La seconda tappa dello switch-off interessa tutte le aree che devono liberare i canali 49, 54, 55, 56, 57, 58, 59 e 60. L’Italia è stata suddivisa in 4 aree: le operazioni di migrazione verranno effettuate da settembre 2021 a giugno 2022.


Il programma messo a punto dal MISE tiene conto delle esigenze più diverse. Ai broadcaster spetterà il compito più oneroso in tutti i sensi, dovendo gestire sia la migrazione dei canali in banda 700 MHz che il cambio di standard (DVB-T2) e di codec (MPEG-4 obbligatorio, HEVC facoltativo); tutto ciò richiederà parecchio lavoro, per questo motivo il percorso è stato diluito in un intervallo di tempo così ampio.

Anche per quanto riguarda l’adeguamento degli impianti, aspetto che coinvolge il lavoro degli installatori, come si vede dalle mappe dell’Italia pubblicate nella pagina precedente e nella pagina a fianco, il lavoro verrà scaglionato per concludersi entro la metà del 2022. 

In alcuni impianti di ricezione tv l’intervento di adeguamento sarà necessario per sostituire parti della centrale di testa divenute obsolete o per aggiungere un decoder DVB-T2; in tutti gli altri casi, sarà l’occasione per effettuare interventi di ammodernamento, necessari per garantire agli impianti la nesessaria affidabilità (non dimentichiamo che in alcune zone i segnali interferenti potrebbero essere più forti).




Aspetti importanti da tener presenti

Fra le cose da tener presenti, segnaliamo:

– in alcune aree ristrette si verificherà un duplice spostamento di alcuni canali UHF, prima temporaneo e poi definitivo; gli installatori dovranno avvisare i loro clienti e intervenire tempestivamente per evitare disservizi;

– sono disponibili presso le Associazioni di categoria, su richiesta degli installatori, le date dettagliate degli interventi sui singoli trasmettitori;

– contrariamente ai canali 50 e 52 per i quali è previsto lo spegnimento e il contemporaneo spostamento temporaneo dei loro contenuti in altri canali secondo il calendario descritto, i canali 51 e 53 devono essere spenti nel periodo dal 4 al 30 maggio 2020. L’obbligo si applica solo alle province dell’Area ristretta A;

– riguardo allo spegnimento facoltativo dei canali 51 e 53, l’Area ristretta A non comprende tutte le province delle 4 regioni coinvolte (ad eccezione della Liguria); il Decreto Direttoriale, però, consente la possibilità di procedere allo spegnimento facoltativo anche degli impianti delle rimanenti province presenti nell’Area ristretta A.




Info utili

dvb.org | mise.gov.it