Il monitor, in ambienti Educational o Corporate, è un po’ come un moderno falò: è il centro focale attorno a cui si raccolgono le persone per discutere, lavorare e condividere. La famiglia Sharp Big Pad offre soluzioni dalla elevata user experience, con software intuitivi che li rendono una soluzione completa.


Big Pad: due piccole parole, sei lettere in tutto, che veicolano però una grande ricchezza di significati e di applicazioni. 

Più che di una linea o di una serie bisognerebbe infatti parlare di mondo Big Pad, visto che con questi prodotti Sharp, oltre a una tecnologia, veicola anche un chiaro messaggio: la vera interattività si realizza con monitor adatti, corredati da software di scrittura, di interazione e di presentazione che permettono un’interazione effettiva tra il monitor stesso e i dispositivi personali dei partecipanti alla riunione o alla lezione, a seconda del contesto nel quale ci si trova. 

Insomma, monitor che operino in chiave squisitamente BYOD (Bring Your Own Device) e strutturino una piattaforma di condivisione.



Da sinistra in alto, in senso orario: Big Pad Sharp installati nelle aule di TIM Academy, nella showroom di Hager, Università degli Studi di Milano (Polo Universitario di Lodi) e nella sede di Illimity

 I software Sharp di scrittura, interazione e presentazione

Come abbiamo appena detto, la piattaforma Big Pad è composta dai monitor touch riassunti nella tabella pubblicata in questo articolo e dai software in dotazione. Ecco di cosa si tratta:

Sharp Touch Viewing. Offre un’interfaccia intuitiva e un sistema di archiviazione che permette di raccogliere, manipolare e organizzare i file direttamente sullo schermo senza aprire le relative applicazioni;

Sharp Display Connect. Questo software supporta la comunicazione wireless a 360 gradi. Il contenuto visualizzato sullo schermo, incluse le annotazioni, può essere condiviso contemporaneamente da 50 dispositivi. Inoltre, tutti i dispositivi collegati possono scambiarsi i file e viene data la possibilità a sedi aziendali differenti (fino a 4, distribuite su aree geografiche diverse) di lavorare contestualmente sullo stesso documento;

Sharp Pen software. Consente di utilizzare la penna in dotazione al Big Pad, con punta sottile fino a 2 mm e permette di aggiungere note e segni grafici direttamente su foto, video, PDF e documenti Microsoft visualizzati sullo schermo. 

È possibile anche controllare le presentazioni, regolare la configurazione dello schermo e archiviare o trasmettere via e-mail qualsiasi file sul quale stai lavorando.



Touch capacitivo, InGlass e IR: tutte le sfumature del mondo Big Pad

I monitor interattivi Sharp Big Pad sono stati progettati con attenzione alle esigenze degli ambienti nei quali saranno destinati a operare: che si tratti di ambienti corporate, educational o altri ambienti dedicati alla formazione professionale. 

La chiave di volta della ‘filosofia Big Pad’ sta nel fatto che il monitor è pensato per funzionare come una vera e propria piattaforma di comunicazione ad alte prestazioni.

Le caratteristiche fondamentali, comuni a tutte le tipologie di monitor, sono la semplicità di installazione, l’elevata sensibilità dello schermo, la connettività wireless e l’intuitività di fondo dei software Sharp. 

Ovvia la disponibilità di diversi formati (da 40” a 86”) per ogni esigenza, tutti caratterizzati da risoluzione minima Full HD, ma in diversi modelli UltraHD-4K; meno ovvia, ma ancora più importante all’atto pratico, è l’intuitività delle soluzioni, pensate per essere utilizzate da personale non necessariamente qualificato in ambito IT. 

Curati in ogni dettaglio, questi monitor si declinano in cinque ‘sottofamiglie’, che analizziamo ora più in dettaglio.


Big Pad Sharp installati all’Università degli Studi di Milano nella sede del Dipartimento di Informatica 

Serie TH5, touch capacitivi, top di gamma, 70 e 80 pollici   

Partiamo dalla serie TH5 formata dai Big Pad PN-80TH5 e PN-70TH5, modelli 4K estremamente performanti, pensati per ambienti corporate. Alla elevata qualità dell’immagine, questi modelli aggiungono  una ricca messe di funzionalità che migliorano l’esperienza della riunione, sviluppando la condivisione di contenuti e idee, ma non solo: si tratta di modelli perfetti anche per applicazioni impegnative in ambito diagnostico (emulazione DICOM), o nella progettazione CAD e nel design. 

Alla base di questi monitor abbiamo:

 – tecnologia touch capacitiva a 30 punti, che garantisce una sofisticata facilità di tocco;

Pen-on-Paper , tecnologia che permette la massima fluidità di scrittura;

Sharp Pen in dotazione, con punta da 2 mm utilizzabile con il Pen Software di Sharp;

posizionamento Face-up. Può essere montato integrato sulla superficie di un tavolo, di una scrivania o di un piano orizzontale;

Pen Digitizer. Per accedere alle funzioni touch è necessario utilizzare la ‘Pen Digitizer’  in dotazione. La funzione Palm Detection disattiva le funzioni touch soltanto quando lo schermo viene toccato dalle dita di una mano o dalla mano stessa. 

Questa funzione avvicina l’esperienza di scrittura sullo schermo come su un foglio di carta dove, naturalmente, per scrivere si appoggia il palmo della mano; utile quando il Big Pad viene posizionato a faccia in sù (Face-up);

configurazione Multi-Board, per affiancare due o tre Big Pad Sharp serie TH5, per ottenere un’area di lavoro più estesa.


Serie TH1, tecnologia InGlass, cornice supersottile, 65/75/85 pollici  

Nei monitor InGlass, i sensori a infrarossi non sono collocati sul bordo, bensì sotto il pannello del monitor. La cornice del monitor, dunque, si riduce di molto rispetto i modelli IR e si avvicina a quella dei capacitivi. 

La serie PN-TH1, con definizione 4K, offre tagli da 65”, 75” e 85” che coniugano alta definizione e user experience ‘Pen-on-Paper’ con la precisione della tecnologia touch InGlass. 

Accanto alle dotazioni software standard  disponibili sugli altri modelli di Big Pad, questa serie è più ricca perché posiede un SoC integrato (PC Android), che dà la possibilità di accedere alle funzioni  lavagna (WhiteBoard) e wireless MiraCast senza richiedere la presenza di un PC dedicato.


Windows Collaboration Display di Sharp in configurazione videoconferenza.

Serie TC1, tecnologia PCAP, capacitivo, per piccole sale riunione  

La Serie TC1, da 40 e 50 pollici, risoluzione Full HD, è destinata a sale riunione di piccola dimensione e ai cosiddetti Huddle Space, spazi per poche persone dove ci si confronta per fare il punto della situazione su un progetto in corso. La tecnologia touch capacitiva, la stessa utilizzata su smartphone e tablet rende elevata la user experience. Con lo slot mini-OPS è possibile collegare un PC o una scheda wireless per BYOD.


Serie HC1, entry level, tecnologia IR, 70/75/86 pollici  

Il segmento entry level del mondo Big Pad offre monitor di varie dimensioni (70”-75”-86”, con un modello da 65” atteso per inizio 2021) basati sulla classica tecnologia touch a infrarossi, in cui i sensori sono collocati attorno al bordo del monitor. 

Questi modelli, dotati di PC SoC  (System on Chip), offrono una rilevazione che va dai 10 ai 20 punti, per un utilizzo proficuo fino a 4 persone. 

La connettività wireless è assicurata su tutti i modelli, a prescindere da tipologia e serie;  si va dal ‘facile’ Miracast (che però funziona solo con Windows) al più  professionale wePresent, opzionale su alcuni modelli, fino alle nuove App come eShare, disponibile sulla serie HC1. 


Windows Collaboration Display, per videoconferenze, con sensori IoT

È una soluzione interattiva sviluppata da Sharp con Microsoft,  il primo display al quale Sharp ha voluto aggiungere un hub di sensori IoT in grado di sentire e percepire l’ambiente di lavoro per renderlo migliore. 

La risoluzione è UltraHD-4K così come la penna touch è in grado di riconoscere la scrittura UltraHD-4K. Si tratta di uno strumento sviluppato per realizzare videoconferenze ad alte prestazioni, per lavorare in team, in locale o remoto grazie alla presenza della webcam integrata, anch’essa con risoluzione UltraHD-4K.


Da sinistra in alto in senso orario: i Big Pad di Sharp installati presso l’Area Meeting del Resort Borgo La Chiaracia, l’Accademia Liliana Paduano di Napoli, il Civico Istituto Manzoni di Milano e la sede Illimity di Milano

Uno sguardo al mercato: tanto è stato fatto, tanto c’è da fare 

Nel 2019 il mercato italiano complessivo dei monitor è stato di circa 80mila pezzi, di cui 11mila per soluzioni interattive. Di questi, 3mila monitor interattivi sono stati installati nelle aziende e 8mila nelle scuole. Un altro dato importante è questo:  il mercato Corporate richiede elevati standard qualitativi ma non realizza volumi importanti, mentre l’Educational ‘si accontenta’ di modelli più semplici ma ne richiede molti. Nel 2020, i dati non sono ancora disponibili, ci si aspetta una crescita del mercato ‘Educational’ generato dalla pandemia da Covid-19. In Europa, considerando le nazioni che fanno mercato, l’Italia è davanti solo alla Spagna.
La ricetta di Sharp è semplice e originale: offrire vere soluzioni interattive e non semplici monitor touch. I Big Pad Sharp rappresentano un sistema di condivisione strutturato che permette a tutti di partecipare col proprio device. Le LIM, invece, sono ben diverse: con un proiettore o un monitor touch offrono una superficie sulla quale scrivere o guardare video e contenuti multimediali. Anche un monitor touch con un semplice software di scrittura non è una vera soluzione interattiva, ma rientra nella categoria LIM. 
La soluzione Big Pad prevede l’ecosistema BYOD cui si aggiungono software per lavorare sullo stesso documento da sedi diverse, oppure software di presentazione come il Touch Viewer, che permette di realizzare delle configurazioni multiboard.  
Nonostante i numeri del mercato italiano il trend di Sharp, soprattutto in ambito Corporate, è in netta crescita: merito della completezza e della competitività delle soluzioni Big Pad


Link utili

sharp.it