Un filtro che si può innestare direttamente sul dipolo dell’antenna, sul connettore F del centralino da palo o interno. L’attenuazione tipica in banda LTE è maggiore di 60 dB. La forma cilindrica facilità l’avvitamento sui connettori in spazi ristretti.

L’utilizzo dei filtri LTE, come il modello descritto in questa pagina, potrà essere d’aiuto per risolvere emergenze causate da interferenze generate dai segnali LTE.
Ma non tutti i filtri sono uguali, sebbene possano apparire simili nell’estetica: è importante leggere e valutare la curva di risposta in frequenza per capire come può operare in un impianto.
Il grafico riportato qui sotto descrive l’attenuazione che introduce il filtro, nella banda di frequenze a 800 MHz, quelle che prima appartenevano alla televisione, che comprendono i canali UHF dal 61 al 69.


Le prestazioni

La perdita massima d’inserzione, nella banda da 470 a 780 MHz, è pari a 4 dB.
Questo è un parametro importante, nel caso l’impianto richieda l’installazione di più filtri per risolvere la problematica.
L’attenuazione tipica, in banda LTE si mantiene al di sotto dei 60 dB.
La forma cilindrica del filtro, il diametro è di soli 21 mm, rende più semplice il collegamento al dipolo dell’antenna ma, soprattutto, al connettore F del centralino dove, spesso, lo spazio a disposizione è davvero esiguo.
I connettori d’ingresso/uscita sono del tipo F maschio/femmina.