A Parma una struttura moderna, progettata da Doser. Il complesso Life Houses è studiato per accogliere la tecnologia avanzata, certificato Sky Ready. Soluzioni centralizzate multi-room per la TV digitale e internet via satellite.

Questo è un esempio di smart building che vede coinvolte diverse figure professionali. Una struttura progettata su tre piani fuori terra, oltre all’interrato, composta da 11 unità abitative di diverse tipologie con cantine e autorimesse. L’intero edificio è certificato Sky Ready e tutti gli appartamenti sono di classe energetica A+. La costruzione, concepita con uno stile contemporaneo, è ricca di soluzioni abitative originali e si trova in uno dei capoluoghi più rappresentativi dell’Emilia Romagna: Parma. Come in una sorta di tavola rotonda, per ripercorrere i temi forti che ruotano intorno ad un edificio intelligente come questo, abbiamo coinvolto alcuni dei professionisti che hanno preso parte alla progettazione. E per farlo abbiamo varcato le porte di Doser, società leader da oltre vent’anni nel settore immobiliare, che vanta negli anni significative esperienze nei diversi ambiti dell’edilizia. È stata proprio la società emiliana, infatti, a progettare questa struttura, proposta come esempio di soluzione intelligente, corredata di tutti gli ingredienti richiesti per una costruzione che rientra a pieno titolo nella sfera dello smart building.


Abitazioni ideate su misura

Si chiama Life Houses, il complesso residenziale progettato da Doser, ed è proprio la Dott.ssa Mariella Bambozzi, Presidente e AD della società, ad illustrarcene le caratteristiche principali, non prima però di aver ripercorso con quale principio la società concepisce strutture moderne di questo tipo: «Il nostro target nel mercato immobiliare è costituito principalmente da una fascia medio-alta – ci confida subito la Dott.ssa Bambozzi. I nostri potenziali acquirenti sono persone che richiedono un’abitazione tagliata su misura per loro, persone che cercano nella casa una risposta alle proprie esigenze quotidiane. Con i nostri interventi cerchiamo di dare un riscontro alle nuove necessità abitative, rispondendo a nuovi stili di vita. Per tale ragione, ogni nostra realizzazione è a sé, pensata in base al contesto, al mercato e ai clienti, assumendo di volta in volta una propria specificità. Tuttavia la cura architettonica dell’edificio fa da filo conduttore: la ricerca per un’illuminazione ottimale degli ambienti interni, come potrebbe esserlo l’utilizzo magistrale di ampie superfici vetrate; lo studio dei rapporti tra esterno e interno; una scrupolosa attenzione all’impatto ambientale tramite il risparmio energetico, ne costituiscono un esempio».


Un esempio concreto di integrazione tecnologica


A sinistra la dott.ssa Mariella Bambozzi, Presidente e amministratore delegato di Doser; a destra l’ing. Mauro Valfredi, Project Manager di Sky Italia.

«Non costruiamo mai edifici troppo grandi in quanto la nostra ricerca non è standardizzabile – continua la Dott.ssa Mariella Bambozzi. La quasi totalità dei progetti da noi sviluppati annoverano edifici residenziali in scala contenuta, i quali permettono di porre maggiore attenzione alla qualità della vita per ogni singola unità abitativa. Life Houses ne è un esempio e spicca proprio per eccellenza ed integrazione tecnologica. Lo spirito che ha dato vita al complesso è stato quello di voler recuperare lo spazio urbano esistente. In una zona connotata da edifici in piccola scala, si è provveduto alla demolizione di una precedente costruzione per dare spazio ad un condominio di ben 11 unità abitative. Uno spazio intercluso urbano è stato quindi riutilizzato e sfruttato con una densità finalizzata ad un ‘risparmio di suolo’, con una soluzione che non lo dissipasse, ma che lo economizzasse al massimo, pur garantendo altissimi standard abitativi. Il risultato? Abitazioni in città con spazi aperti e vivibili, muniti di tecnologia all’avanguardia, nel rispetto del territorio. Per quanto ci riguarda ne sono esempio, tra gli altri, la realizzazione del complesso denominato Casa Mia, realizzata nel verde della campagna parmense, piuttosto che l’insediamento residenziale Casainblu o il restauro dell’edificio direzionale, commerciale e residenziale Ex Enopolio. Tutti progetti per i quali abbiamo concepito un perfetto connubio tra tecnologia e tradizione».


Il valore aggiunto di Sky Ready

Nel computo degli impianti pensati per il complesso Life Houses, al termine della progettazione ogni appartamento sarà dotato di un impianto di ricezione satellitare di ultima generazione e l’intero edificio sarà certificato Sky Ready, come sottolinea la stessa Dott.ssa Mariella Bambozzi, supportata in seguito da Mauro Valfredi, Project Manager di Sky Italia: «Crediamo molto nella tecnologia come valore aggiunto, anche se lasciamo al cliente la scelta di come personalizzare la propria abitazione con impianti d’automazioni – puntualizza la Dott.ssa Bambozzi. Cerchiamo di soddisfare sia le persone che apprezzano la semplicità di una casa esclusivamente a misura d’uomo, che i clienti che richiedono un’abitazione completamente automatizzata. Nel caso di Life Houses, unitamente alla proposta di certificazione Sky Ready dell’immobile, abbiamo pensato di offrire un’ulteriore opportunità, aggiungendo qualità alla ricezione satellitare. Un passo quasi dovuto, visti i tempi, che rientra nel processo evolutivo che ci porta a progettare edifici già completi di tutti i comfort, al passo con le esigenze contemporanee. Pertanto, abbiamo progettato una struttura che non necessiterà di lavori futuri per integrare nuovi servizi al suo interno. Per farlo, abbiamo predisposto ogni appartamento ad accogliere tutti gli impianti, compresi quelli più sofisticati. Una predisposizione che deve essere vista non come un must, ma da intendere come opportunità per il cliente».


Dialogo aperto con i costruttori


L’intero edificio sarà certificato Sky Ready. Nell’immagine Fabio Vannoni, Responsabile Costruttori Area Centro di Sky Italia.

«Come per altre strutture del genere, concepite nel territorio nazionale, il progetto di Doser sviluppato a Parma prevede la costruzione di un edificio tecnologicamente avanzato di tutto punto – ci dice dalla sua Fabio Vannoni. Una struttura che aggiunge la certificazione Sky Ready a quelle che rendono di primo livello questo complesso di 11 appartamenti. Utilizzare il logo Sky Ready da affiancare all’edificio, significa far comprendere in modo immediato ai clienti di che struttura si tratta. La nostra intenzione è quella di far convergere sempre più le nostre soluzioni e la nostra tecnologia all’interno di condomini dotati di sistemi evoluti. Life Houses ne è un esempio, e la collaborazione messa in atto con i professionisti di questa azienda è esattamente il sunto del nostro invito al dialogo che Sky sta promuovendo con gli operatori del settore edile».


L’impianto televisivo

Una delle peculiarità di questa struttura condominiale risiede nella sua dotazione tecnologica che comprende, di serie, gli impianti centralizzati TV-Sat e internet via satellite. 
L’azienda di Antonio Rosata si è occupata dell’installazione satellitare: «L’impianto è stato concepito e realizzato in fibra otttica –ci racconta subito Antonio Rosata. Abbiamo scelto una parabola da cm 100 per avere garantito un adeguato rapporto S/N. La configurazione della prima parte del cablaggio è tradizionale, con l’LNB dotato di uscita ottica, alimentato separatamente da un cavo coassiale. La fibra che proviene dal convertitore forma la montante dell’impianto, interrotta nei primi due piani dai derivatori che suddividono il segnale in proporzione sui rispettivi piani, nel modo seguente: secondo piano 80/20, primo piano 70/30. Al piano terreno è stato montato un divisore a 4 vie, per ognuno dei quattro appartamenti. Da ogni uscita dei derivatori/ divisori parte una bretella preterminata in fibra ottica diretta all’interno di ogni abitazione. Qui è presente un convertitore ottico/elettrico dotato di 4 uscite coassiali. Tutte le giunzioni – conclude Antonio Rosata – sono state effettuate sfruttando la tecnologia a caldo, così vengono scongiurate eventuali problematiche quando le tratte di collegamento sono piuttosto elevate. Abbiamo curato la pulizia del cablaggio e i particolari che contraddistinguono un lavoro di qualità». Ogni appartamento dell’edificio Life Houses è dotato di un decoder My Sky HD. Il convertitore ottico/elettrico è in grado di portare i segnali sat, oltre al My Sky HD, anche ad altri due decoder Sky HD, in funzione delle necessità espresse dal cliente, compatibili con il profilo dell’abbonamento che può prevedere la modalità Multivision. Un impianto che prevede l’impiego della fibra ottica offre numerosi punti di forza che lo rendono competitivo rispetto alla soluzione che utilizza i cavi coassiali. 
Fra questi ricordiamo la bassissima attenuazione introdotta, che rende possibili tratte di cablaggio lunghe centinaia di metri e oltre, la larghezza di banda estremamente ampia, l’immunità dalle interferenze elettromagnetiche che consente alla fibra ottica di poter condividere addirittura lo stesso tubo corrugato dove sono presente anche i cavi elettrici, bassi valori di BER e la costanza di prestazioni nel tempo perché i materiali che la compongono non deteriorano come quelli che formano il cavo coassiale.


Internet è via satellite

Ogni abitazione del complesso Life Houses è dotata del servizio internet via satellite centralizzato. Un servizio sviluppato da Noixa, che prevede l’utilizzo del cavo coassiale utilizzato dall’impianto televisivo per distribuire anche la connettività internet. L’impianto comprende da una parabola bidirezionale da 77 cm di diametro puntata sul satellite KA-SAT in orbita a 9° est, con frequenze operative a 20/30 GHz. «Noixa ha sviluppato una tecnologia che permette di massimizzare gli asset esistenti in un condominio – spiega Giuseppe Sbrissa, amministratore delegato – in questo caso si tratta del cavo coassiale già presente per l’impianto di ricezione TV che viene utilizzato per fornire servizi broadband: dalla connettività internet all’abbonamento telefonico alla rete terrestre, fino ai servizi streaming in HD e in Ultra HD, questo perché il nostro sistema assicura una larghezza di banda netta fino a 300 Mbps». La configurazione d’impianto prevede la parabola centralizzata e la centralina Cat 5400, installata nel sottotetto che modula il segnale IP ricevuto dal convertitore interattivo. Il segnale presente all’uscita della centralina, disponibile su cavo coassiale, viene miscelato a quello dell’impianto di ricezione TV. In ogni abitazione avviene il processo contrario: dalla presa televisiva il segnale internet via satellite viene disaccoppiato da quello televisivo e inviato al modem router H400 a 4 porte, che funge anche da access point per il collegamento Wi-Fi. 
Conclude Giuseppe Sbrissa: «Il condominio viene dotato di una connettività internet via satellite per poter garantire la piena compatibilità con i servizi Sky On Demand, Sky GO. Naturalmente, ciascun condomino a seconda delle proprie necessità potrà aumentare la banda a disposizione sia per navigare in internet che per attivare un abbonamento al telefono oppure per accedere ad altri servizi aggiuntivi, da contrattualizzare in maniera disgiunta».


Giusto equilibrio tra architettura e tecnologia

Molte volte, l’innesto di nuovi apparati tecnologici esigono sviluppi strutturali diversi da quelli standard. 
E per trovare il giusto equilibrio, c’è sempre più bisogno di un maggior dialogo tra le forze professionali messe in campo. 
È per questa ragione, che abbiamo ascoltato il parere di due professionisti impegnati nella progettazione di Life Houses e hanno reso possibile la nascita di questo edificio intelligente: «Nello specifico il progetto Life Houses riguarda la realizzazione di un edificio residenziale compatto di forma trapezoidale, composto da tre piani abitabili e da un piano interrato destinato ad autorimesse – specifica l’Architetto Christian Manfrini, progettista architettonico della struttura in questione. Una corretta progettazione del sistema impiantistico è frutto di un ordine concettuale oltre che funzionale; un coordinamento delle progettazioni specialistiche si traduce in migliori risultati prestazionali dell’impianto, nonché dell’intero edificio, con soddisfazione dei futuri fruitori ed economie di scala per i realizzatori. Non solo, predisporre gli impianti prevedendone la possibilità di modifica, cambiamento e implemento degli apparati impiantistici, significa che l’edificio, nelle sue vesti architettoniche, resisterà maggiormente nel tempo senza “piegarsi” ad esigenze derivanti dalle novità tecnologiche. Inoltre, se ben pensati, gli elementi tecnologici possono integrarsi col linguaggio architettonico sia degli spazi esterni che di quelli interni: abbiamo esempi eccellenti in architettura, soprattutto quella contemporanea. La mia opinione è che la tecnologia intesa come apparato ‘nervoso’ di un edificio deve essere perfetta e armonica per consentirne il funzionamento, quindi la vita! Tuttavia non necessariamente va celebrata. Sono incline a minimizzare le ‘individualità’: una buona architettura dovrebbe contemplare tutte le necessità e trasformarsi in una sorta di condensato armonico di tutte le sue parti».


Tecnologia come valore aggiunto

Le costruzioni moderne, dunque, vantano una progettazione maggiormente articolata dal punto di vista impiantistico, rispetto alle strutture costruite in passato. L’evoluzione tecnologica ha contribuito senza dubbio a questa metamorfosi. Sono di questo avviso sia l’Architetto Mario Ghidoni che l’Ing. Matteo Calvani, rispettivamente Direttore lavori e Progettista strutturale per Doser: «La tecnologia, a nostro avviso, costituisce un innegabile valore aggiunto per le abitazioni – osserva l’Architetto Ghidoni – e rappresenta sicuramente un importante fattore di completamento; è una miglioria che viene apportata e il suo utilizzo è segno di progresso. Ma, come ogni processo di crescita, richiede uno sforzo: con l’avvento della tecnologia, infatti, è richiesta una maggiore attenzione in tutte le fasi, da quelle progettuali a quelle esecutive». Gli fa eco l’Ing. Calvani: «Nelle nuove progettazioni, tecnicamente sono diversi i fattori aggiuntivi da considerare, mentre praticamente vanno coordinati più attori e componenti nella fase costruttiva rispetto al passato. Inoltre, occorre tenersi aggiornati per essere pienamente consapevoli delle tecnologie che si vanno ad utilizzare, per poterle così ottimizzare al meglio. Sono tutti sforzi che il progettista di oggi deve compiere ma, guardando i risultati, noi sosteniamo che ne valga la pena: la soddisfazione finale, infatti, è grande e le strutture portate a compimento sono dei veri e propri edifici d’avanguardia». 


Si ringraziano per la collaborazione: 
Doser – www.doser.it 
Sky Italia – www.sky.it 
Studio Manfrini – www.studiomanfrini.it 
Antonio Rosata – Rosata srl 
www.ka-sat.it 

Per informazioni e approfondimenti: 
progetto.costruttori@service.skytv.it