Sul successo che la fiera di Amsterdam continua a riscuotere ne abbiamo parlato già diverse volte su Sistemi Integrati, con interviste a Mike Blackman e articoli dedicati alle diverse edizioni. Vediamo di riflettere ora su alcuni indicatori che tentano di spiegare i record di quest’anno

Sull’edizione di ISE 2016 pesava un’incognita, il giorno in più: era la prima volta che si teneva su quattro giorni perché in passato si era svolta sempre su tre. 
Un’operazione critica quella di aumentare il numero dei giorni di una manifestazione, capace di offuscare la sua identità. 
Ebbene: non soltanto ISE 2016 non ha mostrato alcuna flessione ma ha proseguito il suo sviluppo che la vede crescere costantemente sin dal 2004, anno della prima edizione. 

Questa fiera, la cui proprietà lo ricordiamo è suddivisa al 50% fra InfoComm e CEDIA e viene organizzata da Integrated Systems Events, ha mostrato un dinamismo che fa ben sperare per il suo futuro, e pone gli organizzatori in una posizione di fondamentale vantaggio competitivo. 

Gli elementi dell’edizione di ISE 2016 che appaiono positivamente sorprendenti, nella sostanza sono tre: 
– i visitatori registrati, rispetto allo scorso anno, sono cresciuti del 10,7% superando i 65mila; 
– gli espositori sono stati oltre 1.100, anche loro in crescita rispetto al 2015; 
– il re-booking è pari al 95% della superficie disponibile per l’edizione 2017 (che è maggiore di quella dei 2016, perché sarà disponibile un nuovo padiglione); si preannuncia così un altro ‘tutto esaurito’. 
Tre elementi che richiedono un breve approfondimento.




I visitatori

Il primo anno, nel 2004, erano 2.800 e soltanto quattro anni dopo avevano superato i 22mila. Nelle edizioni successive sono continuati a crescere. 
Dal 2013 ad oggi sono praticamente raddoppiati. 
Questo trend ci suggerisce la curva di crescita che deve registrare una manifestazione di successo: se nei primi tre/quattro anni non decolla, il rischio di un flop è concreto. 

Il continuo crescendo di visitatori ha diverse spiegazioni, tutte declinate attorno al concetto di elevata qualità media, vero cavallo di battaglia di Integrated Systems Europe. 
Innanzitutto, ISE non è soltanto una fiera, anzi. Il contributo di CEDIA e InfoComm in termini formativi è quanto di meglio si possa avere al mondo, non solo in Europa; le migliaia di sessioni organizzate per garantire a chi visita ISE di potersi aggiornare tecnologicamente e imprenditorialmente, oppure di completare un percorso formativo conseguendo la certificazione, coprono praticamente ogni argomento; non solo: in ogni nuova edizione vengono sviluppate nuove idee e nuovi percorsi, tutti coerenti fra loro, un buon esempio di cosa significa fare sistema. 

E poi l’organizzatore, Integrated Systems Events, capace non soltanto di mediare e gestire gli interessi e le aspettative dei due soci (due pezzi da novanta) ma anche di ascoltare gli espositori (praticamente tutti i più importanti referenti dell’industria) per guidarli a realizzare con efficacia i loro obiettivi. Un lavoro che la squadra (meno di 20 persone) guidata da Mike Blackman svolge con particolare dedizione, onestà e precisione. 
Ricordiamo anche che ISE ha raggiunto un accordo con Air France & KLM per ottenere prezzi scontati sui voli aerei; ad esempio: da Milano, prenotando con adeguato anticipo si può acquistare un volo AR anche a meno di 100 Euro, compreso un bagaglio da stiva. Inoltre, per raggiungere la fiera dagli Hotel convenzionati è attivo un servizio di shuttle per raggiugnere la fiera la mattina e tornare in albergo la sera.


Gli espositori

ISE è l’espressione di come vogliono presentarsi gli espositori ai loro clienti: nel board, oltre ai soci siedono anche rappresentanti dell’industria e dell’integrazione dei sistemi. La cautela che viene posta nel prendere le decisioni importanti (si veda l’estensione al quarto giorno che ha richiesto più di un anno) è eloquente: vengono prese decisioni solo quanto tutti solo d’accordo, per evitare inutili frizioni. 

Inoltre, probabilmente è stato messo in atto un meccanismo virtuoso perché ogni espositore invia numerose volte l’invito alla propria clientela a visitare ISE e il proprio stand. Quindi il database è quasi infinito, è dinamico nel tempo perché si rinnova, e sfrutta la sinergia della selezione e della grande visibilità per generare sempre più visitatori. 
Ovviamente non si verifica che un espositore eviti di invitare la propria clientela perché c’è il rischio che arrivato in fiera veda anche i propri concorrenti. 
A tutto questo va aggiunto il supporto della stampa, nell’edizione 2016 hanno partecipato giornalisti provenienti da oltre 40 diversi paesi. 

Infine gli stand degli espositori dove, come per le fiere US (CEDIA Expo e InfoComm Show), le soluzioni vengono presentate accanto ai prodotti, un atteggiamento che semplifica la comprensione dei benefici derivanti dalla tecnologia per chi di tecnologia non è un esperto. Quindi una strizzatina d’occhio ai professionisti coinvolti indirettamente nel mercato AV come architetti e interior designer. Numerosi espositori, poi, organizzano anche training sui propri prodotti; infine, la presenza negli stand del top management delle società ai quali ci si può rivolgere per pareri e confronti.


Il re-booking, i padiglioni saranno rinumerati

Le code di persone che abbiamo visto davanti all’area interna alla fiera, per effettuare il re-booking dello spazio per l’edizione successiva sono sotto gli occhi di tutti. 
Anche il seguente dato è in linea con il trend della manifestazione e ne esalta il successo: praticamente a edizione 2016 conclusa le aziende avevano rinnovato lo spazio per una superficie totale superiore a quella di quest’anno: per fortuna il complesso RAI di Amsterdam per il prossimo anno metterà a disposizione un nuovo padiglione, che è stato quasi tutto già prenotato; il re-booking è ormai arrivato al 95% del nuovo spazio disponibile. 
Bisognerà anche abituarsi alla nuova numerazione dei padiglioni che la fiera di Amsterdam attuerà dal 2017.


Il quarto giorno


Il keynote di chiusura organizzato alle 9:00 del mattino dell’ultimo giorno.

Come dicevamo, l’aggiunta del quarto giorno nonostante tutti fossero d’accordo perché davvero necessaria, poteva creare qualche imprevisto. 
Per distribuire meglio l’affluenza del pubblico sui quattro giorni della fiera l’organizzatore ha messo in campo numerose iniziative che hanno riscosso successo: il programma FRDY@ISE. 
Una su tutte: il keynote di chiusura organizzato alle 9:00 del mattino dell’ultimo giorno. 
Nelle passate edizioni il keynote è sempre stato organizzato la sera prima dell’inizio della fiera, perché considerato un evento pre-show. 
C’è voluto del coraggio a spostarlo alla fine, soprattutto a quell’ora del mattino perché gli eventi serali correlati a ISE si susseguono tutti i giorni e anticipare l’arrivo in fiera (l’apertura era prevista alle 9:30) poteva creare qualche defezione. 
Invece è stato un successo oltre ogni previsione: il Forum RAI era gremito, i partecipanti sono stati più di 700. Certamente l’ospite del keynote era di primo livello: il fisico futurista Dr. Michio Kaku ma un’affluenza del genere porta a pensare che il grado di fidelizzazione nei confronti di questa manifestazione è davvero enorme. 
Infine, per l’ultimo giorno il parcheggio per i visitatori era gratuito.