Cavel presenta la nuova gamma di cavi Rodent, di tipo armato, antiroditore. Sono dotati di una treccia supplementare, realizzata in acciaio inox oppure ferro zincato.


▶ In un impianto di videosorveglianza, ma questa riflessione è valida per qualsiasi tipologia di impianto cablato, il costo della manodopera necessaria per realizzare un cablaggio a regola d’arte è significativo all’interno del costo complessivo della soluzione installata. Inoltre, in particolari situazioni ambientali l’utilizzo di un cavo non idoneo a garantire la costanza di prestazioni nel tempo è, di nuovo, un fattore economico rilevante perché prima o poi sarà necessario mettere mano al cablaggio per sostituire la tratta ammalorata o, ancora peggio, gran parte o tutto il cablaggio.

Per questo motivo, l’industria dei cavi ha sviluppato cavi speciali, specifici per particolari situazioni ambientali; per questo motivo Cavel presenta la linea Rodent, cavi armati e antiroditore, Vediamo subito di cosa si tratta.



I cavi coassiali Rodent di Cavel per impianti di videosorveglianza. Sono disponibili su richiesta quattro modelli basati sulla gamma VSHD.

PUNTI DI FORZA – Qual è il valore differenziante?

I cavi coassiali Rodent di Cavel vengono realizzati su richiesta, partendo dai cavi a catalogo del produttore di Gropello Cairoli. A questi modelli viene aggiunta una seconda treccia ricoperta da una seconda guaina. La seconda treccia può essere, a scelta, composta da fili di acciaio inox oppure di ferro zincato:di fatto, questa seconda treccia rappresenta l’armatura antiroditore dei cavi Rodent. 

L’obiettivo della gamma Rodent è preservare l’integrità e le performance elettriche dei cavi che verranno posati in situazioni ostili (ad esempio, interrati, sospesi oppure in ambienti dove è probabile la presenza di roditori). Entrambe le guaine sono realizzate con polimeri termoplastici privi di alogeni, a bassa emissione di fumi, ritardanti la fiamma e resistenti ai raggi UV. L’armatura è costituita da una fitta treccia, con copertura superiore al 90%.

Oltre ad essere un’efficace barriera contro gli attacchi dei roditori la particolare costruzione è efficace nel mantenimento delle caratteristiche trasmissive del cavo anche in presenza, ad esempio, di importanti sollecitazioni meccaniche (schiacciamento e stiramento), umidità, abrasione, agenti atmosferici ostili. Queste caratteristiche rendono i cavi Rodent ideali nell’utilizzo di sistemi di sicurezza sia privati che pubblici come ospedali, metropolitane, cantieri, magazzini. Sono disponibili, sempre su richiesta, oltre ai cavi per videosorveglianza, cavi ethernet, cavi coassiali e in fibra ottica.



NOTE IMPORTANTI – Cosa bisogna sapere…

Gli aspetti da considerare per effettuare una scelta corretta del cavo coassiale da utilizzare in un impianto di videosorveglianza sono: 

1. Performance antincendio. La direttiva europea CPR suddivide i cavi in diverse classi in base alle loro prestazioni. I cavi per videosorveglianza Cavel soddisfano la Classe D.

2. Spazio nel tubo corrugato e attenuazione di tratta. Cavel propone quattro modelli, diversi per diametro esterno, quindi adeguati ai diversi spazi disponibili nei tubi corrugati e a tratte di cablaggio fino a 1.500 metri (segnali analogici) e a 300 metri (segnali digitali).

3. Alimentazione della telecamera. Se abbiamo la necessità anche di alimentare la telecamera dobbiamo scegliere un cavo coassiale che integra due conduttori elettrici. Per soddisfare questa esigenza i modelli Cavel sono disponibili anche accoppiati con due conduttori elettrici da 0,5 oppure 0,75 oppure 1 mm².

4. Installazione indoor oppure outdoor. Gli impianti con cablaggio in esterna (outdoor) e in interna (indoor), richiedono cavi con guaine dedicate. Tutti i cavi Cavel di videosorveglianza sono adatti sia all’installazione indoor, perché la guaina non contiene alogeni ed è a bassa emissione di fumo, che outdoor, perché la guaina è in grado di proteggere il cavo dall’umidità esterna e, grazie a un additivo, è anche resistente ai raggi UV.

5. Presenza di campi elettromagnetici

Quando si sceglie un cavo coassiale per videosorveglianza è importante valutare anche l’efficienza di schermatura. La presenza di segnali interferenti generati da forti campi elettromagnetici richiede un’efficienza maggiore. 

C’è una norma di riferimento che classifica i cavi in base a questo aspetto, la EN 50117. Questa norma suddivide i cavi nelle Classi B, A, A+ e A++. Se non ci sono interferenze di particolare potenza, si suggerisce l’utilizzo di cavi in classe A o A+. I cavi Cavel rientrano in queste due classi. Le Classi (o attenuazioni di schermatura) sono specificate nella tabella riportata in questo articolo. ■


BOX – Cavel Rodent disponibili anche per cavi lan e cavi coassiali

All’interno dell’offerta dei cavi Rodent di Cavel rientrano anche i modelli realizzati aggiungendo una treccia supplementare (in acciaio inox oppure ferro zincato) ai cavi coassiali come il DG80, DG100, DG 113 e ai cavi Lan, dalla categoria 5e fino alla categoria 8.

Anche per questi cavi armati e antiroditore valgono le riflessioni fatte per i cavi coassiali Rodent, dedicati alla videosorveglianza. 

Infatti, oltre ad essere un’efficace barriera contro gli attacchi dei roditori, grazie all’aggiunta di una treccia e di una guaina ulteriore, vengono garantite, incrementate e perfezionate le caratteristiche trasmissive del cavo anche in presenza, ad esempio, di sollecitazioni meccaniche rilevanti come lo schiacciamento e lo stiramento, tassi di umidità elevati, agenti atmosferici particolarmente ostili, presenza di agenti chimici o ambientali molto corrosivi.


Link utili

cavel.it