Abbiano rivolto ad alcuni system integrator di riferimento tre domande su UC e Collaboration, i temi di MIR 2024. Ecco le risposte di Riccardo Agostini, Pre Sales & Technical Key Account di A&ITS.



I temi sui quali si concentrerà MIR 2024 saranno UC e Collaboration. Secondo la vostra esperienza, quali opportunità potranno garantire nel 2024 in termini di business?

La Collaboration oggi è al centro delle nuove dinamiche aziendali. La possibilità di condividere rapidamente informazioni, collaborare su progetti e coordinare attività migliora la flessibilità operativa. Attualmente, la domanda di progetti legati all’Unified Communication e Collaboration è robusta e credo possa continuare a prosperare nel prossimo biennio, prima di raggiungere eventualmente un livello di saturazione.

A differenza di qualche anno fa, quando la progettazione di auditorium o sale meeting medio grandi era frequente, ora l’attenzione si è spostata verso soluzioni più agili ed efficienti, con una chiara ottimizzazione degli ambienti e una significativa riduzione degli spazi. Le sale più piccole, caratterizzate da allestimenti essenziali, ma altamente performanti, sono diventate particolarmente apprezzate. In più, La costante crescita dello smart working e la necessità di spazi di collaborazione più agili indicano che l’interesse per progetti di UC&C rimarrà ancora alto. Questa evoluzione riflette la crescente necessità delle aziende di creare ambienti collaborativi più intimi e flessibili, che si adattino alle nuove dinamiche di lavoro.


Quali soluzioni proponete al mercato corporate (e non solo) dedicate a UC e Collaboration?  

Solitamente propendiamo per soluzioni performanti, ma facili da installare e configurare, con interfaccia utente su misura per il team, facile da usare e di rapido apprendimento nell’entrare e iniziare la riunione programmata. Nello specifico, spesso ci affidiamo alle soluzioni Yealink, progettate appositamente per le sale Microsoft Teams, maggiormente espandibili, con tutta una serie di accessoristica che presenta la particolarità di collegamento con cavo di categoria 5, sul quale viaggiano diffusori, microfoni da tavolo e a soffitto, anche in modalità wireless.

Inoltre, sono tra le prime soluzioni ad aver introdotto l’approccio BYOD attraverso il dongle Wi-Fi, che consente l’allestimento dei device anche in presenza di una sala totalmente agnostica, oppure Teams o Zoom. Proponiamo anche le soluzioni Poly a Aver, con utilizzo del classico pc o mini pc con mouse e tastiera wireless, a cui poi collegare le periferie di sala.


Rispetto a questi temi (UC e Collaboration), c’è un trend per voi in crescita che potrà emergere a breve? 

In realtà sta già emergendo in modo preponderante la richiesta di soluzioni integrate totalmente wireless. I clienti oggi apprezzano la praticità e la modernità, preferendo operare in ambienti che siano non solo puliti ma anche immediatamente operativi. In questo contesto, si sta assistendo a una crescente inclinazione verso l’allestimento delle sale con sistemi cable free: la libertà da cavi offre un aspetto ordinato e senza ingombri, creando ambienti visivamente accattivanti e professionali, che contribuiscono a stabilire un’atmosfera accogliente e moderna.

Operando in questa direzione, gli ambienti devono essere dotati solo di un punto elettrico e rete LAN, il resto può cooperare tutto in wireless: pc, soundbar, microfoni, telecamere. Ne sono testimoni i tanti dispositivi presentati di recente sul mercato, che cavalcano appieno questa modalità operativa, primo tra tutti i sistemi di condivisione dei contenuti che hanno sposato appieno questa modalità di funzionamento.


Riccardo Agostini
Pre Sales & Technical Key Account
A&ITS Srl


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