Nel modenese, Modula – azienda che si occupa di magazzini verticali – è un vero e proprio esempio di eccellenza. Grazie a una forte propensione all’innovazione, oggi le sale riunioni e gli uffici dirigenziali sono luoghi tecnologicamente all’avanguardia e facili da usare per chiunque. Lantech Longwave – Digital Advisor del Gruppo Zucchetti – ne ha curato la progettazione e l’implementazione con tecnologia fornita da Exertis AV.


Modula è nata come azienda di logistica del Gruppo System, fondato all’inizio degli anni Settanta da Franco Stefani. L’azienda progetta e produce magazzini automatici verticali, soluzioni di picking e software WMS.

In una prima fase, l’attività ha riguardato la realizzazione di moduli a uso interno per ottimizzare lo stoccaggio di componenti. I prodotti hanno poi iniziato a essere apprezzati da chi passava in visita presso le aziende del Gruppo. Così, da un’idea interna, i moduli sono diventati prodotto di mercato. Oggi Modula è un’azienda indipendente, leader a livello globale, con un ruolo che richiede un grado elevato di innovazione tecnologica in ogni ambito, compreso quello della multimedialità.

In questo senso, sale riunioni e uffici negli ultimi tempi hanno subito importantissime migliorie. Ne parliamo con Enrico Lazzaris e Luca Pignedoli, rispettivamente Group Digital Infrastructure Supervisor e IT System Engineer di Modula, e con Stefano Mazzacani, Business Manager del settore Collaboration di Lantech Longwave, l’azienda che ha curato l’installazione.



La sede di Modula nel modenese. L’azienda progetta e produce magazzini automatici verticali, soluzioni di picking e Software WMS.

La sfida: avere sale riunioni e uffici all’avanguardia dal punto di vista tecnologico

Enrico Lazzaris ripercorre i momenti cruciali della storia di Modula. «Nel 1987, quando è stato prodotto il primo modulo, Modula era una Business Unit di System Logistics, a sua volta parte del Gruppo System (ora Coesia). Ha poi acquisito nel 2016 una sua legal entity, sempre all’interno del Gruppo. Nel 2019 però è avvenuta la completa scissione da System. Oggi Modula è un’azienda padrona del proprio destino. Negli ultimi anni siamo cresciuti in modo significativo, abbiamo due stabilimenti in Italia, due negli Stati Uniti e uno in Cina. A questi si aggiungono una decina di subsidiaries in Europa, Messico e nel sudest asiatico. Un numero destinato a salire perché stiamo cercando di penetrare i mercati in cui vediamo che l’automazione potrebbe avere uno spazio.»

Dalle sue parole traspare il grande orgoglio di far parte di questa realtà. «Questa è un’azienda pienamente italiana. Siamo creativi, bravi a trovare soluzioni pratiche anche in tempo reale, perché questo ci viene richiesto ogni giorno dai nostri clienti.

Credo che di Modula venga apprezzata la qualità del prodotto, da un punto di vista sia funzionale che estetico. Anche in azienda è tutto estremamente curato, parte di un concetto di qualità esteso: da come viene concepito un prodotto a come viene presentato, a come funziona. Produciamo magazzini verticali, che sono hardware, ma li completiamo con una parte software WMS e con possibili integrazioni.»


Ricercavamo una
soluzione omogenea e semplice
da usare, con un accesso alle
sale e una condivisione di
contenuti molto dinamica e
senza bisogno dell’intervento
dell’IT – L. Pignedoli


Lo stesso perfezionismo si ritrova nella ricerca tecnologica in ambiti collegati meno direttamente alla produzione: riunioni, CDA, rappresentanza. Luca Pignedoli, Group Digital Infrastructure Supervisor di Modula, ci illustra le esigenze dell’azienda per il nuovo stabilimento. «Per la sala Giove avevamo bisogno di un sistema che consentisse di svolgere riunioni in presenza e da remoto, ma non solo: è emerso fin da subito il tema del Bring Your Own Device. Cercavamo una soluzione omogenea e semplice da usare per gli utenti, con prodotti che permettessero un accesso alle sale e una condivisione di contenuti molto dinamica e senza bisogno dell’intervento dell’IT. Per le sale meeting, usate per la condivisione di contenuti, serviva invece una dotazione più semplice


La sala Giove, dedicata a riunioni e CDA.

Il sistema ClickShare CX-50, che abilita BYOD e BYOM.

La soluzione: Barco ClickShare, videobar Poly e sistema di booking forniti da Exertis AV

Stefano Mazzacani si occupa per Lantech Longwave di soluzioni in ambito Collaboration e di integrazione audio-video. Gli chiediamo di descriverci le richieste ricevute. «Il progetto è nato circa un anno fa, in concomitanza con l’inaugurazione della nuova sede di Modula a Fiorano Modenese, dove sono state realizzate dieci sale riunioni e una sala conferenze. Per quanto l’utilizzo di questi ambienti fosse diverso, li accomunava una richiesta fondamentale: avere un allestimento che li rendesse fruibili in autonomia.»

Partiamo allora dalla sala Giove, molto grande, dedicata a riunioni con un numero elevato di partecipanti e CDA. «In questa sala abbiamo installato un sistema di videoconferenza all-in-one HP Poly Studio x70, configurato in modalità MTR, ma affiancato da un Barco ClickShare CX-50, che garantisce la possibilità di organizzare qualsiasi tipo di meeting, passando alla modalità Bring Your Own Meeting o Bring Your Own Device tramite pannello touch. Ci sono poi un monitor da 85” e un microfono da tavolo Poly Trio C60. A corollario di tutto, un sistema di prenotazione Evoko. Un’ottima soluzione che si integra in Microsoft 365 e nel calendar di Microsoft.»


Un ufficio dirigenziale equipaggiato con monitor 65”, staffe multisnodo per orientare il monitor in base al tipo di riunione, sistema Poly e Barco ClickShare.

Microfono da tavolo Poly.

Ma vediamo più nel dettaglio il tema del BYOD e BYOM: «Grazie alla tecnologia ClickShare di Barco, la sala riconosce i laptop presenti e connette le periferiche. Si tratta di un ottimo esempio di tecnologia nascosta ed è un prodotto che Modula conosce già e di cui non può più fare a meno. Ci è stato chiesto esplicitamente di mantenere la stessa user experience. Oggi, con i modelli della serie CX si aggiunge anche la modalità ‘Bring Your Own Meeting’. Inoltre, è la tecnologia che si sposa meglio con ambienti architettonicamente semplificati, dove sono presenti numerose vetrate, che non permettono di installare molti cavi.

Lo stesso vale per Poly: abbiamo una barra unica, un device semplificato collegato a parete e/o al monitor, nessun cavo».



Le sale meeting hanno una dotazione più semplice, ma comunque efficace: monitor da 65” e ClickShare Barco per la presentazione. Inoltre, tutte sono prenotabili attraverso il sistema Evoko. «La richiesta di un sistema di booking – ci spiega Mazzacani – è partita dal committente, con alcune esigenze specifiche: che fosse integrata con il calendar di Microsoft, bella dal punto di vista estetico e alimentata in modalità Power over Ethernet. Avendo pareti a vetrate, infatti, era fondamentale avere un unico cavo per l’alimentazione e la connessione di rete dei device. Quella basata sui dispositivi Evoko Liso è stata la soluzione più semplice da proporre. Il cliente l’ha gradita fin dall’inizio.»


Una delle sale riunioni oggetto dell’intervento di Lantech Longwave.

Scorcio dell’azienda dove si nota l’attenzione per il design che anche la tecnologia doveva rispecchiare.

Una user experience efficace: dalle sale riunioni agli uffici. E oltre?

Il risultato nella sala conferenze e nelle sale riunioni rientra pienamente nelle aspettative di Modula, al punto da decidere di dotare tre uffici dirigenziali di soluzioni simili. Mazzacani ce li descrive. «Due sono stati equipaggiati con monitor 65”, staffe multisnodo per orientare il monitor in base al tipo di riunione, sistema Poly e Barco ClickShare; un altro è stato organizzato come la sala CDA perché, avendo un tavolo riunioni per meeting estesi, il dirigente ha chiesto di allestirlo allo stesso modo. Abbiamo un sistema di videoconferenza più piccolo con funzione di ripresa dinamica delle persone sedute al tavolo. La camera è 4K, ma senza preset. La funzione tracking integrata permette infatti di mostrare chi sta intervenendo con un frame digitale semplificato.»


Il sistema ClickShare è
un ottimo esempio di tecnologia
nascosta che Modula utilizza
ed apprezza già da diversi
anni, motivo per cui è stato fin
da subito un must di questo
progetto – S. Mazzacani


Anche nelle condizioni migliori, però, è sempre possibile migliorare, e così Pignedoli ci racconta qualche altro intervento in programma. «Avendo un soffitto molto alto, la sala Giove avrà a breve dei pannelli fonoassorbenti per ridurre il riverbero. In ogni caso, con il sistema Poly l’audio è già molto buono. Abbiamo poi riscontrato ottimi risultati video grazie al sistema di tracking della telecamera. La sala è già integrata con Teams, in modo da pianificare e partecipare a riunioni senza pc o altri dispositivi, ma probabilmente aggiungeremo anche Webex per telefonate e webcall». E c’è un’ulteriore ambizione per il futuro: «Stiamo riflettendo sull’utilità di una lavagna digitale, utile per condividere contenuti». Anche Lazzaris la considera un’ipotesi futuribile: «Potrebbe essere il prossimo passo anche per interagire con le nostre sedi all’estero, condividendo in tempo reale spunti e idee. Avere una user experience praticamente identica a quella dal vivo potrebbe essere una cosa molto positiva». Non resta che esaudire anche questo desiderio.


Una delle sale riunioni ristrutturate con schermo 65” e videobar all-in-one Poly

Soluzione di prenotazione sale Evoko.

Persone intervistate

Enrico Lazzaris,

Group Digital Infrastructure Supervisor, Modula

Luca Pignedoli,

IT System Engineer, Modula

Stefano Mazzacani,

Business Manager Collaboration, Lantech Longwave


Link utili

modula.eu | lantechlongwave.it | exertisproav.it