Una gamma di tre modelli che integra un upscaling bicubico per riprodurre con elevata qualità anche i contenuti con risoluzione inferiore al 4K. Presenti i sensori di temperatura, NFC e prossimità (opzionale).

Posizionamento flessibile

Architetti, interior design e integratori sono quotidianamente alle prese con configurazioni che possano attrarre l’attenzione, generare emozioni e far percepire l’esclusività di un ambiente. 
La Serie X-UHD si compone di 3 modelli, da 65 a 98 pollici: la possibilità di non porre limiti al loro posizionamento è un fattore indispensabile, ad esempio, quando si vuole rivestire un locale con monitor a pavimento oppure a soffitto; oppure, nel caso dell’84 pollici si desidera visualizzare a grandezza naturale una persona (Telepresenza) ed è quindi necessario il posizionamento verticale.


Upscaling bicubico


Quattro esempi (su sette disponibili) della modalità Multi Immagine, per visualizzare fino a 4 sorgenti differenti, in 7 diverse configurazioni.

Quando non sono disponibili contenuti 4K nativi entra in funzione l’upscaler interno. Oggi, con la capacità di power processing sempre più elevata, è possibile ottenere un sorprendente miglioramento della qualità, ad esempio con filmati Full HD. Nel caso specifico di questi monitor, è presente l’upscaler bicubico: si tratta di un particolare algoritmo che lavora su blocchi da 4×4 pixel per calcolare il colore di ogni singolo pixel. Il tutto viene gestito avendo a disposizione tre livelli differenti di interpolazione; in base al contenuto da visualizzare viene selezionato il profilo più compatibile per incrementare il dettaglio, sia dei contorni che dei particolari di ogni oggetto.


Colori precisi, calibrazione 3D LUT

Lo SpectraViewEngine e il software SpectraView II consentono all’installatore di effettuare la totale regolazione dei parametri colore, la calibrazione hardware LUT a 14 bit e la funzione Digital Uniformity Control, per mantenere uniforme la luminosità su tutta la superficie dello schermo. 
Il campionamento colore avviene a 10 bit, con la possibilità di definire il punto del bianco in Kelvin o in coordinate cartesiane. Può essere determinato anche il livello del nero. La regolazione del colore viene effettuata agendo sul guadagno RGBCMY oppure sulle coordinate RGB. Per quanto riguarda il gamma è possibile selezionare i seguenti profili: nativo, 2.2/2.4, DICOM, S Gamma, sRGB, L.STAR/CTS o su un valore custom. Invece, il preset dei colori comprende i seguenti profili: sRGB, Adobe RGB sim, eciRGB, DCI sim, REC-BT709.


Controllo digitale dell’uniformità

Qualsiasi pannello presenta disuniformità di illuminazione, più o meno accentuate. Il pannello perfetto, illuminato omogeneamente non esiste. Per compensare eventuali differenze minime (nel caso dei pannelli di alta qualità la luminosità è pressochè omogenea) vengono in aiuto sofisticate funzioni che agiscono su blocchi di 64×64 pixel, per un totale di 2.024 blocchi. 
In fabbrica, per ciascun blocco, vengono misurati i valori di saturazione e luminosità, sui tre assi. Così il display, in base ai dati di fabbrica, può compensare la variazione dei colori fra tutti i blocchi agendo su 5 diversi livelli di compensazione disponibili. Maggiore è il livello di compensazione e migliore sarà l’uniformità. L’adeguamento verrà effettuato prendendo come riferimento il blocco meno luminoso al quale sarà adeguato il livello del blocco più luminoso.


La connettività

Sono presenti una DisplayPort 1.2, quattro HDMI, due DVI-D e uno slot OPS in grado, singolarmente oppure a coppia, di gestire segnali UHD a 60 Hz. 
In particolare, DP e slot OPS supportano la risoluzione 4K (4096×2160) a 60 Hz, il DVI-D dual link raggiunge i 3840×2160- 30 Hz mentre con un cavo HDMI si arriva a 3840×2160-24 Hz. 
La gestione remota dei display viene effettuata con il software NaviSET Administrator 2.0, che può essere utilizzato per tutti i prodotti NEC installati. 
Fra i sensori integrati nell’hardware segnaliamo l’NFC, utile per pre-configurare il display grazie alla disponibilità di un app di NEC compatibile Android, e il sensore di presenza umana: quando è attivo può generare un comando come il cambio di sorgente, di luminosità oppure di volume.