Complice il maggiore utilizzo della tecnologia, la didattica si evolve verso nuovi metodi applicativi. Dopo un’attenta valutazione, le aziende del settore stanno esplorando questo mercato con soluzioni all’avanguardia. Questi i temi dell’articolo che ripercorre, tra l’altro, un’esperienza di successo ‘azienda-scuola’.

Il mondo della scuola ha dimostrato in questi ultimi anni un sensibile aumento d’attenzione verso le nuove tecnologie. I moderni dispositivi progettati per agevolare l’insegnamento stanno via via prendendo piede nelle scuole, rivoluzionando lentamente il modo di fare didattica. Una graduale introduzione, che sta dando vita ad un nuovo contesto scolastico: dai libri di testo elettronici ai tablet, dai proiettori ai display interattivi e ai software di gestione dei contenuti. Soluzioni integrate che aprono la via a nuovi sistemi di comunicazione all’interno dei plessi scolastici.


Uso corretto della tecnologia

I nuovi strumenti di lavoro, dunque, richiedono metodi didattici diversi e aprono un capitolo importante, quello della formazione, che vede coinvolto da vicino soprattutto il corpo docenti. Nell’ottica di una riorganizzazione dell’attività didattica e dell’uso di dispositivi di nuova generazione, sono sempre più diffusi i corsi di formazione per gli insegnanti. Se da una parte, infatti, si tende a rendere la tecnologia ampiamente disponibile nelle scuole è opportuno, dall’altra, assicurarne il corretto utilizzo da chi di dovere.

I numeri della scuola italiana

Mercato in crescita

L’evoluzione statistica dell’uso dei vari dispositivi negli istituti scolastici, con una proiezione studiata sui prossimi tre anni

Uno dei temi più discussi tra le stesse aziende, nel favorire l’introduzione di nuovi dispositivi negli istituti scolastici, è la condizione nella quale vertono i sistemi tecnologici installati nelle scuole. Aumentano, infatti, gli spunti di riflessione sullo ‘stato tecnologico’ degli istituti scolastici, spesso poco ricettivi e con sistemi d’integrazione che stentano a prendere la via dell’ammodernamento. Un argomento già dibattuto attraverso le pagine di Sistemi Integrati, con particolare attenzione al mondo della didattica come mercato decisamente in crescita; basta guardare i numeri delle tabelle di fianco riportate, per comprendere che questo è un settore vasto, con potenzialità di sviluppo dalla percentuale molto alta.


Il concorso di NEC dedicato alle scuole

Da un dato statistico della Futursource Consulting, l’Italia è il paese europeo con la minore percentuale di penetrazione delle LIM a scuola. Se da una parte può sembrare un dato negativo, presenta dall’altra un mercato da sviluppare dal potenziale enorme

Sono diverse le iniziative che mirano a sensibilizzare le scuole ad un maggiore utilizzo della tecnologia in ambito didattico. Nel caso specifico riportato di seguito, ci siamo occupati del concorso indetto da NEC Display Solutions Europe, intitolato ‘Modernizza la tua Scuola’, che ha coinvolto diversi istituti scolastici a livello europeo. Il tema del concorso richiedeva la creazione di un filmato che sviluppasse un argomento ben specifico: ‘Perché la nostra scuola ha bisogno di modernizzarsi’. La realizzazione video inviata a NEC, che avrebbe dovuto descrivere lo stato della tecnologia all’interno del proprio istituto, è stata sottoposta al giudizio di una giuria internazionale, che comprendeva membri dell’Azienda ideatrice del concorso. Cinque gli istituti europei prescelti che hanno saputo rappresentare al meglio il tema indetto dalla NEC Display Solutions Europe, tra cui l’Istituto Comprensivo Vittorio Alfieri, in Italia. Lo stesso Antonio Zulianello, General Manager di NEC Display Solutions, ha espresso soddisfazione per l’iniziativa, sottolineando come il settore Educational, negli ultimi dieci anni, abbia cambiato pelle adottando sistemi di proiezione e display più coinvolgenti. «Una tecnologia migliorata può essere di grandissimo aiuto per gli insegnanti nel coinvolgimento della classe alle lezioni e nel processo di apprendimento degli studenti – ha dichiarato a tal proposito Antonio Zulianello. Questi sono stati i presupposti del concorso e siamo particolarmente soddisfatti di aver dato l’opportunità a 5 istituti scolastici di dotarsi della più moderne tecnologie nel settore dell’Education».


I premi del concorso

NEC Display Solutions Europe ha consegnato l’ambito riconoscimento all’Istituto Comprensivo Vittorio Alfieri di Taranto, un premio stimato nel valore di 15.000 €, erogato in 1 NEC. Nel corso della cerimonia di premiazione, sono stati infatti consegnati: 3 Kit completi di proiettori NEC 3D Ready U250X, lavagna bianca Vanerum 78”, modulo Interattivo, software e carrello mobile, 25 occhiali 3D attivi NP02GL DLP – Link, un monitor Public Display MultiSync V551, completo di stand e Media Player STv1. Si ringrazia per la collaborazione NEC Display Solutions www.nec-display-solutions.it


Il parere di tre insegnanti

Abbiamo raggiunto tre docenti dell’Istituto Comprensivo Vittorio Alfieri di Taranto, che hanno collaborato alla realizzazione del video e che oggi, a diversi mesi dalla consegna del premio, utilizzano i dispositivi compresi nel pacchetto premio.


Parlare la lingua degli studenti

Per comprendere quanto stia cambiando il modo di fare didattica e quale potrebbe essere la lezione tipo della scuola del futuro, la prova migliore è quella di assistere direttamente ad una lezione interamente tenuta tramite l’utilizzo di nuovi dispositivi tecnologici. Entrando in aula durante la lezione, se da una parte sembra quasi strano non scorgere i banchi privi di libri e quaderni, dall’altra suscita curiosità e allo stesso tempo entusiasmo riscontrare l’elevato livello di comunicazione interattiva tra docenti ed alunni. Nel caso specifico abbiamo assistito ad una lezione durante la quale insegnante e studenti si sono avvalsi dell’utilizzo del DisplayNote di NEC, una soluzione software per lavagne interattive che favorisce un facile controllo a video degli strumenti di collaborazione presenti in aula, siano essi computer, tablet o smartphone. Il docente, in grado di sviluppare la lezione controllando il display centrale tramite il tablet, ha potuto interagire con gli studenti, scorrendo le pagine, annotando dei particolari e sottolineando i punti salienti man mano che venivano affrontati gli argomenti; il tutto visibile sulla lavagna e su ogni singolo dispositivo utilizzato dagli alunni. Allo stesso tempo,l’insegnante ha potuto personalizzare i messaggi a seconda del destinatario da raggiungere, oltre che condividerne i testi prodotti dagli stessi studenti.


Maria Rosaria Gigante docente di Inglese

Due momenti della consegna dei premi vinti dall’Istituto Alfieri di Taranto

«Lo scorso hanno abbiamo appreso della possibilità di prendere parte al concorso e, quasi per caso, ci siamo cimentati nella realizzazione del video che poi ha conseguito il premio finale – esordisce Maria Rosaria Gigante. La motivazione che ci ha spinti a partecipare è stata la forte esigenza di avere una strumentazione all’avanguardia all’interno del nostro istituto, quanto meno per poter utilizzare tutti i testi che oramai vengono annualmente forniti con CD multimediali. Ovviamente siamo soddisfatti dell’obiettivo raggiunto, le lavagne sono state installate nelle aule e ne stiamo facendo buon uso. Per quanto mi riguarda, la utilizzo molto collegandomi alla rete, soprattutto per effettuare ricerche insieme ai ragazzi. Come immaginavamo, la presenza di questi strumenti ci spinge a valutare il modo di poter dotare l’istituto della tecnologia necessaria, al fine di sfruttare al meglio le potenzialità di questi device, come i laptop, per il collegamento ad internet in ciascuna aula piuttosto che utilizzando un access point Wi-Fi per avere accesso alla rete in ogni luogo nell’istituto, ecc. Oggi, però, una nuova esigenza si prospetta all’orizzonte: quella di disporre di figure tecniche all’interno della scuola. Mentre nelle scuole medie superiori, infatti, solitamente esiste una figura di laboratorio preposta a curare ogni aspetto tecnologico, non è così per gli istituti di scuola media inferiore, come il nostro».


Gilda Marano, docente di Francese

«Faccio un uso quotidiano di questa tecnologia – ci racconta Gilda Marano. Nello specifico quest’anno sto utilizzando un libro dotato di un testo interattivo che sottopongo ai ragazzi attraverso la lavagna. Grazie all’uso di questi dispositivi, rispetto allo scorso anno, è cambiato il modo di fare didattica e gli stessi ragazzi si sentono molto più coinvolti durante le ore di lezione; è salita la motivazione, rispetto a prima ora gli studenti chiedono di essere interrogati. Io uso molto la lavagna per correggere gli esercizi in maniera collettiva, piuttosto che per la visione di immagini o di un filmato. Tutti metodi molto apprezzati dai ragazzi. Per loro oramai è veramente diventato un bene prezioso a tal punto da sentire le lavagne come di loro proprietà. Le nuove generazioni, si sa, sono figlie della tecnologia; paradossalmente, in questo campo, molto spesso si ribaltano i ruoli e sono loro stessi ad ergersi al ruolo di insegnanti di questa materia. Imparare ad usare queste lavagne, d’altronde, è stato abbastanza semplice, sono dispositivi molto intuitivi e non si fatica a comprenderne le peculiarità. Inoltre, quasi come un allenamento, più le si utilizza più ci si impratichisce, favorendo man mano la semplicità d’uso. C’è da dire, comunque che in passato, tramite la scuola, ho fatto un corso per avvicinarmi maggiormente alla tecnologia di ultima generazione, che ora mi è tornato utile».


Mirella Amendolito, docente di Lettere

Un momento della lezione tenuta in classe con l’ausilio della lavagna interattiva NEC

«L’iniziativa promossa da NEC è stata stimolante e, al contempo, è risultata vantaggiosa nel fornire all’istituto dispositivi tecnologici di ultima generazione – ci dice Mirella Amendolito. Utilizzo queste lavagne da diversi mesi e non posso che darne un giudizio più che soddisfacente. I motivi? Sono semplici, le lezioni risultano più snelle, gli alunni prestano maggiore attenzione sentendosi più coinvolti, e il rapporto docente-alunni ora è più diretto. I ragazzi, oggi, conoscono perfettamente il linguaggio tecnologico, pertanto la collaborazione diventa più semplice. Non solo, spesso svolgono operazioni di ricerca a casa, caricano su una pennetta USB il contenuto e una volta a lezione inseriscono la pen drive nella lavagna ed espongono il lavoro eseguito. Essendo la lavagna a scuola uno strumento per me nuovo, poi, mi rendo conto che più frequente è l’utilizzo che ne faccio, maggiori sono le funzionalità che ne scopro. Non ho ancora utilizzato, ad esempio, la funzionalità 3D, perché sono in attesa di individuare un contenuto maggiormente propedeutico ad una lezione didattica. Infine, per raccontare un aneddoto, gli stessi genitori, nell’attesa di essere ricevuti dai vari docenti durante ‘i colloqui’, hanno potuto utilizzare e apprezzare le lavagne interattive. Da sottolineare però, che a questo punto sarebbe opportuno poter dotare tutte le aule della scuola, ad esempio, della linea internet, attualmente in uso solo in alcune classi specifiche».

Si ringrazia per la collaborazione NEC Display Solutions
www.nec-display-solutions.it