Questa nuova gamma, sviluppata per applicazioni signage e corporate, numericamente la fetta più consistente del mercato, si compone di tre serie: ME (Essential), M e MA (Advanced). Sostituiscono le Serie C e V colmando i gap della precedente lineup, a tutto vantaggio della competitività commerciale e prestazionale. 


Flessibili, competitivi e prestazionali: si possono riassumere con questi tre aggettivi i tratti distintivi dei nuovi monitor serie ME, M e MA, che sostituiscono le precedenti Serie C e V. 

Nello specifico, la Serie ME si avvicina verso il basso alla Serie E (Entry level) e la Serie  MA, verso l’alto, alla Serie P (Professional); ora la lineup dei Large Flat Display di Sharp Nec è più omogenea priva di quei gap che rendevano, su alcune tipologie di progetto, l’offerta meno competitiva. 

Ad esempio, la precedente Serie C sui piccoli tagli non aveva lo slot OPS e il Raspberry Pi mentre la Serie V non offriva il Wide Color Gamut, necessario per soluzioni ‘color critical’, che invece i modelli della Serie MA ora garantiscono. 

Questa nuova gamma condivide la stessa elettronica di sistema: un aspetto che agevola il system integrator quando deve progettare una soluzione che impiega monitor con tagli e prestazioni diversi, a seconda della luminosità richiesta, dell’operatività 18/7 o 24/7, della luce ambiente (che può generare riflessioni indesiderate) e del trattamento colore necessario.

Un altro punto a favore è lo schienale, per tutti i modelli realizzato in metallo.  Ciò soddisfa standard di sicurezza e antincendio ancora più elevati, oltre a garantire una migliore dissipazione termica che, come è noto, influisce sull’affidabilità complessiva del prodotto nel medio/lungo periodo.



Tutti i nuovi monitor Serie ME, M e MA sono UltraHD-4K, si possono installare in orizzontale o verticale e hanno uno slot che può accogliere SDM o RPi4.

I nuovi monitor Serie ME, M e MA sono disponibili con tagli da 43 a 65 pollici. Per i tagli di dimensioni maggiori, da 75 a 98 pollici, continueranno ad essere prodotti i modelli Serie C e V. Fra le altre caratteristiche comuni evidenziamo:

lato software la guida alla configurazione utile durante la prima installazione, i preset per le applicazioni principali e la descrizione all’interno dell’OSD delle funzioni che compongono i vari menu; ciò evita di ricorrere al manuale d’uso per comprendere meglio il significato di una specifica funzione;
lato hardware il sensore di luminosità ambiente, il piccolo joystick posto sul retro per navigare più velocemente fra i menu (Serie M e MA), il logo removibile, le maniglie per agevolare l’installazione, la compatibilità Energy Star 8.0 e l’elevato tasso di riciclabilità variabile fra il 95 e il 98%.



I mercati di riferimento e le differenze rispetto alle serie precedenti

I monitor Serie ME, M e MA si rivolgono a due principali applicazioni:

Digital signage, quindi  retail signage, corporate signage, museale, stazioni e aeroporti;

Meeting & Conferencing, nello specifico sale riunioni standard/smart e huddle space.  Vediamo ora quali principali caratteristiche sono state migliorate rispetto alle precedenti Serie C e V sottolineando che la risoluzione per tutti i modelli, compresi i piccoli tagli, è UltraHD-4K.

Serie ME. Rispetto alla Serie E sono state migliorate le seguenti prestazioni:

– luminosità da 350 a 400 cd/mq;
– vita operativa del pannello di retroilluminazione aumenta da 30mila a 50mila ore;
– posizionamento verticale;
– schienale di metallo; 
– presente l’ingresso DisplayPort;
– uno slot compatibile con tre diversi standard (Intel SDM (M e L) e Raspberry Pi 4;
– supporto 4K per il media player integrato;
– sensore di temperatura integrato.

Serie M. Rispetto alla precedente Serie C le novità importanti sono:

– la luminosità passa da 400  500 cd/mq;
– supporto 4K per il media player integrato;
– tre slot di espansione, Intel SDM (M e L) e Raspberry Pi 4;
– local dimming e supporto HDR.

Serie MA. Infine, la Serie MA (Advanced) rispetto alla Serie V, offre in più:

– Wide Color Gamut (86%, DCI-P3);
– minor ingombro in profondità;
– tre slot di espansione, Intel SDM (M e L) e Raspberry Pi 4;
– local dimming e supporto HDR;
– possibilità di elaborare segnali UHD-8K.


La lineup dei Large Flat Display di Sharp Nec si compone di tre grandi famiglie: Entry level, Mainstream e Hi-end. 

Applicazioni ‘color critical’, quando è prioritaria la fedeltà colorimetrica 

La nuova Serie MA integra due elementi che rendono particolarmente precisa la riproduzione dei colori: 

Wide Color Gamut, ossia una palette di colori più estesa, pari all’86% del profilo DCI-P3 (lo spazio colore della proiezione digitale cinematografica);
SpectraView engine, una sofisticata soluzione per applicazioni dove la fedeltà dei colori è una caratteristica irrinunciabile. Pensiamo ad applicazioni retail sviluppate per visualizzare  prodotti di cosmesi, i colori della carrozzeria e degli interni di un’auto,  una gamma di filati, abbigliamento e accessori fashion, ecc. SpectraView analizza le misure effettuate da un colorimetro e tramite un software calibra il monitor senza coinvolgere direttamente la scheda grafica, per sfruttare tutta la palette dei colori che nel caso della Serie MA è particolarmente estesa.



Standard Intel SDM e Raspberry Pi 4, quali sono i vantaggi

Le applicazioni signage richiedono monitor flessibili nei bus di espansione, capaci di visualizzare ed elaborare la messa in onda dei contenuti per supportare la realizzazione di soluzioni scalabili e avanzate. Per questi motivi Sharp Nec ha scelto la tecnologia OMI, Open Modular Intelligence che garantisce diversi vantaggi come: assenza di cablaggi (che sono peraltro antiestetici), razionalizzazione dei costi, nessuna operazione di messa in opera e di alimentazione. 



La tecnologia OMI nelle  Serie ME, M e MA si sviluppa attraverso l’adozione di uno slot pensato per ospitare la scheda Intel SDM nei formati Large e Small oppure il modulo Raspberry Pi 4. Una scelta, quella di SDM e Raspberry Pi, motivata dalle seguenti riflessioni:

per supportare i processori Intel di nuova generazione era necessario aggiornare la tecnologia; l’esperienza con gli slot OPS è stata di grande successo;

–  il mercato richiede flessibilità di progettazione e soluzioni sempre più scalabili, oltre all’affidabilità, alla sicurezza e alla facilità di manutenzione che hanno contraddistinto i moduli OPS;

Raspberry Pi offre i vantaggi di un Soc per  la presenza di funzioni native utilizzabili facilmente dall’utente, e l’accesso alla vasta library di applicazioni già disponibili, quindi apre le porte anche ad altre tipologie di mercati, oltre al signage.



Media Player web based, out of the box 

Per soluzioni di signage semplificate è disponibile un nuovo media player gestibile in locale (con lo stesso telecomando del monitor) oppure in remoto attraverso un browser internet. Numerose le funzioni utili integrate: dalla gestione/programmazione di playlist alla possibilità di modificare le impostazioni del monitor, al supporto di potenziali App, al momento attive come HTML client, che consentono anche di trasformare il display in un end point/decoder per visualizzare stream in rete. Infine, è possibile installare CMS in cloud di partner Sharp Nec.  ■


Il sottile profilo dei nuovi modelli. 
Il pannello posteriore di un modello Serie MA. Da evidenziare la doppia presa DispayPort per realizzare un collegamento di più monitor in daisy chain.

Link utili

sharpnecdisplays.eu