Queen Touch si rivolge sia ai privati che al mondo del business. Oltre alle piste da bowling, alla sala biliardo, alla sala giochi per grandi e piccoli e al bar ristorante, Queen Touch vanta l’innovativa area QBOX, con giardino esterno dotato di grande schermo a ledwall di 5×3 metri, una location polifunzionale dedicata ai meeting di lavoro, agli eventi aziendali e privati, progettata e realizzata dal system integrator Icarous Group.


Dieci piste da bowling, sei tavoli da biliardo, videogame per grandi e piccoli, ristorante, servizio bar e la nuova, speciale QBOX, della quale parleremo diffusamente in questo articolo: insomma, Queen Touch di Borgo San Dalmazzo non è solo un bowling, ma una struttura più estesamente dedicata all’entertainment, anche per famiglie o per eventi e riunioni aziendali

La dotazione tecnologica AV della struttura è stata recentemente rinnovata per una migliore e più agevole gestione delle diverse zone, sia sotto il profilo dei contributi video che per quanto riguarda la distribuzione dell’audio, strutturata su diverse zone e gestibile con facilità via tablet. In particolare:

le spettacolari proiezioni sopra le piste da bowling sono gestite dal mediaprocessor m-frame di Media&tech;

il ledwall EGO Display da 5×3 metri (distribuito in Italia da Audioeffetti) e dedicato agli eventi sportivi, è stato posizionato nel giardino adiacente la struttura QBOX.


Dieci piste corredate da una spettacolare proiezione in edge blending di luci, colori e forme geometriche: il bowling del XXI secolo.

Di progettare e mettere in opera il nuovo impianto si è occupato Icarus Group, con il contributo ideativo di Lino Tomatis, titolare di Queen Touch. Da sempre appassionato di tecnologia AV, Tomatis è quello che si definisce un ‘vulcano di idee’, e per Flavio Vallò, titolare di Icarus Group, è stata una vera sfida dare corpo alle visioni e alle idee di questo brioso imprenditore dell’entertainment. Saranno proprio le voci di Lino Tomatis e Flavio Vallò ad accompagnarci nel racconto di questa affascinante e stratificata soluzione. 



La sfida: un sistema AVC complesso e articolato ma facile da gestire

Queen Touch, come ci dice Lino Tomatis, disponeva già di un impianto di diffusione sonora e di distribuzione di contenuti video, ma – ammette lo stesso titolare – «era stato sviluppato internamente, non da professionisti dell’AV, ed era un po’ troppo complicato da usare. Mi sono rivolto a Icarus Group perché volevo che nel mio locale si potessero gestire tre o quattro eventi in contemporanea, dal bowling alla sala giochi, dalle partite di calcio, che mostriamo anche sul maxi-schermo, alle feste private. La suddivisione dell’audio in zone, prima dell’intervento, non era soddisfacente e richiedeva, ogni volta che volevamo adattarla a un evento, una riconfigurazione dei cablaggi. Avevo bisogno di una gestione più semplice e, allo stesso tempo, di un sistema efficace e rapido da usare».


QBOX si compone di due ambienti: interno per organizzare meeting e videoconferenze e il giardino dove è stato posizionato il videowall da 5×3 metri.

La sfida, dunque, per Icarus Group è stata riunire sotto un unico progetto non solo più zone di un ambiente vasto, ma aree con finalità profondamente diverse accomunate, è vero, dal concetto di ‘entertainment’, ciascuna caratterizzata da esigenze specifiche che toccano un po’ tutti i campi d’azione della tecnologia AV: 

– la musica di sottofondo e ;
– gli annunci audio;
– la comunicazione multimediale propriamente detta;
– le immagini d’atmosfera;
– la sala multimediale per eccellenza, la QBOX (abbiate pazienza, ci arriveremo tra poco), che sembra quasi racchiudere in sé – e nella sua polifunzionalità – tutte le feature distribuite negli altri ambienti. 

Flavio Vallò, titolare di Icarus Group, riassume così i contorni di questa impegnativa sfida: «Abbiamo sostituito un sistema molto complesso basato su un mixer da banco e privo di gestione domotica della parte AV con uno che consente al cliente di gestire in modo semplificato gli ambienti, con degli scenari pre-impostati. Per la parte video, in particolare, tutto passava attraverso dei semplici splitter: ora c’è una matrice a smistare i segnali. La QBOX è la ciliegina sulla torta, perché è un ambiente nato dall’intreccio tra l’idea del cliente e la nostra esperienza: abbiamo, in un certo senso, stimolato  la visione del cliente sulle potenzialità dei sistemi multimediali, e così è nata la svolta per Queen Touch».  


La soluzione: proiezione in edge blending, ledwall da 5×3 metri, digital signage e audio su misura   

Per una location suddivisa in così tanti ambienti diversi, l’integrazione dei sistemi offre il valore aggiunto di realizzare un unico sistema operativo su tutti i contesti. 

La proposta di Icarus Group, infatti, supportata dal cliente, è stata proprio questa: un unico sistema che, opportunamente declinato in sede di gestione, consentisse  di governare tutti gli ambienti con una domotica semplice, adatta ad essere utilizzata senza necessità di formazione anche dal personale di Queen Touch. 

Insomma, non occorre una figura tecnica di riferimento, chiunque è in grado di accendere e spegnere l’impianto nonchè di apportare le modifiche che più frequentemente si rendono necessarie a luci, video e diffusione audio. Ma andiamo con ordine, e vediamo le specificità dell’impianto.   

Digital Signage – A chi entra nella struttura, il sistema studiato da Icarus Group offre subito una videoproiezione d’impatto, realizzata con un proiettore laser da 5400 lumen. Ad affiancarlo, una serie di monitor dedicati alla comunicazione multimediale che presentano ai clienti il menu del giorno o le offerte speciali, come anche una serie di comunicazioni relative al bowling. 

Spiega Flavio Vallò: «Tutti i monitor sono muniti di un player BrightSign che gestisce il digital signage; con l’ausilio del software di BrightSign il cliente è in grado di gestire, via rete, la grafica su ogni monitor, schedulando i contenuti e destinandoli alle aree che desidera». 

L’impianto di digital signage arriva praticamente in tutte le zone, e si interseca, in un certo senso, al sistema di trasmissione di segnali TV provenienti dai tre decoder Sky di cui la struttura è dotata. «Alcuni monitor – spiega Flavio Vallò – sono dedicati esclusivamente al digital signage, e hanno il player locale a bordo. Altri, invece, possono gestire sia il digital signage che i canali televisivi, grazie ai tre decoder Sky connessi a una matrice AV 8×8 che controlla l’intero sistema. Abbiamo pensato di dedicare un ingresso della matrice a un player di digital signage isolato che, entrando direttamente in matrice, può essere utilizzato per mandare contenuti, all’occorrenza, anche sui monitor più squisitamente televisivi». 

Videoproiezioni – Oltre alla proiezione all’ingresso di cui abbiamo già parlato, l’attenzione del visitatore non può non appuntarsi sull’affascinante proiezione in edge blending lunga diciotto metri e alta un metro che correda le piste da bowling, realizzata con 4 proiettori laser da 5000 lumen. 

Qual è la funzione di questa proiezione? Lo spiega efficacemente Lino Tomatis: «Una fascia di spazio soprastante i birilli del bowling è animata da immagini in movimento, giochi di colori e di grafica, che contribuiscono a dare unicità e fascino all’ambiente. La zona delle piste è corredata anche da fasci laser e giochi di fumo, l’idea era creare un ambiente che rappresentasse quasi un’alternativa alle discoteche». 

Il mediaprocessor è un m-frame pro 1xFHD IN x 4 Out di Media&tech che consente di gestire il blending tra le immagini dei 4 videoproiettori,  permette di mostrare i contenuti pre-caricati e anche una sorgente video esterna, che nel caso specifico può diventare un computer con il quale proporre offerte, promozioni o statistiche di gioco.

La costruzione delle playlist con le diverse composizioni avviene con il software m30 m-frame consolle. Con l’app m-frame per iOS si può scegliere, tramite il proprio dispositivo collegato in wifi, quale mostrare nella videoproiezione.


La posizione dei dispositivi nelle diverse aree di Queen Touch.

«Durante un lavoro precedente – commenta Vallò – Media&tech aveva organizzato ai nostri tecnici una formazione utilizzando il software m30 m-frame consolle. Per questo, nell’installazione realizzata per Queen Touch abbiamo potuto gestire la fase di setup autonomamente, configurando il blending tra i videoproiettori, la loro taratura e impostando l’acquisizione del segnale HDMI proveniente da fonte esterna».

Da segnalare anche la proiezione di forme geometriche realizzata con proiettori laser ultra-short-throw sulle pareti del corridoio che conduce dalla zona bowling alla QBOX.

 Audio – Il coinvolgimento del cliente è assicurato se a tutto ciò si aggiunge la diffusione musicale, presente in tutti gli ambienti. 

L’impianto audio raccoglie i segnali dei microfoni fissi sul bancone bar, all’ingresso, e di alcuni radiomicrofoni, utilizzati per annunci di servizio, nonché l’audio di decoder, player di digital signage e postazioni per DJ o karaoke, che si trovano nella zona bar e possono essere collegate all’occorrenza. 

Il sistema permette di scegliere quale audio mandare in ogni zona e a quale volume, in modo completamente indipendente.   


ALLO STADIO COME IN SALA RIUNIONI: TUTTA LA FLESSIBILITA’ DELLA QBOX, CON GIARDINO ADIACENTE
QBOX è una sala di circa 150 mq con una parete trasparente (due vetrate da 12 metri l’una, per complessivi 24 metri) che affaccia sul giardino interno, dove è collocato uno schermo ledwall EGO Display di 5×3 metri formato da 33 pannelli, con luminosità di 5mila nit e passo 4,8 mm, distribuito in Italia da Audioeffetti. 
La scelta di collocare il ledwall all’aperto è stata determinata dalla volontà di rendere fruibili, in un ambiente riscaldato e al chiuso, gli eventi sportivi anche nella stagione invernale. 
Per evitare riflessi sui vetri, l’impianto d’illuminazione della QBOX è stato studiato ad hoc, con appositi corpi illuminanti incassati nel soffitto.
Un monitor a parete da 86” consente l’utilizzo dell’ambiente come sala riunioni, per attività di videoconferenza. La QBOX è gestibile anche in chiave indipendente dal resto del locale; una matrice AV che gestisce anche due sorgenti locali di questa zona è collegata alla matrice principale del sistema. La sala è completata da un sistema WePresent per la condivisione wireless di contenuti e da un player Android con monitor touchscreen da 15” per visualizzare pagine web, video oppure, all’occorrenza, per collegare un supporto di memoria USB direttamente al monitor. 


QBOX: la punta di diamante di Queen Touch  

Ma eccoci finalmente alla più radicale innovazione di Queen Touch: la QBOX, descritta anche in un riquadro di questo articolo. Si tratta di un ambiente separato dal resto della location e assolutamente innovativo, polivalente e ‘declinabile’ secondo la necessità del momento. L’elemento di maggiore impatto della QBOX è rappresentato senza dubbio dal ledwall EGO Display di 5×3 metri che, collocato all’aperto, oltre la vetrata che affaccia direttamente sul giardino, consente al pubblico di assistere a partite di calcio o altri eventi sportivi. 



«Assieme alla proiezione sulle piste da bowling – dice Flavio Vallò – la QBOX è la parte più innovativa del nostro intervento. Questa sala nasceva dal desiderio del cliente di creare uno spazio polifunzionale chiuso, riscaldabile in inverno, che permettesse anche la fruizione degli eventi sportivi col ledwall situato all’esterno». 

La QBOX, dotata anche di un bancone bar dedicato e di un monitor da 86”, collocato sulla parete di destra rispetto alla vetrata, ha la caratteristica di essere ‘girabile’ a piacimento, in diverse configurazioni a seconda dell’utilizzo. La disposizione  di base prevede le sedute rivolte verso il vetro, per gli eventi sportivi. Ma, nel caso in cui la sala venga usata per convegni o feste, le sedute possono essere girate a favore del monitor da 86”, che diventa il centro dell’attenzione per la condivisione di contenuti. 

Quattro altoparlanti e due subwoofer garantiscono un’efficace diffusione sonora: per le partite di calcio gli altoparlanti dominanti sono i due collocati a fronte vetrata; in caso di convegno aziendale, a dominare sono i due altoparlanti sul lato del monitor da 86”; infine, per le feste private, gli altoparlanti funzionano tutti allo stesso modo. 



Il sistema che serve la QBOX è interconnesso a livello AV con la struttura principale, quindi le sorgenti (digital signage e decoder TV) possono essere inviate anche in questa zona, o sul ledwall o sul monitor a parete.

Luci ed effetti speciali – Numerose e interessanti le soluzioni luci ed effetti speciali, installate da Icarus Group, tutte distribuite in Italia da Audioeffetti. La centralina di controllo del parco luci è la Visual productions LPU-1, gestibile facilmente anche via app con scenari preprogrammati. I laser RGB, per proiettare testo e grafica sono di Laserworld; hanno il vantaggio di non richiede software o controller esterno per il funzionamento. La macchina per la nebbia è di EGO Technologies, da 1500W, controllata via DMX e timer.

Lino Tomatis sintetizza così l’importanza della QBOX: «Molta gente, che prima andava allo stadio, ora viene qui da noi a vedere le partite. Ma la sala è completamente trasformabile, quindi possiamo soddisfare anche le richieste di feste di  compleanno o di altro tipo, e di riunioni aziendali e lavorative. All’interno della struttura abbiamo anche un ristorante, insomma siamo in grado di soddisfare i nostri clienti in tutti i modi: eventi di famiglia, riunioni aziendali, eventi sportivi e, ovviamente, giochi, dal bowling al biliardo alle slot».



La soddisfazione del cliente: Icarus Group ha fatto strike

Icarus Group, protagonista di un’installazione che ha pienamente soddisfatto un cliente esigente come Lino Tomatis, non digiuno di tecnologia: «Quello che mi è più piaciuto di Icarus? Non mi hanno mai detto ‘non si può fare’. Io esponevo le mie richieste e loro trovavano le soluzioni. Grazie a un semplice  tablet, posso gestire gli scenari di tutti gli ambienti, sia per l’audio che per i video e le luci.

 Quando un committente sa quello che vuole e trova dall’altra parte un’azienda che riesce a concretizzare il progetto, si ottengono grandi risultati. I progettisti e i tecnici di Icarus sono stati molto bravi non solo a dare supporto alle mie idee, ma anche a sviluppare e a migliorare il sistema che avevo in mente. Il risultato è proprio quello che volevo, e in più è affidabile, non dà problemi tecnici e contribuisce a creare interesse per il locale, anche da parte di categorie di persone che magari, in precedenza, non sarebbero venute». Insomma, la tecnologia AV al suo meglio. ■

Link utili

icarusgroup.tech | queentouch.it


Persone intervistate

Lino Tomatis, Titolare, Queen Touch Bowling

Flavio Vallò,Titolare, Icarus Group