Le 21 sedi regionali del Tg3 hanno cambiato i Videowall, affidando il controllo delle scenografie e dei contenuti video a nuovi processori, i Venus X3 di RGBlink, con gestione immediata degli scenari tramite pulsantiera RTI.


A differenza di quasi tutti i casi di successo riportati attraverso le pagine di Sistemi Integrati, che presentano progetti sviluppati per un unico ambiante installativo, la Case History che andremo a descrivere attraverso questo articolo è stata concepita per 21 location differenti, collocate in Italia da nord a sud in altrettante città della penisola. Si tratta delle sedi regionali della RAI Radio Televisione Italiana, ed esattamente degli studi dei Tg3 regionali che, come noto, sono dislocati in ogni regione d’Italia e trasmettono quotidianamente le notizie a tiratura locale.



Naturalmente il progetto di cui parleremo è stato sviluppato in modo unico, a meno di qualche dettaglio scenografico dovuto al differente spazio installativo disponibile, e replicato in egual modo nelle 21 sedi RAI distribuite sul territorio nazionale. Per la seconda volta consecutiva, in questo numero della rivista, entreremo negli studi della RAI, puntando la lente d’ingrandimento sempre in uno dei luoghi più importanti per la televisione di stato: gli studi del telegiornale. Nello specifico, entreremo nel dettaglio descrittivo di uno dei ventuno studi regionali, prendendone a modello l’installazione, replicata in modo pressoché simile per gli altri venti. Si tratta del Tg3 regione Lazio, i cui studi si trovano a Roma, all’interno della sede RAI di Saxa Rubra.



Ad accoglierci, nel nostro consueto sopralluogo, i tecnici della RAI, unitamente a Paolo Segna di Elettronica83 ed Enrico Borghesi, Pro Av & Rental Channel Manager di Comm-Tec Italia, con i quali abbiamo ripercorso il nuovo impianto, passando al vaglio gli ambienti che vanno dalla regia allo studio dove avviene la messa in onda.


Scelta dei Processori Videowall

Nell’arco di un anno, come avvenuto per gli studi dei telegiornali nazionali, Tg1 e Tg3, anche le sedi dei telegiornali regionali della RAI sono andati incontro ad un processo di ammodernamento: cambio di scenografia, cambio di tecnologie, gestione innovativa dei contenuti. Il tutto è passato dalla scelta dei nuovi Videowall da posizionare in studio, nonché dei relativi processori di controllo e gestione dei contenuti. 


L’ingresso principale della sede RAI di Saxa Rubra, a Roma.

«È stato un progetto che ci ha affascinato si da subito e che ha coperto a tappeto le sedi RAI di tutta la penisola. Pertanto, oltre alla progettazione in sé, la sfida da cogliere era anche quella di rispettare il calendario d’installazione che vedeva coinvolte tutte le sedi». Ha esordito così Paolo Segna, prima di iniziare ripercorrendo brevemente la prima fase del progetto che ha determinato la scelta dei dispositivi: «Visto il quantitativo di macchine da impiegare, conoscendo le esigenze di una diretta televisiva a tiratura nazionale, sin da subito abbiamo pensato all’impiego di un dispositivo di controllo che fosse performante da una parte e sufficientemente economico dall’altra. Pensando, infatti, al numero macchine da utilizzare per tutti gli studi, con un totale da raddoppiare vista la ridondanza da garantire ad ogni sistema, l’ammontare dei costi ad operazione conclusa sarebbe potuta essere esorbitante se non avessimo individuato il prodotto che presentava il maggior equilibrio tra qualità e prezzo».



Un dettaglio dello studio: i display di servizio, utili al presentatore, dove viene trasmessa la diretta del TgR.

Controller modulare con migliore qualità prezzo

«Nel nostro caso – continua Paolo Segna –ci siamo affidati a Venus X3 di RGBlink, un controller videowall modulare che più di ogni altro dispositivo garantiva ogni tipo di necessità richiesta dai tecnici RAI. L’inserimento nel progetto del Venus X3 consente l’appropriata oggi distribuzione sui Videowall presenti in studio dei contenuti provenienti direttamente dalla regia. Un processo replicato brillantemente su tutte le sedi regionali, con configurazioni diverse da uno studio all’altro a seconda della conformazione dei pannelli».


Processore con 8 ingressi e 8 uscite


Dentro gli studi RAI: Enrico Borghesi di Comm-Tec, a sinistra; Mr. Ben Hu, a destra, Presidente di RGBlink, che ha voluto verificare personalmente la bontà dell’installazione.

Dotato di 4 ingressi HD-SDI e 4 ingressi USB, tramite 8 uscite HD-SDI il Venus X3 distribuisce i segnali in maniera opportuna sugli schermi. La scelta degli scenari e il loro controllo avviene direttamente in regia, tramite apparati RTI. Per ogni trasmissione prevista da palinsesto, infatti, vengono preventivamente stabiliti i contenuti video da mandare in onda e la loro configurazione di distribuzione. Per richiamarli basta semplicemente selezionare un apposito tasto preconfigurato e in men che non si dica nello studio cambia il volto del Videowall. Pertanto, il compito principale affidato ai processori RGBlink è quello di distribuire opportunamente i contenuti ricevuti dalla regia. Ma non solo, come ci spiega opportunamente Paolo Segna: «Oltre alla distribuzione dei contenuti, queste macchine sono in grado di gestire anche dei file grafici di memoria. Il che significa che anche qualora vengano spenti tutti i segnali, tra regia, telecamere, ecc., il dispositivo RGBlink è in grado di prosegue in play e inviare delle immagini continue sui Videowall degli studi televisivi».


Percorso del segnale, dalla regia allo studio

Nella realizzazione del nuovo sistema di gestione dei contenuti video del Tg3 regionale, è risultato fondamentale l’apporto di Enrico Borghesi, Pro Av & Rental Channel Manager di Comm-Tec Italia, che ci riserva il suo punto di vista: «Per quanto impegnativo sia stato il progetto, da sviluppare per 21 sedi in tutta Italia, l’esperienza ha riservato giorni entusiasmanti e, visti i risultati, decisamente gratificanti. Per gli studi delle sedi regionali, non essendo necessaria una timeline di sincronizzazione e dovendo gestire una scenografia Videowall con live attivi, grafiche in loop semplici o loghi statici, il processore RGBlink Venus X3 è risultata la scelta più adeguata. Un video processore Videowall controller modulare, con possibilità di gestire differenti layer, con crop/resize senza alcun vincolo, con porte USB a cui connettere gli Hard Disk da cui leggere i video in loop e diverse grafiche; il tutto abbinato ad un software drag-and-drop estremamamente semplice. Non solo, tutti i cambi di scena in cut o fade senza perdita di sinc, ha decisamente semplificato la gestione dei Videowall di scenografia. Il sistema di controllo, invece, avviene con degli apparati della RTI, tramite la pulsantiera personalizzabile e retroilluminata RK 1-8 e una centralina XP3. Sui pulsanti del pannello RTI, possono essere memorizzati tutti i preset che vengono richiamati sui processori RGBlink Venus X3, capaci di ricreare tutte le scenografie dello studio». Risulta immediato, pertanto, ripercorrere in pochi passaggi, il percorso tracciato dai i contenuti che vanno dalla sala regia allo studio. La sala regia dispone di 4 Hard Disk, collegati al processore RGBlink Venus X3, all’interno dei quali, da PC, viene caricato tutto il materiale grafico destinato alla messa in onda, dai loghi alle grafiche, passando per scenari predefiniti e scritte da mandare in sovraimpressione.


I tre dispositivi chiave del progetto

Richiamare una scenografia particolare sui Videowall degli studi regionali del Tg3 è semplice, basta schiacciare un pulsante e tutto parte in automatico e in modo prestabilito. Ma dietro ad un semplice gesto che muove l’intera macchina scenografica di uno studio televisivo, ci sono dei dispositivi altamente evoluti. Nel nostro caso specifico, sono tre gli apparati che governano il lavoro dalla retrovie: 

-RGBlink Venus X3 
Controller videowall modulare, dotato di 4 ingressi HD-SDI, 4 ingressi USB e 8 uscite HD-SDI per la distribuzione opportuna dei segnali sui Videowall. 

-RTI XP-3 
Centralina per il controllo bidirezionale dei dispositivi, dotata di antenna ZIGBEE e ingresso 10\100 baseT per trasferimento da remoto della programmazione. 

-RTI RK 1-8 
Tastiera 8 pulsanti personalizzabili tramite Laser Shark, con retroilluminazione RGB definibile, adatta per configurazione master/slave, con funzionamento stand-alone oppure connessa ad un processore.


A sinistra l’ RGBlink Venus X3, a destra l’ RTI XP-3 e in basso l’ RTI RK 1-8.

Configurazione dei Videowall


L’armadio rack del Tg3. Visibile, nell’immagine al dettaglio, il processore RGBlink Venus X3.

La pulsantiera RTI per la gestione dei preset di studio, presente in sala regia.

Che si tratti di cinque Videowall posizionati in orizzontale piuttosto che quattro in verticale, il processore Venus X3 assolve il suo compito senza variazione alcuna, come ci dice lo stesso Paolo Segna: «Come per tante installazioni come questa, Il cuore del sistema per noi è rappresentato dal processore. È il dispositivo che deve garantire una certa scenografia da mandare sui Videowall. Pertanto, avevamo messo in conto che non tutti gli studi avrebbero avuto la stessa conformazione dei display, così come puntualmente si è poi verificato. Chiaramente le configurazioni, pur variando a seconda delle sedi, sono simili: in alcune studi regionali, infatti, anziché cinque Videowall in verticale ne troviamo quattro, così come può avvenite che la conformazione orizzontale presenti un numero di Videowall differenti. Nello studio del Tg3 regione Lazio in cui ci troviamo ora, ad esempio, sono presenti due totem 1×5, unitamente ad una striscia di monitor 5×1 in orizzontale. A questi, si aggiungono altri due monitor stand alone svincolati controllo del Venus X3 che vengono gestiti da altri segnali. Ovviamente, a prescindere dalla conformazione dei Videowall, tutte le scenografie vengono disegnate prima e, tramite il tastierino del pannello RTI, richiamate per ciascun telegiornale previsto durante la giornata. Tutti gli impianti, una volta portato a termine il progetto, sono stati testati, con sviluppo di scenari diversi, cambi repentini di immagini effettuati in tempo reale e altri test necessari a rendere conforme tutto il sistema».



Schema a blocchi del Tg3 Liguria.

Sistema ridondato

La sala di regia del Tg3 Regione Lazio.

Per un telegiornale che va in onda in diretta 365 giorni all’anno, con diverse edizioni durante l’arco di una singola giornata, l’efficienza tecnologica e di comunicazione tra regia e studi della messa in onda deve essere massima; non è concepibile per una televisione come la RAI un problema tecnico che possa mandare a nero tutti gli schermi alle spalle del presentatore. Questo è uno degli aspetti fondamentali per una trasmissione live. «Rappresenta un must per la RAI quello di avere gli schermi pieni durante qualsiasi trasmissione – ci spiega Paolo Segna. Per tale ragione, il sistema di ogni studio è ridondato, abbiamo previsto una copertura sicura, grazie al sistema di backup. Non solo, per le testate giornalistiche importanti come quella di un telegiornale nazionale, abbiamo adottato un’ulteriore precauzione con l’utilizzo di una matrice. Pertanto, se il Videowall controller salta, è possibile mandare i segnali direttamente sugli schermi da matrice. In questo caso, pur rimanendo le stesse configurazioni sugli schermi, la scenografia perde l’effettistica di movimento, ma quantomeno mantiene la presenza costante delle immagini. Infine, nella peggiore delle ipotesi e in ultima analisi, è possibile adottare un metodo che per quanto brusco, non lascia mai gli schermi a nero, vale a dire l’utilizzo di un ingresso diretto, quello che in gergo viene chiamato “fischiotto”».


La conformazione dei Videowall nello studio del Tg3 Regione Lazio. Ogni sede regionale ha una propria configurazione, simile a questa.

Tempistiche di realizzazione del progetto

Negli ultimi anni, e in poco tempo, la RAI ha rivoluzionato tecnologie e scenografie dei propri studi. Dal Tg1 al Tg3 nazionale, passando per tutte le sedi regionali, la televisione di stato ha avviato un processo cambiato il volto ai propri telegiornali, lasciandosi guidare dalle innovazioni tecnologiche. È un modo per stare al passo con i tempi e per comunicare in modo nuovo con i propri utenti. Lo stesso Paolo Segna, ripercorre brevemente l’esperienza fatta per rammodernare gli studi dei Tg3 regionali: «Da quando è stato deciso l’intervento e studiato il progetto tecnico e scenografico, nell’arco di un anno sono state cambiate le scenografie dei Tg regionali di tutta la nazione. Attualmente – ci conferma sempre Paolo Segna – sono 16 le sedi regionali che hanno portato a termine l’operazione d’ammodernamento degli studi, mentre gli altri 5 sono in fase di completamento. Pertanto, a breve, tutti gli studi del telegiornale delle sedi RAI regionali saranno dotati di questi dispositivi e delle nuove scenografie». 



Si ringraziano per la collaborazione: 

Entourage RAI Tg3 regionali – www.rainews.it/TGR 

Paolo Segna – www.sedico83.it 

Comm-Tec – www.comm-tec.it