Le esigenze dei clienti cambiano, in parallelo con l’evoluzione tecnologica. Di pari passo, si modifica anche il modo con il quale vengono concepite le abitazioni. Analizziamo, con il contributo di CEDIA Regione 1, alcuni degli aspetti che caratterizzano il mondo dell’home automation.
La casa automatizzata è un termine ormai utilizzato da molti, ma cosa vuol dire realmente? Altro non è che la visione di una casa ‘moderna e intelligente’, ottenuta con la pianificazione, progettazione, fornitura e installazione di sistemi elettronici, ad opera dei professionisti del settore. Gli stessi installatori affermano che ogni casa ha un abito ricamato su misura, in altre parole non possono esistere, per loro stessa natura, due istallazioni identiche. La tecnologia della quale stiamo parlando abbraccia molteplici operazioni che vanno dalla visualizzazione dei contenuti alla scelta del media server, dalla distribuzione multi-room a una rete domestica che riesca a controllare tutti gli aspetti di un’abitazione, come il riscaldamento e il raffrescamento, i tendaggi, l’illuminazione, la sicurezza, ecc.
Professionalità sempre più richiesta
Competenze e preparazione nei confronti dei propri clienti, documentazione più chiara, tempi di consegna precisi e un’assistenza post vendita garantita: tutti fattori di fondamentale importanza per chi opera in questo campo. Affidare la propria preparazione a docenti qualificati accresce il livello di professionalità. Senza tralasciare la certificazione che attesti l’elevata competenza in materia, sempre più richiesta in questo settore. A questo proposito, è bene affidarsi ad organismi professionali (CEDIA ne è un esempio), che offrano garanzie nella preparazione con una gamma di corsi specificatamente progettati, e forniscano gli strumenti necessari per eseguire un’installazione personalizzata. Partecipare a questi corsi, significa ottenere una qualifica certificata, che costituisce un plus che accresce le proprie credenziali.
PVR e TV On-Demand
La disponibilità di tempo libero sempre minore, dovuto agli intensi ritmi di vita, sta generando un consumo crescente di TV On-Demand. Le persone che escono la mattina presto e rincasano tardi la sera, faticano a ritagliarsi un piccolo spazio per rilassarsi davanti al televisore e guardare il proprio programma preferito ad un orario predeterminato. Una risposta a questa esigenza è data dall’uso dei PVR HD e dei decoder come il My Sky HD. Questi dispositivi permettono di guardare ciò che si vuole quando si ha tempo libero o si desidera, per scelta, di farlo. Altro punto a favore di questi apparati è la possibilità di evitare le inserzioni pubblicitarie che interrompono la visione di un programma, una comodità dopo una giornata intensa di lavoro. Per accedere a contenuti VOD anche i tempi di attesa sono ridotti: Sky, ad esempio, con il proprio servizio Sky On Demand garantisce una visione con una qualità ottimale, indipendentemente dalla velocità della connessione. Grazie al ‘progressive download’ e all’HDD interno che memorizza il contenuto scaricato, rende disponibile in pochi istanti il programma scelto.
La rete e la sua distribuzione in casa
Oggi ci sono nuovi modi di fruire i contenuti
multimediali in streaming. Il canale principale risulta essere la rete
internet che, una volta raggiunta l’abitazione, da origine ad una Lan
interna per distribuire la connettività. La rete interna può essere del
tipo cablato oppure wireless. Uno dei tanti problemi della rete, ancora
oggi però, risulta essere il crescente utilizzo di banda larga per far
fronte alle esigenze di molteplici dispositivi in streaming. E questo
non può che compromettere la capacità di download, che tende
inevitabilmente a rallentare. E’ possibile configurare la rete per avere
due linee separate, dedicate rispettivamente a internet e alla
distribuzione Audio/Video dei contenuti; inoltre, sono disponibili in
commercio switch intelligenti, ancora troppo costosi per soluzioni
domestiche, capaci di distribuire alle prese di utente soltanto il
contenuto richiesto, evitando così di appesantire la rete interna e
l’occupazione della banda disponibile.
Le soluzioni proposte dagli esperti sono molteplici e tra queste
spicca l’introduzione sul mercato di modem di fascia alta per far fronte
alla crescente larghezza di banda. Sul fronte dei cavi, invece, il Cat5
sta cedendo il passo al Cat6, adeguato a trasmissioni fino a 10Gb. Un
passo deciso in avanti rispetto al sistema in fibra, che aumenterà la
velocità e la larghezza di banda, portandoci a livelli molto più
potenti, permettendo un completo e illimitato streaming dei media.
Saremo, dunque, sollevati dal fastidio di attendere ore o giorni per
scaricare un film in versione Blu-ray, per il quale in futuro saranno
necessari solo pochi minuti. Vi sono soluzioni alternative, comunque,
già oggi disponibili, che riducono i tempi di attesa per il download di
un contenuto VOD: il ‘progressive download’ di Sky ne è un esempio.
Come configurare i diffusori audio surround
Un altro tema
fondamentale da affrontare riguarda la collocazione dei diffusori che
non può e non deve essere effettuata come se fossero un elemento
d’arredo, cosa che a volte capita. Le regole che governano la diffusione
del suono rappresentano una vera e propria scienza. Se i diffusori sono
sistemati correttamente, infatti, si otterranno prestazioni audio
adeguate alla qualità dell’impianto. Al contrario, un’errata
disposizione dei diffusori comprometterà inesorabilmente la resa
acustica complessiva. Sono molteplici i fattori che influenzano la
scelta dei diffusori e la loro disposizione. Naturalmente, chi vuole
creare una sala Home Cinema dovrà strutturare un impianto ad hoc, anche
nell’arredo acustico; discorso diverso, invece, dovrà essere fatto se la
soluzione riguarderà un sistema da installare in soggiorno. La
disponibilità di diffusori da incassare nelle pareti, in grado di
offrire prestazioni qualitative di alto livello può aiutare il custom
installer se la predisposizione è stata definita durante la costruzione o
la ristrutturazione.
Prendendo come riferimento lo schermo di proiezione o il display, i
diffusori frontali in un sistema 5.1/7.1 di norma vengono posizionati
lungo la parete, in asse con lo schermo/display. La distanza tra i
diffusori frontali deve essere pari a quella che intercorre fra ciascuno
di essi e il punto dove si trova lo spettatore. In pratica si deve
formare un triangolo equilatero. Gli altoparlanti posteriori, invece,
sono posti dietro la posizione di ascolto, ad una distanza l’uno
dall’altro non corrispondente a quella degli altoparlanti anteriori per
evitare che si possano annullare a vicenda. Discorso diverso, invece,
quello riguardante il posizionamento del subwoofer, che non corrisponde
ad un punto preciso. Pertanto, è sufficiente che l’orecchio umano senta
ma non capisca da quale direzione provengano le frequenze basse. Per
abbinare il sub con gli altri elementi, è importante determinare
correttamente le impostazioni di fase, crossover e volume.
Sistemi d’illuminazione
Elemento fondamentale di qualsiasi abitazione, il sistema d’illuminazione può essere strutturato con l’obiettivo di ricreare un ambiente confortevole. I sensori di movimento, ormai, ci consentono di controllare la luce anche in zone della casa poco frequentate o difficilmente gestibili. Si pensi, ad esempio, al guardaroba, al bagno o al sottoscala. Posti dove può non essere semplice posizionare gli interruttori e dove, a volte, capita di dimenticare la luce accesa. Per fortuna, anche per questi sistemi ormai siamo di fronte ad un nuovo modo di vedere le cose. Immaginiamo un ambiente open space con un centro di comando composto da una serie di interruttori e commutatori con la possibilità, ad esempio, di controllare l’intensità di uno spot posto su un tavolo da pranzo o il fascio di luce in soggiorno. Tutto ciò oggi è possibile; non solo, si può impostare addirittura ogni circuito in modo che sfiorando un pulsante, la luce si autoimposti con parametri decisi in precedenza. Un sistema completo consente di controllare l’illuminazione di una sola camera o dell’intera casa, oppure di impostare l’intero sistema in modalità ‘tutto acceso’ o ‘tutto spento’ o, ancora, semplicemente impostare i parametri in modo che le luci si accendano e si spengano ad orari prestabiliti, anche quando si è in vacanza o fuori casa per lavoro.
Nascondiamo i fili
Si sa, estetica ed elettronica spesso devono trovare un compromesso che possa dare un equilibrio tra installazione e fruibilità dei servizi. Godere di un’ottima infrastruttura costituisce la base per l’integrazione dei sistemi di un’abitazione. Nel caso di una ristrutturazione, oppure di una nuova costruzione in corso d’opera, la via da seguire è un’installazione che comprenda una buona stesura dei cavi, con l’aiuto di esperti che possano pianificare il tutto e comprendere cosa serve realmente per realizzare ciò che si desidera. Una volta arredata la casa, infatti, risolta difficile cablare nuovi cavi. Fortunatamente, una volta effettuato il cablaggio, attraverso la rete wireless è possibile fornire i contenuti richiesti dai clienti direttamente nelle proprie stanze. Un cablaggio progettato correttamente, quindi, unitamente ad un’infrastruttura wireless, daranno la possibilità di fornire contenuti affidabili. La cura e la gestione del cavo sono molto importanti. Considerando i cavi Cat5 e in fibra ottica, bisogna considerare che non sono così robusti, pertanto devono essere installati con cura e professionalità, per garantire il miglior sistema possibile. Ad ogni modo, molto dipende dalle necessità espresse dal cliente; dal canto loro gli esperti, in primis, devono visionare la piantina dell’abitazione e determinare il posizionamento dei diversi apparati (audio/video, dati, telecomunicazioni e quant’altro). Dopo queste valutazioni devono capire quale livello tecnologico si prefigge il cliente stesso. Un sistema avanzato difficilmente verrà utilizzato da un cliente medio. I costi elevati e il timore di avere a che fare con dispositivi ad alta tecnologia, sono fattori che spingono le persone a rinunciare a sistemi di questa portata.
Collaborazione tra figure professionali
È
il modo di operare che dà i frutti migliori. Un sistema efficiente, il
cui utilizzo è diffuso in tutta l’abitazione, dovrà essere collocato in
una zona centrale della casa. Per fare ciò e raggiungere l’obiettivo
prefissato, basterà avere un buon dialogo tra cliente, azienda,
installatori e arredatori, garantendo così un buon servizio per tutta la
durata del progetto.
Si ringrazia CEDIA Regione 1 per il contributo