L’emittente Udinese Tv ha dotato il proprio studio televisivo di un grande videowall, formato 6×3, composto da monitor NEC X464UNV-2. La struttura di ancoraggio è dotata di ruote per consentirne lo spostamento.

Viviamo in un periodo storico dove le immagini, nei diversi formati, attraggono le persone più di ogni altra cosa. Il digital signage sfrutta la presenza delle immagini per comunicare e interpreta un mercato con un ciclo di vita ancora agli inizi, per nulla prossimo alla maturazione. 
Da un lato i messaggi veicolati attraverso le immagini e, dall’altro, l’aumento significativo della dimensione dei monitor moltiplicano la capacità comunicativa espressa dai videowall, che diventa così ancora più pervasiva. 
Questo trend affascina e attrae sempre di più anche gli studi televisivi, che attribuiscono al videowall una funzione determinante per realizzare scenografie dinamiche, flessibili, rapide da cambiare: tutto corre più veloce e, anche in questo caso, è richiesta una metamorfosi per seguire i tempi che cambiano. 
L’esempio di Udinese Tv, oggetto di questa Case History, è eloquente: nel suo studio televisivo è stato installato un videowall 6×3 realizzato con 18 monitor NEC da 46 pollici, modello X464UNV-2. 
Questo grande videowall, nella sostanza, è composto da due parti uguali formate da 3×3 monitor, montate su strutture di sostegno indipendenti, unite da una parte meccanica comune. La struttura di sostegno è dotata di ruote per dare la possibilità al videowall di muoversi e adattarsi agli spazi dello studio. 
La progettazione e l’esecuzione dei lavori è stata realizzata da Pixel Srl, una società di integrazione con sede a Pradamano in provincia di Udine. 



Rinnovamento e innovazione


Il videowall 6×3 di Udinese Tv è stato realizzato con 18 monitor NEC da 46”, modello X464UNV-2.

Udinese Tv è la naturale evoluzione di Udinese Channel, un canale televisivo nato sulla scia delle emittenti tematiche dedicate alle squadre di calcio. 
«Cinque anni fa – ci racconta Ennio Cossettini, Direttore Tecnico di Udinese Tv – abbiamo sviluppato il nostro palinsesto, il cui target era rivolto principalmente ad argomenti calcistici, mantenendo comunque la nostra identità d’origine. Con il tempo era stata espressa l’intenzione di creare trasmissioni diversificate, per offrire al nostro pubblico un contenuto più generalista. Così siamo passati da Udinese Channel a Udinese Tv, espressione di questa volontà di cambiamento. Naturalmente il calcio resta sempre un argomento privilegiato, ma abbiamo voluto allargarci anche ad altri contenuti, come dibattiti e notiziari TG, per proporre un’offerta più ampia e variegata. Oggi, la produzione di Udinese Tv è rilevante: sono circa 50 le trasmissioni prodotte ogni mese con 6 dirette concentrate durante ogni weekend. Nell’ottica di questa rivoluzione è stato necessario pensare ad una ristrutturazione efficace dello studio televisivo, per poter soddisfare sia lo spettatore che gli ospiti in studio. Avevamo bisogno di un supporto che concedesse un plus di prestigio a produzione e regia e, al contempo, potesse fornire quell’elemento funzionale per raggiungere livelli professionali ancora più elevati. Per questi motivi la scelta è ricaduta sul videowall».


Videowall o Chroma key?


La meccanica di supporto dei videowall, è particolarmente precisa e robusta, sviluppata in origine per schermi ledwall.

«Naturalmente, quando si considerano scelte come queste si cerca sempre di fare attenzione anche al budget a disposizione e ai costi da sostenere – prosegue Ennio Cossettini. La principale alternativa al videowall era rappresentata dalla soluzione Chroma key: è molto più economica, più veloce e facile da installare rispetto al videowall, evidenzia però numerose problematiche importanti, impossibili da ignorare. In primo luogo, l’utilizzo del Chroma key riduce notevolmente la mobilità in studio: bisogna prestare molta attenzione al colore dell’abbigliamento degli ospiti e non permette movimenti totalmente liberi. Oltre a questo vincolo si aggiunge la particolare attenzione da prestare all’illuminazione dello studio, alla regolazione particolare delle luci. Questi e altri vincoli ci hanno dissuaso dall’adoperare il Chroma key, anche valutando le dimensioni a disposizione: il Chroma key, infatti, richiede molto spazio per essere installato, cosa che non potevamo garantire. Quindi, abbiamo optato per un investimento più impegnativo, ma senza dubbio più convincente sia dal punto delle prestazioni che dall’obiettivo prefissato di creare uno studio capace di distinguersi con una nota di prestigio. Il videowall è stata la scelta ideale per abbandonare quell’effetto troppo virtuale e distaccato del Chroma key, per poter usufruire di immagini e grafiche in movimento a supporto degli ospiti in studio e per concedere quell’effetto emozionale che ricercavamo. Molto spesso abbiamo notato che gli ospiti, una volta entrati in studio, non guardano più le telecamere, ma rimangono sorpresi e attratti dal videowall».


La scelta dell’integratore

«Nel valutare tutte queste diverse prospettive ci siamo avvalsi della consulenza e della professionalità di Pixel – chiarisce Ennio Cossettini – una realtà che già conoscevo da diversi anni, un vero partner, serio ed entusiasta del proprio lavoro. Ho avuto modo di collaborare con loro e in tutte le circostanze ho riscontrato un ottimo servizio. In particolare, quello a cui eravamo più sensibili nella realizzazione di questo progetto era la serietà e l’affidabilità, soprattutto nella fase post-vendita, di manutenzione. Un elemento molto importante nel contesto di uno studio televisivo dove occorre operare con tempestività: per esempio, se capita un guasto durante una diretta possiamo contare su un rapido ed efficace intervento di assistenza tecnica. Un valore aggiunto considerato davvero utile, che ha giustificato l’investimento fatto. Sono piccole grandi cose che fanno la differenza»
Commenta anche Davide Pontarini, Responsabile Tecnico di Pixel Srl: «Siamo un’azienda giovane, ma con una grande esperienza alle spalle per quanto concerne apparecchiature di videoproiezione, monitor, videowall e ledwall. Il nostro modo di operare ci porta di frequente ad offrire soluzioni anticonvenzionali, che possano adattarsi alle particolari esigenze del cliente. La flessibilità e la capacità di customizzare i progetti ci ha permesso di espanderci rapidamente e ritagliarci una buona fetta di mercato. Nel caso della collaborazione con Udinese Tv abbiamo potuto applicare al meglio la nostra filosofia, costruendo creativamente una soluzione ad hoc».


I vantaggi del prodotto


Ogni videowall è dotato di una struttura meccanica di supporto indipendente, su ruote.

«Per realizzare l’installazione al meglio, affinché rispecchiasse le aspettative della committenza – continua Davide Pontarini –abbiamo selezionato i monitor NEC narrow bezel da 46 pollici, modello X464 UNV-2. Tra i motivi che ci hanno portato a scegliere questo prodotto, la disponibilità delle opzioni di impostazione che assicurava elevati standard di precisione. In particolare, su questo modello è presente una scheda di video processing che sincronizza la visualizzazione di ogni parte dell’immagini sull’intero videowall evitando quel fastidioso ritardo, tipico dei contenuti in rapido movimento, dovuto al collegamento in daisy chain. Questo ritardo è ancora più visibile quando il videowall diventa di grandi dimensioni, come in questo caso. Naturalmente a questo plus si sono aggiunte altre caratteristiche apprezzabili: dall’elevato rapporto di contrasto ottenuto grazie alla retroilluminazione Led local dimming, alla colorimetria estesa, all’affidabilità elevata. Abbiamo optato per modelli da 500 candele, non eccessivamente potenti sotto questo aspetto, ma adeguati alla luminosità dello studio. Anche la dimensione complessiva della cornice, con un bezel to bezel da 5,6 mm, è perfetta in ambito broadcasting. I desiderata del cliente erano di alto livello: per questo abbiamo voluto scegliere un prodotto di qualità. È stata una grande soddisfazione poter conquistare la sua fiducia: ha condiviso i nostri consigli durante tutto il lavoro, nonostante l’investimento fosse rilevante: abbiamo tutti lavorato per garantire qualità e affidabilità sul lungo periodo».


Configurazione e meccanica


I monitor ricevono i segnali da una centralina dedicata, collegata in HDMI, compatibile anche con i segnali SDI provenienti dalla regia.


Ci spiega Ennio Cossettini: «Nell’ottica di rinnovare uno studio televisivo con l’inserimento di un videowall abbiamo dovuto valutare diverse componenti: la resa dei monitor, lo spazio a disposizione, le apparecchiature da utilizzare. In una prima battuta abbiamo deciso di iniziare con un videowall 3×3, per verificare la resa effettiva e la sua funzionalità operativa. Dopo circa 6 mesi, una volta rassicurati sulla qualità e sulla fattibilità del progetto, abbiamo deciso di raddoppiare il numero dei monitor, andando a creare un videowall 6×3, per un totale complessivo di 18 monitor»
Prosegue su questo punto Davide Pontarini: «Per ottimizzare l’uso degli spazi e dare la possibilità di operare con un grande margine di manovra, l’integrazione tra configurazione tecnica e sistema di fissaggio ha giocato una parte cruciale. Lo sviluppo del videowall è stato pensato, fin dall’inizio, per essere composto da due moduli 3×3, ossia due videowall, ciascuno in formato 16:9. Quindi abbiamo realizzato due meccaniche di supporto indipendenti dotate di ruote, unite fra loro con estrema precisione affinché non venissero a crearsi disallineamenti. Si tratta di una meccanica sviluppata in origine per schermi ledwall, particolarmente precisa e robusta. Non solo: i due videowall sono facilmente trasportabili – stiamo sempre parlando di movimentare un peso complessivo di circa 300/400 kg – e i due moduli possono essere separati, a seconda dell’esigenza, per visualizzare immagini o grafiche preparate appositamente su misura dalla regia. Sfruttando le potenzialità concesse da questo sistema si garantisce ampio spazio alla creatività della regia nell’assemblare e proporre i contenuti. Pensiamo, ad esempio, alle trasmissioni che fanno un largo uso combinato di grafica e immagini, provenienti anche da diverse telecamere o da contenuti di archivio. Con un videowall di questo tipo è possibile rappresentare tutti questi contenuti contemporaneamente, le possibilità scenografiche e di regia sono davvero illimitate. Per la gestione dei contenuti e del loro formato di visualizzazione, è stato previsto un processore. In questo modo ogni immagine può assumere il formato scelto dal regista, che compone l’intera superficie di visualizzazione senza dover sottostare a limitazioni tecniche. Il cambio di scenario, grazie ai preset, diventa rapido e semplice, per ogni singolo monitor o gruppi di monitor, fino alla dimensione complessiva da 6×3. I monitor, fra loro, sono collegati in daisy chain tramite DisplayPort. Per comodità e semplicità, i monitor ricevono i segnali da una centralina dedicata, collegata in HDMI, compatibile anche con i segnali SDI provenienti dalla regia. Lo studio, così come l’emittente intera, produce contenuti in HD; attualmente, per la mancanza di banda necessaria all’alta definizione, l’emissione dei segnali ai ripetitori avviene ancora in formato SD. Tuttavia l’intero impianto e le apparecchiature sono già predisposte per funzionare in alta definizione: cosa che in futuro si potrà fare senza eccessive difficoltà. Anche i monitor, tutti Full HD, sono già predisposti al formato UltraHD-4K, un impianto che offre grandi potenzialità di sviluppo».


Benefici e risultati

«Ci eravamo prefissati di realizzare un progetto – conclude Ennio Cossettini – che desse allo studio di Udinese Tv un volto e un’immagine nuove. L’inventiva messa in questa installazione ha dimostrato che la qualità di un prodotto unita ad una buona dose di creatività, garantiscono un risultato entusiasmante. Per questo la soluzione videowall ci ha molto soddisfatto, tanto da affermare che rappresenta la soluzione ideale: un investimento che ha evitato numerose problematiche, garantisce un’eccellente mobilita all’interno di uno studio dove gli spazi sono sempre limitati. Infine, abbiamo constatato che il videowall non serve soltanto agli addetti ai lavori: viene molto apprezzato anche dagli ospiti in studio e dagli spettatori a casa che riconoscono una qualità migliorata nella proposta d’intrattenimento offerta da Udinese Tv».


Pixel: Image Technology

PIXEL Srl è un’azienda di servizi che opera nel campo della comunicazione video su grande schermo, con un’esperienza ventennale dei suoi soci fondatori. 
Un team di professionisti composto da tecnici di alto livello, progettisti e organizzatori di eventi di ogni genere, dai congressi alle fiere, dalle sfilate di moda agli eventi sportivi. 
Nata come società di rental nella videocomunicazione multimediale, Pixel cura la progettazione, lo sviluppo, l’installazione e l’assistenza post-vendita, garantendo anche e soprattutto la personalizzazione della proposta, nell’ottica del lavoro su misura.


Udinese Tv, anche in diretta streaming

Udinese Tv nasce nel 2011 inizialmente con il nome di Udinese Channel, per richiamare il concetto del club channel a cui l’editore, l’Udinese Calcio, si ispirava. Il canale è visibile sul digitale terrestre in Friuli Venezia Giulia sul canale 110 e in Veneto sul 195. Già dopo il primo anno di vita, il canale inizia una trasformazione da tematico a generalista che gradualmente porta al cambio di nome in Udinese Tv e alla formazione di un palinsesto generalista. Lo sport resta il punto centrale della programmazione con le trasmissioni in diretta e le rubriche sull’Udinese. Ma anche il calcio dilettantistico, con una partita in diretta ogni settimana, il basket con l’esclusiva della serie A2 maschile e la copertura di eventi di interesse per il territorio. L’informazione è curata nei minimi dettagli con una rassegna stampa al mattino e un telegiornale in onda sette giorni su sette in diretta. 


NEC X464UNV-2: tecnologia S-PVA

Un monitor che unisce i vantaggi tipici del brand NEC, ad esempio: affidabilità, colorimetria e qualità totale, particolari prestazioni che rendono migliori e più precise le installazioni. Tutto ciò concorre a visualizzare immagini fluide, con colori e mezzi-toni reali. 
Il sensore NFC integrato, unico nel suo genere, in combinazione con la nuova app Android di NEC riducono notevolmente i tempi di installazione e di manutenzione, caratteristiche particolarmente utili nelle installazioni di grandi dimensioni. Da segnalare alcune funzioni che determinano i punti di forza: collegamento in Daisy Chain via DisplayPort, Tile Auto Matrix per un set up rapido, Frame Comp per sincronizzare ciascun monitor ed evitare ritardi fastidiosi, supporto Dicom e gestione della temperatura operativa. 


Si ringraziano per la collaborazione: 

Udinese Tv 
www.udinese.tv 

Pixel 
www.pixelimage.it 

Ligra 
www.ligra.it