L’istituto Ruffini Aicardi, eccellenza ligure nell’ambito dell’istruzione professionale e tecnica, rivoluziona la didattica con 58 monitor Newline MIRA da 65” e fa un ulteriore passo avanti verso un modello di istruzione interattiva e partecipata. System integrator AV del progetto: Identità Multimediale.


Nella Liguria di Ponente si trova una delle eccellenze italiane nell’ambito dell’istruzione professionale e tecnica: l’Istituto di Istruzione Superiore Ruffini Aicardi, con sedi ad Arma di Taggia e Sanremo. Qui studiano i futuri ristoratori, cuochi, pasticceri della riviera ligure, nonché gli esperti di agricoltura che forniranno loro prodotti biologici a chilometro zero; qui si formano i vivaisti che cureranno le serre della città dei fiori. 

Di recente l’Istituto Ruffini Aicardi ha compiuto un nuovo passo verso il futuro della didattica, installando 58 monitor interattivi della linea MIRA: il modello top della gamma offerta da Newline. Si tratta di monitor multitouch, predisposti per le lezioni frontali, le lezioni online, la condivisione di materiali audio e video. Sono stati installati in tutte le classi e in tutti i laboratori per favorire un modello di didattica proiettato verso il futuro, ispirato ai concetti di cooperative learning, learning by doing e per education

Ne parliamo con Maria Grazia Blanco, Dirigente Scolastico dell’Istituto Ruffini Aicardi e con i docenti Alberto Cavallucci, Barbara Antenucci e Gabriella Calvi e con Fabio Mario Leone, System Integrator del progetto e co-fondatore di Identità Multimediale. 


Nella foto di apertura una delle aule dell’Istituto Ruffini Aicardi che ha recentemente installato 58 monitor interattivi Newline della linea MIRA


Volevamo offrire ai nostri studenti una metodologia didattica innovativa, capace di appassionarli grazie alla possibilità di utilizzare, creare e scambiare contenuti multimediali – M. G. Blanco


La sfida: didattica interattiva, fondata sullo scambio di contenuti tra alunni e docenti 

Maria Grazia Blanco ci illustra innanzitutto la complessa realtà dell’Istituto Ruffini Aicardi, nato dalla fusione tra i preesistenti istituti Ruffini, a prevalente indirizzo alberghiero e Aicardi, la storica scuola di agricoltura di Sanremo. 

La scuola si articola in diversi plessi ripartiti fra i comuni di Arma, Taggia e Sanremo. Gli studenti sono più di 1.500, circa la metà dei quali frequenta l’indirizzo alberghiero, che ha anche una sezione serale dedicata agli adulti e ha di recente attivato una collaborazione con il carcere di Sanremo. 

A Sanremo, oltre alla storica sede dell’Istituto Agrario, da un anno circa è attivo anche un nuovo plesso all’avanguardia, ospitato presso il Mercato dei fiori di Valle Armea, dedicato all’indirizzo socio-sanitario e a quello a tecnico turistico. L’istituto Ruffini Aicardi gestisce inoltre un’azienda agraria di 10.000 metri quadri, specializzata nelle tecniche dell’agricoltura biologica, che sta avviando progetti di agroalimentare a km zero. Tutte le sedi sono in costante relazione fra loro: per esempio, i ragazzi dell’agrario forniscono prodotti alle cucine dell’alberghiero, per una filiera corta di altissima qualità. 


I monitor Newline servono non solo le aule ma anche i tanti laboratori legati alle attività svolte nella scuola. 

Insomma, una realtà complessa, di assoluta avanguardia nel proprio settore. 

«Volevamo fare però un passo in più – ci spiega la Dirigente Scolastica – volevamo offrire ai nostri studenti una metodologia didattica innovativa, capace di appassionarli grazie alla possibilità di utilizzare, creare e scambiare contenuti multimediali; volevamo inoltre fornire loro quella competenza nell’uso del digitale che oggi è fondamentale nel mondo del lavoro. Per questo abbiamo avviato un progetto ambizioso di digitalizzazione e, intercettando fondi europei, siamo riusciti a dotare tutte le aule e tutti i laboratori dei nostri plessi di monitor di ultima generazione, collegati in rete fra loro e con i device esterni in dotazione a docenti e alunni. Il motto del learning by doing– dice la Dirigente – rischia di rimanere uno slogan astratto se la scuola non possiede la tecnologia che consente di metterlo in pratica». 


L’Istituto di Istruzione Superiore Ruffini Aicardi, una delle eccellenze italiane nell’ambito dell’istruzione professionale e tecnica.

La soluzione: 58 monitor Newline MIRA e software per la gestione e la condivisione dei contenuti 

Prima di farci raccontare la soluzione adottata per la digitalizzazione della scuola Ruffini-Aicardi, chiediamo a Fabio Mario Leone, Co-fondatore di Identità Multimediale, di descriverci la particolare natura della sua società e il modo in cui è entrato in contatto con Newline. 

«Noi di Identità Multimediale», ci spiega «siamo innanzitutto insegnanti e ci siamo conosciuti nell’ambito dell’associazione ANIAT di Torino (Associazione Nazionale Insegnanti Animatori digitali e Tecnologi). Lavoriamo nell’ambito dell’IT, ma la nostra peculiarità è di conoscere, per esperienza personale, le esigenze specifiche del mondo scuola, che possono essere riassunte in quattro concetti: prodotti performanti, costi contenuti, semplicità di utilizzo, sicurezza; occorre, per esempio, impostare i firewall in modo sufficientemente elastico da permettere una ricerca efficace nella rete, ma anche sufficientemente sicuro da prevenire qualsiasi uso improprio». 

La difficoltà maggiore, come è facile intuire, consiste nel conciliare alta qualità e costi contenuti: difficoltà che, da una decina di anni circa, è mitigata dalla possibilità di intercettare finanziamenti europei (es. i progetti PON, fra gli altri), a cui oggi si aggiungono le ulteriori risorse stanziate per favorire la ripresa post-pandemica. 

Ed è proprio intercettando finanziamenti europei, ci spiegano Leone e la Direttrice Scolastica, che l’Istituto Ruffini Aicardi ha potuto avviare un progetto ambizioso, installando in tutte le aule e in tutti i laboratori il modello MIRA, ovvero il top della gamma Newline. 

Perché la scelta è caduta su Newline? 

«La nostra filosofia aziendale», spiega Leone, «è quella di non fossilizzarci su un unico marchio, in modo da offrire ai nostri clienti la soluzione di volta in volta più adatta. Per questo partecipiamo alle principali fiere del settore Education, come Bett di Londra, ABCD di Genova, Didacta di Firenze. La scuola però, come dicevo, ha esigenze del tutto speciali: per esempio capita che ci siano lunghi tempi di attesa prima di poter confermare un acquisto, salvo poi avere pochi giorni a disposizione per realizzare l’installazione; inoltre è indispensabile trovare un marchio che offra non solo qualità de prodotto e prezzi modulabili, ma che garantisca anche assistenza tempestiva nel post-vendita. Tutte queste caratteristiche le abbiamo individuate in Newline e a quel punto è diventato per noi importante stabilire con questo fornitore un rapporto privilegiato. Abbiamo lavorato con Newline anche in un grande progetto per l’università di Ginevra e hanno dimostrato la consueta efficienza, qualità e, ciò che più conta, elasticità». 


È indispensabile trovare un marchio che offra non solo qualità de prodotto e prezzi modulabili, ma che garantisca anche assistenza tempestiva nel post-vendita – F. M. Leone


I punti di forza dei monitor Newline MIRA 

Parliamo ora dei monitor scelti dal System Integrator per l’istituto Ruffini Aicardi: 58 touchscreen MIRA da 65 pollici. 

«Premetto – dice Leone – che il monitor MIRA non è quello più utilizzato in ambito scolastico, poiché spesso, per esigenze di budget, le scuole si orientano su soluzioni comunque di altissima qualità, ma più economiche. Tuttavia la scelta del Ruffini Aicardi di intercettare i fondi necessari a garantirsi il modello di punta è stata lungimirante, perché il MIRA ha alcune caratteristiche che lo rendono davvero perfetto per l’utilizzo scolastico». 

Ecco in sintesi i principali punti di forza dei monitor Newline MIRA che ha ricordato Leone: 

– il filtro blue light, che azzera l’affaticamento della vista da parte di docenti e studenti. 

– l’optical bonding, una tecnologia brevettata da Newline, che consente di eliminare lo spazio d’aria tra pannello touch e display LCD, attraverso uno speciale processo d’incollaggio tra i due elementi. «Il vantaggio più immediato e percepibile dell’optical bonding», spiega Leone, «è l’estrema precisione al tatto: sia che usi il dito, il palmo della mano o la penna, ho la sensazione di scrivere esattamente nel punto toccato, evitando il fastidioso effetto parallasse che si genera quando tra pannello e display c’è una distanza maggiore. A ciò si aggiunge la nitidezza della visione, che si conserva anche osservando il monitor da una posizione molto laterale, come spesso capita nelle scuole a chi ha il banco vicino alle pareti laterali (ancora di più oggi, con il distanziamento imposto dalla pandemia). Mira offre una visione perfetta fino a 178 gradi di angolo di visuale. Inoltre, l’assenza d’aria tra pannello e display evita la formazione della condensa che si può creare con le variazioni di temperatura e rende lo schermo più leggero, longevo, resistente al trasporto e agli urti». 

Riconoscimento dell’oggetto, che permette al monitor MIRA di capire se l’utente sta utilizzando il dito, la penna o il palmo della mano. 

– Soluzione all-in-one con array microfonico e videocamera FHD integrati, e possibilità di aggiungere, tramite una porta USB type-C dedicata, la soundbar Newline da 50 W con integrata una ulteriore telecamera 4K. Con l’aggiunta di questa soundbar si avranno quindi a disposizione 2 videocamere, l’ideale per offrire videoconferenze/videolezioni di alta qualità, alternando due diverse inquadrature, un’opzione utile, per una corretta visione, soprattutto in certe condizioni di dimensioni dell’aula e posizionamento del monitor.

Con l’attenzione alle speciali esigenze del mondo scuola che caratterizza Identità Multimediale, Leone sottolinea il vantaggio di avere integrati nel monitor MIRA il microfono e la telecamera. «A scuola – sottolinea con una battuta – tutto ciò che è aggiunto al monitor come componente esterna (microfono, webcam eccetera) è soggetto al rischio di subire urti o cadute e, al di là di questo, può provocare un rallentamento dell’attività legato alla necessità di installare driver o di perfezionare la compatibilità: MIRA invece, con telecamera e microfono integrati, è subito pronto all’uso, qualità indispensabile a scuola, dove il tempo è sempre poco e l’ora di lezione vola». 

I monitor, ciascuno dei quali è associato a un personal computer, sono stati installati a parete nella maggior parte delle aule, mentre nei laboratori sono stati forniti su un carrello mobile, che da un lato consente di spostarli di volta in volta dove sono di maggiore utilità, dall’altro rende più agevole operazioni di pulizia e sanificazione degli ambienti. 



I software integrati per una didattica dinamica e interattiva 

I monitor Newline sono concepiti come autentici strumenti di lavoro e apprendimento condiviso, e come tali sono corredati con un ricco pacchetto software per la gestione e la condivisione dei contenuti. I software sono utilizzabili sia mediante il processore Android integrato in ogni monitor, sia mediante un computer esterno. 

«La presenza del processore Android – sottolinea Leone – è un altro punto a favore della user experience. Ogni monitor Newline MIRA, infatti, è immediatamente pronto all’uso: basta accenderlo e collegarlo alla rete per poter gestire la condivisione di documenti e tutta una serie di altre funzionalità, sia attraverso software integrati sia attraverso app liberamente scaricabili da Google Play Store». 

Vediamo ora nel dettaglio alcuni dei software che i monitor Newline mettono a disposizione dell’utente. 

Cast: permette al relatore/insegnante di condividere in wireless, direttamente sul monitor, video, link e file provenienti da qualsiasi dispositivo personale (PC, smartphone o tablet; Windows, macOS, iOS o Android). 

Broadcast: permette al docente di trasmettere contenuti in modalità wireless sui device dei partecipanti alla lezione. Broadcast supporta fino a 200 utenti contemporaneamente e permette la connessione con qualsiasi dispositivo: PC, smartphone o tablet, Windows, macOS o Android. 

Display Management: permette di controllare da remoto tutti i display interattivi Newline attraverso un’interfaccia web dedicata: in questo modo, agendo da un’unica postazione, posso installare App, configurare i parametri, trasmettere messaggi e avvisi a tutti i display. 

Launch control: permette di personalizzare le schermate del monitor, scegliendo di mostrare solo elementi utili alla lezione. Inquadrando con il proprio smartphone un QR Code che compare sul monitor, il relatore può con un click accedere ai propri documenti su Onedrive e condividerli con la classe. 


Sviluppi futuri 

In conclusione, abbiamo chiesto alla Dirigente Scolastica e al System Integrator cosa si aspettano dall’immediato futuro: l’utilizzo dei monitor è destinato a diventare ancora più centrale nella didattica? Sono previste nuove installazioni? 

«La prossima installazione a cui stiamo pensando», dice Fabio Leone di Identità Multimediale, «consiste nel dotare i monitor alcuni laboratori di una document camera, sospesa sopra il tavolo di lavoro mediante un braccio meccanico, in modo da documentare in modo ottimale la preparazione dei prodotti». 

«I monitor installati in tutte le nostre sedi», ci dice Maria Grazia Blanco, «hanno già rivoluzionato il nostro modo di fare didattica e ancora dobbiamo scoprire tutte le loro potenzialità. L’aspetto sul quale ci stiamo concentrando ora è rendere i ragazzi sempre più autonomi nel loro utilizzo, per una didattica sempre più cooperativa, condivisa e appassionante». Un primo passo in questo senso è stato l’esame di stato, che i ragazzi hanno affrontato presentando il proprio elaborato con i nuovi monitor.


LA SODDISFAZIONE DI DOCENTI E ALUNNI 

Abbiamo chiesto ad alcuni docenti dell’Istituto Ruffini Aicardi se sia stato semplice imparare a utilizzare i nuovi monitor e quanto la presenza dei nuovi device nelle aule e nei laboratori abbia modificato il loro modo di fare didattica. 

Il professor Alberto Cavallucci, uno dei referenti digitali della scuola e docente di materie economiche e turistiche nella nuova sede di Sanremo Valle Armea, dice: «Utilizzare i monitor è estremamente semplice e il vantaggio dal punto di vista didattico è immediato: noi docenti possiamo condividere materiali creati da noi, oppure far fare ricerche sicure ai ragazzi, i quali possono a loro volta condividere video e foto dal loro smartphone. La lezione diventa in questo modo più vivace e interattiva. I monitor sono anche molto utili per l’insegnamento della matematica, grazie a un software (Teach Infinity – NDR) che permette di inserire formule e figure in una griglia apposita».

La professoressa Barbara Antenucci, Responsabile dell’Istituto Alberghiero, aggiunge: «Nella nostra scuola diamo molta importanza alle soft skills, ovvero quelle abilità che vanno al di là della specifica materia insegnata e che i nostri studenti si porteranno dietro una volta entrati nel mondo del lavoro: in questo senso, abituarsi a seguire una lezione dal monitor, a ricevere e caricare file digitalmente, a interagire con compagni e docenti scambiando materiali multimediali, non rende solo più divertente e ricco l’apprendimento, ma abitua all’utilizzo di tecnologie ormai entrate stabilmente a far parte del mondo del lavoro. I nuovi monitor ci consentono inoltre di sviluppare video tutorial delle attività laboratoriali, da divulgare all’esterno mediante i nostri canali di comunicazione, in modo da assolvere al nostro fine istituzionale di produrre e sintetizzare cultura per il territorio di riferimento. I monitor, nel nostro plesso, ma anche negli altri, sono stati installati anche nelle sale comuni, per la proiezione delle circolari interne, ministeriali, delle attività di ampliamento dell’offerta formativa organizzate dalla scuola, ai fini dell’informazione costante di tutto il personale scolastico e degli alunni».

La Professoressa Gabriella Calvi, Responsabile Scuola di Agraria di Sanremo, conferma che anche nella loro sede l’arrivo dei monitor, nelle classi e nei laboratori di biologia, chimica e informatica, ha dato una spinta decisiva verso l’innovazione della didattica: «Oggi possiamo condividere contenuti, preparati dal docente o presenti in rete, costruire schemi e mappe, scrivere appunti e condividerli, rendendoli disponibili anche per ragazzi assenti. I monitor interattivi arricchiscono le lezioni dei docenti e aumentano il coinvolgimento dei ragazzi. Applicazioni disponibili online, come Whiteboard, ci consentono di interagire con gli studenti, promuovendo un autentico cooperative learning. Immagini, contributi filmati, registrazioni, consultazione di testi, visite virtuali di musei e luoghi di interesse, ricerca in rete di contenuti sono ormai parti integranti delle nostre lezioni». 


Persone intervistate

Maria Grazia Blanco
Dirigente Scolastico dell’Istituto Ruffini Aicardi

Fabio Mario Leone
Co-fondatore di Identità Multimediale


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