Inauguriamo una nuova sezione, dedicata a tematiche di marketing. Pillole utili a conoscere e a utilizzare al meglio le linee guida strategiche e i suggerimenti operativi utili alla nostra professione.
Il nostro lavoro ci porta a essere degli intermediari: siamo, infatti,
in mezzo tra chi produce e chi consuma il prodotto. Questo significa che
possiamo (dobbiamo?!) essere capaci di distinguere e valorizzare il
nostro contributo. In una parola, dobbiamo essere capaci – come
intermediari- di renderci ‘unici’ agli occhi di chi ci sceglie,
portandolo a preferire noi ogni volta che ne ha bisogno.
Nei confronti del nostro fornitore, lo sceglierci è guidato dalla
nostra capacità di ‘aiutarlo’ a raggiungere il mercato di riferimento,
costituito dai suoi clienti finali che, poi, sono anche i nostri (per
esempio, le famiglie). Ci sceglierà, quindi, per la nostra capacità di
‘vendere’ per lui, di valorizzare il suo prodotto, di identificare i
clienti giusti, di parlare e comunicare adeguatamente i punti di forza
della sua offerta.
Cosa ci aiuta, invece, a farci scegliere dall’altro anello della catena, il cliente finale?
Il marketing ci dice che ogni volta che si lancia un messaggio per
modificare i comportamenti del consumatore, guidandoli verso la nostra
offerta, siamo in presenza di un’operazione di posizionamento: abbiamo,
cioè, indicato al cliente – con un’attività di comunicazione e
promozione – quali sono le caratteristiche distintive di un prodotto o
di un servizio per consentirgli di riconoscere in quelle caratteristiche
proprio gli aspetti che sta cercando.
Abbiamo, in sostanza, reso evidente al cliente gli attributi che ci
qualificano (e ci fanno riconoscere) per entrare nella sua lista di
alternative – preferibilmente, al primo posto!-, ogni qualvolta abbia
bisogno di soddisfare proprio quel dato bisogno.
Gli esperti di marketing ci dicono che i clienti, più che il
prodotto in quanto tale, scelgono (e comprano) grazie all’immagine che
ne hanno e che l’azienda è riuscita a comunicare. In pratica, il cliente
compra proprio per il posizionamento che l’azienda produttrice (e
quindi il grossista o installatore) è riuscita a comunicare, veicolando i
messaggi opportuni.
Quando un cliente compra un prodotto o sceglie un dato servizio, lo
fa per quell’idea – composta da un insieme di aspetti come valori,
attributi, significati – che nella sua testa ha associato e che sono
stati comunicati attraverso la pubblicità, magari già confermati da
esperienze pregresse proprie o raccontate da altri.
Questione di coerenza
Il
posizionamento si rende chiaro ed evidente attraverso la comunicazione e
deve essere motivato e coerentemente provato dall’esperienza. Il
cliente, infatti, mette alla prova la validità del posizionamento. Anzi:
mette alla prova la capacità di rispondere adeguatamente alla promessa
(che gli è stata fatta) che è alla base di quel posizionamento. Facciamo
un esempio.
Se un nuovo cliente richiede il nostro servizio perché un amico ci
ha presentato come “fidati, è competente e particolarmente attento alla
qualità”, questo è il ‘posizionamento’ che ci rappresenta agli occhi del
cliente che sarà ben attento a verificare se rispondiamo adeguatamente a
questa promessa.
Valuterà se siamo davvero attenti alla qualità sopra ogni altra cosa
(qualità dei canali ricevuti, cablaggi ordinati, pulizia e ordine che
abbiamo lasciato nell’area dove abbiamo lavorato, ecc.). Evidentemente,
questo aspetto – la qualità – è per il cliente il tema più importante
(se così non fosse stato, avrebbe cercato altri fornitori il cui
posizionamento è in linea, come per esempio i costi, la disponibilità,
ecc.).
Se siamo stati presentati come “particolarmente attenti ai costi”, e
proprio per questo aspetto ci hanno cercati, il cliente sarà attento a
quel dato fattore, in sostanza, guarderà soprattutto il costo della
prestazione.
Il posizionamento, in sostanza, rappresenta la promessa che facciamo
al mercato, ai nostri clienti, ai nostri concorrenti. Traccia la nostra
identità di fondo: dichiararla, comunicarla, sostenerla con scelte
coerenti, ci rafforza e ci rende unici e distintivi.
Per questo è importante identificarlo:
– per verificare il suo grado di successo verso la nostra clientela e modificarlo al mutare delle condizioni di mercato;
– conoscerlo (conoscerci) ci aiuta a stendere opportunamente il
nostro piano di marketing, dove ogni leva – dai tempi, ai costi – deve
essere costruita coerentemente. Più è chiaro il nostro posizionamento,
maggiore capacità abbiamo di gestire la nostra performance in modo
progettuale e non soltanto causato dagli eventi.
Possiamo dire che il posizionamento ci guida come una bussola: ci
contestualizza nello scenario dei concorrenti, orienta le nostre scelte
per raggiungere il cliente, ci guida su come reagire alle evoluzioni di
mercato, ci indirizza nelle modalità di ampliamento e focalizzazione
delle nostre attività.
Distinguersi dai concorrenti
Il
posizionamento, dunque, come leva di marketing, ci consente di
dichiarare al cliente la nostra qualità distintiva, sottolineando e
differenziando la nostra univocità anche rispetto ai concorrenti. Il
posizionamento è, per questo motivo, usato a livello di prodotto, di
marca, di azienda, di distributore, … di installatore!
L’identificazione del posizionamento è una scelta che va compiuta
valorizzando gli aspetti ritenuti rilevanti dal contesto (quello che i
clienti cercano, quello che i concorrenti non hanno) e dalle
potenzialità intrinseche al nostro interno (quello che siamo, quello che
possiamo offrire). Scegliere un posizionamento vuol dire aver scelto,
dentro il mercato di riferimento, una fetta che ritiene rilevante la
caratteristica qualificante del nostro posizionamento. È a quella fetta
che dovremo comunicare, con cui costruiremo una relazione, a cui ci
rivolgeremo per vendere e, della cui soddisfazione, dovremo
preoccuparci e monitorare.
Gli aspetti che qualificano
Chiediamoci quali
sono gli aspetti che qualificano il nostro servizio: qualità del nostro
operare, competenza nel consigliare, prontezza nel risolvere i
problemi, ricchezza di alternativa di offerta, disponibilità.
È un’analisi puntuale che ci aiuta a capire meglio qual è la nostra
‘univocità’ e che ci permetterà di identificare quegli aspetti rilevanti
su cui far leva per farci apprezzare e continuare a scegliere dai
nostri clienti. È la base su cui costruire una relazione positiva e
fiduciaria.
LTE: il tema caldo
Tutti noi del
settore sappiamo che l’LTE avrà conseguenze sulla qualità di ricezione
del cliente finale, costringendolo ad affrontare la problematica e –
probabilmente- a sostenere un ulteriore investimento di spesa. Questi
sono esempi di avvenimenti di mercato, esterni al nostro agire, che
tuttavia hanno delle ricadute significative sul nostro lavoro e sulla
relazione che abbiamo costruito con i nostri clienti. In ogni caso,
rappresentano situazioni che vanno gestite e che richiedono il nostro
intervento.
Cosa c’entra il posizionamento, chiederete ora?
Ecco, il posizionamento, ossia la promessa distintiva e qualificante
che abbiamo fatto al mercato, ci indica le modalità di gestione
ottimale della situazione.
Se abbiamo sempre lavorato, focalizzando il nostro intervento sul
valore ‘qualità’, con riconoscimento da parte del cliente, avremo
probabilmente chiesto in passato un investimento nel migliore dei modi
(anche se magari più costoso) che consentirà al nostro cliente di
risparmiare ora sull’adeguamento. È una leva importante che la
condizione di mercato ci offre per ribadire e rafforzare il nostro
posizionamento di ‘attenti alla qualità’ che è bene sottolineare al
cliente attraverso un’opportuna comunicazione. Un’azione che consente di
rendere visibile e chiaro al cliente un vantaggio che forse non ha
tutte le competenze per cogliere.
Altrettanto, se lavoriamo con maggiore attenzione ai costi, il
cliente si aspetterà di trovare in noi il miglior/più economico aiuto a
gestire le difficoltà di ricezione. Anche in questo caso, è bene che ci
si preoccupi di comunicare opportunamente queste caratteristiche:
lavoriamo in coerenza con il nostro posizionamento, motivo per cui siamo
stati riconosciuti e chiamati: è un’opportunità sottolinearlo
coerentemente con una adeguata comunicazione.
L’evento LTE/4G in ogni caso, come ogni avvenimento che impatta sul
mercato e i cui costi ricadono sull’inerme cliente, rappresenta
certamente una criticità da gestire (il cliente dovrà spendere altro… e
ancora si ricorda la spesa del passaggio al digitale…) e anche
un’opportunità per stringere una relazione ancor più forte. Fondamentali
sono la preparazione, l’informazione e la formazione che ci consentono
di guidare un cliente spesso all’oscuro di quanto accade (salvo poi il
conto che riceve: quello lo capisce bene…)
Offrire anticipatamente tali informazioni, garantire il servizio di
assistenza, accertarsi della presenza e risoluzione dell’eventuale
problema: sono le risposte chiave da fornire. La modalità in cui le
forniremo sarà frutto della nostra storia, del nostro modo di lavorare,
di essere conosciuti nel mercato. Insomma, del posizionamento distintivo
per il quale ci conoscono, ci apprezzano, ci chiamano.
Perché, accanto a ciascun posizionamento specifico, i clienti
cercano sempre una presenza affidabile al proprio fianco, pronta ad
aiutarli, non solo con prodotti e servizio, soprattutto con una
relazione fiduciaria.
Si ringrazia per il contributo
Alessandra Tacconelli
consulente marketing e comunicazione
atacconelli@hotmail.com