Claudio Pavan, Presidente regionale Confartigianato Antennisti interviene descrivendo l’esperienza delle provincie di Como e Lecco, analizzando problematiche comuni alle altre zone d’Italia dove è avvenuto lo switch-off. Il convegno di Erba e il Codice Etico degli Antennisti.
Confartigianato,
a ridosso delle date di switch-off, aveva organizzato un convegno a
Erba, il primo novembre 2010, partecipato da numerosi installatori. Le
provincie di Como e Lecco, con tutti i paesi del lungo lago e delle
valli che vi si affacciano sarebbero state interessate dalla transizione
digitale a partire dal giorno seguente, il 2 novembre. Tutti si erano
lasciati con la promessa di ‘mantenersi in
contatto’ per uno scambio di esperienze, sicuramente diverse, in
funzione della zona di lavoro. I primi riscontri dalle zone interessate
erano stati incoraggianti; spesso si sentiva dire: nelle zone dove si
vedevano pochi programmi e male, adesso si ricevono molti più canali,
tutti perfetti. Le zone in ombra, fortunatamente, erano poche ma a
risolvere i problemi ci pensava la soluzione TivùSat perfettamente
funzionante. Iniziava a prendere piede l’idea che il digitale terrestre,
a parte la mobilitazione dei primi giorni, avrebbe potuto comportare
una riduzione di lavoro per gli antennisti, peraltro già
significativamente diminuito da molti mesi.
Le cose cambiano
Purtroppo,
con il passare dei giorni, sono sorti i primi problemi per gli impianti
centralizzati: alcuni programmi ricevuti abitualmente non si vedono
perché manca il modulo della frequenza relativa. E ci si inizia a
chiedere perché l’assegnazione delle frequenze non è stata fatta con
largo anticipo, ma soltanto pochi giorni prima dello swicth-off. Gli
antennisti avrebbero potuto programmare un piano di interventi
durante tutto il corso dell’ultimo anno, predisponendo il terminale
di testa alla ricezione delle nuove frequenze. Purtroppo, però, con i
‘se’ e con i ‘ma’ non si costruisce nulla. Quindi affrontiamo la
situazione e facciamo il possibile per ridurre al minimo il disagio dei
nostri clienti.
Il disagio degli anziani
Molte
persone anziane sono in difficoltà per la risintonizzazione del decoder
o del televisore: in genere vivono sole con i figli o nipoti lontani.
E’ capitato che richiamassero più volte nello spazio di pochi giorni.
Ma, fatta salva qualche eccezione, nella maggioranza non c’è frenesia,
sembra che siamo preparati ad affrontare il passaggio.
Arriviamo al 18 novembre, gli impianti interessati al passaggio,
epocale, servono un bacino ampio di utenti, ci sono le città capoluogo
di provincia: Como e Lecco. Nel pomeriggio le prime telefonate tra i
colleghi sembrano confermare che il passaggio si prospetti indolore. Un
caso a parte lo rappresentano gli impianti centralizzati nei condomini,
ma i programmi nazionali si vedono quasi dappertutto.
Il giorno cruciale
Arriviamo
al giorno cruciale per la vastità del territorio interessato. Sono
coinvolti gli impianti di grandi dimensioni: Monte Penice, Milano,
Valcava, Campo dei Fiori, ecc.: come si comporterà il segnale digitale
nelle zone dove si ricevono in modalità SFN gli stessi canali,
contemporaneamente e da direzioni diverse?
La sera del 26 arriva rapidamente, troppo rapidamente, molte le
chiamate inevase, è venerdì, è in arrivo la neve, sarebbe stato meglio
scegliere un lunedì di mezza estate… Tante le chiamate a vuoto perché
molti impianti sono centralizzati: prima di intervenire è necessario
presentare il preventivo agli amministratori che propongono di aspettare
che la situazione si stabilizzi. Non hanno torto ma, se la rete di
distribuzione è critica, non sappiamo come si comporterà con i nuovi
segnali.
La neve e i canali VHF
La
nevicata ha messo subito in evidenza come, in VHF, il segnale degrada
facilmente. Fortunatamente nella zona dove opero si ricevono due
frequenze con il MUX 1 RAI: E09 e 23. Dalla direzione di Valcava RAI
trasmette solo il MUX4 canale 40, mi chiedo perché non accendono subito
anche gli altri MUX. Il 26 è passato da alcuni giorni,
l’ottimismo iniziale comincia a vacillare, nelle zone dove lo switch
off era avvenuto il 18 novembre e dove si vedeva tutto bene, sembra che
comincino a verificarsi difficoltà nella ricezione. Non c’è impianto
centralizzato dove non ci sia almeno un utente che lamenti difficoltà,
magari anche solo per un programma locale che interessa solo a lui.
Ricordo che è sempre in vigore il Decreto Ministeriale 11 novembre 2005:
non devono esserci discriminazioni tra i segnali primari presenti nella
zona e nemmeno tra gli utenti collegati allo stesso impianto
centralizzato. Qualche antennista comincia a dubitare delle proprie
capacità: la nuova tecnologia è alla prova pratica!
Certo, per gli antennisti si prospettano tempi difficili,
sicuramente ci sarà lavoro ma, non sarà facile se non si affronterà con
professionalità. In Lombardia, Confartigianato e CNA congiuntamente,
hanno predisposto un codice etico che riportiamo di seguito.
I DIFETTI PIÙ FREQUENTI LAMENTATI
* di giorno vedo bene, la sera l’immagine squadretta, a volte scompare l’immagine e lo schermo diventa nero;
* con il televisore della cucina vedo male mentre vedo benissimo con il televisore della sala;
* non si vedono alcuni canali, ma se muovo il filo si vedono;
* mentre stiamo guardando la televisione si sentono dei fischi e l’immagine si trasforma in mosaico.
LE DIFFICOLTÀ MAGGIORI
* far capire come il comportamento dei segnali digitali sia molto differente dal comportamento dei segnali analogici;
* far capire che ci sono motivi logici anche quando un programma si
vede bene sul televisore collegato alla presa del soggiorno e non si
vede sul televisore collegato alla presa della cameretta o della cucina;
* far capire che non è rapidamente risolvibile un problema di ricezione che si presente in modo saltuario;
* far capire la necessità di revisionare la rete di distribuzione
quando la parte aerea e il terminale di testa risultino idonei o siano
stati adeguati per la ricezione dei nuovi segnali.
COSA DICE LA ‘SIGNORA MARIA’
* un’amica mi ha detto che bisogna aspettare un mesetto prima che si sistemino;
* a mio marito al bar hanno detto che basta girare un po’ l’antenna per vedere bene;
* un amico di mio marito ci ha detto che basta aggiungere una scatoletta per aumentare il segnale;
* mio figlio, che abita a Milano, mi ha detto di chiamare un antennista per far installare il filtro digitale.
Il Codice etico per antennisti
In
Lombardia, per la gestione delle problematiche derivate dalla
transizione digitale, si ritiene opportuno definire un codice etico per
gli antennisti che consenta agli utenti una fruizione limpida dei
servizi, sia sotto il profilo economico sia tecnico. Due aspetti devono
essere assicurati nell’esecuzione dei lavori: Sicurezza e Funzionalità
in conformità al DM 37/08. Per l’artigiano antennista che volesse
evidenziare la propria professionalità, viene proposto il seguente
decalogo:
1. Tratta il tuo cliente nello stesso modo in cui vorresti essere trattato quando ti trovi nella condizione di cliente;
2. Rispondi tempestivamente alle chiamate dei clienti. Fissa sempre
un appuntamento e quando, per cause di forza maggiore, non puoi
rispettarlo, avvisa tempestivamente;
3. Il personale che interviene a domicilio deve essere bene
identificabile, curato nell’abbigliamento e nel comportamento. Applicare
le prescrizioni per lavorare in sicurezza, ricordando che la prima
sicurezza è costituita dall’uso sapiente della ‘testa’;
4. Dedica tempo all’aggiornamento e alla formazione del personale
tecnico per offrire al tuo cliente il massimo della professionalità;
5. Ascolta con attenzione le esigenze del cliente; offri i servizi e
le soluzioni più adeguate alle esigenze espresse considerando anche le
reali ‘capacità’ di utilizzo delle apparecchiature digitali;
6. Per gli interventi di manutenzione/riparazione, prima di
‘toccare’ l’impianto o l’apparecchiatura, individuare con il cliente il
difetto lamentato. Per gli impianti centralizzati accertarsi se il
problema lamentato è comune a tutti gli utenti oppure solo ad alcuni, o
si verifica solo in casa del chiamante;
7. Prima di sostituire una o più parti di un impianto è importante
effettuare verifiche incrociate con la strumentazione adeguata. Non si
interviene ‘per tentativi’, senza seguire una logica di ricerca guasto;
8. Gli interventi devono garantire il diritto d’antenna anche negli
impianti centralizzati e devono essere evitate le condizioni di
discriminazione tra gli utenti e tra i segnali primari come richiesto
dal DM 11-11-05;
9. Per gli interventi su impianti d’antenna presenta sempre un
preventivo. Quando, per la complessità della ricerca guasto, non è
possibile quantificare preventivamente la spesa, comunica il costo
orario, eventualmente la quota fissa per il diritto di chiamata e per la
strumentazione necessaria. Il cliente deve essere messo in condizione
di non trovare sorprese al termine dei lavori;
10. Rilascia regolare documentazione fiscale; inoltre è consigliata
una relazione scritta che faciliti eventuali successivi interventi
sull’impianto. La compilazione del libretto d’impianto semplifica gli
interventi a vantaggio dell’utente ma, anche di chi interverrà
successivamente. Anche se non sarai tu ad intervenire
successivamente sarà un vantaggio per un tuo collega. Domani, il collega
potresti essere tu.
L’impresa dichiara:
– di riconoscersi nello spirito del decalogo sopra elencato;
– di essere abilitata ai sensi del DM 37/08 alla lettera b) impianti radio televisivi e d’antenna;
– di impegnarsi ad applicare tariffe e procedure previste dal
prezzario di riferimento per l’installazione di impianti e decoder per
la ricezione della TV Digitale e terrestre;
– di intervenire sugli impianti d’antenna nel rispetto delle seguenti norme tecniche specifiche:
Norma CEI EN 60728-1: Impianti di distribuzione via cavo per segnali
televisivi, sonori e servizi interattivi – Parte 1 Prestazioni
dell’impianto;
Norma CEI EN 60728-11: Impianti di distribuzione via cavo per
segnali televisivi, sonori e servizi interattivi – Parte 11 sicurezza;
Guida CEI 100-7: Guida per l’applicazione delle norme riguardanti
gli impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi, sonori e
servizi interattivi;
Guida CEI 306-2: Guida per il cablaggio e distribuzione multimediale negli edifici residenziali;
Guida CEI 100-140: Guida per la scelta e l’installazione dei sostegni d’antenna per la ricezione televisivi;
– autorizzare l’utilizzo da parte di CNA e Confartigianato dei
propri dati ai fini della divulgazione del presente codice etico. La
violazione del Codice Etico comporta l’esclusione dall’elenco.
Il Convegno di Erba – Sala piena e molti alla porta …
Il convegno è stato organizzato dalle associazioni Confartigianato imprese di Como e Unione Artigiani di Lecco.
Titolo: Digitale Terrestre. Pronti, Partenzia, Via! Significativo e
in sintonia con la data perché il giorno seguente ha avuto inizio lo
switch off per i primi ripetitori delle province di Como e Lecco.
Considerato il cambiamento epocale che comporta il passaggio
definitivo alla tecnologia digitale, gli organizzatori hanno invitato i
rappresentanti delle maggiori emittenti televisive: hanno aderito RAI,
TMBT (La7) e la più seguita televisione locale del Lecchese, Teleunica.
I tecnici delle tre emittenti hanno fornito chiare indicazioni
relativamente alle frequenze e alle modalità di attuazione dello
switch-off; inoltre, hanno fornito indicazioni sulle possibili
problematiche relative agli impianti di ricezione. Tutti concordi
nell’evidenziare che le maggiori difficoltà si sarebbero dovute avere
negli impianti centralizzati. La presenza di centralini a filtri
costituisce il maggiore ostacolo alla ricezione delle nuove frequenze,
mai assegnate.
Significativo l’esempio di Teleunica che trasmette sul canale 21 ma,
la quasi totalità dei centralini, nei condomini di Lecco città, non
hanno il modulo del 21. Sempre negli impianti centralizzati, la rete di
distribuzione sarà quella che darà i problemi più difficili da risolvere
ai tecnici antennisti che interverranno negli impianti. Non sarà facile
spiegare alla signora Maria il motivo per cui non vede un programma che
altri nel condominio vedono benissimo. Paolo Brivio presidente del
C.R.T. di Lecco e Claudio Pavan presidente Regionale
Confartigianato Antennisti hanno espresso rammarico per l’assenza di
rappresentanti degli amministratori di condominio (ancorché invitati).
Avrebbero potuto conoscere alcune criticità, ed eventualmente chiedere
spiegazioni sulle modalità di intervento, ecc.,
per poterle spiegare ai condomini nelle riunioni condominiali.