Arduino Patacchini AD di Skylogic e Direttore del dipartimento multimedia e VAS di Eutelsat ci spiega le novità del servizio Tooway introdotte dall’entrata in servizio di Ka-Sat, il nuovo satellite di Eutelsat posizionato a 9°est. La parabola dedicata da 75 cm, con un secondo LNB potrà anche ricevere l’offerta televisiva presente a 13° est. Sarà All Digital Expo, a Vicenza il prossimo 16-17 giugno, a tenere a battesimo l’inizio dell’operatività del Ka-Sat.


Nuovo Tooway e anche nuovo Kit?
«La confezione standard del kit combina una parabola da 75 centimetri e un modem: l’installazione sarà simile a quella del Tooway attuale, con due semplificazioni rispetto ad oggi. La prima riguarda la polarizzazione circolare, quindi non sarà necessario alcun allineamento per puntare la parabola; la seconda è che il sistema sarà embedded, cioè con un supporto che non avrà bisogno di uno strumento esterno: la configurazione sarà completata quando dei “bip” avviseranno l’avvenuto posizionamento del satellite nel punto ottimale. In questo modo l’installazione è facilitata e l’installatore può eseguire il lavoro in maniera veloce, pratica sicura con un sistema completamente plug-and-play».

Quali sono le potenzialità e le tipologie di applicazioni?
«Fondamentalmente Tooway è un sistema ADSL satellitare quindi può supportare tutte le applicazioni. Il terminale standard avrà un prezzo indicativo che si aggirerà su 300 euro e potrà lavorare su internet ad una velocità di 6 a 10 Mbps in download e da 1 a 4 Mbps in upload. La velocità dipende poi dal tipo di abbonamento che si sottoscrive. Tooway, inoltre, può essere customizzato, ad esempio per data collection e news gathering, perché è un terminale facilmente trasportabile e ricollocabile, con auto puntamento. Altri usi possibili riguardano l’applicazione machine to machine, ad esempio telemetria e telemedicina, i sistemi di backup e il complemento di reti professionali. In poche parole, tutto quello che può essere supportato su IP. Skylogic suggerisce tutte le varie applicazioni, poi è il distributore che sceglie o adatta la soluzione per il cliente».

Un Tooway più performante, quindi?
«Noi diciamo spesso che questo nuovo sistema permette di fornire servizi con prestazioni di gran lunga più elevate a costi inferiori. Adesso possiamo raggiungere tutte quelle applicazioni prima non raggiungibili. E questo, tra le altre cose, significa allargamento del mercato potenziale per il servizio consumer».

Ci può spiegare come funziona questo sistema e in particolare la rete Gateway terrestre?
«Quando la banda è condivisa tra più utenti si cerca di gestire al meglio le applicazioni più ghiotte. Da un punto di vista tecnico il sistema ha talmente tanta capacità -parliamo di 70 Gigabyte- che una sola stazione non basta ad alimentare interamente il satellite. A terra il satellite è quindi alimentato da otto gateway, ognuna delle quali trasmette cinque GHz, due e mezzo per ogni polarizzazione. Altre due gateway sono inoltre in standby e servono per il backup, subentrando quando è necessario».

Quindi più potenza e più stabilità?
«Il sistema di up-link è distribuito per utilizzare la stessa frequenza più volte: ogni gateway usa la frequenza delle altre stazioni che, essendo lontane, non interferiscono. Si tratta di una soluzione sofisticata, che prevede un backup per la ridondanza; quando c’è un problema su di una gateway, il segnale viene spostato su di una gateway di backup e in questo modo si minimizzano i problemi dovuti al tempo necessario per la manutenzione. Anche se una delle gateway viene a mancare il sistema regge e rimane on line. Il paragone che si può fare è con la telefonia mobile: se una cella GSM cade, riceve il segnale da una cella più lontana. Nel sistema Ka-Sat c’è una ridondanza intrinseca del meccanismo, data dal fatto che il perimetro di una cella non è proprio un muro ma deborda su altre celle e quindi riesce, con piccole degradazioni, a sopportare il traffico. Le singole gateway sono collegate in fibra e ognuno di esse agisce singolarmente, ma tutti sono controllati da un gateway centrale che si trova a Torino: controllo del traffico, filtri, accesso alla rete sono centralizzati in solo punto. Tutto questo aumenta la robustezza del sistema».

Per quanto riguarda invece la struttura e l’offerta del servizio, ci può illustrare le novità?
«Sono i distributori che impacchettano l’offerta all’utente finale. Noi abbiamo dei prodotti standard da 6 Mbps in download e 1 Mbps in upload con volumi di traffico da 4 a 8 Gigabyte, fino a profili professionali da 10 Mbps in download e da 4 Mbps in upload con 25-50 Gigabyte di volume di traffico. Stabiliamo un pricing al distributore che permette un entrylevel sull’ordine di 28-30 euro».

Quali saranno le date per l’apertura dell’effettiva operatività?
«Il satellite è stato lanciato a fine febbraio e i test in orbita sono stati completati. Per quanto riguarda le gateway, in questo momento stiamo procedendo con l’attivazione nell’ordine di due a settimana. Attualmente sono stati attivati le gateway di Rambouillet, in Francia, Arganda, in Spagna e pochi giorni fa l’hub di Berlino. Alla fine di questa fase procederemo con i trial e i beta test tra aprile e maggio e credo che i servizi potranno essere attivati entro la prima settimana di giugno. A questo punto entrano in gioco i distributori e dipenderà dai loro piani la velocità di commercializzazione del prodotto».

Di conseguenza ci sarà anche un allargamento dei mercati interessati dalle applicazioni del servizio Ka-Sat…
«Gli obbiettivi a livello europeo sono molto importanti, viste le cifre del digital divide: parliamo di 30 milioni di utenti non serviti o mal serviti. Con il satellite Ka-Sat possiamo arrivare ad un bacino di utenza che si aggira sul milione e mezzo di persone, un mercato assolutamente consistente e una sfida stimolante, non solo dal punto di vista commerciale. Di fatto Ka-Sat è la fine oggettiva del digital divide».

E in Italia?
«In Italia, 200mila utenze potranno accedere ad internet via satellite. Il digital-divide, nel nostro paese, interessa il 12% della popolazione e Ka-Sat è in grado di rendersi utile sia dove il segnale è completamente assente sia dove il segnale è di cattiva qualità. In entrambi i casi ci può essere il satellite che interviene, e per questo è fondamentale per l’Agenda Digitale italiana».

Grazie anche all’upgrade del Tooway…
«Il Tooway, e sopratutto quello di seconda generazione, è una grossa macchina a velocità elevata con un’alta capacità di banda satellitare e dagli usi molteplici, non solo per reti fisse. Ad esempio, se un’impresa lavora in Nord Africa e mette internet nel cantiere, installa la piattaforma Tooway e poi può pure lasciarla lì, visto il costo estremamente contenuto. Con questo sistema sono possibili ulteriori applicazioni, ad esempio il news gatering, un reportage in un posto non coperto e un evento sportivo. Anche nei casi di emergenza la connettività immediata è sempre assicurata da terminali smontabili, portati sul posto. Un allargamento del mercato è anche previsto con i consumer ma una parte importante del business può venire dai servizi professionali, compresi quelli di broadcasting su di una piccola area all’interno dello spot-beam. È il caso del contratto chiuso con un operatore europeo per la fornitura, con un unico spot, dei servizi televisivi via satellite. Se devo fare tv a livello regionale, quindi con una copertura limitata, a quel punto Ka-Sat mi permette una soluzione molto economica».

Arduino Patacchini, AD di Skylogic e Direttore del dipartimento multimedia e VAS di Eutelsat. A fianco la nuova parabola da 75 cm dedicata al Ka-Sat
Gli ultimi lavori al Ka-Sat prima di essere spedito alla base spaziale
Il lancio del Ka-Sat è avvenuto dal cosmodromo di Baikonour il 26 dicembre 2010 da un razzo Proton Breeze M fornito della ILS


Nel dettaglio, quali sono i servizi del Tooway di nuova generazione?
«Il terminale Tooway permette di effettuare anche comunicazioni VoIP. Attualmente, diversi operatori, tra cui in Italia Open Sky, stanno fornendo il servizio VoIP ai propri clienti. Tooway permette inoltre il quadruple play: Internet, telefonate, ricezione di canali satellitari – grazie ad un secondo LNB è possibile ricevere i canali a 13 gradi – e ricezione direct-to-home grazie al multi casting satellitare. Il tutto con una sola antenna da 75 cm di diametro ed eventualmente, un decoder satellitare. Rispetto al suo predecessore, il nuovo Terminale SurfBeam 2, grazie alla tecnica di traslazione di frequenza, permette di utilizzare un solo cavo per la connessione tra parabola e il modem. In questo modo è possibile utilizzare il secondo cavo, che nel precedente SurfBeam era utilizzato per la trasmissione, per ricevere le trasmissioni satellitari o televisive».

E da dove verrà gestito il servizio Ka-Sat?
«Il ruolo di gestione della rete a terra ed il ruolo di commercializzazione è gestito da Torino e dal suo teleporto Skylogic in Italia, che si sta specializzando proprio su Ka-Sat, mentre il teleporto di Cagliari manterrà funzionalità più classiche legate ai servizi satellitari tradizionali. Cagliari lavorerà comunque su tutte le bande satellitari, inclusa la banda KA».