Nella sede di Vicenza è operativo il Digital Innovation Hub: il laboratorio dell’innovazione al servizio delle PMI e dell’ecosistema dell’Associazione. All’ingresso è operativo un artwall Sharp 2×4 ancorato per metà al soffitto e per metà alla parete.

La Piccola e Media impresa, soprattutto in Italia ma anche in tutta l’Europa, oltre a caratterizzare l’identità dei singoli paesi rappresenta una risorsa economica ingente. In Europa le PMI sono circa 23 milioni; 4 milioni in Italia, il doppio sia della Francia che della Germania. Per questi motivi, in ottica di ‘digital transformation’, il ruolo delle organizzazioni di categoria assume un valore strategico oltre che economico.

Nella provincia di Vicenza il 99,2% delle imprese ha meno di 50 dipendenti: l’impegno di Confartigianato Imprese Vicenza è particolarmente assiduo perché rappresenta 17mila imprese per un totale di 80mila lavoratori. Per guidare le PMI vicentine, all’interno della sede di Confartigianato opera anche il Digital Innovation Hub (abbreviato DIH), che svolge molteplici attività, tutte con l’obiettivo di supportare e accompagnare le piccole e medie imprese durante il processo della ‘digital transformation’, un’evoluzione particolarmente sfidante perché richiede un atteggiamento flessibile e risposte rapide ai molteplici cambiamenti economici e sociali.


L’artwall del DIH, Confartigianato Imprese Vicenza, genera un particolare impatto emozionale, è stato realizzato con 8 monitor Sharp da 55 pollici, serie PN-R

Gli uffici che ospitano il Digital Innovation Hub sono stati ristrutturati da poco, così come l’ingresso che ospita un artwall dal particolare impatto emozionale, realizzato con 8 monitor Sharp da 55 pollici, serie PN-R. Ci raccontano di più Matteo Pisanu, Digital Transformation & Industry 4.0, Confartigianato Imprese Vicenza e Marco Cuman, Amministratore, STL – Design & Tecnologia, l’azienda che ha curato l’allestimento degli spazi e la realizzazione dell’artwall, con il supporto dell’architetto Giovanni Fattori.


In sintesi
Sede: Italia 
Aziende coinvolte: Confartigianato, STL Srl
Tecnologie: Monitor, PN-R in configurazione, videowall


La sfida: open space, smart working e artwall face down

«Con il Digital Inovation Hub – racconta Matteo Pisanu – abbiamo voluto creare uno spazio di contaminazione nella quale l’anima sindacale e la vocazione all’innovazione tecnologica di Confartigianato Imprese Vicenza coesistono e si rafforzano a vicenda. Qui, abbiamo messo a punto un nuovo approccio volto alla collaborazione e allo sviluppo di progetti innovativi interni ed esterni all’Organizzazione. A Vicenza, nel palazzo di sette piani dove ha sede la Confartigianato provinciale ci lavorano 450 persone; il nostro hub, per vocazione dedicato all’innovazione tecnologica, occupa tutto il quarto piano, ben 650 mq, ed è stato interamente ristrutturato da poco: nuovo layout e nuova suddivisione degli spazi di lavoro, con open space in ottica smart working. Questa è stata la nostra sfida: uniformare l’arredo e l’interior design agli obiettivi del nostro Digital Innovation Hub, per questo motivo abbiamo sviluppato l’artwall Sharp all’ingresso; l’idea è venuta a Pietro Francesco De Lotto, il nostro direttore generale, molto sensibile alle forme di comunicazioni evolute e all’avanguardia».

Il nostro Digital Innovation Hub esprime anche nella dotazione tecnologica la trasformazione digitale in atto. L’artwall di Sharp è uno spazio visuale innovativo – Matteo Pisanu 

Nel definire i nuovi spazi del Digital Innovation Hub l ’intenzione era creare volutamente una frattura con il passato, un vero e proprio punto di discontinuità. 

L’impatto visivo di questo nuovo ambiente avrebbe dovuto generare sorpresa ed emozione, per comunicare all’istante uno spazio diverso da quello più tradizionale (ma oggi anacronistico), tipico di un’associazione di categoria.


“Confartigianato Vicenza: un artwall face down per comunicare l’identità evoluta  del Digital Innovation Hub” – Immagine di dettaglio

«Abbiamo puntato in maniera molto decisa su questa installazione visiva – prosegue Matteo Pisanu – costituita da una matrice di 8 schermi Sharp da 55 pollici, disposti in modo del tutto anticonvenzionale: 4 monitor sono ancorati al soffitto in posizione face down e in posizione adiacente ma ancorati alla parete ci sono gli altri 4 monitor. Utilizziamo questa superficie visual in maniera dinamica: a seconda delle iniziative da noi organizzate, di volta in volta possiamo decidere quali contenuti visualizzare».  

«Sapevamo che Sharp – aggiunge Marco Cuman, amministratore di STL – produce monitor da 55 pollici certificati per l’installazione a faccia in giù; tutto ciò ha agevolato la realizzazione del progetto. I monitor in questione sono quelli della serie PN-R, con operatività H24 e cornice sottile di soli 6 mm. Al Digital Innovation Hub abbiamo seguito anche l’allestimento degli spazi di lavoro, riuscendo a realizzare un luogo moderno, bello, tecnologico e silenzioso grazie ai pannelli fonoassorbenti che rendono l’ambiente confortevole».   

L’artwall è anche uno strumento utile a Confartigianato per dare visibilità ad eventi e festival che organizza, per i quali vengono prodotti clip video a supporto della narrazione,  ma non solo. Come vedremo più avanti nell’articolo, la gestione degli otto schermi è molto flessibile; ad esempio, unendo quattro schermi si ottiene un display 4K da 110 pollici.


La soluzione: artwall face down  a metà fra soffitto e parete

I monitor serie PN-R di Sharp sono gli unici certificati face up/face down H24. Ciò significa che possono essere  posizionati a faccia in su (ad esempio, a pavimento) oppure a faccia in giù (quindi a soffitto orientati verso terra) senza riportare problemi di funzionamento o danni al pannello. 


I monitor Sharp serie PN-R sono gli unici certificati face up e face down; nella foto a destra in evidenza il bordo dei monitor, di soli 6 mm

Per questo vengono utilizzati anche per configurazioni non convenzionali, come nel caso del Digital Innovation Hub della Confartigianato di Vicenza. In questa soluzione, degli 8 monitor complessivi 4 sono stati ancorati al soffitto e, senza soluzione di continuità, si è proseguito posizionando subito dopo altri quattro monitor a parete. Sia la parte a soffitto che quella a parete è configurata in modalità 2×2. 

«La gestione della risoluzione e del rapporto d’aspetto dei contenuti  – ci spiega Marco Cuman – viene delegata a due processori multidisplay per videowall, capaci di gestire anche il sistema HDCP per la protezione DRM (per visualizzare contenuti protetti da diritto d’autore come i canali pay e/o i DVD Blu-Ray). Ogni processore gestisce quattro monitor e può effettuare scaling fino alla risoluzione UltraHD-4K, partendo da qualsiasi risoluzione nativa. Questa caratteristica è fondamentale quando si devono pilotare artwall dal rapporto di aspetto non tradizionale (16:9) e quando la risoluzione complessiva non è standard».

Nel caso specifico, i processori possono inviare ai player segnali ‘su misura’ per visualizzare i contenuti in base alla misura del display, tenendo conto anche della cornice. 

Dal punto di vista meccanico il sistema di ancoraggio dell’artwall di Confartigianato Imprese Vicenza è altrettanto interessante, per l’aspetto legato alla sicurezza. Come nel caso dei videowall, anche in questa soluzione sono state utilizzate staffe di sostegno a pantografo, per garantire un servizio efficace e rapido quando si effettuano interventi di manutenzione sui monitor. In questa soluzione, però, le staffe di sostegno a pantografo offrono una

Con le Visual Solution di Sharp trasformiamo le idee in emozioni, questo artwall è innovativo – Marco Cuman 

meccanica evoluta, a tutto vantaggio della sicurezza del sistema perché sono dotate di un vincolo ulteriore, un cordino di acciaio che assicura comunque il monitor alla staffa qualora la meccanica a pantografo dovesse cedere. 


Monitor serie PN-R certificati face up e face down, cornice di 6 mm

La serie PN-R di Sharp è disponibile nei formati 43, 49 e 55 pollici e si distingue per l’operatività H24, l’elevata luminosità da 700 cd/mq e lo slot che permette di alloggiare mini OPS PC, moduli HDBase T e mini OPS wireless.

Grazie a un bordo molto sottile di soli 6 mm questi monitor si prestano ad essere utilizzati anche per applicazioni videowall, oltre che per soluzioni ‘mission critical’ e per installazioni in vetrina. 

Al tradizionale posizionamento orizzontale (landscape) o verticale (portrait), i monitor serie PN-R aggiungono anche quelli a faccia in sù o a faccia in giù e inclinati di 90°, in avanti o all’indietro. Tutte queste caratteristiche danno la possibilità agli interior designer di realizzare composizioni creative per ottenere configurazioni uniche,  a misura di contesto.


L’artwall appare all’ingresso del Digital Innovation Hub, per dare il benvenuto agli ospiti

I contenuti, la flessibilità garantita da otto schermi Full HD

 «Appena usciti dall’ascensore – spiega Matteo Pisanu – all’ingresso del Digital Innovation Hub appare subito il nostro artwall, per dare  il benvenuto agli ospiti che arrivano da tutto il mondo, personalità delle principali università e degli istituti di ricerca; l’impatto è emozionale.Quindi si prosegue verso gli open space attraverso porte scorrevoli gestite da un controllo degli accessi, per garantire la massima sicurezza. Il nostro hub non è aperto al pubblico, le persone devono accreditarsi per accedere. Abbiamo dipinto le pareti dell’ingresso di un colore scuro per rendere ancora più visibili le immagini dell’artwall, una finestra verso un mondo, esattamente come lo stiamo utilizzando. Fra i filmati che visualizziamo, oltre alle clip delle nostre manifestazioni, nella porzione a soffitto ci sono anche i filmati della Stazione Spaziale Internazionale ISS. Le immagini sono talmente di alta qualità e la superficie del display è cosi grande che si ha l’impressione di essere lì.  Abbiamo applicazioni anche più evolute, legate a sensori posizionati a pavimento e all’IoT, realizzate sfruttando microcomputer Raspberry Pi collegati allo slot OPS. Siamo particolarmente sensibili alla qualità della comunicazione, le immagini che produciamo sono un tesoretto che possiamo mettere a frutto con questo artwall».


Il DIH di Confartigianato Imprese Vicenza

È il laboratorio dell’innovazione al servizio delle PMI e del complesso ecosistema di Confartigianato. È accreditato dall’Unione Europea come DIH (Digital Innovation Hub) ‘fully operative’ nell’ambito della Smart Specialization Strategy e collabora con il network internazionale nella diffusione dell’Intelligenza Artificiale, della Robotica e della CyberSecurity. Inoltre, è parte integrante del network nazionale dei DIH lanciato dal Piano Industria 4.0, come nodi di diffusione e disseminazione verso le imprese delle opportunità derivanti dalla digitalizzazione. 
Il Digital Innovation Hub Vicenza si distingue per l’impegno verso i progetti orientati alla Ricerca e Sviluppo e all’attivazione dei processi di innovazione tecnologica, organizzativa e strategica che consentono alle PMI di affrontare la ‘digital transformation’ per adattarsi rapidamente ai molteplici cambiamenti della realtà economica e sociale.
Rilevante è l’impegno nel promuovere il distretto tecnologico e aerospaziale dell’Alto Vicentino per sviluppare iniziative nell’ambito dell’Earth Observation in collaborazione con NASA, ESA e con il MIT di Boston. Infine, il DIH di FAIV/Confartigianato Imprese Vicenza è il primo membro ad essere entrato nell’Advisory Board del Consorzio Europeo Smooth (Horizon2020), per utilizzare sofisticati algoritmi di AI e machine learning e guidare le imprese verso la GDPR compliance, attraverso un self-assessment.


Link utili

confartigianatovicenza.it
stl-srl.it
sharp.it 


Persone intervistate

Matteo Pisanu, Digital Transformation & Industry 4.0, Confartigianato Vicenza

Marco Cuman, amministratore, STL Srl