I nuovi modelli si avvantaggiano del know-how posseduto da Canon nelle ottiche e nella gestione della luce. I punti di forza: pannello LCoS, obiettivi zoom a luminosità costante e nuovo engine ottico ad elevata efficienza luminosa.
Canon,
da sempre, sviluppa tecnologia dove la luce rappresenta l’elemento di
riferimento. Le fotocamere, le telecamere professionali e le macchine
per ufficio (fotocopiatrici e scanner) ne sono un eloquente esempio.
L’elettronica, è indubbio, riveste un ruolo importante ma gli
obiettivi, i percorsi ottici e i sensori d’immagine, come sanno bene gli
esperti di fotografia, fanno davvero la differenza. Tutto ciò vale
anche nei videoproiettori utilizzati in strutture pubbliche e private,
aule didattiche, sale di simulazione e controllo, progettazione e
design, ecc. dove la luminosità rappresenta una caratteristica
considerevole: la nuova gamma Canon XEED Compact Installation si propone
al mercato dei professionisti con rilevanti punti di forza, visibili
anche ad occhio nudo, specifici per efficienza luminosa, risparmio
energetico e qualità cromatica. Prodotti che, per le prestazioni,
saranno apprezzati anche dai fotografi professionisti. Vediamo di cosa
si tratta.
La luminosità
In un videoproiettore, il percorso della luce generata dalla lampada si completa dopo aver superato l’obiettivo. Durante questo tragitto la luce incontra una serie di elementi ottici ed elettronici (le lenti, i filtri, il pannello e l’obiettivo) che ne riducono l’intensità luminosa. Fra le caratteristiche che distinguono questi elementi ritroviamo anche la capacità di assorbire meno luce possibile: l’efficienza luminosa, infatti, dipende proprio da loro. Ecco cosa succede nei videproiettori XEED di Canon.
I videoproiettori Canon sono dotati di pannelli LCoS, a tecnologia riflessiva: la luce non passa attraverso il pannello (come accade ai videoproiettori LCD trasmissivi) ma viene riflessa; durante il suo percorso la luminosità subisce così un’attenuazione significativamente inferiore (il rapporto di apertura è del 96%) rispetto ai modelli LCD. Il pannello LCoS, però, non è soltanto più luminoso: la qualità cromatica è elevata e gli effetti reticolo e arcobaleno, punti deboli rispettivamente dei proiettori LCD e DLP, sono assenti. Anche l’engine ottico dei modelli XEED, sviluppato da Canon, è particolarmente efficiente: la quantità di luce persa durante il percorso è ridotta ai minimi termini. In particolare l’AISYS (Aspectual Illumination System) il sistema di illuminazione dei singoli chip LCoS, presente nell’engine ottico, progettato e costruito interamente da Canon, prevede una focalizzazione diversa per le componenti polarizzate verticalmente e orizzontalmente. L’AISYS è giunto alla quarta generazione: la distanza fra l’obiettivo e la lampada d’illuminazione è stata ridotta del 20%. Ciò rende ancora più efficiente la resa luminosa del videoproiettore oltre che ridurne l’ingombro complessivo perché il calore da dissipare è minore; infatti, a parità di luminosità, vengono utilizzate lampade meno potenti.
Inoltre, quando si parla di luminosità si è soliti misurare la luce bianca. Però, è importante anche la luminosità dei colori, definita Color Light Output. Nei videoproiettori XEED la luminosità del bianco e dei colori è la stessa; invece, in un videoproiettore DLP single chip, la luminosità complessiva (bianco + colori) può essere inferiore anche del 30% rispetto a quanto dichiarato.



Gli obiettivi

I
videoproiettori XEED si distinguono anche per gli obiettivi, che hanno
reso Canon il riferimento della fotografia professionale.
Due i punti di forza:
– i modelli zoom garantiscono una luminosità costante su tutta
l’estensione della focale, da wide a tele. Anche in questo caso, quindi,
la luminosità viene preservata.
Ciò non accade con i modelli dei proiettori concorrenti dove, in
termini percentuali, in modalità tele un obiettivo zoom arriva ad
attenuare fino al 30% della luce che lo attraversa. Un proiettore da
6.000 ANSI Lumen può così performare come uno da poco più di 4.000: un
aspetto importante che deve essere considerato durante la comparazione
di più modelli prima dell’acquisto.
La qualità delle immagini

Il video processing digitale
può generare artefatti. Durante le operazioni di scaling video o
correzione a trapezio, oppure per la presenza di trame complesse, si
possono visualizzare piccoli difetti. Per ridurre queste lacune, Canon
negli anni ha sviluppato numerosi algoritmi che ha sempre implementato
nei prodotti di acquisizione delle immagini. Analogamente, ciò è stato
fatto durante lo sviluppo dei vari modelli di videoproiettori. L’SX50,
il primo videoproiettore Canon LCOS risale al settembre del 2004. Da
allora Canon ha maturato un know-how decennale: in questi anni sono
stati sviluppati la risoluzione, il rapporto di contrasto e la
luminosità; contemporaneamente è stato ridotto il consumo energetico:
ciò conferma una volta di più quanto l’efficienza energetica sia stata
migliorata.
A tutto ciò si deve aggiungere la qualità delle ottiche, al pari di
quelle utilizzate per la fotografia: la distorsione, davvero minima, è
dello 0,1%. In sostanza, circa 2 mm orizzontali per uno schermo da 100”.
Le ottiche dei concorrenti, a parità di fascia di prezzo, oscillano su
valori che vanno da 0,29 a 0,57% (quindi da 6 ai 12 mm di distorsione).
Oltre a proiettare un’immagine deformata, la taratura di una proiezione
in edge blending con un obiettivo che distorce maggiormente risulta meno
precisa e richiede più tempo.
L’efficienza energetica

La ridotta dispersione della luce all’interno del percorso ottico equivale ad una maggiore efficienza energetica e, quindi, ad un ridotto consumo di energia. È stata realizzata una prova comparativa fra videoproiettori WXGA nella fascia da 3 a 6mila ANSI Lumen, dotati di pannelli LCOS, DLP e 3LCD, per determinare i consumi in w/lm. La prova ha dimostrato che i proiettori XEED consumano fino al 26% in meno circa di energia elettrica rispetto agli altri modelli e si posizionano al primo posto per efficienza energetica. In particolare, il modello Canon XEED WX520 è stato accreditato di un consumo di 0,68 w/lm. Questo risultato va ad aggiungersi alla luminosità costante dell’ottica, sia in modalità wide che tele e rende l’efficienza energetica ancora più elevata. Se consideriamo installazioni dove sono presenti diversi videoproiettori con un utilizzo quotidiano di 6/7 ore, il 26% di consumo in meno si traduce in un risparmio annuo davvero significativo.
Installazione e manutenzione

Le
dimensioni sono compatte e pari a mm 337x370x134. I modelli concorrenti
sono almeno più grandi del 50%. L’installazione a soffitto viene
facilitata per la presenza di 4 piedini opzionali, quando il
videoproiettore viene posizionato su una mensola anziché una staffa
dedicata (in posizione rovesciata). Analogo discorso se la
configurazione prevede la presenza di due videoproiettori in modalità
stacking, per incrementare la luminosità complessiva oppure per immagini
stereoscopiche con occhiali passivi, polarizzando verticalmente e
orizzontalmente i due videoproiettori. In questi casi anche lo shift
dell’ottica contribuisce alla precisione della taratura.
Per semplificare l’allineamento geometrico delle immagini è
possibile agire anche sui singoli vertici, oltre che avvantaggiarsi
della minore apertura del diaframma rispetto a modelli concorrenti, che
consente una più elastica messa a fuoco grazie alla maggiore profondità
di campo.
Nel caso il piano di proiezione non sia allineato con quello dello
schermo ciò può anche significare poter mettere a fuoco l’intera
immagine sullo schermo perché la qualità delle ottiche lo consente.
Un altro punto di forza della gamma XEED è la possibilità di gestire
il picture by picture da due diverse sorgenti HDMI e/o DVI, una
prestazione rara e forse unica su questa fascia di prodotti.
La regolazione fine delle immagini viene garantita dalla possibilità
di intervenire sui 3 canali RGB per ottenere, ad esempio durante una
proiezione edge blending, la stessa precisione di allineamento sia al
centro che agli estremi delle immagini. Sempre in configurazione edge
blending, una funzione integrata nel firmware consente di definire
l’area di sovrapposizione, che si può estendere fino alla metà
dell’immagine stessa. La garanzia è di 3 anni, anche sulla lampada, e
comprende fino a tre cambi lampada.
Contenuti condivisi

La
presenza della porta di rete consente il controllo remoto e le funzioni
di allerta: ad esempio, l’invio di un’email per segnalare
malfunzionamenti o interventi di manutenzione e per la condivisione dei
contenuti. Se proiettore e computer sono collegati alla stessa rete, è
possibile accedere all’indirizzo IP del proiettore e, direttamente dal
proiettore, scaricare un software dedicato. Sono disponibili differenti
modalità:
– meeting: più computer per controllare più videoproiettori;
– classroom, i contenuti sono condivisi da più computer ma un solo computer determina quale computer visualizzare;
– broadcast: un computer invia lo stesso contenuto a più videoproiettori.
Inoltre, tutti i modelli sono disponibili anche in modalità DICOM,
per applicazioni medicali. Due le opzioni: quella convenzionale, basata
sulla scala dei grigi e quella esclusiva di Canon, dove al colore nero
viene sostituito il blu. Questa caratteristica, unita alle prestazioni
delle ottiche e del sensore d’immagine LCoS, rende i videoproiettori
XEED particolarmente adeguati in ambienti scientifici come università,
congressi di medicina, centri di ricerca, dove è necessaria un’immagine
di qualità proiettata a grandi dimensioni.
WUX400ST e WX450ST: short throw senza distorsioni

Durante il secondo trimestre del 2014 saranno disponibili due nuovi modelli short throw.
Realizzati sullo stesso telaio dei videoproiettori ad ottica
standard, per le particolari prestazioni consentiranno applicazioni
finora impossibili con proiettori ad ottica corta. Il lens shift, ad
esempio, ha un’escursione di 0÷75% in verticale e ±10% in orizzontale e
la distorsione delle immagini è praticamente assente, pari soltanto allo
0,15%. Il rapporto di tiro è di 0,557:1 per il modello WUXGA e 0,571:1
per il WXGA+. Nelle grandi sale conferenze, inoltre, per queste
caratteristiche potranno essere utilizzati in retroproiezione o in
proiezione frontale. In posizione frontale, posizionati dietro al
relatore rappresentano un’alternativa ai modelli tradizionalmente
utilizzati per proiettare da fondo sala a distanze elevate, che sono più
costosi e ingombranti. L’accuratezza colore, inoltre, è una delle
migliori sul mercato e quindi saranno da preferire, ad esempio, nelle
applicazioni museali.