un evento senza problemi», dice Bombaci, che poi prosegue: «Avere uno spazio così attrezzato, che offre ai clienti tutto quello di cui hanno bisogno dalla A alla Z, è un asset di business per noi, un fattore competitivo differenziante rispetto a una concorrenza che in molti casi offre ambienti che sono ‘scatole vuote’;  i clienti vogliono pacchetti all-inclusive, non vogliono avere preoccupazioni e pesare alla parte AV, vogliono trovare tutto direttamente nella struttura. D’altra parte, NH come azienda punta molto sul segmento che definiamo Meeting e Convention, e questo Centro Meeting lo testimonia». Anche Villa è soddisfatto del lavoro e della collaborazione con Kemcomm e Signorelli Cesare: «L’installazione ha incontrato pienamente le nostre necessità e anche sul piano del supporto siamo tranquilli, grazie a un contratto di assistenza che ci garantisce per 5 anni un continuo follow up da parte loro, che ci potranno dunque supportare in caso di malfunzionamenti e necessità di vario tipo».  ■


Riccardo Bombaci, Direttore  NH Collection Milano CityLife
Daniele Villa, Capo area della manutenzione per la Lombardia, il Piemonte e New York e Coordinatore per l’Italia del di­partimento di manutenzione e ingegneria per NH Hotel
Massimo Mansi, Programmatore e Installatore, Signorelli Cesare Sas
Marco Cazzaniga, Responsabile hospitality Kemcomm

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