Un monitor per videowall che offre una luminosità rilevante, adeguata per ambienti molto illuminati o in presenza di forte luce solare. Cornice virtuale e local dimming a Led. Disponibile anche la versione UN551VS da 500 cd/m².

Progettare un videowall significa valutare alcuni aspetti importanti: l’estetica, quindi lo spessore della cornice, la qualità delle immagini e l’efficienza energetica. I system integrator specializzati in digital signage lo sanno bene. La nuova gamma NEC UN551S e US551VS, monitor per videowall, soddisfa questi importanti aspetti: la cornice è molto sottile (bezel to bezel da 1,8 mm), pannello IPS, look-up table a 10 bit e Led local dimming per immagini di alta qualità. Il local dimming, così come i sensori di presenza, contribuiscono, inoltre, ad una sensibile riduzione del consumo di energia elettrica.



Cornice virtuale

Il tallone d’Achille di un videowall è proprio lo spessore della cornice, più precisamente la somma delle cornici di due monitor adiacenti. 
NEC, a proposito di cornici, con questa nuova coppia di modelli introduce due significative innovazioni: lo spessore complessivo pari a 1,8 mm e una zona inattiva del pannello LCD che di fatto rappresenta la cornice stessa (come si vede dal disegno a lato). Due elementi che la rendono ancora più invisibile e danno maggior valore aggiunto alla soluzione ‘videowall’.


Sensibili al consumo energetico

I monitor NEC UN551S e US551VS differiscono per la luminosità, di 700 o 500 cd/m². Ciò consente di garantire la migliore visibilità in funzione della luce presente nell’ambiente, ed evitare sprechi inutili di energia. Sono presenti, inoltre, altre soluzioni tecnologiche che contribuiscono a mantenere elevata l’efficienza energetica: ad esempio, il Led local dimming. 
I pannelli LCD, come sappiamo, vengono retroilluminati attraverso soluzioni diverse fra loro: il local dimming rappresenta la soluzione più sofisticata, sia per il ridotto consumo di corrente che, anche e soprattutto, per garantire un rapporto di contrasto elevato, sinonimo di immagini di qualità. Il local dimming è composto da una matrice di Led, suddivisa in zone, posizionata dietro al pannello LCD: l’intensità dei Led di ogni zona viene regolata in proporzione alla luminosità dell’immagine stessa. Avremo così zone poco luminose in corrispondenza di parti dell’immagini scure e viceversa. La possibilità di diminuire la luminosità dei Led genera un rilevante risparmio energetico rispetto ad altre soluzioni di retroilluminazione. Nel caso della soluzione Led Edge, ad esempio, i Led rimangono perennemente accesi alla loro massima luminosità. Vi sono, infine, altri elementi che contribuiscono a ridurre il consumo di energia: i sensori di luminosità ambiente (efficaci dove durante la giornata la luce cambia di intensità) e i sensori di presenza che modificano il livello di luminosità; ad esempio, quando ci si avvicina allo schermo il monitor ‘sente’ la presenza di un potenziale cliente e aumenta la luminosità.


Look up table a 10 bit

Fra gli elementi che contribuiscono a garantire una qualità delle immagini tipica dei prodotti NEC, oltre al già citato local dimming, evidenziamo la presenza della look-up table (campionamento colore) a 10 bit: ciò consente di poter accedere a una palette di colori estesa, per realizzare una calibrazione colorimetrica accurata, di livello ‘Color Reference’ attraverso la sonda opzionale e il software di NEC Spectra View Profiler. Inoltre, viene garantito il supporto ai software NaviSet Administrator 2 e DisplayWall Calibrator, sviluppati sempre da NEC. 
Altri due punti importanti sono il trattamento antiriflesso, che consente di assorbire fino al 44% della luce ambiente, e la funzione di sincronizzazione, proprietaria di NEC. 
Quest’ultima funzione elimina i difetti di sincronizzazione che affliggono un’immagine in rapido movimento quando i monitor di un videowall sono collegati in daisy chain. Lo spettatore, in genere, percepisce un ritardo di visualizzazione fra il primo e l’ultimo monitor che compongono il videowall; questo ritardo genera una visione disagiata: la funzione di sincronizzazione annulla questo ritardo.


Ingressi e uscite

La dotazione è completa. Iniziamo dagli ingressi: abbiamo due HDMI 1.4, una DisplayPort 1.2 e una DVI (compatibili con il protocollo HDCP), oltre all’ingresso analogico VGA. 
Riguardo alla DisplayPort è disponibile anche un’uscita: serve per collegare in daisy chain più monitor, semplificando i cablaggi. La DisplayPort supporta segnali di risoluzione fino al 4K. Ad esempio, in configurazione 2×2 si potrà avere un videowall 4K pixel to pixel. 
Una funzione utile agli installatori è l’Auto Tile Matrix, in versione evoluta: un set-up dei monitor che compongono il videowall quando sono collegati in daisy chain. Si programma il primo display e il numero di display che compongono il videowall: il lavoro sui monitor successivi verrà effettuato automaticamente.