Tre Aree espositive: Thinkering, Exponendo e Spazio che hanno visto il coinvolgimento di 9 videoproiettori Casio. Entriamo in questo mondo affascinante e scopriamone gli allestimenti.

Con i suoi 50.000 mq di superficie, 33mila dei quali coperti e 25mila espositivi, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano rappresenta uno degli ambienti di spicco in Italia per conservazione, studio e interpretazione del patrimonio storico nazionale. Sono diverse le iniziative che vengono organizzate durante l’anno, con attività espositive ed educative a favore dei visitatori. L’articolo si propone di ripercorrere proprio tre dei numerosi allestimenti messi in pista dal museo, all’interno dei quali sono stati utilizzati dei videoproiettori Casio che scopriremo nel dettaglio di seguito.

A guidarci in questo percorso esplorativo, a nome di tutto lo staff del museo, Maria Chiara Piccioli, responsabile marketing del Leonardo da Vinci: «Il museo è aperto dagli anni ’50 e in oltre sessanta anni di storia ha subito diversi cambiamenti – ci dice subito Maria Chiara Piccioli. Negli anni, infatti, sono cambiati i tempi di esposizione, così come si è aggiornato il tipo di linguaggio utilizzato con il pubblico. Oggi, in un contesto molto più moderno rispetto ai primi decenni di vita del museo, cerchiamo di dare maggiore attualità al contesto installativo, concedendo alla parte tecnologica di rivestire un ruolo fondamentale».


Allestimenti che durano nel tempo

Nella teca, l’unico frammento lunare conservato in Italia. Nelle pareti circostanti, ininterrottamente, vengono proiettati i filmati degli allunaggi

«Il nostro è il primo museo tecnico scientifico italiano, in termini di grandezza e per visitatori. Abbiamo circa 450 mila visitatori all’anno, un pubblico costituito per la maggior parte da gruppi scolastici, da famiglie, da comitive e visitatori individuali. Al suo interno, la vita media di ogni nuova sezione d’allestimento è di almeno 5 anni – ci spiega Maria Chiara Piccioli. Pertanto, ogni qual volta decidiamo di dare vita ad una nuova progettazione, dobbiamo prevedere un’installazione che presumibilmente non debba andare incontro a modifiche o ripetuti interventi di manutenzione, sia dal punto di vista scenografico che tecnologico. Dal canto nostro, infatti, sviluppiamo progetti in partnership con il mondo delle aziende e molto spesso abbiamo a che fare con tecnologie di ultima generazione. Casio, in questo contesto e nel rispetto di queste esigenze, si è inserita perfettamente venendo incontro alle necessità di un museo come il nostro».

Ma andiamo a vedere quali sono le sezioni che hanno visto coinvolti i videoproiettori Casio. Nello specifico, parliamo delle seguenti tre aree di allestimento:
– Area Thinkering
– Area Exponendo
– Area Spazio


Esposizione e interattività

«L’idea di utilizzare i proiettori Casio nasce dalla necessità disporre di dispositivi che rimangano attivi tutto il giorno e siano efficienti nel tempo – ci racconta Maria Chiara Piccioli – soprattutto in ambienti espositivi come i nostri. Un’esigenza che vede coinvolti anche i laboratori, dove indubbiamente l’attività è minore ma necessita di uno svolgimento qualitativo. Due i contesti da coprire, dunque, quello espositivo e quello interattivo. Oltre ad introdurli nei laboratori educativi, infatti, nell’ultimo anno abbiamo inaugurato tre allestimenti importanti che hanno visto il coinvolgimento di 9 proiettori con queste caratteristiche. E Casio è stata scelta per questo, i suoi proiettori presentano un ciclo di vita molto lungo e non necessitano di particolare manutenzione; garantiscono una qualità elevata oltre a presentare un design compatto e gradevole, che si inserisce in modo adeguato nel contesto nel quale operiamo».


Area Exponendo

«La mostra allestita per quest’area, intitolata: “EXPONENDO. Prima, dopo, sotto, sopra Expo Milano 2015” è stata organizzata insieme a Expo Spa, e racconta delle Esposizioni Universali, con particolare riferimento alla dimensione tecnologica. La mostra si sviluppa con strumenti e linguaggi diversi, e fornisce spunti di riflessione attorno ad un evento molto atteso in Italia nel 2014. Per questa sezione sono stati utilizzati 4 videoproiettori Casio XJ-H1750, da 4mila Ansi Lumen, che agiscono su una superficie di sei metri, con proiezioni multiple orizzontali e verticali».


Area Spazio

Uno scorcio dell’area dedicata allo Spazio.

«È un’area fortemente interattiva coadiuvata da un impatto scenografico importante. All’interno, sono esposti degli oggetti significativi, tra cui anche l’unico frammento lunare conservato in Italia. In questo caso, abbiamo utilizzato i proiettori di Casio nella zona dedicata alla luna, nella quale vengono proiettati tutti i filmati degli allunaggi e delle missioni Apollo. Non solo, al visitatore viene riproposto il countdown del lancio di un razzo vettore italiano, seguito da una spiegazione accurata su come i satelliti vengono portati in orbita. Sono 4 i dispositivi installati, un XJ-SK600 e tre XJ-ST155, rispettivamente da 6mila e 3mila Lumen, che vantano una resa cromatica brillante e naturale e soprattutto godono di un ciclo di vita pari a 20mila ore».


Area Thinkering

«Spostandoci dalla parte espositiva a quella educativa, ci ritroviamo nell’area Thinkering – conclude Maria Chiara Piccioli. Si tratta di un laboratorio interattivo diverse tipologie di pubblico, con attività specifiche: studenti, insegnanti, famiglie, adolescenti, adulti ma anche makers, artisti e progettisti. In questa sezione, abbiamo installato un videoproiettore Casio XJ-H2650 da 3500 Lumen, usato in alcune fasce orarie della giornata per la proiezione di filmati».