Stefano Capitani, General Manager, Comm-Tec Italia, racconta come l’azienda sta gestendo l’allarme Covid-19.


Stefano Capitani, General Manager, Comm-Tec Italia, racconta in una serie di domande-risposte, come Comm-Tec ha deciso di gestire questo momento del tutto eccezionale tra smart working, progetti in chiave virtuale e occasioni di approfondimento.

Come state affrontando questo periodo davvero fuori dall’ordinario? 

Lucidità, intelligenza e determinazione: è racchiuso in queste tre parole il mood organizzativo dell’intero team Comm-Tec in questo periodo di emergenza.

Questo deve diventare per tutti un momento di confronto. Abbiamo il tempo per approfondire tutti quelli che possono essere i temi legati alle soluzioni, ai prodotti, ai progetti, alle strategie. Potrei riassumere il tutto con un hashtag: #rimaniamoincontatto.


Lavorare in smart working – Il team di Comm-Tec

Come vi siete organizzati (cfr. smart working e non solo)? 

Lo smart working non ci trova assolutamente spiazzati, è una pratica che in modo parziale adottiamo in modo efficiente da anni con alcune figure del nostro entourage. Alle prime avvisaglie di complicazione dell’emergenza, abbiamo allargato questa pratica a più reparti.

Abbiamo seguito via via le direttive governative, mettendo in campo un adeguato livello di sicurezza sanitaria dei nostri spazi e delle misure cautelative a tutela della salute del nostro personale.

Abbiamo attivato le procedure di smart working, dapprima per la parte commerciale e marketing, successivamente anche per il reparto amministrativo e la sezione ordini.
Questo nostro asset ci permette di essere completamente operativi; come sempre, d’altronde!

Che progetti state portando avanti, nonostante le difficoltà? 

Come sempre, anche in questo caso, abbiamo deciso di mettere al centro i professionisti del settore. Ma abbiamo deciso di farlo in modo diverso, evitando dei webinar generici che li facciano sentire come un partecipante tra cento.

Abbiamo attivato un sistema di videochiamate in funzione delle esigenze di ciascun cliente, ribaltando il concetto del rapporto da uno a molti a quello one to one. Stiamo già operando con frequenti videoconferenze con clienti e partner, condividendo con loro, documenti, idee, strategia e, perché no, le nostre valutazioni in merito a questa emergenza.

C’è qualche settore/progetto/iniziativa che è stato paradossalmente stimolato da questa situazione? 

Il settore sul quale il mondo intero ha puntato il faro è senz’altro quello della Collaboration, su cui lavoriamo da anni.

Conosciamo a menadito l’evoluzione di questo tipo di mercato e oggi, i clienti che hanno adottato le nostri soluzioni, ne stanno traendo enorme beneficio; lo stiamo constatando proprio in queste settimane di frequenti meeting da remoto, durante i quali non si esimano dall’esprimere la propria soddisfazione.

Parlo di ClickShare, Newline, non ultimo i prodotti nel nuovo partner Yamaha e tanti sistemi UC che rendono maggiormente produttivo il lavoro, soprattutto in questo momento delicato. Noi stessi, come Comm-Tec, abbiamo portato a regime l’utilizzo di questi sistemi tecnologici (in questo caso come utilizzatori, non distributori), rendendo efficiente ogni tipo di interrelazione.