Il padiglione All Digital – Smart Building è stato un incubatore di progetti, come lo Smart Installer, e di nuove prospettive, promuovendo l’integrazione tra i settori delle tecnologie e dell’edilizia. Grande successo di pubblico.
Sono stati ben 93.000 i visitatori del SAIE 2014. E tra loro una
fetta rilevante di professionisti, tra installatori, progettisti,
architetti e costruttori ha visitato il padiglione 33 e partecipato ai
numerosi workshop di All Digital – Smart Building, evento speciale di
SAIE 2014 che, come ha dichiarato Simonetta Saliera, vicepresidente
della Regione Emilia-Romagna, ha rappresentato una tra le principali
novità del salone, portando una prospettiva concreta di sviluppo e di
crescita a beneficio sia del settore edile che di quello delle TLC.
L’evento CEDIA “Progettare abitazioni integrate, pronte per il
futuro” dove hanno partecipato quasi 100 architetti è stato il seminario
più frequentato durante la 4 giorni bolognese.
Il collo di bottiglia
L’innovazione proposta da All Digital – Smart Building ha convinto con la sua visione proiettata nel futuro prossimo come soluzione e risposta alla perdurante stagnazione del mercato, anche nei termini di una politica di riqualificazione e di valorizzazione del patrimonio immobiliare verso cui si sta indirizzando l’industria delle costruzioni alla ricerca di alternative percorribili.
D’altro canto è evidente anche il bisogno di una riqualificazione digitale degli edifici, definiti da Antonio Preto, Commissario Agcom per le infrastrutture e le reti, veri e propri colli di bottiglia per la diffusione compiuta delle tecnologie e dei servizi digitali.

Broadband & Broadcast Ready
Con
la sua proposta All Digital – Smart Building ha inoltre anticipato
idealmente quanto accadrà dal 1 luglio 2015, in base alla norma inserita
dal Governo nel Decreto Sblocca Italia: i nuovi edifici e le grandi
ristrutturazioni dovranno essere broadband ready, predisposti cioè alla
ricezione della banda larga, offrendo a tutti la possibilità di
usufruire dei servizi digitali. Un vero volano per il settore, in quanto
si stima che potrà favorire la messa in opera di almeno 70 mila nuovi
impianti l’anno.
L’edificio in rete governato da tecnologie intelligenti è perciò una
realtà che si avvicina nei fatti, nei pensieri del Legislatore e anche
nei numeri, se si considera che secondo il recente rapporto “Connected
Home” dell’americana BI Intelligence, il valore degli oggetti smart
venduti nel mondo si aggira oggi attorno ai 600 milioni di dollari e già
nel 2019 sarà di 1,8 miliardi con una crescita media annua del 67%.
La collocazione di All Digital – Smart Building all’interno del SAIE
ha dunque indicato una soluzione operativa e di business, ovvero
l’integrazione tra settori sin qui separati nonostante puntino tutti
verso i medesimi obiettivi, la casa e l’ufficio.
Per Smart Building, peraltro, non si può intendere, come si è fatto
spesso finora sia in Italia che in Europa, solo le tecnologie “green”
legate al risparmio energetico, ma un insieme più complesso di
applicazioni che dalla TV e dal web si spingono fino alla sicurezza,
alla telemedicina e all’assistenza a domicilio, come ha evidenziato
Mario Dal Co della Società italiana di telemedicina.
Smart Installer
All
Digital – Smart Building ha gettato il seme per far crescere una nuova
cultura: quella del cablaggio residenziale, informando l’industria delle
costruzioni dell’esistenza di soluzioni tecnologiche per la ricezione
(il satellite, la fibra ottica), per la distribuzione (i progetti di
cablaggio della pay TV) e per le applicazioni al fine di rendere
l’edificio effettivamente uno Smart Building, definito “pilastro” delle
nascenti Smart cities. Nuovo paradigma della società industriale in cui
la massificazione viene sostituita dall’intelligenza allo scopo di
offrire al consumatore la possibilità di personalizzare prodotti e
servizi.
Se la parola chiave emersa da All Digital – Smart Building è stata
integrazione, l’evento al SAIE di Bologna ha lanciato ufficialmente il
progetto di una nuova figura professionale che dovrà occuparsi di
integrare i prodotti e i servizi digitali per la casa e rendere
possibile l’interoperabilità tra di essi, lo Smart Installer. Attraverso
un sistema di formazione continua e di accreditamento, lo Smart
Installer si candida ad essere la guida sia per i progettisti che per i
consumatori, capace di addentrarsi con competenza in un ecosistema tech
forse più complesso, ma certamente più funzionale al XXI secolo.
Al termine dei quattro giorni, per All Digital – Smart Building sono
legittimi la soddisfazione e l’entusiasmo nell’aver dimostrato che la
scommessa dell’integrazione con il SAIE è stata ampiamente vinta grazie
all’afflusso di migliaia di visitatori professionali, all’interesse
suscitato dall’offerta dei workshop professionali, alla correttezza
della visione. Ugualmente soddisfatte tutte le aziende espositrici che
hanno scelto questo “nuovo percorso bolognese” assieme a All Digital–
Smart Building: alla fine premiate in termini di interesse e di contatti
concreti.