Un collaboration display certificato Microsoft Windows che punta sul BYOD. Si attiva il meeting solo con un gesto – il collegamento del cavo USB Type-C – e lo si gestisce usando i tool sul proprio computer. 


▶ Sharp Nec WD551 è un Windows Collaboration Display da 55” certificato Microsoft Teams, pensato principalmente per essere installato nelle small meeting room: l’obiettivo è offrire ai partecipanti la possibilità di arrivare nella sala riunioni con il proprio computer e, con un solo gesto, semplicemente collegandosi tramite USB Type-C, attivare il Collaboration Display e avviare il meeting. L’utente sfrutta i tool presenti sul proprio computer, ma lo schermo touch, le periferiche audio (speaker e microfono) e la webcam sono quelli di Sharp Nec WD551. Il risultato è una semplicità di utilizzo senza pari – perché si possono usare i propri software in un’ottica BYOD – ma anche un’esperienza meeting di livello, che un computer da solo non può offrire, perché le periferiche AV integrate sono quelle della soluzione Sharp Nec


L’installazione ideale di Sharp Nec WD551 sono le piccole sale riunioni, indicativamente da 4-6 partecipanti.


TARGET – A chi è utile?

Come accennato, l’installazione ideale della soluzione è quella che si può immaginare per uno schermo da 55”: piccole sale riunione, huddle room, indicativamente da 6 partecipanti per circa 12 metri quadrati. Il display è certificato – oltre che Microsoft Windows – anche Microsoft Teams (ne parleremo di seguito), con una certificazione che, coerentemente con quanto appena detto, garantisce le prestazioni del WCD per meeting di 4 – 6 persone. 

Possono comunque essere destinatari della soluzione anche piccoli ambienti da 2-4 persone e contesti extra ufficio, per chi vuole garantirsi uno smart working di qualità dotandosi nel proprio workspace di un secondo monitor touch che porta con sé periferiche AV di livello. 

Bisogna sottolineare che si sta registrando un aumento della presenza nelle aziende di huddle space, dedicati appunto a ospitare piccoli gruppi di lavoro: una soluzione che risponde dunque a una domanda molto precisa che arriva dal mercato


PUNTI DI FORZA – Qual è il valore differenziante?

Ecco una lista degli elementi chiave che caratterizzano la soluzione, attorno a cui si crea il suo valore differenziante: 

1) In funzione con un solo gesto – L’idea che sta alla base di questo WCD è quella, come già accennato, di una collaboration intuitiva e senza soluzione di continuità: basta collegare il proprio computer al monitor tramite USB-C, e semplicemente quest’ultimo diverrà un naturale prolungamento del proprio PC. Per condividere una presentazione con utenti presenti e in remoto, basterà attivare Teams o qualsiasi altro software sul proprio computer, con l’unico ma fondamentale vantaggio che le persone presenti e collegate potranno godere di una esperienza di collaborazione di prima qualità – poiché le periferiche AV a supporto dell’incontro non saranno quelle del PC ma quelle del WCD – e il monitor touch consentirà al relatore di interagire con presentazione / materiali / strumenti anche direttamente dal monitor stesso, piuttosto che di scrivere e disegnare su strumenti Whiteboard (come l’omonima app Microsoft). 

2) Il vantaggio di poter usare software familiari – Il grande elemento attrattivo di una soluzione come questa è dunque la possibilità di poter gestire il meeting con semplicità, poiché l’ecosistema di tool è familiare, quello con cui si è abituati a lavorare quotidianamente. L’ intelligenza che governa il sistema, resta quella del computer. Si evitano quindi tutte quelle più o meno importanti pause tecniche che si generano quando, al contrario, si ha un Collaboration Display dotato di un proprio sistema di applicazioni su cui è necessario ‘trasferirsi’ quando si avvia il meeting. 


Nell’immagine interna alla pagina: il monitor può essere montato su un carrello dedicato che offre anche un supporto per il computer collegato tramite USB-C.

3) Collaboration display certificato Microsoft e Teams – Il monitor ha una doppia certificazione; la prima garantisce un funzionamento ideale con Microsoft – si pensi in primis agli strumenti della suite Office 365 – l’altra garantisce l’efficacia del sistema in particolare con l’applicazione Teams. Quest’ultima assicura che la webcam 4K, il microfono e gli speaker, all’interno di una piccola meeting room di 4-6 persone, offrono il massimo della qualità (si veda la tabelle per le specifiche sulle distanze persona-device definite nella certificazione). La scelta di certificare Teams questa soluzione è radicata anche nei trend in atto, che segnalano una fortissima crescita degli utenti che utilizzano questa applicazione per la collaboration: 10,7 miliardi di utenti nel 2021 e una previsione di 20 miliardi di utenti nel 2027

4) Tecnologia capacitiva LCD – Lo schermo UltraHD-4K PCAP (Optical Bounding) fornisce un’esperienza del tocco di livello e un’esperienza di scrittura e disegno d’eccezione oltre a nessun errore di parallasse. Ulteriore caratteristica della tecnologia: è sensibile solo al tocco delle dita o di speciali penne attive, come le due penne fornite in dotazione. 

5) Sezione audio potente – Per un’esperienza utente di livello è necessario garantire una qualità del suono adeguata. Lo Sharp Nec WD551 è dotato di una sezione audio stereo da 15+15 W con diffusori integrati e di un subwoofer da 15W.

6) Flussi di lavoro senza soluzione di continuità – Come spiegato, la semplicità con cui ci si connette tramite USB-C e la familiarità dei tool legati al BYOD offrono una esperienza meeting estremamente fluida. Altri piccoli dettagli rafforzano questo principio di lavoro ‘senza soluzione di continuità’. Il primo è la doppia porta USB TypeC, che consente a due utenti di alternarsi alla gestione di un meeting senza dover staccare e riattaccare il cavo; il sistema può quindi semplicemente switchare rapidamente da un PC all’altro. L’altra è una caratteristica propria della stessa tecnologia USB TypeC, che consente ai relatori di dimenticare il problema del caricamento del portatile – e dunque pause tecniche connesse – poiché è lo stesso cavo che garantisce, oltre alla trasmissione dati, la ricarica dei device. 

7) Verso lo Smart Space grazie alla sensoristica IoT – I WCD sono anche dotati di sensori IoT che permettono recuperare una serie di dati sull’occupazione della sala e sul suo utilizzo (Qualità dell’aria, temperatura, luce ambientale, presenza, umidità ecc.). Sharp Nec ha quasi concluso lo sviluppo delle API e la piattaforma di analytics che permetteranno di sfruttare la raccolta di questi dati. 

8) Design moderno e schermo antiriflesso – Oltre all’estetica piacevole, un ulteriore importante valore è rappresentato dal vetro temperato (durezza H7) da 3 mm di spessore, con trattamento antiriflesso

Inoltre lo schermo è a filo rispetto alla cornice, dunque facile da pulire.



BOX – La prova di Bob

Scopriamo caratteristiche e funzionalità della soluzione immaginando di provarla con un tester curioso ed esigente nato dalla fantasia di Sistemi Integrati, BOB. 

Rapidità e semplicità – Bob è un executive in una importante azienda che si occupa di Logistica. Oggi ha una riunione alle 17.00 per cui ha già preparato tutti i materiali: una rapida presentazione in Power Point collegata a una cartella di fotografie che sarà necessario far scorrere velocemente, poi a concludere dei fogli Excel e alcuni grafici elaborati su uno strumento on-line. Arriva l’ora dell’incontro. Bob arriva in sala meeting – dove lo aspettano altri due suoi colleghi – giusto un minuto prima delle 17: gli basta infatti qualche secondo per collegare il WCD tramite cavo USB-C e può subito procedere. 

Nessuna pausa tecnica – La batteria del computer è scarica, ma si caricherà durante il meeting tramite USB-C. Bob resta seduto al suo computer e lancia Teams. Invita alcuni colleghi in smart working a unirsi da remoto, quindi procede lanciando tutti i software necessari. Fa ogni cosa come se usasse a supporto solo il suo PC, ma il WCD permette ai presenti, grazie alle proprie periferiche AV, di godere di una experience di alto livello: i colleghi da remoto avranno un video e un audio di qualità per seguire il meeting, e i presenti vedranno molto meglio la presentazione grazie allo schermo da 55”. Bob deve usare diversi applicativi per condividere tutti i materiali, ma lavorando dal proprio computer, tutto diventa rapido e semplice. C’è anche un suo collega collegato tramite la seconda porta USB-C che lo supporta in alcuni passaggi della presentazione alternandosi a lui e mostrando altri materiali. 

Una esperienza touch di prim’ordine – Nelle fasi finali dell’incontro ha la necessità di fare delle sottolineature ad alcuni grafici e sfruttare Microsoft Whiteboard per delle note e alcuni schizzi. Potrebbe farlo anche da PC, ma preferisce andare di fianco allo schermo e sfruttare touchscreen e penna attiva, che consentono di fare tutto con estrema naturalezza. 



NOTE IMPORTANTI – Cosa bisogna sapere…

Il WCD si inserisce nella gamma Collaboration Display di Sharp Nec (sottogruppo dei ‘semplici’ touch screen) che si completa con i modelli CB e Infinity Board, entrambi dotati di potenza di calcolo e dunque pensati per gestire i flussi collaborativi secondi principi diversi dal puro BYOD che caratterizza il WCD. 

Come spiegato, il funzionamento della soluzione sfrutta le potenzialità della connettività USB Type-C. Questo implica chiaramente la presenza di un cavo fisico, e apparentemente la rinuncia ai vantaggi propri delle soluzioni wireless. Tuttavia è fondamentale notare che, in un contesto di small conference room, non si creano situazioni in cui il cavo fisico può effettivamente generare disturbo, come potrebbe accadere con tavoli più grandi, con tante persone che devono interagire. 

Ultima nota: il WCD può essere abbinato non solo al proprio device, ma anche a un sistema Microsoft Teams Rooms, nonché ovviamente a un computer che resta stabile all’interno della meeting room divenendo l’intelligenza del sistema, e sostanzialmente simulando il principio di funzionamento di una soluzione come Infinity Board. ■


BOX – FAQ

FAQ 1 – Si può parlare di mirroring evoluto?

No. Rispetto ad uno screen mirroring che invia la copia di una sorgente ad un monitor, in questo caso il PC dell’utente si interfaccia con tutte le periferiche a bordo prendendone possesso e quindi diventando una soluzione AV all in one ‘modulare’. La parte modulare è rappresentata dal PC dell’utente che viene connesso. 

FAQ 2– Cosa si intende esattamente per certificazione Microsoft Teams? 

La certificazione Microsoft Teams, oltre alla dimensione della sala certifica anche le performance delle periferiche integrate (camera, diffusori e microfono) in relazione a determinati parametri. In entrambi i casi il Windows Collaboration Display WD551 di Sharp Nec è certificato per le ‘Small Room’ di circa 4,5×4,5 m che possano ospitare fino a 6 persone. 

FAQ 3– Perchè l’optical bonding migliora ulteriormente l’esperienza del tocco di uno schermo capacitivo? 

Diversamente dai tradizionali processi di costruzione e assemblaggio, con il Direct Optical Bonding, il pannello LCD è incollato direttamente sulla superficie touch del vetro protettivo utilizzando un gel adesivo trasparente. Si elimina in tal modo qualsiasi intercapedine d’aria tra i vari strati trasparenti che compongono il pannello touch per ottenere la massima prossimità della superficie touchscreen in vetro al contenuto visualizzato. Questa tecnologia riduce gli errori di parallasse, la riflessione interna e la rifrazione della luce per garantire un’esperienza tattile molto precisa e una qualità video superiore. 


Link utili

sharpnecdisplays.eu