Il digital signage richiede più intelligenza a bordo dei monitor. A consolidare la strategia di NEC l’accordo con Raspberry Pi, piattaforma aperta con una community di sviluppatori considerevole.

In NEC Display Solutions, Enrico Sgarabottolo occupa la posizione di Sale Director TIGI (Turchia, Italia, Grecia e Israele) dall’Aprile del 2016. 
Lo abbiamo incontrato per discutere i trend che determinano la tecnologica dei display destinati ad applicazioni di Digital Signage, dove è evidente un aumento dell’intelligenza a bordo dei prodotti. 
«L’accordo di esclusiva che la nostra casa madre giapponese ha raggiunto con la Fondazione Raspberry Pi – inizia la sua analisi Enrico Sgarabottolo – ha un significato profondo, orientato decisamente all’innovazione. Raspberry Pi è un computer miniaturizzato, sviluppato su una singola minuscola scheda, economico ma piuttosto potente. È stato inizialmente concepito come strumento didattico per la programmazione informatica nelle scuole e ha ottenuto un successo impensabile. Per questo la Fondazione ha allargato il suo raggio di azione selezionando partner industriali nei diversi mercati, per facilitare la sua diffusione anche all’interno di prodotti che si evolvono per incrementare l’intelligenza on-board. Per i monitor professionali la Fondazione Raspberry Pi ha scelto NEC; avremo una versione da 16 GB di memoria anziché standard da 4 GB, adeguata alla gestione di contenuti video».




Voglia di innovare

«Questa partnership – prosegue Sgarabottolo – nasce dalla volontà della nostra casa madre di innovare, per creare un prodotto unico che sfrutta una piattaforma aperta come quella di Raspberry Pi: un salto di qualità importante, che vede coinvolti i nostri dealer. Ora disponiamo di una piattaforma davvero particolare, nella potenza di calcolo come nelle potenzialità di integrazione nei nostri prodotti. Come conseguenza immediata, la gamma di monitor professionali, a partire dalle nuove serie V e P, possono ospitare a bordo un’intelligenza ancora più evoluta, future proof, con possibilità enormi di evoluzione e aggiornamento. Lo slot dedicato al single-board computer Raspberry Pi è stato integrato secondo la metodologia NEC. È protetto all’interno dello chassis di metallo, vi sono sensori di temperatura e flussi di ventilazione studiati ad hoc, per avere la garanzia di un funzionamento 24/7; condivide le interfacce LAN, USB e micro SD del monitor. La presenza, opzionale, di Raspberry Pi si somma allo slot OPS, per ridondare o raddoppiare le possibilità».


Enrico Sgarabottolo Sale Director TIGI: Turchia, Italia, Grecia e Israele.


Community numerosa e creativa

Nato come uno strumento didattico, Raspberry PI può montare sistemi operativi Linux based e Microsoft 10 IoT. La community cresciuta in pochi anni attorno a Raspberry Pi è rilevante e, ancora più importante, condivide esperienze, applicativi, librerie, moduli. «Il vantaggio di questa piattaforma è dovuto anche al contributo creativo dei ragazzi a scuola – prosegue Enrico Sgarabottolo – si sviluppano idee fresche, anticonvenzionali, secondo una visione libera da vincoli. È il prodotto sul quale il mondo intero sta convergendo per sviluppare applicazioni IoT, da integrare nei device. Un bell’esempio di come il mondo della scuola si può avvicinare a quello del lavoro. La valorizzazione sociale è rilevante: questo punto lo ha sottolineato anche il CEO di Raspberry Pi quando ha presentato l’accordo con NEC».


Echo Partner NEC

«In Europa NEC sta lavorando alla composizione di un gruppo di lavoro, gli Echo Partner, formato da aziende dealer disposti a investire in questa tecnologia, determinati a non attendere il corso degli eventi per poi, magari, essere costretti a subirli – prosegue Sgarabottolo. A ISE abbiamo incontrato numerosi partner, con diverse specializzazioni, dal digital signage all’automazione industriale: tutti sono attratti e favorevoli all’inserimento della propria applicazione nell’intelligenza di un monitor. Le manifestazioni d’interesse che abbiamo raccolto dai dealer italiani sono state superiori ad ogni aspettativa. Sviluppare e proporre soluzioni rappresenta per loro un vantaggio competitivo, per vincere sul mercato; la capacità di argomentare e i successivi riscontri non mancano. Si propongono in sinergia, per espandere le soluzioni da proporre agli integratori e ai clienti finali. Agli Echo partner, NEC dedicherà uno specifico sito web. Avere la possibilità di sostituire l’intelligenza ‘onsite’, cosa possibile con i nostri prodotti, è un vantaggio considerevole. Impensabile, ad esempio, movimentare un monitor da 84”, vuoi per portarlo in un centro di assistenza oppure soltanto per uno swap».


Attività di supporto

I benefici derivanti dalla tecnologia non sono sempre noti. «Per questo motivo – continua Enrico Sgarabottolo – organizziamo attività per affiancare i dealer nel promuovere ai clienti finali i vantaggi delle soluzioni. A seconda dei casi, il dealer viene coinvolto fin dall’inizio oppure in un secondo tempo. È un’attività che stiamo strutturando in modalità proattiva e sempre più efficace, soprattutto per i prodotti che richiedono spiegazioni supplementari, che richiedono tempo. Diamo la precedenza ai mercati Retail, quindi le catene di negozi, e alle grandi Aziende con numerosi uffici e sale riunioni, Banche e Assicurazioni, interessati agli strumenti di collaborazione e condivisione».


Il ruolo sociale

La qualità della vita in un ambiente di lavoro è un valore caro alla filosofia di NEC. «Studiamo l’ergonomia dei nostri monitor desktop con speciali staffe per rendere corretta la postura dell’operatore; i pannelli sono progettati per non affaticare la vista – conclude Sgarabottolo. Di conseguenza, si migliora anche la produttività individuale. I sensori integrati regolano la luminosità in base alla luce ambiente e alla presenza dell’operatore alla postazione; l’elevata affidabilità dei nostri prodotti allunga il ciclo di vita, così si riducono anche le problematiche di smaltimento. Tutti questi plus hanno un costo, che non sempre il mercato riconosce; a conti fatti, però, la convenienza diventa evidente».