Sempre più, accanto al valore dell’hardware, a fare la differenza è la qualità delle soluzioni, e quindi dei software a corredo, che possono impattare in modo sostanziale sulla user experience dell’utente finale e sulla qualità del lavoro dell’installatore. Ecco alcune riflessioni raccolte da Sistemi Integrati nel confronto con vendor, system integrator e lettori su questo tema di eccezionale complessità. 


Lo si sente dire ormai da tempo, e a ragione, che non è più solo il prodotto in sé a fare la differenza, ma la soluzione, intesa come l’unione di hardware e software, ossia come insieme di funzionalità che il prodotto stesso porta con sé, e che determina poi quella che è l’effettiva experience dell’utente. 

Al centro non c’è più l’oggetto come insieme di caratteristiche tecniche, ma la sua capacità di risolvere rapidamente ed efficacemente un problema, un’esigenza o un desiderata. 

E più la tecnologia si è affinata e ha fatto progressi – nei prodotti AV è aumentata la risoluzione dell’immagine e della resa sonora, la precisione del tocco touch, la fedeltà dei colori, il rapporto di contrasto e gli altri aspetti ‘prestazionali’ – più paradossalmente è cresciuto il valore della soluzione

Per questo abbiamo deciso di dedicare l’articolo d’apertura al tema del software in ambito AV, riferendoci sia alle applicazioni generiche che a quelle legate ai singoli verticali, e includendo sia le soluzioni pensate per gli utenti finali, sia rivolte agli installatori, che servono cioè a migliorare l’experience di questi professionisti nello svolgimento del loro lavoro (offrendo una maggior precisione d’esecuzione e/o un significativo risparmio di tempo).

Ci siamo confrontati con alcuni vendor, system integrator e lettori della nostra rivista, chiedendo loro un parere sui trend in atto e sugli impatti che il software sta avendo sul settore, dal loro punto di osservazione

Dalla discussione sono emerse svariate riflessioni. Vi proponiamo qui alcuni interessanti spunti. Sono ‘pensieri sparsi’, tratti appunto da questi confronti con la nostra platea di riferimento, ma utili a offrire alcuni highlight su un argomento che in prospettiva sempre più meriterà di essere indagato. 



Il software aggiunge un valore differenziante che pesa sulla scelta finale del cliente

Per il system integrator – e dunque per il cliente finale a cui si rivolge – trovare un monitor, un videoproiettore, un impianto audio sufficientemente dotato sul piano tecnico oggi è più facile. Per questo motivo, la scelta viene maggiormente influenzata da ciò che sta ‘attorno’ a questo oggetto tecnico, dalle funzionalità, dal software (oltre a un aspetto ancora più ampio, ma che va almeno rapidamente citato, quello dei servizi connessi al prodotto). Certo, esistono installazioni straordinarie dove sono richieste specificità fuori dal comune, ma molto più spesso – ce l’hanno confermato diversi system integrator – il cliente, sul piano puramente tecnico, ha tante opzioni possibili, tutte più o meno soddisfacenti: in questo caso ciò che pesa sulla scelta, appunto, è altro. 


L’utente finale ha affinato la sua capacità di valutare la qualità delle soluzioni software

Con alcuni nostri lettori abbiamo parlato del ruolo dell’utente finale, sempre più in prima linea nell’utilizzo delle tecnologie. Se anni fa l’utilizzo delle attrezzature era spesso presidio di un tecnico, o comunque esisteva l’intermediazione di una figura tecnica dedicata, oggi in moltissimi casi è l’utente finale che viene messo nelle condizioni, grazie appunto a soluzioni e interfacce più sofisticate e intuitive, di avere un approccio diretto. L’utilizzo del videoproiettore, del monitor, dell’impianto audio, è sempre più gestito direttamente dall’utente finale, in certi casi anche per piccole operazioni di configurazione. Aumenta dunque il suo ‘potere’, e con questo, la sensibilità di quest’ultimo per il valore delle soluzioni che gli vengono proposte. Non solo è utilizzatore, ma anche giudice più severo e preparato nella valutazione della propria experience e in certi casi della soluzione che gli si offre. 


Il software è divenuto così rilevante che sono stati sviluppati componenti hardware programmabili.

A riprova di quanto il software abbia assunto rilevanza, l’hardware si è evoluto, ad esempio, nella gestione dei segnali AV, diventando programmabile: il mercato propone già, per esempio, mixer video e matrici seamless che impiegano componentistica elettronica programmabile FPGA di ultima generazione, in grado di aggiungere/aggiornare le prestazioni senza effettuare modifiche hardware, per garantire prestazioni veloci come solo l’hardware sa fare, ma con la flessibilità che contraddistingue il software. 


Nell’AVC il software si è fatto strada con le soluzioni di automazione ed è diventato rilevante solo di recente

Nel dialogo con i vendor, si è anche guardato alla storia del software all’interno del contesto AV. Il software è nato come naturale complemento all’hardware, all’inizio come interfaccia utente, per renderne più immediato e intuibile il suo utilizzo. A differenza di quanto è accaduto nel mondo IT dove il ruolo del software si è subito affermato come fattore indispensabile per offrire soluzioni e servizi via via sempre più evoluti, nel mercato delle installazioni AVC professionali il software ha iniziato a ‘farsi strada’ soltanto quando si sono diffuse le soluzioni di automazione declinate nei diversi mercati di riferimento come, ad esempio, residenziale, corporate, museale, ecc.

È anche per questo motivo che il software nel mondo AVC ha assunto una considerazione rilevante solo di recente, quando si è iniziato a ragionare privilegiando il valore delle soluzioni alla scelta dei prodotti; questo atteggiamento si è poi consolidato negli ultimi anni quando il mercato AVC Pro ha preso una direzione sempre più orientata ai servizi a valore aggiunto, un elemento che contraddistinguerà sempre di più il business futuro. 


Offrire una soluzione completa, hardware e software, è diventata una fondamentale leva di business 

Gli sforzi di molti vendor di display si sono indirizzati verso lo sviluppo, tra le altre cose, di soluzioni per la collaborazione: i vendor produttori di display destinati al corporate, hanno chiaramente compreso negli ultimi anni l’importanza di fornire con il prodotto anche suite di software in grado di rispondere in modo diretto alle esigenze delle aziende, mettendole nelle condizioni, espresso un desiderata, di avere una risposta quanto più possibile completa, e non solo ‘una porzione’ di quella risposta. Sebbene sia inevitabile e utile in vari contesti dove si ricerca l’eccellenza delle tecnologie, integrare soluzioni di aziende diverse , poter offrire un ‘pacchetto completo’ all’utente finale è diventata una forte leva di business che risparmia al cliente l’incombenza di dover gestire il rapporto con più fornitori e lavorare sull’integrazione dei sistemi. In molti casi questo obiettivo è stato raggiunto dai vendor puntando sulla creazione di solide partnership.

Quanto detto è avvenuto in modo similare nello sviluppo di soluzioni per singoli verticali: soluzioni di digital signage per il retail, soluzioni per l’education, ecc. L’obiettivo è sempre il medesimo: offrire soluzioni complete ai problemi degli utenti finali.


Per le aziende del mercato AVC, evolversi sul fronte dello sviluppo di soluzioni complete contrasta il rischio di essere intermediati dal mondo del software 

Nel confronto con i nostri interlocutori, è emersa una ulteriore riflessione legata ai macro-trend, riflessione che vale più in generale per le aziende dell’AV, e non solo per quelle produttrici di monitor appena citate. Ed è la seguente: laddove una soluzione completa, intesa come risposta a un problema/necessità di un cliente finale, sia composta da hardware e software, coprire il più possibile anche il ‘lato software’ significa presidiare il mercato: se è vero infatti che l’utente sempre più parla un linguaggio che si basa sul principio ‘problema-soluzione’, ovvero sulla ricerca di fornitori in grado di dare una risposta completa a una certa esigenza, se non si è nella condizione di parlare quello stesso linguaggio coprendo almeno parzialmente le una buona parte delle esigenze, l’utente potrebbe preferire come principali interlocutori realtà che arrivano dall’universo del software, e magari delegare a queste realtà la ricerca e gestione dei prodotti. 

Il rapporto delle realtà del mondo AV tenderebbe a diventare più indiretto, con ovvie ricadute sul piano del business. 


I software per la progettazione hanno avuto negli anni forti evoluzioni che li hanno resi decisamente impattanti sulla qualità finale dei progetti

La progettazione dei sistemi integrati rappresenta un altro elemento che di recente ha beneficiato dell’evoluzione dei software a corredo, sia specifici per una particolare attività, ad esempio garantire l’uniformità sonora, che in senso lato, quando la committenza non è nella condizione di poter manifestare tutte le proprie esigenze con la necessaria precisione. Se la qualità dei progetti finali oggi è migliore rispetto a qualche anno fa, è anche grazie ai software di progettazione.

Alcuni esempi di aiuteranno a far capire meglio ciò che intendiamo, partiamo da questo: la dotazione tecnologica tipica di una sala riunione aziendale. Le possibilità e le combinazioni fra dispositivi da utilizzare e i risultati che si possono ottenere sono tali e tanti che spesso, in corso d’opera, le modifiche al progetto da parte della committenza sono significative. In questo caso, il software che sta alla base della configurazione della soluzione corre in aiuto sia al progettista che all’utente finale perché garantisce la necessaria flessibilità. 

Ma, forse, l’aspetto più eclatante che determina l’importanza del software come strumento di progettazione lo ritroviamo nelle soluzioni audio: ci sono tool in grado di risolvere a livello progettuale le problematiche generate dall’acustica ambientale. In questo caso i software di progettazione, grazie al lavoro in tandem con i processori DSP, sono capaci di simulare il risultato finale dopo aver analizzato i limiti e i vantaggi del contesto dove la soluzione verrà installata, per garantire la migliore acustica possibile, sia nell’intelligibilità del parlato che musicale, in base al budget a disposizione.

Un altro mercato che darà grandi soddisfazioni sarà quello della sanificazione dell’aria in contesti come teatri, auditorium, sale congressi, aule education, locali pubblici, ecc. Per la natura geometricamente irregolare di questi ambienti sarà indispensabile in fase progettuale avere a disposizione un software dedicato in grado di prevedere dove e come si muovono i flussi d’aria diffusi che escono dalle bocchette dei sistemi di climatizzazione, per avere la quasi certezza che l’aria sanificata possa raggiungere ogni angolo garantendo l’efficacia della soluzione stessa. 


Cambia il lavoro del system integrator e le competenze richieste

I software per la progettazione non hanno cambiato solo la qualità dei progetti finali, ma anche la professione dei system integrator: i software sono man mano diventati centrali per la riuscita dei progetti, e man mano sono diventate indispensabili competenze specifiche per saper utilizzare al meglio questi stessi software. Certo, anche nel mondo dei software per la progettazione esiste un lavoro degli sviluppatori per renderli sempre più intuitivi e ‘user friendly’, ma si tratta di soluzioni professionali che, in ogni caso, richiedono skill precisi. Da qui l’importanza che assume anche il tema dell’aggiornamento, per mantenere queste skill al passo con le rapide evoluzioni tipiche di questi mondi. 


I software che mirano ad automatizzare il lavoro e fare risparmiare tempo agli installatori aprono lo spazio per altre attività di consulenza gratificanti per la committenza. 

I software più evoluti a disposizione degli installatori mirano a: migliorare la qualità, l’efficacia e l’affidabilità del lavoro; ridurre i tempi di installazione; elaborare soluzioni più complesse e articolate, per elevare la user experience dell’utente finale.

Di questi, quelli che determinano un risparmio di tempo, hanno anche un vantaggio ‘indiretto’: consentono di incrementare il tempo dedicato a un’attività che sarà sempre più cruciale nel prossimo futuro, quella relativa alla consulenza in ottica ‘su misura’; si risparmia tempo dedicato all’installazione per dedicarlo alla personalizzazione della soluzione e alla proposizione di aspetti gratificanti per la committenza. 

Un esempio su tutti, che descrive bene il significato di quello che stiamo dicendo, è rappresentato dalle installazioni di videoproiezione in edge blending e staking che, notoriamente, hanno richiesto in passato un tempo di calibrazione e messa a punto molto importante. I software più sofisticati oggi disponibili consentono di eseguire in modalità praticamente automatica ogni operazione necessaria, riducendo i tempi di installazione in modo significativo, a tutto vantaggio del servizio offerto. 


L’utente finale è alla ricerca di soluzioni che incrementino la produttività, evitando distrazioni generate da problematiche tecniche. Per questo serve un’adeguata interfaccia utente.

L ’interfaccia utente deve essere ‘facile’ per chiunque voglia utilizzare la soluzione, non deve richiedere competenze tecniche specializzate e deve garantire un lavoro fluido, senza perdite di tempo. Sono questi i punti cardini – richiamati dai vendor con cui ci siamo confrontati – che hanno dato impulso allo sviluppo di soluzioni sempre più curate nei dettagli e intuitive nell’utilizzo. Tutto ciò lo ritroviamo nei software di collaboration per uffici e aule scolastiche, ma torna valido anche in altri contesti dove l’utente si aspetta di:

– incrementare in modo efficace la produttività, evitando perdite di tempo;
– avvicinarsi alle dinamiche dal lavoro agile;
– supportare riunioni da remoto, smartworking e didattica a distanza.


L’evoluzione delle interfacce utente ha puntato 4 obiettivi legati a integrazione, gestione scenari, flessibilità, configurabilità.

L’evoluzione dell’interfaccia utente si è orientata verso i seguenti obiettivi:

– rendere accessibili con la stessa interfaccia funzioni differenti appartenenti a diversi aspetti della soluzione, ovvero offrire suite di software integrate, con lo scopo di creare ecosistemi nei quali l’utente finale accede attraverso un’interfaccia grafica comune, che lo agevola nell’individuazione e nella comprensione delle varie funzioni;
offrire un’interfaccia utente con la quale l’utente finale può essere messo in grado di definire nuovi scenari, grazie alla disponibilità di potenti macro funzioni e di template predefiniti;
– garantire la disponibilità dell’interfaccia utente attraverso App compatibili con i più diffusi sistemi operativi, per consentire un utilizzo sempre più ampio e diversificato degli smart device e per rendere flessibile il controllo della soluzione; oltre ai display touch a parete e a console si possono utilizzare laptop e smart device personali;
– offrire soluzioni facilmente riconfigurabili senza doversi rivolgere a personale esterno altamente specializzato.


Il valore delle soluzioni ‘future proof’ è riconosciuto dagli utenti finali e condiviso dai system integrator: serve concentrarsi sul futuro.

Una soluzione diventa vincente quando produce valore nel tempo; ad esempio, quanto il software a supporto dell’hardware installato nelle sale riunione per gestire la configurazione dei sistemi garantisce all’utente finale (o al system integrator che lo supporta) la possibilità di implementare modifiche che nel tempo si rivelano vincenti per:

– aggiungere in corso d’opera prestazioni non considerate dalla committenza durante la condivisione del progetto (es. aggiungere un microfono e settarlo diversamente);
– garantire al progetto una flessibilità necessaria per eventuali ulteriori futuri adeguamenti (es. sostituire un prodotto con una tecnologia ‘superata’ con uno di nuova generazione);
– in generale, ottenere una soluzione ‘future proof’ quindi non soggetta ad una rapida obsolescenza.

Quanto descritto è valido non solo in ambito corporate ma anche in numerosi altri mercati verticali perché esprime una filosofia progettuale e realizzativa tipica di un pensiero di prospettiva (a prova di futuro), che la rapida evoluzione della tecnologia e dell’organizzazione del lavoro ci hanno imposto di adottare rapidamente. ■


Voce alle aziende


AUDIO EFFETTI – Roberto Villa, Product Specialist, Audio Effetti: «Madrix Radar è un potentissimo software in grado di rivoluzionare, semplificandolo, il modo di lavorare degli installatori. Pensato come ideale complemento delle grosse e imponenti installazioni luminose architetturali, che possono arrivare a contare anche decine di migliaia di dispositivi Led, Radar è in grado di monitorare il sistema 24/7 fornendo preziosi feedback all’installatore in tempo reale. Il software sfrutta in pieno le potenzialità del protocollo RDM; sullo stesso cablaggio di sistema che permette il controllo degli apparati luce, Radar, oltre a gestire tutte le funzionalità dei device, interroga costantemente tutti i dispositivi connessi ottenendo, archiviando e correlando migliaia di dati e informazioni sullo stato di funzionamento, su eventuali guasti o malfunzionamenti, su stress subiti e sulla continuità di servizio. Radar è in grado di generare report statistici semplificando la programmazione di interventi di assistenza sia preventiva che risolutiva. Con Radar nella tua installazione renderai i processi di configurazione molto più veloci e la gestione delle manutenzioni molto più efficaci ottimizzando al massimo tempi e costi».


BENQ – Alessandra Ollano, B2B Leader, BenQ Italy: «Che si parli del settore Retail, Corporate o Education, l’approccio di BenQ è sempre quello di offrire soluzioni complete (hardware + software), studiate ad-hoc per rispondere alle diverse necessità degli utenti finali. Ora più che mai, il software rappresenta un valore aggiunto e quindi elemento fondamentale per la differenziazione dell’offerta sul mercato. In fase di sviluppo software, BenQ ha sempre un occhio di riguardo per la ‘user experience’. I software, e quindi le soluzioni BenQ, sono alla portata di tutti, anche di chi non ha particolari competenze tecniche;  si distinguono per avere design e interfacce intuitive che aumentano esponenzialmente la loro fruibilità. Ad ogni esigenza corrisponde una soluzione: da X-Sign, il software di Digital Signage, a EZWrite e InstaShare, i software di collaborazione (anche da remoto) e condivisione wireless dei contenuti su display interattivi e non, fino ad arrivare a quelli per la gestione degli account e dei display, AMS e DMS».


BOSE – Federico Carnevale, Sales Manager, Bose Professional: «Bose Professional ha riconosciuto sin dall’inizio l’importanza della modellazione acustica: nel 1985, ha introdotto Modeler, un software di modellazione Audio 3D che aiuta i system integrator e i consulenti acustici a prevedere le prestazioni del sistema elettroacustico in ambienti sia interni che esterni. Gli algoritmi avanzati del software permettono il calcolo del campo diretto, del campo riverberato e dell’indice di trasmissione vocale (STI). I progettisti possono interagire rapidamente con il software che consente di testare configurazioni e posizionamenti degli altoparlanti per copertura, SPL e intelligibilità ottimali. Dal 1985 Modeler è stato continuamente aggiornato e migliorato per prevedere accuratamente le prestazioni dei progetti audio Bose. L’affidabilità dei progetti realizzati con Modeler è stata confermata con innumerevoli installazioni in tutto il mondo».


CRESTRON – Paolo Bravin​, Business Development Manager, Crestron: «Per Crestron il software ha sempre svolto un ruolo importante; essendo l’automazione uno dei pilastri fondanti dell’azienda, la programmazione e la personalizzazione sono fondamentali. L’evoluzione verso altre applicazioni ha portato allo sviluppo di nuove soluzioni che estendono e integrano le piattaforme esistenti. Nell’automazione stiamo portando avanti un’evoluzione verso nuovi sistemi di programmazione, l’utilizzo di HTML per la grafica e C# per il codice, permettendo integrazioni sempre più evolute. Abbiamo creato piattaforme specifiche, quali Crestron Home per il mondo residenziale, capace di soddisfare le esigenze di quel mercato.  La virtualizzazione dei processori con l’uso di VC4, una piattaforma centralizzata basata su server, in alternativa ai singoli processori hardware, offrono una maggiore scalabilità dell’automazione. Per la gestione abbiamo creato una piattaforma di supervisione, XiO Cloud che, sfruttando le potenzialità del cloud, permette monitoraggio e supervisione di tutti i dispositivi audio video, analisi statistiche e attività da remoto».


EPSON – Matteo Riva, Manager, Pre-sales Visual displays, Italy Iberia CEE, Epson Europe B.V. «Epson dispone di una suite completa di software che permette di facilitare l’utilizzo e l’installazione dei videoproiettori di ogni genere e categoria. Parlando, nello specifico dei proiettori professionali, il software Epson Professional Projector Tool nasce come ausilio indispensabile all’operatore professionista. Attraverso il suo utilizzo, l’implementazione di installazioni complesse non è più un problema. Il design innovativo e le funzionalità integrate permettono di ridurre drasticamente i tempi di installazione. Si accede in maniera semplice e intuitiva alle opzioni più avanzate come la correzione geometrica richiesta da proiezioni con schermi multiformi, curvi, projection mapping, multi proiezione ed edge blending. Dispone di sezioni dedicate per le esclusive funzioni di auto stacking e auto blending che garantiscono di ottenere un risultato ai massimi livelli nel minor tempo possibile. La suite di software Epson, completamente gratuita, è disponibile sul sito Epson.it». 


EXHIBO – Sara Fumagalli, Marketing & Communication Coordinator, Exhibo: «La digitalizzazione dei processi, sempre più necessaria e improrogabile, per essere compresa, applicata e soprattutto assimilata nella quotidianità business o educational, deve essere agevolata da applicazioni intelligenti. La digitalizzazione dei flussi di lavoro supportati da software, che vedono la combinazione di dispositivi AV compatibili con l’IT e software di controllo centralizzato, è alla base di questo cambiamento ed è garanzia di processi completi e perfetti per le sfide aziendali di oggi che richiedono sempre più efficienza. Una soluzione centralizzata per il monitoraggio dei dispositivi audio, come il software Sennheiser Control Cockpit accessibile ovunque nella rete su tutte le più comuni piattaforme, è perfetto per il controllo remoto completo dell’intera soluzione audio in ambito corporate ed educational. Insieme al portfolio audio IT-friendly di Sennheiser (TCC2, MobileConnect, SpeechLine Digital Wireless, SL Ceiling Mic 2, Digital 6000, evolution wireless G4), Sennheiser Control Cockpit favorisce flussi di lavoro digitali per la configurazione, il monitoraggio, il controllo, la manutenzione e l’assistenza dei dispositivi. Il software di controllo è di facile utilizzo e fornisce in qualsiasi momento una panoramica globale sulla dashboard di tutti i dispositivi di rete di Sennheiser compatibili e abilitati. Prima che si verifichino situazioni indesiderate il personale viene informato tramite notifiche push. Il Sennheiser Control Cockpit consente ai responsabili IT e al personale dell’helpdesk di monitorare e controllare le configurazioni audio».


FRACARRO – Simone Bagatin, Product Manager, Fracarro: «Uno degli obiettivi più importanti che Fracarro si pone nella progettazione delle proprie soluzioni, dedicate agli impianti di ricezione televisiva, è certamente quello di facilitare il lavoro dell’installatore d’antenna, semplificando quanto più possibile le fasi di messa in opera e manutenzione dell’impianto. Ne è un esempio l’interfaccia software in dotazione a tutte le centrali della serie 3DGFlex e D-Matrix, che consente di effettuare la configurazione di tutti i parametri del sistema di distribuzione, nonché il monitoraggio delle sue funzionalità, come la lista canali, anche comodamente da remoto. Le operazioni vengono effettuate per mezzo di un’interfaccia web molto intuitiva, grazie alla quale, con un semplice ‘drag & drop’, è possibile programmare tutti i valori che garantiscono la gestione corretta dei segnali, anche nel caso di impianti IPTV che prevedono un elevato numero di parametri da tenere in considerazione».


NEWLINE – Gianfranco Lipani, Country Manager, Newline Italia: «I software Newline forniscono un ecosistema interattivo con innovativi strumenti digitali che migliorano il tuo modo di lavorare. Newline Cast, integrato nei display Newline, è la soluzione per condividere in wireless qualsiasi schermo su qualsiasi rete o mostrare contenuti in modalità protetta. Con Newline Broadcast condividi in streaming, con 200 dispositivi collegati, i contenuti dal display interattivo Newline. Con Display Management Plus gestisci centralmente i display interattivi Newline e controlli i client remoti. Newline Launch Control fornisce un accesso facile e sicuro ad app, videochiamate e calendari per le sale riunioni. Launch Controls consente al telefono di rilevare in pochi secondi tramite QR code il display e semplifica l’accesso e l’uscita degli utenti in wireless dai propri account Microsoft. Engage è il software per lavagna in stile notebook Windows 10 based. È dotato di tutti gli strumenti necessari per la condivisione di video, immagini, note e molto altro».


PPDS – Luca Guariniello, Marketing Manager Italy, Philips Professional Display Solutions: «Come derivazione di una più ampia visione open platform – sostenuta da un approccio all’innovazione di tipo agnostico che favorisce la formazione di partnership tecnologiche – l’integrazione pionieristica del sistema operativo Android sui display Philips ha, come mai prima, contribuito alla creazione di quelle aree di giunzione tra sistemi hardware e linguaggi software che alimentano il mondo delle soluzioni per la comunicazione digitale. Questa scelta strategica di Philips oggi rappresenta il diffuso habitat da cui partner e clienti acquisiscono opportunità e strumenti per la continua esplorazione di nuove funzionalità e applicazioni. PPDS Total Solution diventa così un ecosistema dinamico che, intervenendo sui livelli d’interattività, efficienza, compatibilità e capacità di gestione di contenuti, impostazioni e aggiornamenti, consente di sviluppare e fornire soluzioni integrate, valide per il mercato e di valore per gli utenti».


SHARP – Maurizio De Cecco, Product Marketing Manager Visual Solutions, Sharp Electronics Italia S.p.A.: «Gli ultimi 12 mesi hanno consacrato il valore di alcuni concetti: flessibilità e semplicità di utilizzo, in particolare, fanno la differenza quando collaborazione, fruizione di contenuti e accesso ai documenti devono essere resi possibili da luoghi, dispositivi e utenti diversi. La nuova suite Synappx di Sharp è nata per questo: è un ecosistema in cui gli utenti sfruttano le tecnologie con semplicità, nei modi e attraverso i dispositivi che prediligono, e al sicuro da intoppi e perdite di tempo. Synappx si compone di 3 software, perfettamente integrati tra loro, con le tecnologie Sharp e con i servizi cloud maggiormente utilizzati. Synappx Meeting migliora avvio e gestione di riunioni, connettendo le tecnologie e i servizi cloud necessari e lanciando le sessioni di videoconferenza. Synappx Go esalta il concetto BYOD, offendo la possibilità di gestire stampe, scansioni e mirroring di contenuti direttamente da uno smartphone a MFP o display Sharp. Synappx Workspaces sfrutta i sensori di Windows collaboration display per fornire tutti i dati necessari alla gestione ‘green’ di ambienti di lavoro e sale riunioni».

3G ELECTRONICS – Maurizio Vacca, Direzione vendite, 3G Electronics: «In NDS abbiamo sviluppato la nostra prima soluzione di Digital Signage nel 1994, all’inizio della rivoluzione digitale. Fin dal primo giorno ci siamo specializzati in soluzioni basate sull’integrazione dei dati e questa vocazione è diventata parte del nostro DNA. Proponiamo architetture per lo Smart Building e con PADS4 consentiamo ai nostri clienti di utilizzare una piattaforma completa. PADS4 è composto da quattro moduli: Digital Signage, Workspace, Wayfinding e IoT. Anche utilizzando un singolo modulo PADS4 si ottiene il massimo, migliorando l’efficienza e la confidenza degli utenti. Il nostro obiettivo è quello di ottimizzare la gestione negli Smart Building in quanto le organizzazioni in tutti i settori diventano sempre più connesse e digitali. La piattaforma PADS4 trasforma i dati in soluzioni dinamiche per le esigenze degli utenti. Grazie all’esperienza nel settore aeroportuale, PADS4 FIDS è la soluzione per gestire il flusso dei passeggeri con informazioni automatizzate sui voli».

PANASONIC – Stefano Tura, Project Sales Manager, Visual System Business Unit, Panasonic System Communications Company Europe (PSCEU): «Come Panasonic riconosciamo pienamente il ruolo fondamentale costituito dalle soluzioni software nel definire l’esperienza d’uso dell’utente. Un’esperienza che deve rappresentare un valore aggiunto per l’integratore o il rental, aiutandolo a ottenere il miglior risultato nel minor tempo possibile. Un esempio di questa filosofia applicata al mondo della videoproiezione è il software Panasonic ET-CUK10, una funzionalità avanzata che fa parte del software Geometry Manager Pro di Panasonic, e che consente di rendere semplici e immediati i processi di realizzazione di multiproiezioni, gestendo in automatico le regolazioni di geometria, edge blending e colorimetria di più proiettori. Il funzionamento è davvero semplice, basta collegare in rete i proiettori e una fotocamera via USB, coprire la superficie da proiettare con la luce dei proiettori anche in modo molto approssimativo, posizionare i marker che identificano le dimensioni dello schermo e premere un tasto. Il software sistema tutto in automatico e con una precisione millimetrica, gestendo Geometria, Edge Blending, Color Matching e addirittura livelli del nero, realizzando in pochi minuti regolazioni che richiederebbero ore se realizzate manualmente».


LINK – Luca Opizzi, Technical Sales Executive, Link: «Nello sviluppare la gamma di prodotti Link On Air, Link ha coniugato la miglior tecnologia disponibile al mondo, ActivePure , con il fondamentale valore aggiunto dello sviluppo di un sofisticato sistema di controllo basato su sensoristica IoT. L’aria all’interno degli edifici è soggetta a inquinanti provenienti dalla presenza umana, dallo stato delle condotte, nonché da contaminazioni dovute alla vita quotidiana (come stampanti, prodotti per la pulizia, arredamento, fumo…). Per questo motivo, abbiamo sviluppato un sistema di controllo specificamente disegnato per i prodotti Link On Air, in grado di monitorare in tempo reale i parametri IAQ (Indoor Air Quality) quali: Temperatura; Umidità; Composti organici volatili (VOC); Particolato atmosferico (PM1, PM2.5, PM4, PM10); Diossido di carbonio; Monossido di carbonio; Formaldeide; Ozono; Ioni negativi. Ognuno dei parametri è controllato per singolo ambiente ed è controllabile attraverso un’interfaccia software (anche disponibile per Android e iOS) specificamente progettata. 
Sia l’utente finale che l’eventuale manutentore possono accedere ai parametri in modo scalare e permettere un controllo e un intervento mirato, sia sulla qualità globale dell’aria nell’edificio che sul singolo spazio».

SHARP NEC – Enrico Sgarabottolo, Sales Director TIGI, Sharp Nec: «Hiperwall 7.0 è la nuova versione di software per control room frutto della collaborazione di Sharp Nec e Hiperwall. Questo software, integrato nei display, proiettori e soluzioni dvLED di Sharp/Nec, è costituito da un set completo di applicazioni, che consentono la progettazione e la gestione di qualsiasi sistema di visualizzazione dvLED o videowall per veicolare l’informazione all’interno di processi decisionali complessi, con una sincronizzazione allo stato dell’arte attraverso numerosi LED controller, visualizzazione costante di contenuti e migliorata scalabilità. Si tratta di un unico sistema intelligente, estremamente affidabile, che incorpora tutte le funzioni di controllo per fornire ai decision-maker una visione immediata e completa di tutti i dati dell’organizzazione. Tra le caratteristiche del software vi sono: la possibilità di integrazione in un sistema VMS (Video Management System), funzionalità di sincronizzazione hardware avanzate da utilizzare in combinazione con gli schermi dvLED Nec, gestione avanzata delle sorgenti con possibilità di aggiungere più sorgenti e di migliorare la loro gestione, visualizzazione dei contenuti senza interruzioni attraverso nuove funzionalità di sincronizzazione in background tra i client HiperView e i due PC Controller ridondati».


WALLIN – Alessandro Messineo, Chief Growth Officer, Wallin: «Ricordiamo due soluzioni, WallSign e Wallnet. WallSign è la soluzione di CMS in cloud dedicata ad aziende retail e corporate che producono una notevole quantità di contenuti da gestire all’interno di una rete crescente di schermi. Si propone come la soluzione ideale per la gestione di tale rete in modo semplice e intuitivo, in quanto supporta un’ampia gamma di piattaforme di digital signage, tra cui BrightSign, Android, Philips, LG, NEC, Raspberry e PADS4. Gestire un network multi strutturato e multi brand da una sola piattaforma abbrevia i ritmi della comunicazione ed esalta lo spirito marketing, liberando tempi e risorse. A proposito invece di Wallnet: la chiave per progettare una control room efficace è quella di avere un software di gestione in grado di controllare tutto l’ecosistema di prodotti da una medesima interfaccia. Wallnet è pensato proprio per questo scopo: offrire all’interno di un’unica semplice interfaccia, tutti gli strumenti per il controllo e la configurazione di qualsiasi sorgente video IP o fisica su monitor e Video Wall in ambienti mission-critical».


VESTEL – Bianca Staglianò, Product Marketing Manager, Vestel: «Sodaclick è l’esclusivo software pensato e realizzato appositamente per la gestione di tutti i contenuti multimediali sui nostri prodotti Digital Signage. Una delle sue caratteristiche principali è l’integrazione con la funzione dei comandi vocali, che permette una gestione hand-free dei contenuti caricati. Il microfono fair field, fornito con la soluzione, garantisce il massimo dell’interattività consentendo di comandare i contenuti senza necessità di toccare il display, una caratteristica quanto mai rilevante al giorno d’oggi. È possibile registrare dei semplici comandi e associarli al materiale caricato all’interno del display per poterlo attivare istantaneamente. È inoltre disponibile anche l’integrazione video, in grado di rilevare, ad esempio, i movimenti davanti al display, semplicemente utilizzando qualsiasi telecamera USB. Il software è disponibile sui prodotti Digital Signage Vestel serie, PDU, Q e V».