Aspettando il MIR 2023 Sistemi Integrati ha intervistato gli espositori per conoscere la loro opinione sulla fiera, le soluzioni che presenteranno e un punto di vista sui trend di mercato. Qui le risposte di Salvatore Riontino, Country Manager, Barco Italia



1. Qual è il valore della vostra presenza al MIR 2023 come espositori e perché partecipare come visitatori?

Il valore della presenza di Barco sta tutto nelle soluzioni integrate, a valore aggiunto; il nostro stand sarà suddiviso per mercati verticali e saremo a disposizione di visitatori, utenti finali e integratori, per dimostrare cosa siamo capaci di fare e come le soluzioni Barco possono assistere nel modo migliore le aziende nel processo di trasformazione digitale. 

Al MIR porteremo le novità che abbiamo presentato a ISE: sarà un’occasione per system integrator e utenti finali di partecipare alle nostre demo in un contesto meno affollato e con più tempo a disposizione. Per chi non è stato a ISE oppure non ha potuto approfondire la visita allo stand di Barco, MIR rappresenta un’occasione da cogliere.  

2. Che soluzioni presenterete e a quali verticali di mercato si rivolgono

Quest’anno Barco al MIR avrà uno stand di 50 mq; i punti cardine sono: le soluzioni di Collaboration per il corporate; Large Wall Experience per Contro Room, Education, Immersività e Realtà Virtuale.

L’obiettivo, in chiave di business, per noi è duplice: incontrare clienti e system integrator. Inviteremo sicuramente i nostri clienti finali e i system integrator con i quali abbiamo già un rapporto avviato, ma ci aspettiamo di ritrovare anche nuovi utenti finali, potenzialmente interessati alle nostre soluzioni. 

3. Rispetto a questi verticali, c’è un trend per voi in forte crescita che emergerà a breve? 

I trend dei mercati ai quali dedichiamo le soluzioni Barco a MIR riscuotono tutti un livello di interesse sempre più crescente, quindi il nostro sforzo è quello di favorire la crescita culturale delle aziende interessate, per metterle in condizione di apprezzare fino in fondo la qualità delle nostre soluzioni. Il verticale più in crescita è quello della collaboration, che si è ritrovato a correre all’improvviso, rinunciando spesso e inconsapevolmente alla qualità delle soluzioni, per affrontare l’emergenza dettata dalla pandemia e dalla crescita del lavoro remoto e in smart working.  

Sul modello organizzativo molto è stato fatto, ma ci attende ancora tanto lavoro perché la maggior parte delle soluzioni installate non soddisfa appieno i criteri di efficienza.  

Riguardo, invece, alle soluzioni videowall e ledwall, quindi anche e soprattutto alle control room, è in atto un cambio di tecnologia che interessa sia l’infrastruttura di controllo che la distribuzione dei segnali. La realtà virtuale e la proiezione immersiva è sulla bocca di tutti: si deve ancora lavorare molto sulla comunicazione.  

Per concludere, tutti i temi, è vero, riscuotono interesse, e ciò dimostra che il ruolo della tecnologia è ormai centrale per qualsiasi attività imprenditoriale, ma spesso l’utente finale non è consapevole del percorso da intraprendere per sfruttarne appieno i vantaggi. Ecco, una fiera specializzata come il MIR credo debba interpretare anche questo ruolo: informare ed educare per far crescere.