Per fabbricare dei prodotti validi occorre partire da materie prime altrettanto valide e affidabili. Ecco perché in Cavel si presta moltissima attenzione nella scelta dei nuovi fornitori, che vanno ad aggiungersi ai fornitori ‘storici’ completando la dotazione di materie prime di cui c’è bisogno per costruire tutto ciò che il mercato dei cavi richiede. Ne parliamo con Lionello Loris Bronzo, Direttore Generale, Italiana Conduttori e Maurizio Vecchio, Responsabile Vendite Italia, Italiana Conduttori.      


Materie prime – e fornitori – subiscono da parte di Cavel un vero e proprio esame prima di entrare a tutti gli effetti nell’ambito aziendale. A spiegare questo rigoroso meccanismo sono Loris Bronzo, Direttore Generale, Italiana Conduttori e Maurizio Vecchio, Responsabile Vendite Italia, Italiana Conduttori.

Bronzo spiega: «Anzitutto, un prodotto nuovo, per essere omologato, deve essere testato. Al fornitore viene dato un nostro manuale che contiene tutti i parametri che il prodotto deve rispettare. Quindi, vengono ordinate tre campionature in tre momenti diversi, e tutte e tre vengono controllate con rigore. In pratica, il fornitore deve dimostrarci la qualità del prodotto su tre lotti diversi. I tre ordini possono avvenire anche a un mese o più di distanza uno dall’altro, per essere sicuri che il prodotto provenga da lotti differenti. Dopo di che – prosegue Bronzo – il prodotto viene testato anche in produzione, lo si utilizza cioè per realizzare dei campioni con le stesse macchine che dovranno fabbricare il prodotto finale. Solo dopo l’esito positivo di queste prove decidiamo di ordinare quel particolare prodotto a quel particolare fornitore. Questo ci dà la garanzia che il prodotto scelto abbia le caratteristiche necessarie e che il fornitore abbia costanza di produzione».  


Un’immagine della fabbrica di Cavel. Cavel, fin dall’anno di nascita, nel 1968, ha sempre puntato sulla qualità e sul 100% Made in Italy.

Cavel, fin dall’anno di nascita, nel 1968, ha sempre puntato sulla qualità e sul 100% Made in Italy: ecco perché la ricerca dei fornitori avviene di preferenza in ambito locale. «Certo, alcuni materiali siamo obbligati per mancanza di alternative a comprarli fuori dall’Europa» – puntualizza Vecchio – ma non siamo un’azienda che, per politica, cambia in continuazione i fornitori: al contrario, preferiamo la fidelizzazione, e sui 50-60 fornitori di fiducia che abbiamo, molti sono italiani. La continuità del rapporto col fornitore è importante per noi perché c’è fiducia reciproca, se c’è una necessità improvvisa si sa con chi parlare e si ottiene aiuto, il che si traduce in un migliore servizio al cliente. Oltretutto, molti dei nostri fornitori sono leader nel mercato». 

E sul tema dei prezzi? In fondo, ogni fornitura si valuta anche in base al prezzo. «Certo, sulle materie prime conta anche il prezzo, ovviamente, non possiamo non tenerne conto; ma per noi non è il primo criterio. Il primo criterio è la qualità del prodotto», dice Vecchio, che ricorda quindi un altro punto di attenzione dell’azienda in tema fornitori: «Per ogni materia prima che trattiamo, abbiamo tre o quattro fornitori, per non rischiare mai mancanze di disponibilità». 

Infine, una battuta su uno dei temi che hanno assunto maggiore importanza, e che per Cavel era già importante 25 anni fa: l’eco-sostenibilità. «Per noi il risparmio di plastica e la progettazione accurata dei prodotti, anche degli imballi, è stata una filosofia fin dall’inizio – commenta Bronzo – Oggi è un tema importantissimo, ne parlano tutti, ma Cavel lavora in chiave ecosostenibile già da molti anni». 



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