USB sono tre lettere con cui tutti familiarizziamo da tempo. Ma cosa si intende per USB Type-C (in italiano “USB di tipo C”)? E quali vantaggi porta questo nuovo tipo di connettore?

L’ultimo grido in materia di connettori USB (Universal Serial Bus) si chiama Type-C (in italiano “USB di tipo C”).
Si tratta di un nuovo tipo di connettore per la trasmissione di dati e alimentazione elettrica che, a tutti gli effetti, sostituisce i precedenti Tipi A e B.
Rispetto ai suoi predecessori, offre una serie di vantaggi fra cui la reversibilità, ossia la possibilità di essere inserito in qualsiasi verso, e di interessanti caratteristiche. Vediamole brevemente.


USB 3.1, 3.0 e 2.0

Anzitutto, spazziamo il campo da un dubbio frequente: USB Type-C vuol dire USB 3.1? Risposta: no. Type-C è una dicitura che si riferisce esclusivamente alla tipologia di connettore, mentre le diverse versioni (2.0, 3.0 e 3.1) di cavo USB sono suddivise in base alla velocità massima supportata per il trasferimento di dati.


USB Type-C (in italiano ” USB di tipo C”)

L’USB 2.0 ha una velocità massima di 480 Mb/s, mentre la più moderna versione 3.1 arriva fino a 10 Gb/s. I connettori Type-C possono supportare sia l’USB 2.0 che l’USB 3.1: la dicitura, insomma, non riguarda necessariamente la velocità di trasferimento dati.   


Type-C: più piccolo, più versatile, più potente

Il connettore Type-C porta essenzialmente dei vantaggi in termini di flessibilità e dimensioni. Essendo più piccolo e compatto, è perfetto per computer portatili e dispositivi mobili di ultima generazione, ed è reversibile, il che consente il collegamento senza rischi di danneggiamento della porta.

Indiscutibile la potenza del connettore, nonostante le ridotte dimensioni: esso infatti è in grado di supportare anche le interfacce DisplayPort 1.2 e Thunderbolt 3, con flusso dati fino a 10 Gb/s (USB 3.1) o addirittura fino a 40 Gb/s (Thunderbolt 3). Dal punto di vista elettrico, l’USB Type-C è in grado di portare fino a 100 W di potenza per la ricarica di vari tipi di dispositivi


Tipologie di connettori USB: Type C, Type A, Mini B, Micro B
Tipologie di connettori USB: Type C, Type A, Mini B, Micro B

Retrocompatibilità completa

Ma, a parte le novità, non bisogna dimenticare l’importanza del passato! USB Type-C non manda in pensione gli standard precedenti all’USB 3.1, anzi, è perfettamente retrocompatibile sia col diffusissimo USB 2.0 che con l’altrettanto importante USB 3.0.  

Viceversa, attenzione: per poter collegare dispositivi USB-C “nativi” con eventuali periferiche basate su tecnologia precedente, occorrono appositi accessori come adattatori o docking station. Insomma, connettività garantita, ma con qualche accorgimento.


DisplayPort e USB Type-C

Chiudiamo con una breve disamina del particolare “accordo” che lega USB Type-C a un altro standard attualmente molto in voga, DisplayPort. Il supporto per DisplayPort via USB Type-C è disponibile al momento sui sistemi di ultima generazione (per intenderci, Google Chromebook Pixel e Apple MacBook), si tratta di uno standard veramente elevato dal punto di vista qualitativo, che consente AV con risoluzioni persino superiori al 5K.

Insomma, lo standard USB Type-C si sta facendo largo nel mondo IT, ma al momento la principale sfida consiste nell’accordare eventuali device USB-C “nativi” con l’ambiente preesistente, basato sugli standard tecnologici precedenti. La maggiore velocità e le più elevate definizioni che USB-C permette di ottenere saranno probabilmente, sul medio periodo, una carta vincente.