Il nuovo modello LG da 47 pollici Full HD riduce ulteriormente la dimensione del bordo, elemento determinante in configurazione videowall. Il software SuperSignElite-C consente di effettuare la calibrazione in pochi minuti.
Lo
sviluppo del digital signage, per la fascia media e alta mercato,
coinvolge sempre di più i videowall: pareti di monitor dalle dimensioni
componibili. La tecnologia per lo sviluppo di questi prodotti è
impegnata su più fronti, fra questi la riduzione della cornice (bezel)
che con il monitor LG 47WV50BR è scesa sotto il muro dei 5 mm.
Ovviamente, stiamo parlando della somma di cornici relative a due
monitor adiacenti, quella zona che crea una discontinuità nella
riproduzione dell’immagine. Per LG si tratta di un primato in questo
mercato, che testimonia l’impegno del costruttore coreano nel creare
prodotti sempre più sofisticati e scenografici.
Il 47WV50BR può anche essere installato in configurazione singola:
in questo caso la cornice è davvero invisibile e varia da 3,2 mm dei
lati sinistro e superiore a 1,7 mm dei restanti lati. La risoluzione è
pari a 1920×1080 (Full HD) con la capacità di riprodurre contenuti video
a 25/30p ad un bitrate massimo pari a 20 Mbps (10 Mbps per il Motion
JPEG).
I punti di forza



Oltre al super narrow bezel, che contribuisce con evidenza a rendere ancora meno percepibile la cornice (la riduzione rispetto al modello precedente è superiore al 28%), un altro elemento importante riguarda la risoluzione. In configurazione 2×2 esprime esattamente valori da Ultra HD (4K). Ancora di più: un video 4×4 raggiunge complessivamente la risoluzione 8K. Da un punto di vista dimensionale è da sottolineare anche la profondità del monitor contenuto in meno di 90 mm. La luminosità di 550 nit e l’elevato rapporto di contrasto dinamico (pari a 500.000:1) sono generati da una retroilluminazione a LED, posizionati in modo uniforme dietro al pannello LCD. Ciò assicura una qualità cromatica e un punto di bianco piuttosto fedeli, oltre ad un ridotto consumo pari a 150W.
Il pannello è del tipo IPS: i vantaggi si traducono in un’ampia visibilità laterale di qualità, che si estende per 178°. Inoltre, non rimane traccia sul monitor quando viene esercitata una pressione con un dito e, cosa molto importante, se viene esposto direttamente ad una fonte luminosa (solare o artificiale); fino ad una temperatura di 110 °C non si formano quelle macchie nere tipiche del Blackening Defect.
In modalità videowall la configurazione massima che si può ottenere è pari a 15×15 (risoluzione complessiva orizzontale di quasi 29mila pixel). Inoltre, la presa USB può essere utilizzata anche come player ‘economico’.
Infine, la maneggevolezza di questo monitor, il cui peso è inferiore ai 20 kg, viene assicurata da una doppia coppia di maniglie di trasporto, per rendere meno faticoso il posizionamento e l’installazione.

La calibrazione


Il software gratuito SuperSign Elite-C consente agli integratori di poter controllare da remoto i monitor via seriale oppure Lan. Ciò vale anche per le gamme non di ultima generazione. È così possibile accendere e spegnere i monitor oppure regolare il volume, gestire gli ingressi, ecc. In particolare sui modelli da videowall, dove ogni monitor può presentare una regolazione di luminosità e temperatura colore disuniforme c’è la possibilità di intervenire per riportare i valori corretti. Ad esempio, durante un intervento di manutenzione dove è prevista la sostituzione di un pannello, è necessario regolare questi parametri. Grazie al software SuperSign Elite-C e si può realizzare il tutto in pochi minuti, intervenendo singolarmente su ogni pannello. L’insieme di interventi realizzati con l’aiuto del software e di specifiche immagini campione consente di ottenere la giusta combinazione.