L’Università ha installato nella palestra un videowall 3×3 composto da monitor Sharp da 60”, integrato in una struttura autoportante in legno lamellare.


Uno spazio molto importante, con un soffitto alto ben 15 metri: stiamo parlando della palestra dell’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”. Un ambiente molto illuminato dalla luce naturale che filtra da una superficie vetrata di oltre 100 mq, disposta nella parte superiore. 
L’Università ha deciso di dotare questo ambiente di un videowall per poter disporre non solo di un semplice luogo dove praticare sport indoor ma anche di un contesto dove organizzare eventi e manifestazioni importanti per l’Ateneo. 
Il dealer Delta Systems di Roma, partner Sharp di lunga data, sì è aggiudicato la gara d’appalto e l’Architetto Fabrizio Ales, per conto dell’Università, ha curato il progetto e la direzione lavori.



Contesto imponente

«Di questo lavoro, ossia del videowall 3×3 composto da nove monitor Sharp PN-V601A, sono particolarmente orgoglioso, per diversi motivi. Innanzitutto – ci spiega l’Architetto Ales – ci troviamo nella palestra più grande dell’ateneo, un ambiente imponente alto 15 metri, praticamente quanto un palazzo di cinque piani». 
L’Università degli Studi di Roma Foro Italico è un istituto di istruzione universitario statale italiano, l’unico del Paese dedicato allo studio delle scienze motorie e sportive. 
Fondato nel 1928 come Accademia di Educazione Fisica di Roma, la sua sede è al Foro Italico di Roma e dal 2013 il suo rettore è il Prof.Fabio Pigozzi.



Superficie polivalente

«Come palestra non aveva alcuna dotazione tecnologia avanzata, a parte un impianto audio Bose di alta qualità – commenta Fabrizio Ales – così abbiamo affrontato lo studio iniziando a passare in rassegna le soluzioni praticabili, tenendo conto di due fattori importanti: la volumetria e la luce ambiente; infatti, le pareti della palestra sono formate da un’importante superficie vetrata che guarda verso lo Stadio del Marmi. Ci siamo subito orientati sul videowall per la dimensione estesa del contesto, ma abbiamo dovuto escludere l’utilizzo di monitor tradizionali, a luminosità standard, per la quantità di luce naturale presente quando le giornate sono luminose. La trasformazione di un contesto di questo tipo deve prevedere soluzioni utilizzabili 365 giorni all’anno, affinché il successo dell’installazione sia garantita. Per un discorso analogo abbiamo dovuto scartare anche i videoproiettori: installarli ad un’altezza di 15 metri sarebbe stato improponibile oltre che troppo costoso, con il rischio di forzare l’oscuramento delle finestre durante il loro utilizzo. Così abbiamo deciso di proporre un videowall con monitor Sharp PN-V601A ad alta luminosità, da 700 cd/mq. Il risultato ci ha dato ragione perché in presenza di molta luce proveniente dall’esterno, nelle ore centrali della giornata, il videowall mantiene sempre una leggibilità perfetta e non si perde alcun dettaglio guardando le immagini da ogni punto della palestra».



Struttura autoportante legno lamellare

«Abbiamo progettato una struttura autoportante da 7 metri x 4,5 metri, pensata per integrarlo – prosegue l’Architetto Ales.All’inizio abbiamo pensato fosse sufficiente un videowall 2×2 con monitor da 60”. Quando la committenza ha esaminato il progetto ha valutato di estenderlo ad una configurazione 3×3, per rendere ben visibili le immagini da ogni angolo della palestra. Quindi abbiamo adattato il progetto, allargando la base: questo videowall 3×3 ha una dimensione complessiva di 180 pollici; inoltre, il peso dei 9 monitor è importante, di oltre 400 kg: per questo la struttura del mobile è stata realizzata in legno lamellare, particolarmente resistente e capace di mantenere la forma iniziale, senza subire deformazioni nel tempo, oltre che esteticamente gradevole».



La configurazione di sistema

Il mobile in legno lamellare ospita il videowall 3×3, il computer con scheda grafica dedicata per la gestione dei nove monitor e un touch screen Sharp da 20 pollici modello LL-S201A, utilizzato per evitare di collegare al computer mouse + tastiera e avere una preview delle immagini inviate al videowall. I monitor PN-V601A hanno un’operatività H24, quindi progettati per un utilizzo intensivo, non sviluppano un’elevata quantità di calore. In ogni caso, per mantenere la temperatura di lavoro sempre ai minimi termini sono state predisposte all’interno del mobile ventole di estrazione dell’aria calda. La scheda integrata nel computer genera due diverse uscite: DVI e HDMI. La DVI è stata collegata al primo dei monitor del videowall; i successivi sono collegati in daisy chain, sempre in DVI. 
Il monitor Sharp da 20” invece, utilizza l’uscita HDMI. 

L’assemblaggio del videowall è stato realizzato in due fasi distinte: nella prima ci si è occupati di montare le staffe a pantografo sul pannello di supporto, utilizzando dime dedicate. Quindi, la struttura è stata issata sul mobile in legno e successivamente sono stati installati i monitor. Il lavoro nel suo complesso è stato realizzato in una settimana circa.



Il parere dell’Università

«L’idea di installare un sistema di visualizzazione nella Palestra Monumentale nasce diversi anni fa – ci spiega il Dottor Luca Rocchegiani, Coordinatore Area Infrastrutture e Sicurezza dell’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” – quando è emersa l’esigenza di avere un ambiente capace di fungere da sala multifunzionale, in grado di ospitare un numero di persone considerevolmente più elevato rispetto all’attuale Aula Magna. L’adeguamento della Palestra è stato realizzato tramite Fondi Convenzione P.C.D.M.». 
«Le dimensioni della palestra – prosegue Luca Rocchegiani – si prestano, oltre che allo svolgimento delle attività didattiche, anche ad ospitare eventi di vario genere qualora l’aula Magna risultasse troppo contenuta; ad esempio: conferenze, meeting, esposizioni e ricevimento degli ospiti per eventi di vario genere. Siamo soddisfatti dell’installazione, sia per la facilità d’uso che rende fruibile anche ad utenti meno esperti le operazioni di accensione, spegnimento e caricamento/diffusione dei contenuti, sia per la visibilità ottimale del videowall da ogni punto della palestra; la luminosità dei monitor, infatti, garantisce un’ottima qualità delle immagini in qualsiasi condizione di luce». 
L’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” è il quarto Ateneo Statale della città di Roma. Assicura tutti i livelli di formazione universitaria nel campo delle Scienze del Movimento Umano e dello Sport rilasciando i titoli di laurea triennale, magistrale e dottorato di ricerca previsti dall’ordinamento universitario ministeriale.


Big Pad in aula e per conference

Questa Università utilizza anche altri strumenti Sharp; nello specifico, ben 14 Big Pad PN-L702B in altrettante aule, oltre a stampanti multifunzione a colori Sharp MX-2314N. È possibile far lavorare i dispositivi in rete (cablata o Wi-Fi), per condividere file e stampanti. Le lavagne sono state inserite anche in due contesti di conference, nella sala riunione del Rettorato e nella sala Consiliare dell’Ateneo. 
«Il design dei Big Pad ha un notevole impatto visivo – è il parere dell’Architetto Ales – sufficiente da solo a modificare totalmente l’aspetto delle aule. Anche negli ambienti non adibiti alla didattica, le lavagne si integrano perfettamente sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista tecnologico, come nel caso della sala riunioni del Rettorato, in cui viene utilizzata per videoconferenze. Nella grande sala Consiliare, detta ‘sala Marinozzi’, fulcro della vita dell’Ateneo, utilizzata non solo per la discussione delle tesi e la proclamazione delle lauree, ma anche per conferenze, workshop e master universitari, il Big Pad è stato collocato sul suo supporto, ma è prevista una successiva integrazione nella boiserie in legno che riveste le pareti della sala, esattamente come gli attuali apparati tecnologici presenti».


I pareri

Fabrizio Ales 
Progetto e direzione lavori 
La soluzione ha dimostrato la qualità del progetto: anche in presenza di molta luce proveniente dall’esterno, nelle ore centrali della giornata, il videowall mantiene sempre una leggibilità perfetta 

Le dimensioni della palestra, oltre che allo svolgimento delle attività didattiche, si prestano anche ad ospitare conferenze, meeting, esposizioni e ricevimento degli ospiti per eventi di vario genere. Luca Rocchegiani, Università del Foro Italico


Per informazioni 
uniroma4.it 
sharp.it