Il nuovo videoproiettore Sharp NEC PX2201UL sfrutta il sensore 1-Chip DLP e due fonti di luce laser, blu e rossa, per garantire un’accuratezza dei colori eccellente. Luminosità di 20.500 Ansi lumen, risoluzione WUXGA.


Il nuovo videoproiettore Sharp NEC PX2201UL appartiene alla Serie PX (Professional Extreme), top di gamma nell’offerta 1-Chip DLP del produttore giapponese.

Questo proiettore è caratterizzato da una evoluzione tecnologica molto significativa nell’ambito dei videoproiettori laser fosfori: la presenza, oltre alla classica ruota di fosfori gialli, di due sorgenti di luce laser: blu e rossa.

Queste due sorgenti, composte da array di diodi laser blu e rossi consentono al PX2201UL di ampliare la palette di colori riproducibili e di garantire colori ancora più vividi e fedeli, indispensabili quando la fedeltà cromatica diventa una prestazione imprescindibile.



Il videoproiettore Sharp NEC PX2201UL si distingue per la fonte di luce laser a due colori: blu e rosso, che garantiscono una fedeltà cromatica superiore. 

Sorgente di luce laser RB, quali vantaggi

I primi videoproiettori a luce laser, che nelle applicazioni professionali hanno sostituito i modelli a lampada, utilizzavano tutti array di diodi laser blu; la gamma colorimetrica per quanto ampia, nei modelli 1-chip DLP non esprimeva tutte le potenzialità di questa tecnologia. Con l’affiancamento del laser rosso a quello blu, i videoproiettori DLP 1-Chip compiono un salto di qualità sostanziale che, per fedeltà cromatica (soprattutto nei rossi più naturali), li avvicina ai videoproiettori DLP 3-Chip

Sharp NEC, con il nuovo modello PX2201UL oltre ad integrare la tecnologia laser RB è riuscita anche a mantenere compatto l’ingombro che misura 53 x 25 x 74,5 cm per un peso totale di  51 kg, senza ottica. 

Altri punti di forza

La luminosità del PX2201UL è di 20.500 lumen (il valore al centro dello schermo è pari a 21.500 lumen). 

La manutenzione è praticamente assente perché non ci sono filtri da sostituire e la vita operativa utile si estende per 20mila ore, valore che può anche aumentare in proporzione se il proiettore viene utilizzato ad una luminosità inferiore al valore di targa.

Un altro aspetto importante è la sua ridotta rumorosità, soltanto 45 dB che lo rende adeguato in contesti ‘silenziosi’

Inoltre, sul fronte delle interfacce AVC, da evidenziare la presenza del 3G SDI (IN e OUT) e dell’HDBaseT.


Qui a fianco: il percorso che compie la luce emessa dagli array dei diodi laser blu e rossi necessaria per generare i colori RGB. Due dei tre colori primari vengono generati direttamente dai diodi laser. Il verde, terzo colore primario della triade RGB, viene creato dalla ruota di fosfori gialla quando viene colpita dalla luce blu dei diodi laser.
Sotto: le interfacce AVC disponibili nel videoproiettore PX2201UL. Computer IN e OUT (1-2); RGB BNC (3); HDMI IN (4 e 5); DP (6); DVI-D (7); HDBaseT/Lan (8); 3G SDI IN e OUT (9-10); controllo remoto, jack 3,5 mm (11); RS 232 (12); Trigger 1 e 2 (13).

Calibrazione geometrica: i tool dedicati  

La Serie PX supporta il system integrator  durante la messa a punto di videoproiezioni complesse, non soltanto in configurazione edge-blending o in staking ma anche quando la superficie di proiezione è irregolare. Nello specifico, i software in dotazione consentono di calibrare le immagini quando sono proiettare sulle seguenti superfici:

– superfici convesse, ad esempio elementi di scenografia cilindriche;

– superfici concave, ad esempio pareti curve orizzontali;

– corner, pareti adiacenti che formano tra loro una superficie angolare.

Mercati verticali e applicazioni

I verticali più attraenti per questo nuovo videoproiettore di Sharp NEC sono sostanzialmente tre:

– Contesti di istruzione superiore, aule universitarie e sale conferenze con attività didattiche dai contenuti color critical;

– Digitali Signage, la fedeltà cromatica superiore di questo proiettore rende più efficace la comunicazione nei centri commerciali, ancora di più quando il messaggio è ricco di colori vividi;

– Cultura e intrattenimento. Applicazioni museali e didattiche che favoriscono la diffusione della conoscenza e che richiedono una fedeltà dei colori al pari dell’originale. ■



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