Le linee di produzione, tecnologicamente all’avanguardia, sono in Italia. La qualità viene ribadita anche dalla garanzia, estesa a 15 anni.

I cavi Lan prodotti dalla Italiana Conduttori sono tutti 100% Made in Italy, vengono quindi progettati, sviluppati e fabbricati completamente in Italia. Un aspetto che contribuisce a mantenere sotto controllo ogni fase del processo produttivo e a rafforzare la qualità del prodotto. Le linee di produzione, installate a partire dal 2011, sono di ultima generazione: offrono prestazioni qualitative e quantitative in linea con gli standard industriali che hanno reso l’azienda di Gropello Cairoli un riferimento in tutta Europa. Tutti questi aspetti concorrono a offrire un periodo di garanzia particolarmente esteso, pari a 15 anni.


La gamma Cat 5 e Cat 6

Un set di misura allestito per il controllo qualità di laboratorio.

I modelli di Categoria 5 sono due: LAN 540 e LAN 541 (non schermato e schermato) garantiti fino a 100 MHz, con un’impedenza caratteristica da 1 a 100 MHz, di 100 ohm (±15%) e un range di temperature operative che si estende da 0 a 50°C (installazione) e da -20 a 60° per l’operatività. I cavi di Categoria 6, invece, LAN 640 e LAN 641, sono garantiti fino a 250 MHz. L’impedenza caratteristica, da 1 a 100 MHz, è la stessa dei modelli precedenti. Da 100 a 250 MHz, invece, varia leggermente solo la tolleranza, che scende a ±22 ohm con il LAN 640 e a ±18 ohm con il modello LAN 641. Tutta la produzione viene collaudata con la strumentazione dedicata, per rispettare le norme dei più diffusi standard internazionali (EIATIA, EN, IEC). I cavi della gamma NAVY, specifici per la nautica, sono tutti dotati di una guaina LSZH per limitare i danni in caso d’incendio; una guaina che non propaga la fiamma e, soprattutto, non produce gas nocivi all’uomo e dannosi alle apparecchiature.


Il cavo Cat 7A

Le caratteristiche costruttive di questo modello, denominato S/FTP sono le seguenti: viene realizzato con la binatura di coppie di fili (4x2xAWG22), schermate singolarmente (FTP) denominate anche PiMF, Pairs in Metal Foil. La banda passante garantita si estende fino a 1 GHz. Il suo diametro esterno è pari a 7,60 mm con un raggio di curvatura praticabile che varia da 80 mm (installazione) ai 40 mm quando è in opera.


Da tener presente

I diversi imballi disponibili per i cavi LAN. In alto: la confezione da 6 bobine da 150 m (mod. S150M) adatte al Cablebox DS 100; a lato, la confezione da 2 bobine da 300 m (mod. S300L), adatte al Cablebox DS 250.

È opinione comune che i cavi LAN siano particolarmente robusti ma non è così, soprattutto per i modelli non schermati. Bisogna prestare particolare attenzione ad alcuni parametri come la forza di trazione, il raggio minimo di curvatura e la temperatura operativa. Sulla forza di trazione è necessario ribadire il fatto di non esagerare durante l’infilaggio dei cavi: se dovesse variare la posizione dei doppini all’interno del cavo stesso si potrebbero manifestare problemi di diafonia. Problemi che possono sorgere anche non rispettando il raggio di curvatura: in pratica il cavo accetta un raggio superiore durante l’installazione (perché si prevede che venga piegato più volte) rispetto a quando è in opera. Anche la temperatura operativa viene fornita in due valori: è maggiore durante l’installazione rispetto a quando il cavo è in opera. Manipolare un cavo a temperature rigide significa correre il rischio di danneggiarlo mentre in posizione statica (quando è già installato) sopporta temperature più basse. Riguardo alle caratteristiche, invece, bisogna valutare i seguenti parametri: il valore d’attenuazione, che si esprime in dB/100m, relativo alla perdita di segnale sulla tratta in funzione della sua lunghezza. La diafonia (Next) indica in dB il livello di disturbo da una coppia, sulla quale è presente un segnale, verso quelle adiacenti. Il rapporto fra attenuazione e diafonia (ACR), espresso in dB/100m, misura il rapporto segnale/rumore del sistema: se il rapporto è troppo basso il segnale fatica a superare il rumore di fondo e non è intelligibile al lato ricevente. L’SRL, invece, quantifica in dB le perdite ad una specifica frequenza (picchi SRL) ed è causato da difetti di fabbricazione; infine, l’impedenza caratteristica (in Ohm) che determina quale impedenza devono avere tutti i dispositivi collegati all’impianto.