Editoriale Sistemi Integrati numero 50


Realtà virtuale e realtà aumentata sono esperienze interattive di cui si parla, ormai, da diversi anni.

Finora, però, l’industria non ha dimostrato quella concretezza necessaria a rendere i visori un prodotto ‘must have’, anche e soprattutto per la limitata disponibilità di servizi a valore aggiunto. 

Ora, con l’annuncio di Apple, lo scenario potrebbe cambiare e vivere una forte accelerazione impattando, di certo, anche sul futuro del nostro mercato.

La domanda che dobbiamo porci è quindi: i visori di Apple costituiscono una minaccia oppure un’opportunità per il mercato AV Pro?

Una risposta approfondita richiederebbe molto più spazio di quello che abbiamo a disposizione in un editoriale, per cui ci limiteremo a proporvi alcuni significativi spunti di riflessioni sul tema:

1.  AR e VR nascono come esperienze interattive personali, complementari alle soluzioni AV Pro di gruppo (quelle realizzate oggi dai system integrator AV), e possono contribuire ad elevare il valore aggiunto sul piano dell’experience;

2.  I visori AR e VR non si sostituiscono a monitor e videoproiettori perché l’esperienza offerta dagli uni e dagli altri resta sostanzialmente diversa e, per quanto affascinante possa essere la virtualità, gli esseri umani – lo abbiamo visto anche durante la pandemia – vorranno comunque partecipare allo spettacolo attraverso la loro presenza fisica all’interno di uno spazio reale, proprio come avviene, ad esempio, nei musei immersivi; 

3. I contenuti AR e VR, per loro natura, non impattano nel contesto ‘living’ per migliorare la qualità della vita in ufficio, nella propria abitazione o in qualunque altro contesto;

4. La strategia messa in campo da Apple, al contrario dei timidi tentativi adottati dall’industria in tema di visori AR/VR, è un segnale concreto che può offrire nuove opportunità alla comunicazione digitale e ai servizi correlati, complementari a quelle già presenti ora nel segmento AV Pro. Se davvero queste opportunità si concretizzeranno, sarà interessante osservare, tra le altre cose, l’evoluzione dell’interfaccia utente AV con il crearsi di un dialogo con le nuove tecnologie implementate dai visori di Apple e le evoluzioni della produzione dei contenuti AV, che dovrà allargare la propria visione alle nuove esperienze che caratterizzano AR e VR.

A nostro parere, vale dunque la pena osservare con attenzione il fenomeno Apple Vision Pro e iniziare a ragionare concretamente sugli spazi di intersezione con il nostro mercato, specialmente negli ambiti, per esempio quello degli eventi, dove ci si può aspettare una loro più immediata diffusione.

Amedeo Bozzoni