Consapevolezza e azione: con la ricerca Climate Reality Barometer e la campagna “Turn Down The Heat”, Epson consiglia alle imprese di adottare soluzioni rispettose dell’ambiente, semplici e alla portata di tutti. l’impegno dell’azienda in ambito ecosostenibilità prosegue…


Mancano pochi giorni all’inizio di COP26, la conferenza dei paesi delle Nazioni Unite che si tiene a Glasgow (31 ottobre – 12 novembre) per discutere sui temi del cambiamento climatico e la ricerca Climate Reality Barometer di Epson (Barometro sulla realta` climatica), in linea con questo argomento, evidenzia una sorprendente realtà. I risultati di questa indagine mostrano infatti in maniera inequivocabile un divario significativo tra la percezione dei cambiamenti climatici da parte delle persone e la reale gravità dell’emergenza, documentata dalle ricerche sul campo. Dati allarmanti, infatti, emergono anche dalla campagna di Epson “Turn Down the Heat – Contrastiamo il riscaldamento globale”, svolta in collaborazione con la National Geographic Society: la professoressa Katey Walter Anthony svela che la fusione del permafrost libera nell’atmosfera enormi quantità di metano, un potente gas serra che accelera il riscaldamento globale.

E’ ora di fare qualcosa per frenare questa preoccupante situazione: iniziare ad adottare comportamenti responsabili con l’uso di tecnologie sostenibili è un primo passo. Epson ha sviluppato tecnologie che dimostrano di avere un basso impatto ambientale: un esempio è la tecnologia inkjet a freddo, che in virtù di un consumo energetico estremanente basso riduce l’impatto sul pianeta in termini di CO2 equivalente.


La ricerca Epson Climate Reality Barometer

Svolta in 15 Paesi, tra cui l’Italia, questa indagine registra come l’emergenza climatica sia davanti agli occhi di tutti ed è davvero preoccupante che così tante persone non ne riconoscano l’esistenza sino quasi a negarla nei termini in cui si prospetta. È un campanello d’allarme per tutti, governi, aziende e singoli cittadini, affinché collaborino in modo che il vertice COP26 prenda le decisioni e ispiri le azioni necessarie per mitigare i cambiamenti climatici.

Nonostante la situazione allarmante, il 46% degli italiani (in Europa il 39%) si dichiara ottimista: tra i motivi più comuni rientrano la crescente consapevolezza dell’opinione pubblica sui cambiamenti climatici e la capacità della scienza e della tecnologia di fornire delle soluzioni; molti invece ritengono che la responsabilità di affrontare l’emergenza ricada principalmente su stati e industrie: in Europa il 27% identifica i governi e il 18% le aziende come “più responsabili“.

Il Climate Reality Barometer suggerisce dunque che tutte le aziende, a prescindere dalle dimensioni, devono iniziare a offrire alle altre imprese e ai consumatori soluzioni sostenibili a supporto delle innovazioni. Ad esempio, i dispositivi presenti negli uffici (dalle stampanti a tutte le altre apparecchiature elettroniche) possono avere un elevato consumo energetico e di conseguenza un significativo impatto sull’ambiente, quindi è utile che le società considerino le alternative dotandosi di tecnologie che consumano meno, aspetto che gioca un ruolo non secondario nel ridurre il riscaldamento globale.


La campagna “Turn Down the Heat – Contrastiamo il riscaldamento globale”

La professoressa Katey Walter Anthony spiega: “L’Artide si sta letteralmente sciogliendo sotto i nostri occhi e quello che succede nell’Artico non rimane nell’Artico. Le ripercussioni riguardano la Terra intera. E se le aziende iniziano a prendere decisioni intelligenti sulla tecnologia che utilizzano, potranno fare la differenza anche in termini di difesa dell’ambiente”.

Per frenare questa situazione, la campagna suggerisce alcune misure utili da adottare:

  • economia circolare: è importante che le imprese considerino con atteggiamento responsabile l’acquisto di nuovi dispositivi per l’ufficio, favorendo prodotti più sostenibili;
  • energia rinnovabile: ricavare energia da fonti rinnovabili “pulite” come l’energia solare ed eolica consente di ridurre il riscaldamento terrestre;
  • sostenibilità nell’intera catena di fornitura;
  • impegno anche nel futuro: per tutelare il pianeta è fondamentale che le aziende mantengano comportamenti virtuosi anche in futuro, ampliando le attività sostenibili.

Epson in azione: la tecnologia a freddo e le stampanti inkjet per gli uffici

Da sempre attenta alla sostenibilità, Epson si impegna quotidianamente a progettare, sviluppare e realizzare prodotti che rispettano il pianeta: la tecnologia a freddo (Heat Free) delle innovative stampanti a getto d’inchiostro Epson consuma ben l’80% di energia in meno rispetto ai modelli laser tradizionali. Tutto questo perché non necessita di riscaldamento all’accensione e di conseguenza genera un risparmio anche sui costi. L’impatto ambientale si riduce inoltre in fase di funzionamento e di manutenzione, dal momento che questa tecnologia utilizza meno materiali di consumo e ha meno componenti che vanno sostituiti durante la vita del prodotto.


Link utili

Per saperne di più sulla missione di Katey e su come le aziende possono fare la differenza con questa tecnologia, visita il sito www.epson.it/stampafreddo