Un impianto TV a circuito chiuso di qualità broadcast per monitorare le attività di marketing organizzate nella nuova sede, in otto ambienti diversi: in totale, sono state installate 27 telecamere Panasonic.

Volume: SIAV_03_17 – Pagine: da 58 a 63


Monitorare, osservare, controllare: ma non solo! La tecnologia TV a Circuito Chiuso (TVCC) viene abitualmente pensata e utilizzata per esigenze di sicurezza e sorveglianza. L’installazione di un sistema di videosorveglianza è così diventato di uso comune laddove si voglia garantire un controllo puntuale, per prevenire una serie di atti illeciti. 
Tuttavia, le applicazioni che non limitano la TVCC alla sola security sono in crescita: dagli studi televisivi agli eventi live, dalle riprese sportive ai corsi di formazione e alle sessioni di marketing, i contesti e gli ambiti sono sempre più numerosi. Il merito di questa evoluzione va ricercato nella disponibilità di telecamere camere a ottica fissa e PTZ di elevata qualità, di livello broadcast. Questa Case History rappresenta un esempio eloquente: la nuova sede di GfK Italia a Milano in via Tortona (distretto di moda e design), comprende una dotazione tecnologica di prim’ordine nella quale è stato previsto anche un sistema di ripresa video, completo di storage e streaming, per monitorare lo svolgimento di focus group. Le camere scelte sono di Panasonic; in totale sono 27 di cui 7 HE-40, di tipo PTZ e 20 modello HE-2EJ.




Un’esigenza precisa


A lato della finestra a vetrate sono riconoscibili il microfono sospeso e la camera AW-HE40.

GfK Italia è un’azienda leader nel settore delle ricerche sociali e di mercato, in grado di offrire informazioni a 360° sui mercati e sui consumatori. GFK Italia realizza ricerche qualitative, quantitative e integrate, che comprendono tra le altre cose l’analisi di conoscenze, atteggiamenti, comportamenti, cambiamenti sociali, brand image e brand equity. 
«Per il nostro business – ci spiega Carlo Bigliazzi, IT Manager di GfK – è fondamentale poter contare su una tecnologia che ci consenta di monitorare con puntualità le indagini e le interviste che svolgiamo, per recuperare le informazioni da trasmettere ai nostri clienti. In particolare, l’esigenza di creare un sistema di riprese video di qualità Broadcast è nato dalla necessità di organizzare al meglio i focus group, gruppi tematici di discussione nei quali si indaga un particolare tema. Infatti, sempre più spesso si rivela decisivo il carattere di osservazione esterna per andare a snidare tutti gli atteggiamenti, verbali e di body language, che i partecipanti mettono in scena, per comprendere in modo puntuale lo stato d’animo espresso e il comportamento agito dai singoli partecipanti del gruppo. Coerentemente con questo aspetto, avevamo bisogno di un impianto AV poco invasivo, per non compromettere la naturalezza della discussione e il layout dei nostri ambienti. Da ultimo, ma non meno importante, fornire anche un servizio AV visualizzabile da remoto, affinché il cliente non sia costretto ad essere fisicamente in sede. Abbiamo la possibilità di garantire streaming a qualità diverse, per soddisfare le richieste dei nostri clienti così come la registrazione dell’evento».


Spazi, organizzazione e scelta



La sede di GfK Italia a Milano, in via Tortona.

«La prima cosa da fare in un progetto come quello realizzato per GfK Italia – interviene Andrea Orbani, titolare della società Audio & Light System Srl, azienda che ha progettato e installato il sistema in questione – è capire l’esigenza e l’area che si deve coprire. Nel complesso, abbiamo lavorato su 8 sale: ognuna riproduce un ambiente di varia natura, residenziale o business – finalizzato alla creazione di un contesto che possa immergere e coinvolgere il più possibile i partecipanti impegnati nella discussione. Appunto, per non contaminare lo spazio, abbiamo scelto di installare dispositivi audio e video non invasivi, che potessero camuffarsi al meglio con l’ambiente. In particolare, abbiamo installato 27 telecamere da interno in alta risoluzione, fra modelli a ottica fissa e PTZ. Nello specifico nelle sei sale più piccole sono state installate tre telecamere; nelle sale di superficie più estesa abbiamo collocato rispettivamente 4 e 5 telecamere. La scelta dei modelli è ricaduta su Panasonic: 20 telecamere integrate AW-HE2 e 7 telecamere PTZ AW-HE40S; sono una costante nei nostri progetti: alla qualità superiore e alla facilità d‘integrazione aggiungerei anche il servizio post-vendita impeccabile. Per la registrazione audio abbiamo optato su microfoni di design, composti da array a tecnologia beamforming, che si orientano automaticamente verso chi sta parlando. In ogni sala poi sono stati installati diffusori Bose per garantire un’intelligibilità del parlato assoluta». 

«Teniamo presente – commenta Carlo Bigliazzi – che ogni stanza ha una dimensione media 40 metri quadri. Per avere una visuale efficace in ogni punto è stato sufficiente collocare una telecamera in un angolo per riprendere anche i particolari minuscoli. In questo la qualità video delle telecamere Panasonic ha consentito di poter contare su una precisione di dettaglio facciale notevole, un’elevata reazione alle sorgenti di luce e a una profondità di campo elevata».


Flessibilità tecnica e architettonica

«L’intera struttura architettonica – prosegue Andrea Orbani – permette un’eccellente flessibilità di utilizzo e composizione: in particolare, 3 sale possono essere unite tra loro. Questo ci ha permesso di studiare un impianto che si potesse adattare a questa mobilità, per combinare la gestione video e audio secondo l’esigenza del momento. Perciò, da ogni sala si possono vedere e ascoltare le altre, tramite videoproiettori e diffusori; qualora la situazione lo richiedesse, è possibile ascoltare con le cuffie l’audio tradotto in diverse lingue. Quindi, si può passare con estrema facilità dall’ipotesi più semplice, che contempla un singolo segnale AV, ad una più complessa per trasmettere un segnale video e due segnali audio in lingue diverse. La configurazione dei segnali AV consente di scegliere fra diverse ipotesi: visione in loco, trasmissione in streaming e registrazione». 


Configurazione dell’impianto


Una delle più estese focusroom di GfK Italia: nel tondo il particolare della telecamera AW-HE40.

«Per garantire la migliore flessibilità – prosegue Andrea Orbani – abbiamo scelto di collegare in HD-SDI tutte le telecamere: le PTZ AW-HD40S hanno l’uscita SDI nativa mentre le AW-HD2E utilizzano un convertitore HDMI-SDI-HD; il resto dei segnali viaggia su Cat6 utilizzando il DM Crestron. Infine, le telecamere PTZ sfruttano la presa di rete per l’alimentazione PoE e per il controllo e il posizionamento. Anche i cavi coassiali dei collegamenti HD-SDI confluiscono nella matrice AV che garantisce la programmazione e la distribuzione dei flussi video funzionali ai vari utilizzi. Tutti i segnali raggiungono l’armadio rack di piano dove vengono memorizzati in server dedicati; a seconda delle richiede dei vari clienti, nel caso di trasmissione in streaming il segnale AV viene trasformato in IP da encoder Matrox. La registrazione viene realizzata sempre alla massima qualità disponibile e archiviata su server dedicati: potendo gestire il bitrate siamo in grado di regolare la qualità della trasmissione in funzione dell’esigenze del cliente e della banda che ha a disposizione. La rete del sistema è di livello 10 G, predisposta a gestire flussi streaming molto importanti».


Qualità e affidabilità


Alcuni particolari dell’armadio rack di piano: i processori ESP di Bose, gli amplificatori Yahama e le unità per gestire i radiomicrofoni di Sennheiser.

«Per realizzare un progetto di questo livello, il dipartimento IT di GfK – ci spiega Carlo Bigliazzi – ha definito un investimento importante, dell’ordine di centinaia di migliaia di Euro. Ci sono voluti alcuni mesi per metterlo a punto, si tratta di una configurazione articolata e complessa, da realizzare a step, con adeguamenti e sviluppi a prova di futuro. La parte dedicata alla TV a circuito chiuso rappresenta ovviamente una parte del lavoro complessivo. Abbiamo avuto riscontri concreti fin da subito: i vantaggi che garantisce al nostro lavoro sono concreti, la cosa è sorprendentemente positiva perché, soprattutto all’inizio, la maggior parte delle realizzazioni richiedono un periodo di rodaggio. Questo risultato premia la qualità della configurazione d’impianto e, in modo analogo, anche la performance garantita dalle camere Panasonic: in particolare bisogna sottolineare l’affidabilità sull’uso intensivo e il mantenimento costante delle prestazioni. Inoltre, le telecamere sono facili da gestire in remoto e semplici da integrare. Per fornire un esempio sul livello di apprezzamento di questo progetto possiamo dire che su circa 100 focus group, ciascuno composto da circa 8/10 persone, le richieste di visualizzare i filmati via streaming da parte dei nostri clienti sono di circa il 90%, la crescita è stata esponenziale. Quindi, i nostri clienti sono molto soddisfatti del servizio e noi contenti per l’installazione e per la precisione qualitativa della distribuzione del segnale». 
«Anche l’assistenza post-vendita è stata pensata con grande attenzione – conclude Andrea Orbani – grazie alla programmazione di interventi di manutenzione e ad un servizio che garantisce un’uscita entro 48 ore dalla segnalazione del guasto».


Flessibilità operativa



Le telecamere Panasonic utilizzate in questo impianto appartengono ad una generazione tecnologicamente avanzata, concepita per realizzare sistemi di qualità evoluta, di livello broadcast. Ad esempio, la telecamera PTZ AW-HE40S possiede uno zoom ottico 30x, modalità HDR, compatibilità PoE+, encoder IP integrato, uscite video HD-SDI e HDMI. 
Il modello AW-HE2, invece, si distingue per dimensioni molto compatte del corpo, un’ottica grandangolare con campo di 96° e funzioni elettroniche di Pan, Tilt e Zoom. La risoluzione, in entrambi i casi, è di 1080p60.
 

I pareri 

Carlo Bigliazzi 
IT Manager, GfK Italia 

Chiara Gallina 
Marketing e Communication Executive 
Quando la tecnologia soddisfa i bisogni allora viene riconosciuta la sua utilità. Questa installazione è un esempio eloquente: il sistema è molto apprezzato sia da noi che dai nostri clienti, la qualità video è ineccepibile. È stato concepito talmente flessibile da poter affrontare adeguamenti ed evoluzioni a prova di futuro 

Andrea Orbani 
Audio & Light Systems 
Abbiamo realizzato un sistema AV su misura, a prova di futuro, di elevato profilo qualitativo, lavorando con creatività, secondo la logica dell’integrazione dei sistemi. La qualità delle camere Panasonic è un must 

Si ringraziano per la collaborazione: 

Carlo Bigliazzi e Chiara Gallina, GfK Italia 
www.gfk.com/it 

Andrea Orbani, Audio & Light Systems 
www.als.it 

Panasonic Business 
www.business.panasonic.it/soluzioni-di-sicurezza/