Dall’HD, un formato consolidato grazie al satellite, al 4K dove sperimenta per prima le trasmissioni a 50 fps, Eutelsat crede nel valore determinato dalla qualità delle immagini. Sono 7,3 milioni le parabole puntate su Hot Bird.
Il
processo di convergenza, innescato dalla transizione al digitale
televisivo terrestre, ha ormai trasformato la produzione e la fruizione
della televisione. Il dibattito sul futuro del mezzo impegna studiosi,
giornalisti e broadcaster: tutti sembrano scommettere sulle dimensioni
degli schermi e sull’Ultra HD, il nuovo standard dell’immagine che
consente una risoluzione quattro volte superiore rispetto al full HD.
«La qualità dell’immagine prima di tutto». Non usa mezzi
termini Cristiano Benzi, Director Line of Business Video and
Broadcasting di Eutelsat, nel ribadire la posizione del provider
satellitare in merito al 4K. Il percorso prosegue lungo la linea
tracciata a gennaio 2013 con il varo del primo canale satellitare
sperimentale in 4K in Europa, diffuso su EUTELSAT 10A a 10° Est. «Quest’ultimo – precisa Benzi – è
anche l’unico a trasmettere a 50 frame progressivi per secondo, in
quanto l’esperienza della sperimentazione sta dimostrando che è
necessario non trascurare la questione del frame rate al fine di
garantire all’utente il massimo livello di qualità percepita. Non appena
la tecnologia sarà matura – aggiunge – vorremmo provare anche
dei frame rate superiori, appunto perché puntiamo a sfruttare in maniera
completa le enormi potenzialità delle immagini 4K».
Intanto, continua l’impegno sul fronte dell’Alta Definizione dove
Eutelsat rappresenta uno degli attori principali sulla scena mondiale
con oltre 400 canali in HD trasmessi attraverso i propri satelliti. «È soprattutto grazie ai nostri vettori – ricorda Renato Farina, Amministratore Delegato di Eutelsat Italia – che
gli italiani hanno conosciuto l’esperienza dell’Alta Definizione, ormai
in progressiva espansione anche sul versante del digitale terrestre.
Tre quarti degli utenti abbonati a SKY ricevono l’offerta HD,
confermando che questo standard qualitativo rappresenta ormai un dato di
fatto imprescindibile per la visione di un determinato canale Tv. Il
nostro obiettivo per il futuro – conclude – è di continuare a supportare clienti e partner nell’affrontare le prossime sfide del mercato italiano».
La penetrazione in Italia
A proposito di numeri, occorre richiamare quelli di un recente studio sulla ricezione tv in Italia realizzato da Eutelsat in collaborazione con IPSOS. Claudia Vaccarone, Direttrice Studi di Mercato & Customer Experience di Eutelsat, ricorda che oggi nel nostro paese l’operatore spaziale serve da solo un totale di 8 milioni di famiglie, ossia un terzo dell’intera platea televisiva nazionale. In particolare, 7.3 milioni di nuclei ‘guardano’ ai 13 gradi di HOT BIRD, 500mila sono rivolte ad Eutelsat 16A, e 200mila verso altri satelliti sempre dello stesso provider.