A tu per tu con Enzo Pompadoro, direttore commerciale

«Come Consorzio, non posso che ribadire l’importanza di un atteggiamento: il bisogno di unire le forze per far fronte ad un mercato che diventerà sempre più difficile – ci dice subito Enzo Pompadoro. Sono considerazioni promosse negli anni: chi le ha seguite, guardando al mercato con un occhio di media-lunga gittata, raccoglie oggi i frutti del lavoro di squadra, ha saputo reggere all’urto dirompente di una crisi, una morsa che attanaglia le aziende nazionali e internazionali. I grossisti, oggi, devono fare programmi responsabili, adottare strategie evolute e vincenti per rinnovarsi nel modo migliore. Se potessi riassumere in tre parole questo concetto, suggerirei senza dubbio queste: formazione, fidelizzazione e ampliamento dell’assortimento. D’altro canto, è necessario spaziare sempre di più, toccando tecnologie affini a quelle della distribuzione TV: il concetto dell’integrazione è sempre più radicato nel mercato. Sulla base di questi concetti, dunque, bisogna riavviare il volano facendo degli sforzi; solitamente, si sa, nei momenti tipici di una crisi servono investimenti maggiori per affrontare gli scenari futuri. D’altronde stiamo andando incontro a mercati che puntano dritto allo sviluppo della qualità, pertanto emerge una sensibile convergenza ad un miglioramento generale: dai prodotti alle installazioni, compresa la qualità del servizio offerto dagli operatori ai quali è richiesta una professionalità sempre più spiccata; allo stesso modo il concetto di affidabilità è la costante che accomuna tutti. Per questo motivo, via via sta calando il processo di internazionalizzazione delle aziende che, puntando solo alla riduzione dei costi, ha fatto emergere delle pecche per qualità e affidabilità».


Migliorare il modo di confrontarsi

«Questo è un periodo dettato da troppe incertezze nel quale risulta difficile fare programmazione – prosegue Enzo Pompadoro. La stessa attività classica di organizzare eventi, che prevede il raduno di un numero adeguato di installatori, pur essendo sempre efficace, ha perso un po’ di spinta, è diventata abitudinaria e di routine. Servono formule nuove: in tal senso i produttori, ad esempio, possono fare molto. Tutto sommato non c’è tanto da inventare, basta ispirarsi ai settori dove il marketing è diventato una vera scienza».


A proposito di LTE

«È arrivato il momento tanto atteso dell’entrata in campo dell’LTE – conclude Enzo Pompadoro. Inutile far finta di nulla, fino ad oggi, nessuno in realtà ha saputo bene cosa fare, ci sono state varie teorie ma nessuna indicazione precisa e oggettiva derivante da informazioni tecniche concordanti. Diversi produttori si sono prodigati nel lancio di prodotti più o meno simili con politiche commerciali a volte discordanti, pertanto il mercato non ha ancora trovato un equilibrio e bisognerà attendere sviluppi concreti prima che la situazione diventi trasparente».