Una cultura imprenditoriale basata su fattori chiave: selezione dei prodotti di alta qualità, servizio pre e post vendita, formazione ai clienti e autorevolezza. Abbiamo incontrato Claudio Caldi, uno dei titolari.
Partiamo dal principio, quando è iniziata l’avventura di Elkor?
«L’idea è partita direttamente dai banchi di scuola, al termine
degli studi; eravamo all’inizio degli anni ottanta, l’Italia registrava
un forte calo economico e, anziché aspettare che qualcosa cambiasse in
positivo, io e il mio socio Andrea Bellini abbiamo deciso di avviare
questa attività, inventando un lavoro che all’epoca forse nemmeno
esisteva. Erano gli anni della quinta banda: in molti, nella nostra
area, non riuscivano a vedere bene la televisione. Nonostante potesse
sembrare ai più una scelta folle, con problemi di carattere finanziario,
abbiamo proseguito con molta determinazione: con strumentazioni un po’
improvvisate, siamo riusciti a sviluppare e costruire amplificatori
particolari per le nostre zone, in grado di soddisfare le specifiche
esigenze del momento».
Andiamo avanti nel tempo, come avete creato una vostra identità sul fronte
della TV Sat?
«Tutto è da ricondurre alla conoscenza tecnica e al servizio che
nel tempo abbiamo affinato, distinguendoci oltretutto come pionieri di
alcune attività; a tal proposito, siamo stati tra i primi in Toscana a
lavorare sul satellitare. Abbiamo organizzato corsi e insegnato a molti
installatori della nosta zona ad installare antenne; erano in tanti a
venire da noi perché trovavano un know how e un servizio che
rappresentavano un valore aggiunto sulla piazza. Da lì in avanti, siamo
cresciuti, siamo andati alla ricerca della qualità da abbinare al
servizio e via via, l’attività ha preso la piega sperata fino a portare i
nostri prodotti ad essere sempre più riconosciuti e apprezzati sul
mercato».
Per cui, nel tempo, il mercato vi ha individuato anche come referenti del mondo satellitare?
«Certamente! È stata una conseguenza diretta. Per diversi anni,
infatti, pur non tralasciando mai il settore terrestre, abbiamo virato
le nostre energie anche sul mondo satellitare conseguendo dei risultati
ragguardevoli fino al meritato riconoscimento in questo settore. La
somma di queste attività ci ha permesso di conquistare delle quote di
mercato e un incremento di clienti fidelizzati che non può che lasciarci
soddisfatti e renderci orgogliosi per quanto abbiamo fatto finora».
E oggi, qual è la vostra realtà?
«Oggi Elkor è una realtà consolidata; operiamo nel mercato
dell’elettronica dal 1981 e uno dei nostri punti di forza attuali è
senza dubbio la conoscenza tecnica acquisita in oltre trent’anni di
attività. Oggi operiamo in una struttura di oltre 4mila mq, con
laboratori, magazzini, sale conferenze e uffici; disponiamo di una gamma
abbastanza ampia di prodotti, che affidiamo ai più moderni sistemi
tecnologici di produzione, oltre a disporre di un magazzino di prodotti
che vanta i più importanti marchi del mercato. Attualmente, contiamo
oltre 3mila clienti che abbiamo il piacere di ospitare presso la nostra
sede diverse volte l’anno per dei corsi di formazione, nonché riunioni
di confronto e supporto funzionale alla propria attività».
Come si suddivide il carico di lavoro tra attività di produzione e quella di distribuzione?
«La produzione richiede un tempo prevalente. Copriamo un mercato
abbastanza ampio, pertanto la mole di lavoro che investe la parte
produttiva è notevole, considerato anche il fatto che diamo molta
importanza anche allo stadio di controllo e collaudo dei prodotti; tutto
quello che produciamo, infatti, viene testato accuratamente e quando
viene immesso nel mercato risulta essere perfettamente funzionante;
basti pensare che collaudiamo persino gli stessi alimentatori».
Passiamo al rapporto con Fagor, come vi trovate?
«È un’azienda competitiva sul mercato e propone prodotti di alta
qualità. Abbiamo creduto fin da subito alle potenzialità di Fagor a tal
punto da proporla ai nostri clienti, i quali ne hanno apprezzato i
prodotti e dimostrato un forte interesse verso questa azienda. I
dispositivi di Fagor sono affidabili e rispondono in modo positivo a
tutti i test ai quali vengono sottoposti; un plus in più per noi e per i
nostri clienti, che favorisce maggiormente il perfetto funzionamento di
questo connubio».
E quali sono i prodotti più richiesti grazie ai quali Fagor si contraddistingue?
«Tra i tanti prodotti che potrei citare, direi che Fagor ha
delle ottime antenne e dei buonissimi centralini d’antenna; dispone
inoltre di eccellenti sistemi di distribuzione, che comprendono
partitori, divisori, ecc. Tutti dispositivi molto richiesti, che siamo
ben contenti di proporre ai clienti, oltre che evidenziarne le
peculiarità attraverso dimostrazioni pratiche».
Passiamo ad SL Technology, come è nata l’idea di far nascere questa nuova realtà?
«SL Technology è nata nel 2005, quando sulla piazza di Firenze
sono venute a mancare aziende a causa dell’avanzare della crisi nel
settore. Pertanto, sulla scorta di questo spazio lasciato vuoto sul
mercato, insieme ad alcuni soci, ne abbiamo colto l’opportunità e
abbiamo deciso di provare questa nuova avventura. Abbiamo assunto
persone capaci e sviluppato una strategia per proporci al meglio sul
mercato. Non nascondo che è stato un momento difficile che ci ha portato
a riformulare i piani di sviluppo; successivamente, infatti, Elkor ha
acquisito tutte le quote della SL Technology, ne ha sviluppato un piano
industriale e da lì l’azienda è come rinata a tal punto che oggi è
solida e presenta un ottimo fatturato».
Ci può spiegare in poche battute quali servizi offre?
«È un distributore di prodotti e può essere considerata una
consorella di Elkor, se non altro per aver acquisito la cultura
imprenditoriale che ha fatto grande la nostra azienda, a tal punto da
presentare le stesse specificità e peculiarità; a differenza di Elkor,
però, non si occupa della produzione. Inoltre è gestita da veri esperti
del settore, da Luca Tarchi a Simone Negro, piuttosto che Alessandro
Ballerini; tutti professionisti che integrano perfettamente le proprie
competenze tecniche, dando un valore aggiunto alle potenzialità di
questa azienda».

