Ogni anno, il mondo dell’integrazione accende i fari su Amsterdam. Oltre 900 espositori e tre giorni intensi di fiera: incontri, corsi di formazione, nuove tecnologie, demo prodotti e tanto altro. E ancora una volta l’ISE registra un trend in crescita.

Con l’undicesima edizione di Amsterdam, l’Integrated Systems Europe avvia il secondo decennio di attività. Passano gli anni e se il trend della manifestazione risulta ancora in crescita è sintomo che l’evento è apprezzato e ben organizzato. 
E non v’è dubbio che sia così, di fronte ad una fiera ricca di iniziative tra convegni, seminari, conferenze, demo di prodotti, lancio di nuove tecnologie e vari spunti che mirano ad arricchire il bagaglio professionale dei tecnici del settore. Parteciparvi dunque è diventato un must per coloro che intendono inoltrarsi maggiormente nel mondo dell’integrazione di sistemi. E ogni anno, gli organizzatori presentano delle novità volte a migliorare la programmazione della fiera.


Aumentano le presenze


Ogni anno i numeri della manifestazione registrano una crescita, arrivando quasi a toccare il tetto dei mille espositori.

Da dieci anni la manifestazione registra il segno più nel proprio taccuino, una fiera giunta a vedere sempre più da vicino il tetto dei mille espositori, un numero imponente che suggella l’Integrated Systems Europe 
Come ogni anno, anche il 2014 rispetto all’edizione precedente aumenta la percentuale degli espositori e degli stessi visitatori . «In prima battuta mi preme sottolineare che è aumentato lo spazio espositivo – ci racconta orgoglioso Mike Blackman, Managing Director di Integrated Systems Europe. Inoltre, è migliorata la logistica di tutte le aree della fiera con nuovi ingressi, nuova segnaletica e nuovi pannelli interattivi rappresentanti un quadro completo di tutte le attività presenti nella tre giorni di Amsterdam. Non solo, è migliorata l’offerta dal punto di vista della formazione, con due nuove aree educational. L’ISE oramai coinvolge sempre più giovani professionisti del settore, nonché alte figure qualificate del canale residenziale, come architetti e interior designer, con i quali il system integrator si confronta in modo crescente da qualche anno a questa parte».


Dal Pre Show al cuore della manifestazione


Il complesso fieristico RAI di Amsterdam, sede ufficiale dell’Integrated System Europe.

Sempre più richiesta e partecipata, la giornata Pre Show dedicata ai corsi e ai seminari che ogni anno presenta un nutrito programma di appuntamenti sviluppati durante tutto il corso della giornata che precede l’apertura della manifestazione. Alle associazioni internazionali CEDIA e InfoComm il compito di parlare delle nuove tecnologie, nonché delle strategie di mercato, della situazione attuale e delle tendenze per il futuro. 
L’ISE rappresenta un’occasione ideale per parlare molto di azienda, di come avviare una nuova attività, piuttosto che di come sviluppare un piano strategico di rilancio della propria società. Tra gli altri, uno dei temi principali dell’edizione del 2014 riguarda l’edificio intelligente. L’intento delle associazioni e degli stessi organizzatori è quello di coinvolgere maggiormente, anno dopo anno, figure professionali come gli architetti, gli interior designer, oltre ai system integrator, installatori e consulenti del settore edile. L’intento dell’ISE è di fornire maggiori elementi di studio e sviluppo su un settore in completa espansione e che promuove, più di ogni altro, l’integrazione dei sistemi.


Il contributo di CEDIA


Sono numerose le occasioni di confronto e di crescita durante la manifestazione.

Rimane forte il contributo formativo offerto da CEDIA, l’Associazione internazionale per il mercato dei sistemi elettronici domestico residenziale. I programmi di formazione dei professionisti di CEDIA, solitamente si sviluppano su due fronti: la formazione tecnica, dedicata al dettaglio degli aspetti che gravitano intorno allo sviluppo personalizzato di una progettazione integrata, con sessioni teoriche seguite da sedute dedicate alle applicazioni pratiche; lo sviluppo del business, per consentire alle aziende di ampliare le proprie competenze con l’obiettivo di sviluppare delle nuove strategie di vendita e incrementare la propria redditività. 
Tutti i corsi programmati da CEDIA normalmente abbracciano tutti i giorni della manifestazione e, ogni anno, grazie al sito dell’Integrated Systems Europe, www.iseurope. org, è possibile prenotare la partecipazione a qualsiasi sessione formativa prevista dall’Associazione. L’occasione è sempre propizia anche per accedere alle sessioni d’esame previste come ogni anno: certificazione d’esame CEDIA ESD1, certificazione d’esame CEDIA EST2 ed esame specialistico CEDIA Residential Networking.


InfoComm: 2 corsi gratuiti per i partecipanti all’ISE


Numerosi i corsi di formazione previsti da CEDIA e InfoComm. Ogni anno, per tre giorni, Amsterdam diventa la capitale dell’integrazione dei sistemi.

Sono tanti i professionisti che ogni anno frequentano i corsi indetti da InfoComm, l’associazione mondiale di riferimento del mercato AV Pro. E proprio per i tanti visitatori che decideranno, come ogni anno, di prenderne parte, InfoComm ha indetto una nuova formula di partecipazione gradita ai visitatori. In occasione dell’edizione del 2014, infatti, ha deciso di offrire 2 corsi gratuiti a tutti i professionisti del settore, oltre a dare possibilità di accreditarsi ad altri corsi aggiuntivi agevolandoli con un prezzo scontato. Non solo, come ulteriore agevolazione, non ha reso necessario compilare alcun format di registrazione, garantendo l’ingresso free attraverso l’esibizione del semplice voucher di partecipazione alla fiera alla reception dell’aula. L’unico corso InfoComm escluso tra quelli accessibili gratuitamente, riguarda la CTS Study Session, un corso intensivo della durata di un giorno dedicato ai professionisti che tutti gli anni si preparano per superare l’esame, da affrontare direttamente in fiera e utile a conseguire la certificazione CTS, l’attestato riconosciuto in ambito internazionale.


Smart Building Conference

Uno dei temi principali dell’edizione del 2014 è quello dell’edificio intelligente, un argomento scelto per la tre giorni olandese con un appuntamento centrale: la “Smart Building Conference”. Dopo il successo registrato a Londra lo scorso ottobre, che ha visto la partecipazione di oltre 150 persone, tra system integrator, installatori, consulenti del settore edile, architetti, interior designer, ecc., l’intento di riproporlo all’ISE evidenzia un obiettivo fondamentale che mira ad un percorso più che esplorativo: fornire maggiori elementi di studio e sviluppo su un settore in completa espansione e che promuove, più di ogni altro, l’integrazione dei sistemi. Un tema, questo, che vede un sempre maggior coinvolgimento alla fiera degli architetti e degli interior designer.


A tu per tu con Mike Blackman, patron della manifestazione

Scambiare due chiacchiere con Mike Blackman è sempre un piacere, rappresenta un momento di confronto a 360° e l’opportunità di conoscere il punto di vista di un uomo d’esperienza, che conosce il mercato in modo approfondito. E proprio di mercato abbiamo voluto parlare con il Managing Director di Integrated Systems Europe, per capire secondo il suo punto di vista le prospettive che ci aspettano per il futuro. Non è mancata qualche curiosità legata alla manifestazione. Di seguito un estratto dell’intervista, la cui versione integrale è possibile leggerla sul nostro sito www. sistemi-integrati.net. 

Guardando all’Europa, qual è lo stato di salute del mercato? 
«Tutto sommato il mercato in questo momento si presenta molto stabile, probabilmente la sofferenza maggiore è creata dal fatto che molti investimenti sono stati fatti prima che la crisi colpisse il pianeta; pertanto, attualmente quegli investimenti rimangono e tutte le aziende devono fare i conti con un nuovo assetto economico. Se pensiamo al mercato AV Pro, oggi i paesi trainanti sono il Regno Unito, la Germania, la Francia e la Scandinavia; quello dell’Italia è un buon mercato e attualmente figura in crescita, mentre la Spagna così come la Grecia stanno attraversando un momento di difficoltà, ma sono sicuro che presto invertiranno la rotta. Infine, a mio avviso ben presto faranno capolino tutti gli stati dell’Europa dell’Est». 

Superato questo momento, l’Europa potrà raggiungere un livello di sviluppo paritario tra le nazioni che la compongono? Se sì, quando? 
«Difficilmente si potrà raggiungere una condizione simile, perché presumo ci saranno sempre delle differenze di sviluppo. Basti pensare alla stessa nazione italiana, la differenza tra lo sviluppo del nord Italia e quello dell’area meridionale è sempre esistita. Di riflesso, ragionando ad ampio raggio, penso che allo stesso modo l’Europa viva una condizione simile. Inoltre, attualmente è difficile fare una previsione in merito a quando rivedremo una completa ripresa del mercato. Oggi ci sono già dei segnali importanti che costituiscono i primissimi step per riavviare il volano. Tutto dipende dagli investimenti delle aziende che negli ultimi tempi hanno registrato una sorta di appiattimento. Ad ogni modo, quello di oggi è un mercato vivo, con delle forti potenzialità e nuovi settori da esplorare. È questo che ci spinge ad aiutare tutti gli attori di questo mondo e stimolarli a lavorare per lo sviluppo del mercato». 

In un contesto così, che registra a volte un diagramma altalenante, qual è il segreto del vostro successo? 
«Sono molteplici i fattori che hanno contribuito a portare l’ISE a questi livelli, e preferisco focalizzare l’attenzione su un paio di questi. Il primo è che una fiera come l’ISE all’epoca era molto attesa nell’ambiente. A lungo, infatti, produttori, integratori e professionisti del mercato hanno espresso la volontà di avere un evento dedicato alle aziende e realmente focalizzato sui vari settori di sviluppo. In seconda battuta, dopo averlo ideata, abbiamo portato avanti la manifestazione fino ad oggi nel modo giusto, a mio avviso. Siamo sempre stati estremamente concentrati sul target di riferimento e sul tipo di marketing da attuare per coinvolgere determinate categorie di mercato piuttosto che altre. E per farlo non basta, come suggeriscono alcuni, programmare una pubblicità di massa; al contrario, pur avendo considerato nel nostro piano di attività tutti i magazine AV, siamo stati molto attenti ai mezzi di comunicazione da coinvolgere e soprattutto al target da raggiungere. Non è possibile, d’altronde, pensare di avvicinare tutti in un colpo solo; lo stesso mercato ha bisogno dei propri passi prima di abbracciare tutte le figure coinvolte in un sistema che va sempre più verso l’integrazione». 

Dunque, vengono analizzate le categorie e man mano scelte quelle da raggiungere? 
«Esattamente, non possiamo permetterci di coinvolgere tutti insieme, si rischia di fare confusione mettendo tutti nello stesso calderone, tra architetti, tecnici, ingegneri, ecc. Ogni anno pianifichiamo le figure da coinvolgere e i mezzi di comunicazione da utilizzare. Quest’anno, ad esempio, abbiamo focalizzato l’attenzione sugli architetti; il mondo dell’Audio Video Professionale prevede sempre di più il coinvolgimento di questa figura. Allo stesso modo è nostra intenzione coinvolgere maggiormente le giovani figure professionali, che rappresentano una forza crescente per il nostro mondo».