Davide Moretti, Product Manager, Casio Italia, racconta come l’azienda sta si è organizzata per rispondere alla sfida imposta dal Covid-19.

Abbiamo chiesto a Davide Moretti, Product Manager, Casio Italia, come l’azienda sta affrontando l’allarme Covid-19. Ecco domande e risposte.

Come state affrontando questo periodo davvero fuori dall’ordinario? 

Nelle ultime due settimane la situazione si è evoluta rapidamente, e quindi ci si è dovuti adattare altrettanto rapidamente. La parola d’ordine è stata “responsabilità”: verso noi stessi, verso i clienti ma soprattutto verso il Paese che ora più che mai hai bisogno che ognuno faccia la propria parte, per quanto piccola.


Lavorare in Smart working – Davide Moretti, Product Manager, Casio Italia



Come vi siete organizzati?

Il team è operativo in smart working. Cerchiamo di dare la massima presenza e supporto come sempre, e devo dire che per la maggior parte delle questioni per adesso non ci sono stati problemi.

Anche il confronto e la condivisione di informazioni e idee non sono compromessi, in quanto fortunatamente già quotidianamente operavamo con strumenti che oggi si stanno rivelando fondamentali. 

Che progetti state portando avanti, nonostante le difficoltà? 

La caratteristica principale di questo momento è l’incertezza, è quindi difficile programmare. Tuttavia, più che sul “quando” stiamo cercando di focalizzarci sul “cosa”: cosa serve ai nostri clienti, cosa possiamo fare in più di ciò che abbiamo fatto fino ad ora.

Analizzando varie situazioni, stiamo cercando di ricalibrare alcune attività e progetti, soprattutto quelli che necessitano di una presenza fisica e che quindi in questo momento sono forzatamente sospesi. 

C’è qualche settore/progetto/iniziativa che è stato paradossalmente stimolato da questa situazione? 

Molto francamente, no. Guardando però il lavoro da un punto di vista differente dal fatturato, in questi giorni ho avuto il piacere di vivere diverse telefonate molto franche, aperte, su argomenti generali ma profondi (dove va il mercato, come questa emergenza lo influenzerà, cosa possiamo fare noi operatori in questi tempi). Quasi come se la situazione avesse creato un clima “solidale” e tutti, nell’incertezza, ci stessimo avvicinando per fare quadrato.

Ci sono cose che avete rimandato da tempo e che adesso è l’occasione di fare?

In effetti, da molto tempo in programma la realizzazione di alcuni video tutorial, e in questi giorni ne stiamo sviluppando i contenuti.

Vogliamo declinarli in maniera differente per gli utenti finali e per i partner (rivenditori e distributori): per i primi si tratterà più di “trucchetti” per utilizzare al meglio i nostri prodotti nelle situazioni concrete della vita quotidiana (a scuola, in azienda o nella scelta del modello più adeguato); per i secondi, ad alcuni approfondimenti tecnici si affiancheranno casi di successo per poter declinare al meglio ogni key selling point dei nostri prodotti. 

Se devo menzionare una cosa positiva che si è creata con questa situazione, è l’ampissima possibilità di aggiornamento personale e professionale che si è creata. Webinar, mooc, contenuti resi disponibili da editori ed enti formatori.

Anche se stare in casa non è sinonimo di avere più tempo libero (scuole chiuse significa anche figli a casa, e sono piccoli… terremoti h24!), ma di certo è un’opportunità bellissima da sfruttare quanto più possibile. Personalmente, sto seguendo un corso sulla piattaforma “Federica” dell’Università Federico II di Napoli (https://www.federica.eu/